In Vaticano partecipa agli auguri di Natale del Santo Padre alla Curia Romana.
I 100 anni di Casa Santa Maria: la visita del cardinale De Donatis
Compie cento anni la Casa Santa Maria di Roma – Opera femminile don Guanella –, un centro di riabilitazione con 178 operatori e 158 ospiti con fragilità e patologie multiple. Lunedi 19 dicembre, per festeggiare l’anniversario e nel 180° compleanno di san Luigi Guanella, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha visitato la struttura e celebrato la Messa con le ospiti, gli operatori e la comunità religiosa delle suore Guanelliane. Una giornata di fede, di serenità e di prossimità forte, che ha lasciato commozione e gratitudine nei cuori di tutti i partecipanti, in particolare delle religiose.
«Ti abbiamo sentito padre in mezzo a noi – dicono in un messaggio di ringraziamento rivolto al cardinale vicario –, hai ascoltato le nostre storie personali, ti sei soffermato con chiunque di noi volesse una stretta di mano, una parola o un semplice sorriso e abbiamo sentito tutto il tuo cuore partecipe delle nostre vite. Ti abbiamo sentito fratello nella condivisione di un momento forte del centenario di questa Casa. La sensazione è stata quella di grande familiarità, come se tu facessi parte della nostra Comunità da sempre. Il bene che hai contagiato ha pervaso tutta la liturgia, è stato così forte che anche le nostre ragazze lo hanno dimostrato con suoni, parole e grida di gioia. Rendiamo grazie a Dio perché ci sei e perché il tuo cuore di padre e di fratello misericordioso batte all’unisono con chiunque abbia bisogno d’amore e di vicinanza».
21 dicembre 2022
Le celebrazioni natalizie a San Pietro e San Giovanni
Avranno inizio sabato prossimo le celebrazioni liturgiche del tempo di Natale presiedute da Papa Francesco, che si terranno tutte nella basilica di San Pietro. Il 24 dicembre, infatti, il Pontefice celebrerà la Messa della notte di Natale alle 19.30. La celebrazione eucaristica sarà preceduta dalla preparazione e dal canto della “Kalenda”. Nel calendario delle celebrazioni del Papa compare la tradizionale benedizione Urbi et Orbi, domenica 25 dicembre, giorno di Natale, a mezzogiorno, dalla loggia centrale della basilica: il Santo Padre rivolgerà il suo messaggio natalizio al mondo.
Sabato 31 dicembre, alle 17, Francesco presiederà la celebrazione dei primi vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio con il canto del Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso. Domenica 1° gennaio 2023 Francesco celebrerà la Messa della solennità di Maria Santissima Madre di Dio, alle 10, nella ricorrenza della LVI Giornata mondiale della Pace. Stesso orario di inizio per la tradizionale celebrazione dell’Epifania, venerdì 6 gennaio. Domenica 8 gennaio, alle 9.30, il Pontefice presiederà una celebrazione nella Cappella Sistina per la festa del Battesimo del Signore, durante la quale conferirà il sacramento del Battesimo ad alcuni bambini.
Nella basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la celebrazione liturgica della Natività del Signore alle ore 19. Il 25 dicembre, sempre nella basilica lateranense, alle ore 10.30, presiederà la Messa capitolare nel Natale del Signore.
19 dicembre 2022
I corsi di formazione missionaria
Sei incontri per prepararsi a un viaggio missionario. Ecco la proposta del Centro missionario diocesano, che organizza un corso di formazione missionaria a partire da gennaio. «L’invito a partecipare – spiegano dal Centro diocesano – è rivolto non solo ai gruppi parrocchiali missionari che, insieme ai religiosi e alle religiose costituiscono la piattaforma fondamentale della formazione missionaria, ma anche a chiunque desideri avvicinarsi a questa realtà e che voglia percorrere un itinerario di approfondimento sugli aspetti e le peculiarità della “missio ad gentes”».
