Dal 29 novembre si usa il nuovo messale. Il 13 ottobre l’incontro con monsignor Maniago

Nella prima domenica di Avvento, domenica 29 novembre, nelle chiese del Lazio inizierà a essere utilizzato il nuovo messale. Lo annuncia il cardinale vicario Angelo De Donatis, dando appuntamento ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi per martedì 13 ottobre, alle ore 10, nella basilica di San Giovanni in Laterano per un incontro con il vescovo di Castellaneta monsignor Claudio Maniago, che è anche presidente della Commissione liturgica della Cei ed esperto di liturgia. Sarà lui ad illustrare questa terza edizione del volume e le sue implicazioni per la pastorale liturgica.

«Il nuovo libro liturgico – spiega il vicario –, preparato attraverso lunghi anni di lavoro dei pastori e degli esperti propone una revisione del linguaggio e delle forme espressive della celebrazione eucaristica, ma costituisce anche una nuova opportunità per approfondire l’esperienza di partecipazione all’Eucaristia e l’arte della presidenza. In questo modo la Chiesa italiana si prefigge l’obiettivo di guidare e accompagnare meglio la preghiera delle comunità che ci sono affidate, perché si intensifichi sempre più l’esperienza meravigliosa di essere commensali di Cristo al banchetto eucaristico».

Nel mese di ottobre, inoltre, anche l’Ufficio liturgico diocesano e il Pontificio Istituto Liturgico propongono un percorso formativo alla scoperta della nuova edizione del messale. «Esce una nuova traduzione del messale e questa è una notizia importante per la pastorale liturgica – spiega padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi –. Ha significato nella misura in cui noi lo consideriamo non come la semplice sostituzione di un libro con un altro, ma capiamo che è la Chiesa che si adegua nel linguaggio al mondo di oggi. È un modo, insomma, in cui la Chiesa va incontro alla società contemporanea. Facciamo il corso dunque non perché dobbiamo spiegare il messale, ma perché dobbiamo aiutare tutti a capire come questo è adeguamento della liturgia significa essere sempre più vicini al vissuto dei fedeli».

L’utilizzo del nuovo Messale diventerà obbligatorio nelle parrocchie della penisola a partire dalla prossima Pasqua (4 aprile 2021), ma può essere utilizzato anche prima. Si tratta della nuova traduzione in italiano della terza edizione tipica – in latino – del Messale Romano scaturito dal Concilio Vaticano II nella quale cambiano alcune formule con cui viene celebrata l’Eucaristia nella nostra lingua. Il nuovo volume è edito dalla Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena in un unico formato e viene distribuito dalla Libreria Editrice Vaticana che lo farà arrivare nelle librerie e nelle parrocchie. Fra le novità introdotte quelle sul Padre Nostro: non diremo più «e non ci indurre in tentazione», ma «non abbandonarci alla tentazione». Ancora, nel Gloria la formula «pace in terra agli uomini di buona volontà» è sostituita con «pace in terra agli uomini, amati dal Signore».

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1 ottobre 2020