Musica Barocca a San Bonaventura da Bagnoregio

La musica sacra barocca per illuminare le periferie esistenziali. Le note del coro e dell’orchestra della Cappella Ludovicea risuoneranno, venerdì 23 febbraio alle ore 18.30, nella parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio a Torre Spaccata. Un’iniziativa promossa dai Pii Stabilimenti della Francia a Roma e a Loreto, istituzione francese stabilita in Italia e posta sotto la tutela dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Un progetto finalizzato a diffondere la musica sacra laddove è più difficile che possa arrivare, ripetendo i concerti che il complesso della Cappella Ludovicea realizza nelle chiese del centro di Roma. Un’idea anticipata già dal concerto dello scorso 10 novembre, realizzato in collaborazione con la Caritas di Roma ed eseguito dalla giovane orchestra Chiave di Volta per i residenti della Casa Santa Giacinta, che offre ospitalità ai senzatetto e a coloro che soffrono di disturbi mentali.

Quello del 23 febbraio sarà il primo di una lunga serie. L’iniziativa durerà infatti per tutto il 2024 in preparazione del Giubileo e continuerà anche dopo, approdando prossimamente anche negli ospedali, nelle carceri e nelle case di riposo. «Non tutti possono arrivare facilmente al centro di Roma, dove si svolgono i grandi concerti – sottolinea Ildebrando Mura, direttore d’orchestra della Cappella Ludovicea e della Cappella Musicale Liberiana della basilica di Santa Maria Maggiore –. Per questo è importante portare la conoscenza di questa musica nelle zone più periferiche, in modo che tutti possano ascoltarne la bellezza e magari scoprire una passione nascosta. La musica sacra è terapeutica e ingentilisce l’animo».

Il coro e l’orchestra riproporranno il programma eseguito il 7 febbraio nella chiesa di Trinità dei Monti (il Credo di Zelenka, il Concerto in la minore di Bach e il Dixit Dominus di Vivaldi), «ma per l’inizio della Quaresima abbiamo aggiunto due brani di musica polifonica a cappella: il Pater in manus tuas di Gounod e il O vos omnes di Tomàs Luis de Victoria», svela il maestro. Dopo il concerto ci sarà la possibilità di parlare e confrontarsi con l’orchestra ponendo domande ai musicisti. Un’idea del parroco di San Bonaventura da Bagnoregio, don Stefano Cascio. «Rimarremo a disposizione degli spettatori per raccontare la nostra attività – sottolinea Mura –. Spiegheremo loro qual è il tragitto per intraprendere questo mestiere e per avvicinarsi alla musica sacra. Abbiamo già avuto altre esperienze e abbiamo riscontrato un grande interesse anche nei giovani. Saremo molto contenti di interagire con tutti», conclude.

19 febbraio 2024