L’11 novembre del 2019, appena eletto presidente del Parlamento europeo, David Sassoli inaugurò il ciclo di incontri “Insieme per la nostra casa comune” dedicati all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, voluti dal cardinale vicario Angelo De Donatis, che si tennero nella basilica di San Giovanni in Laterano. Profondamente addolorati per la sua prematura scomparsa, vicini al dolore dei familiari e collaboratori, ricordando la sua passione e testimonianza nell’impegno politico per il Bene Comune, vogliamo ricordarlo con il suo intervento di allora e con le sue parole sempre attuali.
«L’enciclica del Papa ci indirizza in un cammino in cui il coraggio e la capacità di dialogo devono manifestarsi e svilupparsi – disse Sassoli –. Un’enciclica che è conciliare. Cita tutti: i padri ortodossi, teologi protestanti, i vescovi della Chiesa cattolica. È un’enciclica che racconta i sentimenti di uomini che hanno perso la bussola e cercano di ritrovarla». In quell’occasione parlò a braccio per quasi un’ora, al leggio ricavato da un tronco offerto dalle Suore di Santa Maria dell’Acero. «Questa enciclica riconcilia tutto sulla capacità di difendere il pianeta per difendere le sue creature. Questione sociale, economica e ambientale sono le stesse facce di una questione che abbiamo di fronte a noi». E allora l’Europa che cosa può fare?, si chiese il presidente del Parlamento europeo. L’Europa, la risposta, «non può servire solo gli standard di vita degli europei. Dobbiamo custodire qualcosa che valga non solo per noi, ma per tutti gli altri». «Se non riusciamo a fermare il meccanismo della globalizzazione, cerchiamo di regolarlo. Come fare? Il Papa ci dà il segreto: il dialogo. Con le altre religioni, con gli uomini, tra i popoli».
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L’incontro è stato trasmesso in diretta da Telepace.
13 gennaio 2022