di Michela Altoviti da Roma Sette
Guardando ai santi Aquila e Priscilla è stato scelto il tema che orienterà i lavori dell’assemblea diocesana dei catechisti, in programma per sabato 14 maggio dalle 9.30 alle 13 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Nella lettera ai Romani, infatti, al capitolo 16 san Paolo definisce i due coniugi convertiti al Cristianesimo “miei collaboratori in Cristo Gesù” e proprio l’elemento «della collaborazione e della corresponsabilità tra i catechisti stessi vuole essere il nucleo centrale su cui riflettere in questa occasione», spiega don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico del Vicariato. In particolare il sacerdote sottolinea come «vogliamo partire proprio dal primo livello di collaborazione, quello che interessa coloro che sono impegnati nel medesimo servizio – che pure svolgono e rivolgono con e a persone di età diverse – condividendo tuttavia un’unica responsabilità, che è appunto corresponsabilità».
In concreto, questo aspetto emerge già dalla modalità di partecipazione pensata dall’Ufficio diocesano: «Sapendo che il mese di maggio è un periodo intenso per la celebrazione dei sacramenti – sono ancora le parole di Cavallini –, e che per questo non tutti i catechisti di ogni parrocchia potranno intervenire, chiediamo di individuare d’intesa con il parroco almeno due tra i catechisti così che possano partecipare e poi riportare agli altri quanto vissuto». L’assemblea, come specifica il sacerdote, «è aperta a tutti i catechisti di ciascun gruppo e non specificatamente a quelli impegnati nella iniziazione al sacramento della Prima Comunione, ossia i gruppi più presenti nelle parrocchie». Infatti l’appuntamento «tradizionale e ordinario dell’assemblea diocesana – sottolinea Cavallini – si inserisce quest’anno nel cammino sinodale che stiamo vivendo come Chiesa e come Chiesa di Roma in particolare», e per questo «sarà anche l’occasione per presentare e condividere i risultati di una prima fase di ascolto che è stata vissuta mediante la somministrazione di un questionario rivolto a tutti i 5mila catechisti che stimiamo essere in attività in totale nelle parrocchie della diocesi».
Nella mattinata, «dopo un primo momento di introduzione e di riflessione del cardinale vicario Angelo De Donatis – illustra Cavallini –, verranno condivisi i risultati raccolti a partire dalle domande date dai catechisti ai tre quesiti somministrati e relativi a comunione, partecipazione e missione, proprio per partire dal quadro reale e concreto che si è andato delineando e per rilanciare poi degli spunti sul tema della corresponsabilità».
Anticipando una sintesi delle 250 testimonianze raccolte, il direttore dell’Ufficio catechistico nota come «pur essendo l’esperienza di sinodalità vissuta nei diversi gruppi molto variegata, emerge un dato comune legato al periodo della pandemia, che ha evidenziato tante fragilità ma non ha spento il desiderio di evangelizzare». Ancora, «riguardo alle relazioni tra catechisti c’è un prima e un dopo- Covid», continua Cavallini: «dai materiali raccolti è evidente come e quanto la paura del contagio abbia influito sulle relazioni interpersonali» e tuttavia «il più delle volte a prevalere è stato un grande desiderio di collaborare e di confrontarsi, consapevoli che solo in gruppo è possibile vivere la catechesi».
2 maggio 2022