Il percorso formativo «è volto ad educare la mente e il cuore alla dimensione missionaria – proseguono gli organizzatori – attraverso momenti di ascolto, confronto e testimonianza». Al termine del percorso ci sarà anche la possibilità, per quanti lo desiderano, di partecipare a viaggi missionari.
Gli incontri, con cadenza mensile, si terranno di sabato dalle 9.30 alle 12.30 al Pontificio Seminario Romano Maggiore. Il primo, in programma il 21 gennaio, vedrà la partecipazione di padre Giulio Albanese. A febbraio interverrà invece padre Michele Sardella su “Teologia della missione”; a marzo Marinella Perroni su “Bibbia e missione”; ad aprile sarà la volta di Jean- Léonard Touadi che parlerà di “Cooperazione e missione”; a maggio di nuovo padre Albanese su “Comunicazione e missione”. La conclusione a giugno su “Spiritualità e missione” con padre David Glenday.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni: cmdroma@diocesidiroma.it; 06/6988.6443
20 dicembre 2022
Presiede la riunione del Capitolo della Basilica Lateranense
Presiede la riunione del Capitolo della Basilica Lateranense.
Chiusura dell’Ufficio Matrimoni per le festivitià
Si comunica che l’Ufficio Matrimoni resterà chiuso al pubblico dal 2 al 5 gennaio 2023.
Il Cantiere missionario: Marocco, dove la Chiesa si fa locanda
Una Chiesa «che si fa locanda», quasi a restituire quell’accoglienza che la Sacra Famiglia non ha avuto a Betlemme. Usa l’immagine del dare riparo e calore a chi arriva da lontano il vescovo ausiliare Benoni Ambarus, delegato per la carità e i migranti e incaricato dell’Ufficio missionario diocesano, per raccontare la prima delle quattro tappe del suo recente viaggio in Marocco, compiuto dal 21 al 25 novembre per «strutturare e riorganizzare le esperienze di missione», così da «rilanciare l’animazione missionaria, dormiente in molti gruppi nel post- Covid».
In particolare, della visita a Oujda, all’estremità orientale del Paese, al confine con l’Algeria, riferisce «della grande azione di sostegno per i percorsi migratori compiuta dai padri della Consolata, che ogni anno accolgono tra i 2mila e i 3mila migranti provenienti dall’Africa subsahariana, in quei viaggi della speranza o, meglio, della disperazione, che non sono solo quelli fatti con i barconi ma anche attraverso il deserto». Nella struttura gestita dai religiosi «i rifugiati recuperano la condizione fisica ma anche un equilibrio sul piano psicologico, dopo anni vissuti nel terrore – spiega Ambarus –. Rimangono anche per qualche mese e poi ripartono, nel tentativo di dirigersi in Spagna, raggiungendo la città di Melilla, ma alcuni scelgono pure di tornare a casa perché non ce la fanno».
Il vescovo racconta di avere incontrato qui un giovane fuggito dalla Guinea equatoriale e diretto a Mali, in Algeria, che «mi ha raccontato e mostrato i segni delle esperienze di sequestro e di violenza fisica subita sia dai trafficanti che dalla polizia». Ambarus ha negli occhi anche «le cicatrici di un ragazzo di 15 anni, partito dal Ciad a 12», portando con sé le speranze della famiglia che ha fatto fuggire lui, il maggiore di 7 figli, «insieme ad uno zio e ad un cugino e con in tasca 150 dollari». Al vescovo ha detto di essere «anche un po’ arrabbiato, pur comprendendo la speranza di un futuro che la famiglia ha provato ad offrirgli, ma soprattutto è certo che non tornerà mai a casa e anche del fatto che se avesse saputo quello che lo attendeva non sa se sarebbe partito». Chi non regge «lo stress del lungo e difficile percorso di fuga – sono ancora le parole di Ambarus – arriva alla patologia anche psichiatrica, già dopo l’arrivo a Oujda, che passa attraverso il lancio in un fossato profondo 10 metri e che lascia ferite fisiche ma anche al di là del corpo».
