L’ordinazione episcopale dei vescovi ausiliari Lamba, Salera e Reina

Foto Gennari/diocesidiroma

Gioia, governo, presbiterio. Tre le parole chiave che il cardinale vicario Angelo De Donatis ha voluto consegnare ai tre nuovi vescovi ausiliari della diocesi di Roma, nella celebrazione di ordinazione, che si è tenuta oggi pomeriggio nella basilica di San Giovanni in Laterano. Monsignor Riccardo Lamba, vescovo titolare di Medeli, è ausiliare del settore Est; monsignor Daniele Salera, vescovo titolare di Tituli di Proconsolare, è ausiliare del settore Nord; e monsignor Baldassare Reina, vescovo titolare di Acque di Mauritania, è ausiliare del settore Ovest e ha la delega per i seminari e le vocazioni. Conconsacranti sono stati il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, e il cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino.

«Tre nostri fratelli, Riccardo, Daniele e Baldassare (Baldo) – ha esordito il cardinale vicario – verranno consacrati per l’ordine dell’Episcopato. E lo saranno oggi nella solennità degli apostoli Pietro e Paolo, le colonne della nostra chiesa diocesana. Noi cristiani di Roma siamo figli della loro testimonianza e della loro santità. A voi, nuovi vescovi ausiliari, il privilegio di tenere viva questa irradiazione che attraversa la storia».

Quindi le tre parole da consegnare ai nuovi vescovi. La gioia cristiana è la prima delle tre. È «il grande tesoro del credente, che segna la differenza tra le soddisfazioni umane e la festa del regno dei cieli. È una conseguenza della pace che il Risorto dona ai discepoli; è il sorriso del Padre che glorifica il suo Figlio unigenito ponendolo alla sua destra; è la danza degli angeli in cielo per un solo peccatore che si converte». Ancora, il governo, un «carisma» e un «dono» a cui non sottrarsi: «Nel linguaggio evangelico governare è ‘pascere’», ma indica anche «far crescere/nutrire». Il vescovo, spiega il cardinale De Donatis, «edifica la Chiesa valorizzando dal basso, perfezionando quel che il popolo santo offre al Padre». Infine, presbiterio, la parola «che deve esservi più cara della vita». Ai tre nuovi vescovi, il cardinale offre un consiglio: «Apprezzate e valorizzate il bene che troverete, e ce n’è tanto. Siate grati per il dono di tanti preti che da anni tutti i giorni – senza balzare all’onore delle cronache – rappresentano il volto prossimo della Chiesa nei quartieri di Roma. Non date retta alle voci, ai pronostici, ai ‘mi sembra’, ai ‘forse’ o ai ‘mah’. Guardate i preti negli occhi e date risposte da adulti!».

Leggi l’omelia del cardinale De Donatis.

29 giugno 2022