La Messa del cardinale De Donatis per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

Foto di Cristian Gennari

Gli anziani con il loro bagaglio di saggezza, fede e amore, davanti ad un mondo piegato da tante problematiche, sull’esempio di Abramo «continuano a intercedere e a chiedere a Dio la pace, la salute, la concordia, non per loro stessi ma per i figli e per i nipoti». In tanti sono nati negli anni del secondo conflitto mondiale e «il male che hanno visto da piccoli è stato sufficiente per desiderare solo il bene e la pace. Oggi sono come tanti “Abramo”, amici di Dio e amici nostri. Sanno, per esperienza, che Dio non vuole mai distruggere il mondo ma che l’uomo, purtroppo, è capace di farlo».

È sulla ricchezza spirituale degli anziani che ieri, 24 luglio, si è concentrato il cardinale vicario Angelo De Donatis presiedendo nella basilica di San Pietro la Messa per la seconda Giornata mondiale dei nonni e degli anziani istituita da Papa Francesco. Il primo pensiero del porporato è proprio rivolto a Bergoglio, partito per il suo 37° viaggio apostolico internazionale alla volta del Canada, dal quale ha avuto mandato di celebrare la liturgia. La Giornata ricorre la quarta domenica di luglio, in prossimità della memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, i “nonni” di Gesù, il 26 luglio. Animata dal coro della diocesi di Roma, la celebrazione ha visto la partecipazione di numerosi anziani che, con il loro «desiderio di bene», ricordano che «lassù palpita un cuore di Padre, di amico».

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25 luglio 2022