16 Dicembre 2025

WMOF22, dedicato al perdono il nuovo cortometraggio

“Vivere il perdono” è il titolo del secondo cortometraggio preparato dalla diocesi di Roma per accompagnare la catechesi “Chiamati alla santità”, in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie di giugno 2022. Dopo “Dare il nome”, dunque, il regista Antonio Antonelli racconta la storia di una coppia romana, residente in un quartiere residenziale della zona sud della città, Casal Palocco.

È la storia di Andrea e Ilaria, che si conoscono sui banchi di scuola, si fidanzano giovanissimi e dopo dieci anni si sposano. Una coppia felice, una vita che sembra procedere spedita tra carriere professionali appaganti e la nascita di due bambini. Eppure qualcosa scricchiola: problemi lavorativi, lo stress di un trasloco, la convivenza forzata con i genitori. Alla fine i due sposi si separano, si allontanano. Salvo poi ritrovarsi, proprio quando stavano per firmare le carte della separazione.

«Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi – scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” – . Molte volte abbiamo la tentazione di pensare che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per dedicare molto tempo alla preghiera. Non è così. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova». Ed è proprio su questo che si sofferma la catechesi, e che invita a fare anche il percorso di Andrea e Ilaria. Due persone come tante, che però hanno davvero saputo “Vivere il perdono”.

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10 febbraio 2022

WMOF2022, gli appuntamenti nel territorio

Non solo in Vaticano. Il X Incontro mondiale delle famiglie, che porterà a Roma dal 22 al 26 giugno oltre duemila delegati dai cinque continenti, prevede diversi appuntamenti in altre zone della città. Nel complesso lateranense, innanzitutto. Nella basilica di San Giovanni, dal 19 al 26 giugno, saranno esposte alla venerazione dei fedeli le reliquie dei santi coniugi Luis e Marie-Azélie Martin, genitori di santa Teresina di Lisieux; durante questo periodo ogni giorno alle 16.45 il postulatore padre Antonio Sangalli terrà delle brevi catechesi prima della Messa, delle ore 17.30. In occasione dell’arrivo dei due reliquiari, domenica prossima, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo Dario Gervasi, responsabile diocesano della Pastorale familiare, e animata dal Coro della diocesi di Roma. Martedì 21 giugno, invece, la Messa sarà celebrata in lingua francese, in collaborazione con il Pontificio Seminario Francese.

Durante i giorni dell’Incontro mondiale sarà inoltre possibile ammirare le sale affrescate del Palazzo Lateranense anche di sera, grazie all’apertura straordinaria e serale, dal 20 al 26 giugno. Nel cortile del Palazzo verrà allestita una mostra fotografica curata da Ewtn, rete televisiva statunitense di stampo cattolico, in collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato. Giovedì 23, alle 20.30, sempre nella bellissima cornice del chiostro del Palazzo Lateranense, si terrà un concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, a ingresso gratuito.

Intanto al Battistero, su iniziativa dell’Istituto Giovanni Paolo II, sarà esposta una installazione di Sidival Fila, il celebre frate e artista di origini brasiliane. Dal titolo “Sindoni”, sarà inaugurata il 17 giugno e potrà essere ammirata fino al 30 giugno, dalle 9 alle 20, con ingresso libero e gratuito.

Venerdì 24 giugno, poi, i lavori del Congresso teologico pastorale si sposteranno dall’Aula Paolo VI alle diverse prefetture diocesane, e saranno ospitati nelle parrocchie dove si terranno dei momenti di incontro e poi cene conviviali, con inizio attorno alle 19.30: San Romano, San Barnaba, Santissimo Sacramento a Tor de Schiavi, San Bonaventura da Bagnoregio, Santa Maria Madre del Redentore, Santa Teresa di Calcutta, Santa Maria Ausiliatrice, Santissima Annunziata, Santa Galla, Santa Giovanna Antida, Gesù Divino Salvatore a Tor de Cenci, Sant’Aurea, San Francesco d’Assisi ad Acilia, Sacra Famiglia a Villa Troili, Santa Maria Stella Matutina.

Tutti i fedeli che lo desiderano potranno partecipare a questi incontri nel territorio, così come al Festival delle famiglie, alla Messa e all’Angelus con il Santo Padre. Per accedere al Festival e alla Messa è necessario ritirare il biglietto, gratuito, in distribuzione presso parrocchie e prefetture. Per ulteriori informazioni consultare il sito internet ufficiale del X Incontro mondiale delle famiglie
https://www.romefamily2022.com/it/

13 giugno 2022

Week end di formazione per referenti de équipe diocesana; a cura del Servizio per la pastorale giovanile

Week end di formazione per referenti de équipe diocesana; a cura del Servizio per la pastorale giovanile.

