Sono iniziati i lavori nei tre cantieri promossi nella diocesi di Roma per il cammino sinodale, seguendo le indicazioni della Cei. E il 3 novembre si è tenuto una prima riunione congiunta dei membri dei cantieri, i vescovi responsabili e il cardinale vicario Angelo De Donatis, al Seminario Maggiore. Un momento di ascolto reciproco e condivisione.
«Integrità, bontà e perseveranza» sono le tre «parole chiave» consegnate ai presenti dal vicario; tre qualità necessarie per un «ascolto integrale di un cuore unificato». Intervenuto anche don Fabrizio Ficco, assistente del Collegio diocesano Redemptoris Mater, che ha proposto una lectio sull’episodio degli Atti degli Apostoli in cui si racconta dell’incontro tra Filippo e l’eunuco. «Il dialogo tra Filippo e l’eunuco sottolinea l’importanza di un incontro personale, unico, di accoglienza reciproca e personalizzata – ha detto –. Questo incontro avvenuto per strada in questo modo ci fa pensare al primo cantiere. Poi ci si sposta verso casa e qui il richiamo è al secondo cantiere. Ma anche al terzo, perché l’eunuco chiede un maestro che lo guidi nelle Scritture».
In conclusione è intervenuto padre Giacomo Costa, consultore della Segreteria Generale del Sinodo: «L’ascolto deve essere legato all’azione – ha osservato –. È importante che il cantiere “sperimenti”, che dall’ascolto passi non a voler dare “risposte”, ma che sperimenti modalità nuove per entrare in contatto con determinate realtà o affrontare le questioni emerse. Non può essere fatto “a tavolino”, ma solo stando “in mezzo” agli altri». Tre i verbi su cui puntare, per padre Costa: «delimitare, approfondire e costruire».
7 novembre 2022