L’augurio per una Gmg feconda: la Messa del cardinale De Donatis con i giovani diretti a Lisbona

Con il conferimento del mandato e la consegna della piccola croce del pellegrino in legno di ulivo della Terra Santa – facente parte del kit degli italiani –, è ufficialmente iniziato oggi pomeriggio, 1° agosto, il pellegrinaggio dei 600 giovani romani in partenza per la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona. Dalla basilica di San Giovanni in Laterano, Madre e Capo di tutte le Chiese, alla capitale del Portogallo per essere Chiesa in uscita e in comunione. Aderendo al programma della Pastorale giovanile diocesana i ragazzi, appartenenti a varie parrocchie di Roma, sono «pronti a mettersi in cammino e a compiere più di 11 chilometri rispetto ai discepoli di Emmaus, non tristi nel cuore come loro, ma gioiosi» ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis che ha presieduto la celebrazione, invitandoli a chiedersi cosa si aspettano da queste giornate. «Mettete a fuoco il desiderio vero che avete nel cuore» il suo suggerimento.

I ragazzi sono arrivati nel Palazzo Lateranense intorno alle 15.30, accolti dai dipendenti del Vicariato, che hanno organizzato tutte le pratiche per la partenza, registrando i partecipanti e smistandoli nei vari pullman, pronti sulla piazza. Quindi la Messa nella cattedrale e poi, appunto, la partenza in pullman alla volta di Civitavecchia, dove poi i giovani si sono imbarcati diretti a Barcellona.

In tutto, staranno fuori per nove giorni al termine dei quali, ha affermato il cardinale De Donatis durante la Messa, rientrati a Roma, i ragazzi renderanno la «città più ricca» perché potrà contare sul loro «sì generoso, affidabile. Roma aspetta la vostra gioia e la vostra decisione di donare senza trattenere, di perdere tutto. Tornate per arricchire la nostra città e la nostra Chiesa della vostra autentica e limpida gratuità. Da Lisbona – ha proseguito il vicario – maturino sì definitivi, luminosi e dal vostro dono riconosceremo ancora una volta Gesù che spezza il pane per tutti».

Oltre agli zaini in spalla, i ragazzi portano con sé un carico misto di timore e felicità. Come Rossella, della parrocchia Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo al Quarticciolo. «Ho un po’ di ansia perché devo mettere dei punti sul passato – dice –. Ma sono anche serena, voglio vivere questa esperienza al meglio». Contabile amministrativa in una azienda, non sa se in futuro sarà possibile condividere un cammino simile con i suoi coetanei. «L’età che avanza, le responsabilità che aumentano, gli impegni di lavoro e di famiglia, forse non lo consentiranno – afferma –. Per questo parto con il desiderio di prendere tutto il bello che la Gmg potrà donarmi».

Per dissipare ogni possibile timore, da parte del cardinale De Donatis non sono mancati suggerimenti ai giovani e ai loro accompagnatori per una Gmg feconda. Ai primi l’incoraggiamento ad aprirsi con chi li avvicinerà lungo il tragitto per raccontarsi, che sia «un sacerdote, una consacrata, un animatore, un amico o addirittura uno sconosciuto». E ancora l’invito a spalancare gli occhi davanti a colui che porge l’orecchio per ascoltare. «È il Signore che si è avvicinato a voi – le parole del vicario – e ancora una volta vi accoglie con tenerezza e comprensione, con tenace dolcezza e certa misericordia».

Agli accompagnatori ha invece chiesto di avvicinarsi «a ciascuno di questi ragazzi accogliendoli senza giudizio: allargate l’orecchio del cuore e ascoltateli, aiutateli a riconoscere in loro l’azione meravigliosa e stupenda dello Spirito Santo».

Guidati e sorretti dalla Parola di Dio, desiderosi di far parte uno della vita dell’altro, giovani e accompagnatori comprenderanno che il dono di sé è il fine ultimo di ogni pellegrinaggio. «Mentre spezzate il pane e celebrate la vita – ha concluso cardinale –, scoprirete tutti che ogni pellegrinaggio raggiungerà la sua meta quando deciderete, in fretta, di lasciare tutto e tornerete a gridare che avete visto il Signore vivo e che l’unico modo stupendo e degno di vivere la vita è quello di donarla, no di trattenerla. Vi auguro di tornare a Roma con la decisione ferma di donare a Lui ogni giornata».

Animata dal coro della diocesi di Roma, la Messa è stata concelebrata dai quattro vescovi ausiliari (Reina, Salera, Gervasi, Ricciardi) e dai sacerdoti che accompagnano i ragazzi alla Gmg. Tra questi don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi il quale ha ricordato la tappa a Fatima del 3 agosto. «Affideremo a Maria le intenzioni della diocesi – ha detto nel suo saluto iniziale. Come la Vergine ha generato il Figlio di Dio, noi presentiamo questi ragazzi come figli della Chiesa».

di Roberta Pumpo

2 agosto 2023