La preghiera sorta spontaneamente davanti al crocifisso di una chiesetta di paese, la supplica inginocchiato ai piedi di Cristo vivo nell’Eucarestia, il desiderio di farsi prossimo a chi è in difficoltà per tutta la vita. Storie diverse che hanno un denominatore comune: servire con gioia. Tra i nove sacerdoti ordinati da Papa Francesco per la diocesi di Roma ieri, IV domenica di Pasqua, ci sono Salvatore Lucchesi, Salvatore Marco Montone e Diego Armando Barrera Parra. Insieme a altri 3 neo presbiteri hanno studiato al Pontificio Seminario Romano Maggiore.
Il più anziano del gruppo è Salvatore Lucchesi, nato 43 anni fa a Aci Catena in provincia di Catania, che sarà vicario nella parrocchia di San Clemente Papa a Monte Sacro. Con il «cuore traboccante di gioia» ringrazia Dio «per il dono della chiamata» che si concretizza con l’ordinazione presbiteriale in questo tempo di pandemia «durante il quale il Signore, tra le tante sofferenze, chiama tutti a stare accanto a chi ha davvero bisogno di aiuto». La sua è stata una vocazione matura, arrivata dopo una vita a suo dire «dissoluta» e lontana dalla Chiesa. «Il Signore è stato infinitamente misericordioso – dice – e durante un cammino di conversione, pregando davanti ad un crocifisso, ho avvertito chiaramente la Sua chiamata a seguirlo e la mia vita è completamente cambiata».
Salvatore Marco Montone, 32 anni, è cresciuto a Spezzano Albanese, in provincia di Cosenza, in una famiglia «semplice e molto unita dalla fede». Nato il Venerdì Santo del 1989, ha sentito sempre al suo fianco «la presenza forte del Signore» e la sua vita è costellata da quelle che definisce «dioincidenze». La prima quando aveva pochi mesi di vita, il giorno del battesimo erano terminate le vesti bianche solitamente consegnate ai bambini in «segno della nuova dignità», a quel punto il sacerdote, spiega Salvatore Marco «decise di usare la sua stola». Dopo le superiori il trasferimento a Roma per studiare Giurisprudenza ma comprese che la sua vocazione era un’altra e una notte, durante l’adorazione eucaristica, prese la ferma decisione di entrare in seminario. Sarà vicario parrocchiale a Santa Maria delle Grazie al Trionfale e spera di essere un pastore con “l’odore delle pecore addosso” come dice Papa Francesco. «Vorrei che chi mi sta accanto avverta la bellezza di chi si sta donando facendo trasparire Gesù e non se stesso» conclude.
Diego Armando Barrera Parra, 27enne colombiano, grazie all’accademia di ballo che frequentava da adolescente conobbe un gruppo di laici e sacerdoti che facevano volontariato nel carcere minorile. Decise di unirsi a loro e rimase «stupito dell’amore che donavano ai ragazzi e del lavoro meraviglioso che facevano per aiutare alcuni giovani tossicodipendenti». Da qui il desiderio «di servire il prossimo e di essere accanto alle persone bisognose d’amore seguendo l’esempio del santo Curato d’Ars e di San Giovanni Bosco».