Volontariato in Caritas, il corso di formazione

Foto Caritas Roma

Fino al 7 febbraio è possibile iscriversi al nuovo corso base di formazione al volontariato nelle opere-segno promosse dalla Caritas diocesana di Roma. L’iniziativa, dal 10 febbraio al 13 marzo, prevede otto incontri, strutturati in moduli base e in approfondimenti. Gli incontri saranno tenuti da operatori Caritas ed esperti del mondo del volontariato e dei servizi sociali pubblici e privati; si svolgeranno in orari diversi per favorire il più possibile la partecipazione. Chi lo desidera, al termine del corso, potrà operare come volontario nelle 52 opere-segno della Caritas a livello diocesano in attività a favore dei senza dimora, dell’integrazione dei cittadini immigrati, nella promozione della solidarietà al fianco dei giovani in difficoltà, delle famiglie, dei detenuti e dei malati di Aids. Il termine per l’iscrizione è fissato per venerdì 7 febbraio 2025. Per ulteriori informazioni e per iscriversi, è possibile rivolgersi all’Area educazione al volontariato della Caritas diocesana di Roma, telefonando al numero 06.88815150 o tramite mail: volontariato@caritasroma.it.

17 gennaio 2025

Volontariato diocesano per anziani e malati

La cura dei malati e degli anziani nelle parrocchie è al centro del Corso di formazione di volontariato diocesano organizzato dell’Ufficio per la pastorale degli anziani e dei malati della diocesi di Roma, aperto a tutti coloro che intendo intraprendere questo servizio o che già si stanno prendendo cura dei più fragili nelle proprie comunità. Cinque incontri, il primo in programma mercoledì 31 gennaio alle ore 11 presso la sala conferenze del Seminario Romano Maggiore, con l’obiettivo comune di far acquisire gli strumenti idonei per operare in modo efficace nelle parrocchie.

«Gli anziani e i malati rappresentano oggigiorno i casi più evidenti di solitudine, di sofferenza e di abbandono, specialmente nelle realtà delle città più grandi», spiega il vescovo Dario Gervasi, delegato diocesano per l’Ambito della cura delle età e della vita. «Spesso capita di trovare nelle parrocchie delle persone che vogliono mettersi a disposizione – prosegue il vescovo –, però è sempre difficile riuscire a capire il loro grado di formazione, per questo vogliamo aiutarle a creare un gruppo che si metta in gioco in modo più strutturato per dare un aiuto mirato». Una missione, questa, che trova le sue radici nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, con cui Papa Francesco, nel 2013, ha affrontato il tema dell’annuncio del Vangelo nell’epoca presente e dove «ci invita a una seria e costante attenzione alle situazioni di fragilità del popolo di Dio “in cui siamo chiamati a riconoscere Cristo sofferente”».

Il corso vuole quindi sostenere questo servizio attraverso la formazione continua di volontari diocesani, che sarebbero poi registrati nella diocesi: «Vogliamo far sentire queste persone che vanno nelle case degli anziani e dei malati parte di qualcosa di grande, mandandoli nelle comunità dove abitano e avendo noi la possibilità di interagire con le parrocchie in modo tale di creare una struttura centrale che possa fungere da coordinamento diocesano», sottolinea il vescovo. Alla fine del corso di formazione, i futuri volontari potranno diventare, in modo ancora più consapevole, mediatori per la ricerca delle più idonee forme di assistenza, personale e spirituale, alle persone anziane e portatrici di disabilità. «Questo grazie all’esperienza di persone – conclude Gervasi – che da anni investono la loro vita al servizio dei fragili, come don Carlo Abbate, dell’Ufficio per la pastorale degli anziani e dei malati, da sempre vicino ai malati soprattutto terminali, e come don Luigi Zucaro, che è stato per tanti anni cappellano dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” che ha una grande conoscenza delle tematiche legate alla malattia, all’etica e al fine vita».

Per confermare la partecipazione c’è tempo fino al 20 gennaio, contattando l’Ufficio diocesano: 06.69886583; pastoraleanzianiemalati@diocesidiroma.it.

11 gennaio 2024

Vita consacrata: al Divino Amore il “Festival dei carismi”

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Sabato 12 settembre a partire dalle 17 l’Auditorium del Santuario del Divino Amore ospita il “Festival dei carismi”. Promosso per la prima volta dall’Ufficio diocesano per la vita consacrata, pensato come momento di festa e di ascolto, sostituisce la tradizionale assemblea annuale e prepara al Giubileo della Vita consacrata che si terrà l’8 e il 9 ottobre 2025. Il tema scelto, “Uomini e donne profeti di speranza e di gioia”, riflette il desiderio di mostrare la vitalità e la ricchezza della vita consacrata.

