«Prima dei propri carismi è necessario mettere al centro la relazione con il Risorto per essere una Chiesa completamente nelle mani dello Spirito Santo». È questo l’invito che il vescovo Daniele Salera, ausiliare per il settore Nord e neo delegato alle Aggregazioni laicali, ha rivolto lunedì sera agli oltre 40 delegati e rappresentanti della Consulta diocesana. L’organismo, coordinato dall’incaricato monsignor Francesco Pesce, coadiuvato dalla segretaria Lidia Borzì, si è riunito lunedì sera presso la “Sala Baldini” della chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli per un incontro conoscitivo con il vescovo neo delegato e di approfondimento sul secondo anno di cammino sinodale, con particolare riferimento ai 3 spazi di sinodalità chiamati su proposta della Cei “Cantiere della Strada e del Villaggio”, “Cantiere dell’Ospitalità e della Casa” e “Cantiere delle Diaconie e della Formazione Spirituale”.
L’incontro è stato aperto da Borzì, che, nel dare il benvenuto al vescovo Salera, ha sottolineato la forte valenza simbolica dell’immagine del Cantiere, il quale manifesta «un futuro che inizia, un tempo di grazia e di primavera della Chiesa che attraverso una serie di percorsi intrecciati come il prossimo Giubileo, il Cammino Sinodale e questi tre Cantieri si sta facendo dono, offrendo alle realtà laicali tante suggestioni e metodi per rinnovarsi». Una sottolineatura fatta anche da monsignor Pesce che ha notato come «ogni figura che lavora nel Cantiere, dal capomastro all’operaio, ha la stessa importanza» e come i lavori devono partire «riconoscendo che siamo tutti nelle mani dello Spirito Santo, accettando le nostre debolezze senza subirle». Inoltre, ha osservato come «l’ascolto delle realtà laicali sia di fondamentale importanza perché nelle loro esperienze di prossimità sono profondamente impegnate nel territorio di Roma».
Leggendo e commentando una serie di passi del Capitolo 13 del libro degli Atti degli Apostoli in cui si racconta il viaggio missionario di Paolo e Barnaba ad Antiochia, il vescovo Salera ha richiamato l’attenzione sull’atteggiamento che deve guidare le aggregazioni laicali in questo secondo anno di cammino sinodale. Queste sono chiamate a «non cedere al pessimismo e a farsi abbattere dalle difficoltà e dalla stanchezza incontrata durante la propria azione pastorale» ma a «riconoscere sempre l’azione dello Spirito Santo in ogni momento del cammino». Da qui la necessità di «protendersi a fare discernimento anche sugli episodi negativi» imparando a «distinguere la stanchezza di chi ha disperso il proprio obiettivo e quella di chi ha respirato la vita piena e viva della chiesa». Mantenersi, quindi, in perenne ascolto dei cenni dello Spirito Santo e cogliere i momenti più difficili come un’occasione per «ricentrarsi nella vocazione missionaria e darsi un nuovo indirizzo per annunciare con gioia la parola di Dio».
A seguire il vescovo ha presentato i tre Cantieri di Betania invitando le aggregazioni a dedicarsi prevalentemente al “Cantiere della Strada e del Villaggio”, continuando così a costruire sempre più relazioni ad extra visto che «la vita di ogni percorso associativo risiede sempre al di fuori dei rispettivi confini».
La Consulta diocesana parteciperà giovedì 27 ottobre alle 19 a una veglia di preghiera promossa dal Movimento Pro Sanctitate in vista della Giornata della santificazione universale nella chiesa di San Bonaventura da Bagnoregio a Torre Spaccata, cui farà seguito l’adorazione eucaristica. A presiederla il vescovo ausiliare per il settore Est, monsignor Riccardo Lamba.
19 ottobre 2022