23 Maggio 2025

Sono sospese le udienze dei sacerdoti

Sono sospese le udienze dei sacerdoti.

Sono sospese le udienze con i sacerdoti…

Sono sospese le udienze con i sacerdoti, che saranno invece giovedì 31 maggio dalle ore 8,30

 

Sono sospese le udienze con i sacerdoti.

Sono sospese le udienze con i sacerdoti.

Sono sospese le udienze con i sacerdoti

Sono sospese le udienze con i sacerdoti.

Sono sospese le udienze con i sacerdoti

Sono sospese le udienze con i sacerdoti.

Sono sospese le udienze ai sacerdoti

Sospese le udienze ai sacerdoti

Sono sospese le udienze

Sono sospese le udienze.

Solstizio d’inverno, conferenza a Santa Maria degli Angeli

L’autunno lascia il posto all’inverno e giovedì 21 dicembre, alle ore 12, si potrà comprendere meglio il solstizio di inverno partecipando alla conferenza che si terrà a Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, durante la quale sarà possibile anche osservare il transito del sole sulla Meridiana Clementina.

A tenerla sarà il fisico Costantino Sigismondi, che spiega: «Il solstizio segna l’inizio dell’inverno. Siccome la notte dura di più del dì fino all’equinozio di Primavera, il raffreddamento notturno è maggiore del riscaldamento diurno, e per questo d’Inverno fa più freddo che in Autunno, anche se le durate del giorno sono simmetricamente uguali. In altre parole abbiamo la stessa insolazione a dicembre e a gennaio, ma a gennaio fa più freddo di dicembre, così come novembre che è più caldo di febbraio e ottobre che si va ancora al mare è ben più caldo di marzo».

Un approfondimento scientifico ma anche storico e artistico, grazie alla Meridiana Clementina, che «testimonia la volontà di Papa Clemente XI di finanziare, nel 1700, gli studi astronomici, anche al fine di controllare gli algoritmi e i parametri che erano stati usati da Gregorio XIII nella riforma del Calendario del 1582», sottolinea Sigismondi. Lunga 45 metri e alta 20, si trova nella «basilica realizzata da Michelangelo nel 1561-64 come sua ultima opera da architetto», evidenzia il fisico, ed è ancora perfettamente funzionante. «Astronomi, storici e semplici appassionati visitano sempre la Meridiana – conclude Sigismondi –, specialmente nei giorni degli “anni cardines”, dei solstizi e degli equinozi».

15 dicembre 2023

Solidarietà dei sacerdoti del settore Centro della diocesi al vescovo Daniele Libanori

Di seguito la nota preparata dai sacerdoti del settore Centro della diocesi di Roma

Noi prefetti con i parroci, rettori e cappellani del lavoro del settore Centro storico della diocesi di Roma ci uniamo per esprimere solidarietà e vicinanza al nostro vescovo, Sua Eccellenza Daniele Libanori, fatto oggetto di continui attacchi diffamatori.
Vogliamo esprimere il nostro affetto e la nostra stima, insieme al nostro ringraziamento per il servizio appassionato che rende al nostro settore. Lo riconosciamo come guida e pastore onesto, dedito a tutti noi a servizio del Vangelo.
Come San Paolo nell’Aeropago, anche noi oggi siamo chiamati ad annunciare e testimoniare nel mondo contemporaneo la Parola del Risorto, che il nostro vescovo di settore ha messo come fondamento del suo ministero in mezzo a noi.
La vogliamo proclamare senza gridare, senza alzare il tono, tantomeno mettendoci in cattedra con la pretesa di sentirsi giudici degli altri, ma con l’umiltà di appartenere ad un Mistero più grande di tutti noi.
Perché la verità della Resurrezione non ha padroni, ma solo testimoni.

3 marzo 2024

Solidarietà al Libano: un fondo straordinario da 25mila euro

Il porto di Beirut dopo l'esplosione (foto Agenzia Sir)

Un fondo straordinario per le prime emergenze di 25 mila euro, una colletta nelle comunità parrocchiali di Roma e l’invito alla preghiera. Così la Chiesa di Roma, su iniziativa del cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, aderisce all’appello alla solidarietà che il Santo Padre ha pronunciato a favore della città di Beirut e della Chiesa del Libano duramente colpite dall’esplosione avvenuta lo scorso 4 agosto.

«Preghiamo – ha detto Papa Francesco – per le vittime e i loro familiari, e per il Libano, perché con l’impegno di tutte le componenti politiche, sociali e religiose possa affrontare questo momento così tragico e doloroso e con l’aiuto della comunità internazionale possa superare la grave crisi che sta attraversando».

Mentre continua a crescere il numero delle persone decedute, attualmente circa 150, e dei feriti che sono più di 5 mila, si parla di oltre 300 mila sfollati. «È una situazione terribile e disastrosa e ci troviamo nella confusione più totale», riferisce Rita Rhayem, direttore di Caritas Libano, il cui staff si è immediatamente attivato per soccorrere le persone colpite dall’esplosione. Solo nella giornata di ieri la Caritas Libano ha distribuito 2.300 pasti caldi, acqua e attivato un presidio sanitario. «La situazione è critica e questa è la prima volta che affrontiamo un’emergenza di tale portata. La situazione è apocalittica, ma noi non ci fermiamo e andiamo avanti per aiutare tutte le persone in difficoltà», sottolinea Rhayem. «Vi sono molti morti e molti feriti, e da un punto di vista sanitario il quadro probabilmente peggiorerà rapidamente a causa degli effetti dei gas tossici. Caritas Libano si sta preparando a questa eventualità, ma i nostri centri sanitari non hanno mezzi per affrontare una simile evenienza e le operazioni di salvataggio sono rese ancora più difficili dalla mancanza di elettricità». Anche il quartier generale di Caritas Libano è stato gravemente danneggiato dall’esplosione.

La catastrofe colpisce un paese già piegato da una pesante crisi economica e sociale acuitasi nell’ultimo anno: più di un quarto della popolazione vive con meno di 5 dollari al giorno. Dall’ottobre 2019, migliaia di persone hanno riempito le piazze del Paese per protestare contro la corruzione endemica dell’establishment politico, alimentata dal sistema “confessionale” che genera povertà.

A questo si aggiunge l’altissimo numero di rifugiati ospitati nel paese: circa un milione – quasi tutti siriani colpiti da una guerra che dura da 10 anni – su 4,5 milioni di abitanti compresi i cittadini palestinesi rifugiati negli anni precedenti. Il Libano è tra i paesi al mondo con il più alto numero di profughi in rapporto alla popolazione: ogni mille abitanti se ne contano più di 150. Moltissimi fra i profughi non hanno un’identità legale: niente documenti, niente lavoro, niente diritti. Un quadro complesso in un paese sempre più alla fame.

È possibile contribuire con donazioni al conto corrente postale 001021945793 intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS (Via Casilina Vecchia 19), causale “Libano 2020”; bonifico bancario Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793.

6 agosto 2020

Solennità di Cristo Re

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