È a questo tipo di fragilità che offre accoglienza la Chiesa di Casablanca, il polo commerciale del Marocco occidentale. Un altro «stile di accoglienza» è quello che il presule ha visto attuato a Fes, città nordorientale del Paese, dove «la Caritas paga l’affitto di alcuni appartamenti attuando un’accoglienza diffusa per i migranti, che vivendo in questo modo non “danno nell’occhio” e sperimentano una vicinanza da parte dei volontari, prevalentemente studenti universitari, che si occupano di loro, specialmente per quanto riguarda i pasti, e che aprono loro per primi gli occhi rispetto a questa realtà della migrazione».
Ancora, «l’attività di integrazione culturale» di Rabat, capitale del Marocco, è per Ambarus «un’opportunità da offrire quale esperienza missionaria per far conoscere e sperimentare la convivenza tra protestanti e musulmani che si attua nell’Università della città, con una facoltà di Teologia che è realmente ecumenica». La volontà è quella di «realizzare per i prossimi tre anni un progetto concreto di sostegno anche economico a queste attività, aprendo un “cantiere missionario” – spiega Ambarus –, ma senza correre il rischio di diventare solo una specie di bancomat», bensì secondo la logica del «dare e insieme ricevere, vivendo un’esperienza in loco alla quale è necessario prima formarsi e prepararsi per partire la prossima estate e ritornare essendo poi risorsa e risonanza per altri».
Da gennaio è in programma dunque un percorso di formazione «per il quale anche padre Giulio Albanese ci ha dato la sua disponibilità».
di Michela Altoviti da Roma Sette
19 dicembre 2022
Il Cantiere missionario: Burkina Faso, dove i miracoli esistono davvero
Pubblichiamo la testimonianza di suor Elisa Kidane, direttrice del Centro missionario diocesano, di ritorno dal Burkina Faso
Mi rigiro tra le mani una targhetta: Centre Wend Daabo – Ziniaré. Un indirizzo del luogo in cui verremo ospitati, in Burkina Faso don Benoni ed io. Fino al 24 novembre quel nome non mi diceva nulla… avevo solo l’impegno di memorizzarlo nel caso mi venisse chiesto durante il viaggio. Ma è bastato mettere piede su quel pezzetto di terra per capire il significato profondo, ampio e vasto di quel nome. Tradotto significa: Dio lo vuole… o volontà di Dio.
Ma andiamo con ordine. Un anno fa, con la forza di un ciclone la signora Paola Garbini Siani fa letteralmente irruzione nei nostri uffici del Centro Missionario in Vicariato. Non era nuova del posto… qualcuna la conosceva. Per me ma anche per don Ben invece era una novità. È bastata però mezz’ora di tempo per essere risucchiati nel vortice delle sue parole, dei suoi progetti, dei suoi bambini. Sembrava avesse il fuoco sotto i piedi, doveva ripartire per il Burkina… e tra un racconto e l’altro riuscì a strapparci una promessa: saremo andati a trovarla. Promessa che si fa spesso per dare una speranza alle persone che passano da noi, che ci consegnano i loro sogni e che vorrebbero condividere i loro desideri di un mondo migliore.
RIPRISTINARE I VIAGGI MISSIONARI
Una delle priorità del Centro Missionario è quello di ritornare sui passi intrapresi da anni e di andare oltre i confini romani. Sulla spinta di Papa Francesco che vuole una Chiesa in uscita, anche noi come Centro sentiamo la necessità di osare passi che oltrepassano le mura. Nostro desiderio è ristabilire contatti con le molte realtà romane sparse nel mondo. Incontrare i missionari e le missionarie, dare ai Progetti che giungono nei nostri uffici, nomi, volti, concretezza.
Ed è con questo ideale in cuore che vogliamo riappropriarci di quella buona pratica di andare all’incontro di chi cerca di farsi ogni giorno buona notizia.
Da gennaio a giugno del 2023 inizieranno dei momenti formativi con lo scopo di creare uno spazio di confronto, crescita e approfondimento della dimensione missionaria… alla fine ci sarà anche la possibilità di alcuni viaggi che verranno individuati nel corso dell’anno.