Attraverso il video messaggio di Papa Francesco, ma anche con canti, danze e testimonianze, «si intende presentare una realtà spesso nascosta, fatta di impegno, creatività e gioia», spiega monsignor Antonio Panfili, direttore dell’Ufficio. Una realtà che a Roma conta 23mila suore e 5mila religiosi che animano, tra l’altro, la pastorale sanitaria, scolastica e le 19 università pontificie. Nell’Urbe operano anche la Cism, che riunisce i religiosi, l’Usmi, per le religiose, l’Ordo Virginum, l’Ordo Viduarum, gli istituti secolari e le nuove forme di vita consacrata, senza dimenticare i 22 monasteri di clausura (20 femminili e due maschili).

Il festival vuole sottolineare come la vita consacrata non si limita alla preghiera e al servizio, ma si esprime anche attraverso iniziative che rendono la vita più bella e significativa. «Ho ricevuto in dono questa prima festa della vita consacrata e sono molto felice della sua realizzazione», dichiara il vescovo ausiliare Michele Di Tolve, da marzo responsabile dell’ambito per la Cura del diaconato, del clero e della vita consacrata. Il festival «è diretto soprattutto ai giovani – prosegue don Panfili –, e a chi è interessato e pensa alla vita consacrata come un’opportunità di realizzazione di vita».

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8 ottobre 2024

Vita consacrata, gli auguri per Pasqua a tutti i fedeli

«Rimaniamo uniti nella preghiera e nello spirito della missione che a ciascuno è stata affidata. Custodiamoci l’un l’altro e preghiamo per tutti i defunti, per chi ha perso i propri familiari e amici, per chi ha perso il lavoro; per tutti i Cirenei che si sono trovati ad accompagnare la sofferenza degli ammalati e dei loro cari; per tutti quelli che non possono restare a casa perché stanno sostenendo i servizi essenziali alla salute e alla vita sociale». Come segno di «unità e comunione», quest’anno le diverse realtà di vita consacrata presenti in diocesi scrivono ai fedeli di Roma una riflessione congiunta in occasione della Pasqua. Ciis, Cism, Usmi, Ordo Virginum, Ordo Viduarum e Nuove forme di vita consacrata hanno preparato insieme una lettera, che vuole essere di augurio e approfondimento.

«In questo tempo caratterizzato da un silenzio sconcertato e orante, Papa Francesco, nella sua meditazione durante la preghiera del 27 marzo, ci ha invitato a consegnare al Signore le nostre paure: è il Responsorio di Compieta “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”, è la preghiera di Charles De Foucault “Padre mio mi abbandono a Te”».

31 marzo 2020

Visita per i sacerdoti al Museo Pio-Cristiano

Fondato nel 1854 da Pio IX nel Palazzo del Laterano per accogliere le testimonianze della comunità cristiana dei primi secoli, il Museo Pio-Cristiano è oggi parte dei Musei Vaticani. Il trasferimento dei reperti – per lo più sarcofagi con figurazioni cristiane dal III al V secolo – avvenne nel 1963, per volontà di Papa Giovanni XXIII; ma il Museo venne riallestito e sistemato dall’archeologo Enrico Josi, e nuovamente inaugurato nel 1970.

Un sito forse poco conosciuto ai più, che sarà la meta del prossimo appuntamento delle “Mattine culturali 2025-2026”, proposte dall’Ufficio diocesano per la formazione permanente del clero. La visita al Museo Pio-Cristiano si terrà martedì 2 dicembre, sarà gratuita e inizierà alle ore 9.30. Gli iscritti saranno accompagnati dal professor Umberto Utro, direttore della Sezione Paleocristiana dei Musei; parteciperà anche monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la cultura della diocesi di Roma. L’incontro terminerà alle 12. I sacerdoti che desiderano partecipare alla visita sono invitati a iscriversi via email entro e non oltre martedì 25 novembre, all’indirizzo fpceventi@diocesidiroma.it, e attendere conferma.

«Il Museo Pio-Cristiano dei Musei Vaticani raccoglie le più importanti opere emerse dagli scavi di età paleocristiana – sottolineano dall’Ufficio diocesano –. Permette per questo di rendersi conto di come le immagini siano diventate subito fondamentali per la Chiesa, superando il divieto del Decalogo di “non farsi immagini”. Mostrano al contempo come l’arte precede l’età costantiniana e come sia stata capace di esprimere a suo modo la fede della Chiesa e la nuova interpretazione dell’Antico Testamento».

21 novembre 2025

Visita pastorale S. Maria delle Grazie a Casal Boccone

Visita pastorale S. Maria delle Grazie a Casal Boccone

Visita pastorale Parrocchia S. Maria Regina Mundi

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Visita pastorale Parrocchia S. Maria Regina Mundi

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