1 Maggio 2025

Veglia di Pentecoste presieduta dal Cardinale Vicario – Basilica di San Giovanni in Laterano

Veglia di Pentecoste presieduta dal Cardinale Vicario – Basilica di San Giovanni in Laterano

Veglia di Pentecoste dedicata alla vita consacrata

Sabato 19 maggio alle 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano l’arcivescovo Vicario Angelo De Donatis presiede la Veglia diocesana di Pentecoste dedicata in modo particolare alla vita consacrata

Veglia di Pasqua

Veglia di Pasqua

Veglia di inizio Quaresima per i giovani dai 18 anni

Veglia di inizio Quaresima per i giovani dai 18 anni

Veglia al Circo Massimo con Papa Francesco – 11 agosto 2018

Al termine del pellegrinaggio sulle orme di Paolo, i giovani di Roma si ritroveranno insieme agli altri giovani italiani al Circo Massimo, per la veglia con papa Francesco e per vivere, tutti insieme, una notte bianca, organizzata dal Servizio Nazionale per la Pastorale giovanile della Cei. Si farà festa con musica, spettacoli e incontri.

Programma
Ore 13: apertura dei cancelli al Circo Massimo
Ore 16.30: inizio delle testimonianze
Ore 18.30: arrivo del Santo Padre
Ore 19: inizio Veglia di preghiera per il Sinodo
Ore 21: cena
Ore 21.30: festa
Ore 23.30: fine festa
Ore 24: inizio della notte bianca

Valorizzare il complesso lateranense: la lettera del Papa al cardinale De Donatis

Valorizzare e salvaguardare il complesso del Laterano, realizzando magari anche un museo. Questa l’idea di Papa Francesco, che ha scritto una lettera al suo vicario, il cardinale Angelo De Donatis, proprio a proposito di quegli storici edifici.

«La Chiesa nel corso dei secoli ha sempre operato per promuovere quanto frutto del genio e della maestria degli artisti – esordisce il Santo Padre –, spesso testimonianza di esperienze di fede e quali strumenti per dare onore a Dio. Questo non solo per amore dell’arte, ma anche per salvaguardare il patrimonio culturale di fronte a sfide e a pericoli che l’avrebbero privato della sua funzione e del suo pregio. Tale speciale responsabilità, accompagnata dall’attenta sollecitudine nel considerare luoghi, edifici e opere espressioni dello spirito umano e parte integrante della cultura dell’umanità, ha consentito ai miei Predecessori di tramandarli alle diverse generazioni e di adoperarsi per conservarli e renderli disponibili a visitatori e studiosi. Un compito che anche oggi impegna il Vescovo di Roma nel rendere fruibile la bellezza e il rilievo dei Beni e del patrimonio artistico affidato alla sua tutela».

E ancora: «Animato da queste ragioni – si legge – destino a tale questo scopo anche gli edifici annessi alla Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, sede della mia Cattedra episcopale, ben conscio della natura che a quel complesso attribuiscono il percorso e gli accadimenti della storia, unitamente alle previsioni del Trattato lateranense. Affido a Vostra Eminenza, mio Vicario per la Diocesi di Roma, il compito di realizzare, nel complesso di quello che è stato per secoli noto come Patriarchio lateranense, attività museali e culturali nelle diverse forme e contenuti, dando l’assetto che sarà necessario, facendo “sicuro assegnamento sulle nobili tradizioni artistiche che vanta la Chiesa Cattolica” (Trattato lateranense, art. 16)».

16 marzo 2021

Valori Ritrovati, appuntamento sabato 16

Edizione natalizia per il Mercatino dei Valori Ritrovati. Sabato 16 dicembre, dalle ore 14.30 alle 17, la Cittadella della Carità (via Casilina vecchia, 19) ospiterà l’iniziativa promossa dalla Caritas di Roma con Poste Italiane Spa nell’ambito del progetto “Valori ritrovati”. In vendita ci saranno le merci che vengono trovate nei “pacchi anonimi” non recapitati e non vengono reclamati, che Poste Italiane ha ceduto all’organismo diocesano.

Verranno esposti libri, giocattoli, cd, piccoli elettrodomestici, oggettistica, computer, cellulari, accessori di informatica, oggetti per la casa. Il ricavato contribuirà alla creazione di un fondo di solidarietà che ha l’obiettivo di sostenere l’inclusione lavorativa di adulti in difficoltà.

