La cura dei malati e degli anziani nelle parrocchie è al centro del Corso di formazione di volontariato diocesano organizzato dell’Ufficio per la pastorale degli anziani e dei malati della diocesi di Roma, aperto a tutti coloro che intendo intraprendere questo servizio o che già si stanno prendendo cura dei più fragili nelle proprie comunità. Cinque incontri, il primo in programma mercoledì 31 gennaio alle ore 11 presso la sala conferenze del Seminario Romano Maggiore, con l’obiettivo comune di far acquisire gli strumenti idonei per operare in modo efficace nelle parrocchie.
«Gli anziani e i malati rappresentano oggigiorno i casi più evidenti di solitudine, di sofferenza e di abbandono, specialmente nelle realtà delle città più grandi», spiega il vescovo Dario Gervasi, delegato diocesano per l’Ambito della cura delle età e della vita. «Spesso capita di trovare nelle parrocchie delle persone che vogliono mettersi a disposizione – prosegue il vescovo –, però è sempre difficile riuscire a capire il loro grado di formazione, per questo vogliamo aiutarle a creare un gruppo che si metta in gioco in modo più strutturato per dare un aiuto mirato». Una missione, questa, che trova le sue radici nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, con cui Papa Francesco, nel 2013, ha affrontato il tema dell’annuncio del Vangelo nell’epoca presente e dove «ci invita a una seria e costante attenzione alle situazioni di fragilità del popolo di Dio “in cui siamo chiamati a riconoscere Cristo sofferente”».
Il corso vuole quindi sostenere questo servizio attraverso la formazione continua di volontari diocesani, che sarebbero poi registrati nella diocesi: «Vogliamo far sentire queste persone che vanno nelle case degli anziani e dei malati parte di qualcosa di grande, mandandoli nelle comunità dove abitano e avendo noi la possibilità di interagire con le parrocchie in modo tale di creare una struttura centrale che possa fungere da coordinamento diocesano», sottolinea il vescovo. Alla fine del corso di formazione, i futuri volontari potranno diventare, in modo ancora più consapevole, mediatori per la ricerca delle più idonee forme di assistenza, personale e spirituale, alle persone anziane e portatrici di disabilità. «Questo grazie all’esperienza di persone – conclude Gervasi – che da anni investono la loro vita al servizio dei fragili, come don Carlo Abbate, dell’Ufficio per la pastorale degli anziani e dei malati, da sempre vicino ai malati soprattutto terminali, e come don Luigi Zucaro, che è stato per tanti anni cappellano dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” che ha una grande conoscenza delle tematiche legate alla malattia, all’etica e al fine vita».
Per confermare la partecipazione c’è tempo fino al 20 gennaio, contattando l’Ufficio diocesano: 06.69886583; pastoraleanzianiemalati@diocesidiroma.it.
11 gennaio 2024