Sono più di ventiseimila le persone che hanno già visitato il presepe vivente di Roma “Venite adoremus”, a Porta Asinaria. Ne tiene nota il censore, sul suo libro: proprio all’ingresso, a due passi dalla basilica di San Giovanni in Laterano, in abito d’epoca e copricapo, invita turisti e visitatori a scrivere il proprio nome sul grande volume. Proprio come nella Betlemme di duemila anni fa. Oltre al censore, infatti, lungo il percorso, si incontrano Erode nel suo palazzo scortato dalle guardie romane, la locanda e le botteghe degli antichi mestieri. In fondo, circondata da caprette e agnellini, la capanna con Maria, Giuseppe e Gesù Bambino. Domenica 6 gennaio arriveranno anche i Re Magi.
Inaugurato domenica 23 dicembre alla presenza del vescovo ausiliare Gianrico Ruzza, il presepe vivente è realizzato dalla parrocchia di San Giulio, con il con il patrocinio del Vicariato di Roma e di Roma Capitale. L’obiettivo del presepe vivente è quello di raccogliere fondi per riparare la chiesa di via Francesco Maidalchini, a Monteverde, in ricostruzione da maggio del 2016. I parrocchiani di San Giulio, da allora, partecipano alle celebrazioni in una tensostruttura allestita nelle vicinanze. «Speriamo di poter rientrare nella nostra chiesa nel 2019», auspica il parroco padre Dario Frattini. Per raggiungere questo obiettivo, da tre anni la comunità realizza il presepe vivente, che dal 2017 si fa a Porta Asinaria. «Non c’è luogo migliore per un presepe – sottolinea –, perché siamo vicini alla statua di san Francesco benedicente, che fu il primo a realizzare un presepe vivente, a Greccio. E poi proprio al poverello di Assisi il Crocifisso disse: “Va’ e ripara la mia chiesa”». L’ingresso a “Venite adoremus” è gratuito, ma si conta sulla generosità dei visitatori.
È possibile visitare “Venite Adoremus” tutti i pomeriggi dalle 16.30 alle 19.30; il 6 gennaio anche la mattina dalle 10 alle 13. Giovedì 10 gennaio sarà aperto la mattina per le scuole; il 12 gennaio dalle 16.30 alle 19.30. Domenica 13 ultimo giorno di apertura: dalle 10 alle 13 e poi dalle 16.30 alle 19.30.
2 gennaio 2018