12 dicembre 2023

Vai Crucis con i detenuti del carcere di Rebibbia

Vai Crucis con i detenuti del carcere di Rebibbia, a cura della Caritas di Roma.

Vademecum, preghiera, schede bibliche: i documenti per il cammino sinodale

L’équipe diocesana per il cammino sinodale ha preparato altri documenti per accompagnare la comunità diocesana in questo percorso. Si tratta, in particolare, delle schede bibliche, riviste rispetto alla precedente redazione, di un vademecum che raccoglie tutti i documenti e i testi predisposti per il cammino sinodale, e della preghiera Adsumus.

I referenti dell’équipe sinodale diocesana, padre Davide Carbonaro e Miriam Fioravanti, colgono l’occasione della sistemazione dei documenti per scrivere a tutta la comunità diocesana, a nome dell’équipe tutta. In particolare, ricordano l’appuntamento con «la trasmissione di formazione mensile relativa al Cammino sinodale (leggermente modificata nel format), che non si intende più rivolta solo alle équipes pastorali bensì a tutti gli operatori pastorali della parrocchia. La trasmissione dell’8 gennaio scorso, in particolare, ha trattato il delicato tema dell’ascolto dei giovani anche attraverso diverse testimonianze. Vorremmo infine ricordare che i membri dell’Équipe del Cammino sinodale sono disponibili, su richiesta, per la partecipazione agli incontri di Prefettura o presso le Parrocchie per parlare insieme del Cammino sinodale, per condividere esperienze e accogliere suggerimenti».

Clicca qui per scaricare il Vademecum

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10 gennaio 2022

Vademecum per l’ascolto dei giovani

“È tempo di sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’umanità intera, nel formare persone mature”. Papa Francesco (Videomessaggio per la Pontificia Università Lateranense del 15/10/2020)

Carissimi sacerdoti ed equipe pastorali,
con queste poche righe vogliamo descrivere la procedura di ascolto per gli adolescenti e giovani sul nostro territorio della diocesi di Roma. Si tratta soprattutto di chiarire il “come” dovrebbe avvenire quindi dei passi operativi che usano però strumenti abbastanza flessibili ed elastici (L’incontro proposto è costituito dalla visione di uno o più video in miniserie prodotti dal Servizio diocesano di Pastorale Giovanile, ascolto delle storie di vita, focus group e dunque la stesura di un piccolo verbale di quanto detto). L’obiettivo è di affrontare il movimento di ascolto a partire dalle realtà più vicine alle realtà parrocchiali fino ad arrivare ai ragazzi che frequentano le scuole superiori durante l’IRC (e non solo). Tale ascolto richiede il coinvolgimento di varie figure educative descritte in seguito (vedi “soggetti dell’ascolto diretto ed indiretto”). Attraverso questa procedura ci proponiamo di ottenere un campione sufficientemente rappresentativo delle nostre realtà giovanili. E’ bene ricordare il motivo di questa operazione: l’annuncio del Vangelo se non parte da un ascolto intriso di una relazione autentica e disinteressata rischia di essere ideologico ed inadeguato ai tempi. Probabilmente scopriremo di non dover fare però cose nuove, ma “nuove tutte le cose”. Auspichiamo di riuscire riformare alla luce di tutto questo nelle nostre prassi in campo di Pastorale Giovanile. A livello di arco temporale immaginiamo che questa operazione sarà portata avanti da gennaio a giugno. Naturalmente vista la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo non escludiamo di vivere questi momenti attraverso l’ausilio degli strumenti digitali (ad esempio piattaforme).

ASCOLTO INDIRETTO
È bene seguire 3 passi per l’ascolto indiretto con diversi livelli di coinvolgimento. I dati vengono raccolti dalle diverse figure dedicate all’ascolto indiretto.
Primo passo
1. Luogo: parrocchia
2. Soggetti: Sacerdoti ed equipe pastorale (in particolare coloro che – tra loro – sono stati delegati all’ascolto dei giovani)
3. Convocano e ascoltano: i catechisti dei gruppi adolescenti, gli animatori di adolescenti ed eventuali genitori sensibili al tema.
4. Contenuto dell’incontro: discussione sul fine dell’ascolto della realtà giovanile di Roma a partire dai giovani che frequentano la parrocchia. Presentazione del video. Spiegazione della tecnica del focus group.
5. Verbale sulla discussione