Avendo come obiettivo iniziare ad esplorare possibili mete, la proposta di Paola Garbini ci sembrava un’ottima occasione per verificare di persona la fattibilità.
Don Ben valuta la possibilità di vedere il Marocco, due giorni sufficienti per capire il progetto che la diocesi di Casablanca sta realizzando per l’accoglienza di migranti diretti verso l’Europa.
Neppure il tempo di ripensarci: Paola ci contagia subito con la sua energia comunicativa.
La lasciamo partire per il Burkina. Intanto ci pensiamo, ma sappiamo l’importanza di non lasciare macerare i progetti… se bisogna andare, è meglio realizzare il programma quanto prima.
SI PARTE
È bastato solo un accenno ad una possibilità: Paola, pensi che sia fattibile venirti a trovare… da quel momento esplode tutta la gioia di una donna che ha fatto della sua vita una totale donazione.
Messaggi vocali a raffica: fa l’elenco di quello che possiamo portare per i suoi neonati, ci manda il programma che ha compilato per noi, ci manda video dei bambini che già cantano la loro gioia per questa visita.
Da parte nostra ci sentiamo sommersi e incoraggiati a intraprendere un viaggio che capiamo subito essere colmo di umanità. Coinvolgiamo tutto il Vicariato… che non si è lasciato vincere in generosità e che da queste pagine desideriamo ringraziare di cuore.
L’ufficio del Centro diventa un mega magazzino di bontà… Paola Gasperini, esperta mamma, divide a seconda delle taglie tutto il ben di Dio che ci è arrivato dai vari uffici. Ci rendiamo conto che basta davvero poco per toccare le corde del cuore.
Arriva il giorno della partenza. Il 22 parte don Ben per il Marocco e il 24 parto io: appuntamento a Casablanca per proseguire poi insieme alla volta del Burkina Faso.
ZINIARÉ
Finalmente Wend Daabo quel nome così lontano e che tradotto significa La volontà di Dio si trasforma in manine pronte a lasciarsi abbracciare, occhietti che scrutano, sorrisi che sciolgono, canti e danze. Wen Daabo è il Centro che Paola sta costruendo per accogliere vite… neonati sopravvissuti alle loro mamme… Ma Paola non si ferma ad accoglierli, pensa ad un percorso lineare… Ecco allora pronta la scuola materna, poi la primaria. Poi, poi… dobbiamo frenarla. Lei già vede la scuola primaria, quella secondaria e chissà cosa ancora.
Nei suoi molteplici progetti disseminati in questi 20 anni di presenza in Burkina, Paola pensa sempre all’autosostentamento. Pozzo, perché l’acqua è vita, scuola: perché l’istruzione è vitale… e poi pane: ed ecco due panetterie che sfornano 6mila baghette al giorno.
In questa settimana Paola ci racconta, è come un fiume in piena. La sua infinita narrazione viene accompagnata puntualmente da aneddoti che hanno del miracoloso. E come si fa a non credere ai miracoli? Basta vedere questi bimbi che appena sentono arrivarci tendono le mani in cerca di quell’amore infinito di Dio.
19 dicembre 2022
Presso la Casa Santa Maria della Provvidenza dell’Opera di Don Guanella celebra la Messa natalizia in occasione del centenario
Presso la Casa Santa Maria della Provvidenza dell’Opera di Don Guanella celebra la Messa natalizia in occasione del centenario
Presso la parrocchia Santissimo Salvatore e SS. Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano presiede l’inaugurazione dei lavori di restauro dei mosaici
Presso la parrocchia Santissimo Salvatore e SS. Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano presiede l’inaugurazione dei lavori di restauro dei mosaici.
A Palazzo Madama partecipa al concerto di Natale organizzato dal Senato della Repubblica
A Palazzo Madama partecipa al concerto di Natale organizzato dal Senato della Repubblica.















