«In questo Natale voglio rendere grazie al Signore per te, che – nella notte del mondo – vegli sul gregge che ti è stato affidato». Sono parole cariche di affetto e di stima quelle che il cardinale vicario Angelo De Donatis rivolge ai sacerdoti della diocesi di Roma, nella lettera di auguri di buon Natale che ha indirizzato loro.
«Ti invito a tornare al momento in cui hai percepito per la prima volta la chiamata al sacerdozio – si legge ancora nella missiva inviata oggi, lunedì 23 dicembre –; a ripensare ai primi anni del tuo ministero. Pensa a quegli inizi con lo stupore dei pastori che vedono la semplicità di una giovane famiglia: Maria, Giuseppe e il Bambino. Come loro, anche tu riparti da lì, rinnovato dalla presenza di un Dio che abita la tua umanità, compresi i tuoi limiti, le tue fragilità, le tue ferite».
Poi un sentito ringraziamento per quello che i presbiteri romani fanno, ogni giorno, nelle parrocchie di periferia come nelle antiche chiese del centro storico. «Grazie perché, oltre ad essere pastore che veglia, sei la vedetta che osserva, che amplia lo sguardo, che ascolta con il cuore. Grazie perché, guardando alle periferie esistenziali della nostra città, tu porti, con il tuo grido, quello dell’umanità che chiede quanto resta della notte (cfr. Is 21,11), in attesa del nuovo mattino. Ti benedico di cuore, con l’affetto di un padre».
«Nella notte di Natale – la conclusione – mi unirò spiritualmente alla tua comunità, pregando per tutti coloro che ti sono cari. In particolare pregherò per i sacerdoti in varie difficoltà, i sacerdoti anziani e malati».
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