Secondo passo 2
1. Luogo: Prefettura. Il motivo di questa scelta è che la prefettura risulta essere una “cellula” più significativa per un lavoro territoriale più condiviso.
2. Soggetti: Servizio diocesano di Pastorale Giovanile (don Alfredo Tedesco ed Equipe di Pastorale Giovanile).
3. Convocano e ascoltano: tutti coloro che si dedicano all’ascolto dei giovani nelle parrocchie e gli insegnati di Religione della zona (Riferimento primario è la scuola superiore).
4. Contenuto: discussione sulla realtà dei ragazzi delle parrocchie del territorio della prefettura e gli avvalentesi dell’iRC. Focus group, dibattito sulla serie di video prodotti dalla diocesi.
5. Verbale sulla discussione

Terzo passo
Questo passaggio costituisce di fatto un vero e proprio patto educativo globale perché presuppone un’alleanza educativa a 360 gradi.
1. Luogo: qualsiasi (il più possibile rappresentativo di tutta la realtà territoriale).
2. Soggetti: tutti coloro che si dedicano all’ascolto dei giovani nelle parrocchie.
3. Convocano e ascoltano: tutti gli educatori (insegnanti di altre materie, allenatori di squadre sportive, etc)
4. Contenuto: video e focus group, discussione su tutti i ragazzi del territorio della prefettura. 5. Verbale sulla discussione.

ASCOLTO DIRETTO
Quanto descritto finora ha convocato e formato le figure delegate (ascolto indiretto), ma attiva simultaneamente un ascolto diretto delle diverse categorie. Infatti nel primo passo si ascoltano i giovani dei gruppi parrocchiali. Nel secondo passo ci si propone ad arrivare attraverso la scuola a tutti giovani liceali. I contenuti digitali dei video saranno pubblicati sui canali social (Fb, Istagram e Youtube) di Pastorale Giovanile Roma perciò Attraverso la funzione dei commenti si stimolerà anche il dibattito diretto sugli stessi social.

SOGGETTI DELL’ASCOLTO DIRETTO ED INDIRETTO
Offriamo a questo punto una descrizione più dettagliata delle figure tenute in considerazione
ASCOLTO INDIRETTO
a) Sacerdoti – I parroci, vice parroci e i sacerdoti che diverso titolo di occupano della formazione dei giovani, sono fondamentali per il loro ruolo di coordinamento all’interno delle parrocchie e per il rapporto che hanno con i ragazzi, sia per il percorso di fede e sia per le scelte di vita (cosa fare dopo la scuola?).
b) Equipe pastorali parrocchiali – Costituite nell’estate 2018, in seguito al convegno diocesano, animano l’ascolto dei giovani nel proprio territorio. Devono diventare i referenti, insieme ai sacerdoti, di tutte le iniziative parrocchiali riguardanti i giovani
c) Catechisti dei gruppi adolescenti– Sono di centrale importanza per i giovani e adolescenti nei momenti del catechismo di comunione e cresima. Fondamentali per capire i reali bisogni dei ragazzi, ma anche e forse soprattutto dei genitori, che vedono in loro un punto di riferimento a cui rivolgersi.
d) Animatori di pastorale di giovanile – Referenti importantissimi, perché conoscono i ragazzi all’interno di una dinamica meno istituzionale, riuscendo così a cogliere gli aspetti più autentici del loro carattere e percepirne le problematiche e difficoltà. Ascoltarli ci dà la chiave per aprire il mondo dei giovani e riuscire a far sentire la parrocchia la loro casa. Dobbiamo cercare di far divenire gli oratori dei centri di ascolto, dove i ragazzi possono sentirsi liberi di esprimere le loro emozioni e le loro problematiche.
e) Insegnati di religione – Punti di riferimento imprescindibili per la crescita e lo sviluppo dei ragazzi, in una età così difficile, come quella del liceo. Dobbiamo costruire con loro un canale privilegiato, anche con l’ausilio dell’Ufficio Scuola, per creare una rete a livello territoriale che parta dai licei.
f) Insegnati di altre materie – Sono sostanziali per lo sviluppo umano e culturale dei giovani. Possiamo operare, ove possibile, con l’approvazione dei presidi, all’interno delle scuole, con progetti studiati ad hoc (Es. alternanza scuola lavoro…), e inoltre dobbiamo cercare di integrare nel nostro lavoro pastorale in parrocchia gli insegnanti, sia per parlare con i ragazzi e sia per condividere con noi alcuni aspetti dei giovani, di cui, ovviamente, noi non possiamo renderci conto.
g) Gli allenatori sportivi – Per la loro funzione vengono visti spesso come veri e propri maestri di vita. Diviene quindi fondamentale interagire con loro, per comprendere questo aspetto sostanziale del tempo libero dei giovani. Dobbiamo integrarli all’interno di un discorso più ampio favorendo progetti, che li veda coinvolti all’interno delle parrocchie, unendo sport e pastorale.

