Il Papa ai nuovi sacerdoti: «Ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita»

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Non padroni, ma custodi. Perché «la missione è di Gesù» e «nessuno di noi è chiamato a sostituirlo». Punta dritta a Cristo la bussola che Papa Leone XIV ha consegnato agli undici nuovi sacerdoti per la diocesi di Roma. Il pontefice li ha ordinati stamattina, 31 maggio, nella basilica di San Pietro e li ha invitati, sulla scia di San Paolo, a condurre «vite conosciute, leggibili e credibili».

Solo così, ha spiegato, «ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita, inviata a un’umanità ferita, dentro una creazione ferita. Non importa essere perfetti, ha aggiunto -, ma è necessario essere credibili».

Con il Papa, nel giorno della Visitazione della Beata Vergine Maria, hanno concelebrato il cardinale vicario Baldo Reina, diversi cardinali – tra cui anche Enrico Feroci -, il vescovo vicegerente Renato Tarantelli Baccari, i vescovi ausiliari Benoni Ambarus e Michele Di Tolve, i superiori dei Seminari e i parroci degli ordinandi.

Sette di loro hanno studiato al Pontificio Seminario Romano Maggiore: Pietro Hong Hieu Nguyen, Francesco Melone, Marco Petrolo, Giuseppe Terranova, Enrico Maria Trusiani, Federico Pelosio, Andrea Alessi. Gli altri quattro si sono formati al Redemptoris Mater: Cody Merfalen, Gabriele Di Menno Di Bucchianico, Simone Troilo e Matteo Renzi.

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