Nota del Vicariato di Roma

In data 18 maggio 2024 è stato pubblicato, con chiaro intento diffamatorio, un articolo recante una ricostruzione distorta, incompleta e non corrispondente al vero di un episodio riguardante la seduta del 30 gennaio 2021 del Consiglio per gli Affari economici della Diocesi di Roma (CDAE), senza aver preventivamente chiesto mai alcuna informazione o verifica a codesto Vicariato sui fatti riportati nell’articolo. È stato, inoltre, allegato un documento riservato, della cui fuoriuscita non autorizzata sarà presto accertata la responsabilità.

Poiché con le affermazioni ivi riportate si lede gravemente l’immagine e il corretto operato del Vicariato e dei suoi responsabili, ci occorre evidenziare che:

1) Contrariamente a quanto affermato dall’articolo pubblicato, la volontà di messa in vendita dell’immobile di Rocca di Fabrica (c.d. Castello di Fabrica), l’istruttoria sulle proposte di acquisto, la verifica dei proponenti, nonché le trattative, furono condotte e deliberate dalla Caritas diocesana, beneficiaria dell’eredità di cui il bene era parte e dall’Ufficio amministrativo del Vicariato, con la dovuta trasparenza;

2) La proposta di acquisto presentata nel CDAE del 30 gennaio 2021, era stata invero già accettata, pur subordinata alla approvazione del CDAE, con lettera del 14 dicembre 2020 a firma del Direttore dell’Ufficio Amministrativo, sentito il Segretario Generale del Vicariato;

3) Gli accertamenti conseguenti alla seduta del CDAE evidenziarono, tra l’altro, che lo stato di “arresto” del proponente l’acquisto, ipotizzato sulla base di una ricerca sul web, si rivelò totalmente infondato, in quanto si trattava di un caso di omonimia;

4) A seguito del parere negativo del CDAE, il Direttore dell’Ufficio giuridico, con la diligenza del buon padre di famiglia, invitò ripetutamente (e da ultimo per iscritto il 22 marzo 2021) il Direttore dell’Ufficio Amministrativo e il Segretario Generale a comunicare prontamente al proponente la decisione del CDAE di non approvare la vendita;

5) Il verbale pubblicato fraudolentemente dal sito web rappresenta un testo non fedele a quanto deliberato in sede di approvazione. Infatti è mancante della Nota a verbale, che illustrava il reale svolgimento dei fatti riguardanti la trattativa sull’immobile e le enunciazioni avvenute nel CDAE. Non risultano, inoltre, recepite le modifiche richieste per iscritto al segretario del Consiglio;

6) Le rimostranze di Caritas per la mancata vendita del cespite portarono la stessa a richiedere al Vicariato di Roma il corrispettivo economico offerto dal proponente. Il Vicariato ha così acquisito il bene nel suo patrimonio disponibile e lo ha messo successivamente in vendita, come lo è tuttora.

Da tale vicenda appare evidente che emergono circostanze che saranno accertate nelle sedi opportune, anche sotto il profilo penale.

 

20 maggio 2024