ASCOLTO DIRETTO
h) Ragazzi in parrocchia – Vanno coinvolti i ragazzi del post cresima, che spesso, entrando nella difficile età dell’adolescenza, rifiutano l’ambiente dell’oratorio, sia perché lo vedono legato ad un’età a cui sentono di non appartenere e si perché lo leggono come scelta imposta per loto. Nostro compito è far sentire la loro presenza fondamentale, come animatori all’interno di un “gruppo”, che sia trasversale, sia per fasce di età che per interessi ed attività (sport, teatro… sfruttando gli spazi parrocchiali, spesso abbandonati o dati troppo facilmente in gestione).
i) Giovani nelle scuole – Possono essere rappresentanti di classe o istituto ed hanno 4 la possibilità di proporre, con il beneplacito del consiglio docenti, situazioni di ascolto, come nel complesso momento delle autogestioni. Dobbiamo chiedere loro come vedono il mondo della scuola e i loro coetanei. Creare progetti all’interno dei grandi licei romani, inserendo giovani sacerdoti nella realtà scolastica, possano formare dei punti giovani scolastici che sappiano ascoltare, ma anche creare attività intra-pastorali.
j) Luoghi di aggregazione – Frequentare gli spazi dove i giovani si ritrovano, non con un immediato e semplicistico intento di evangelizzazione, ma con l’intenzione di ascoltare, osservare e capire.
k) Punti giovani –Sono delle realtà valide (circa 6/7), complementari a quelle parrocchiali, in cui i giovani fanno esperienze forti e possono esprimersi in un ambiente che non sentono limitante o giudicante. Dobbiamo capire perché queste realtà funzionano, sostenerle e riuscire ad ampliarle. La parte esperienziale deve fornirci informazioni sul grido di aiuto dei giovani. Istituire dei luoghi di accoglienza, provvedendo all’ospitalità dei ragazzi, che possono fare così esperienza di vita insieme.
l) Gruppi parrocchiali – Organizzare la vita della parrocchia, includendo i giovani in ogni aspetto. Le Messe per i ragazzi, sono veramente pensate per loro? Sarebbe utile farla seguire da momenti di catechesi e condivisione di progetti specifici per loro. La Caritas parrocchiale ha un programma per i giovani, anche universitari, che sia fonte di esperienza e cammino? Nelle parrocchie dove questo non è possibile, dobbiamo intervenire noi con programmi studiati ad hoc, anche inter-parrocchiali, che possano coinvolgere i ragazzi delle realtà più piccole
m) Mondo digitale – Dobbiamo migliorare le competenze degli operatori pastorali con progetti di aggiornamento per il virtuale e il digitale. Va resa fruibile ogni iniziativa che si svolge dal vivo, anche online permettendone così la partecipazione a tutti.

Il Centro di Pastorale giovanile, in collaborazione con gli altri Centri pastorali, sta preparando alcuni video, pensati per essere strumenti operativi per lo stimolo e l’ascolto dei giovani.

Vademecum diocesano per la pastorale delle persone con disabilità

“Nessuna anima è disabile” è il titolo del vademecum diocesano per la pastorale delle persone con disabilità, che sarà presentato sabato 14 dicembre, dalle 9 alle 13, al Pontificio Seminario Romano Maggiore (piazza San Giovanni in Laterano 4).

All’incontro interverranno il cardinale vicario Angelo De Donatis; suor Veronica Amata Donatello, responsabile del Servizio nazionale Cei per la pastorale delle persone con disabilità; don Luigi D’Errico, parroco dei Santi Martiri dell’Uganda, referente diocesano per il settore catechesi e disabilità; e don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma, che ha preparato il sussidio.

11 dicembre 2019

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