22 Dicembre 2025

“Primo incontro di formazione sulla pratica matrimoniale” sulla piattaforma Cisco Webex per i Parroci e Viceparroci (Uff. Matrimoni e disciplina dei Sacramenti)

“Primo incontro di formazione sulla pratica matrimoniale” sulla piattaforma Cisco Webex per i Parroci e Viceparroci (Uff. Matrimoni e disciplina dei Sacramenti)

Udienze

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Messa di inaugurazione dell’anno pastorale per i dipendenti Ama

La Diocesi di Roma, attraverso il Servizio per la Pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato, in collaborazione con Ama Spa, invita tutti i dipendenti dei servizi di igiene urbana e cimiteriali a partecipare alla Messa di inaugurazione dell’anno pastorale.

L’appuntamento è per sabato 25 ottobre, ore 18.15, al Santuario della Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane

La celebrazione sarà presieduta da don Giuseppe Iuculano, cappellano del lavoro presso Ama, e rappresenta un momento di incontro e riflessione spirituale per tutti i lavoratori impegnati quotidianamente nei servizi essenziali per la città.

Sempre nel mese di novembre, sono organizzati una serie di celebrazioni in memoria dei defunti presso i principali cimiteri di Roma. Di seguito il calendario completo:

  • Cimitero Laurentino 1 e 2 novembre e tutti i sabato e domenica ore 10.30  nella chiesa Gesù Risorto
  • Cimitero del Verano 15 novembre, ore 11.00 nella chiesa Pia Unione
  • Cimitero Flaminio Prima Porta 22 novembre, ore 11.00 nella chiesa San Michele Arcangelo

Il corso di formazione per i catechisti

Il prossimo 23 ottobre partirà il Corso online di formazione base per catechisti. Il percorso formativo è rivolto ai catechisti che desiderano approfondire la propria preparazione. L’itinerario prevede la conoscenza di base degli elementi che costituiscono la catechesi per avere gli strumenti necessari nella trasmissione della fede.

Gli incontri si terranno sulla piattaforma Cisco Webex, che può essere gratuitamente scaricata. Per ricevere la mail con il link di partecipazione basta iscriversi tramite questo form

20 ottobre 2025

Reina agli universitari: il Giubileo, occasione per «camminare insieme»

Il Giubileo, «tempo di passaggio e di desiderio di cambiare la nostra vita, rimettendoci in cammino», è appunto l’occasione per ricordare «l’importanza del camminare insieme e di recuperare e nutrire le relazioni». Così il cardinale vicario Baldo Reina si è rivolto ieri mattina, 18 ottobre, agli studenti universitari convenuti nella basilica di San Giovanni in Laterano per la celebrazione dell’Eucaristia in occasione della XXII Giornata del mondo accademico, promossa dall’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma. Tra i concelebranti, don Maurizio Mirilli, direttore dell’Ufficio del Vicariato, e don Gabriele Vecchione, cappellano della Sapienza e vicedirettore dell’Ufficio diocesano. Presenti nella cattedrale anche i cittadini del VII municipio per celebrare il proprio Giubileo, dopo un pellegrinaggio da piazza Re di Roma e il passaggio della Porta Santa.

«L’Università e il municipio – ha detto Reina – ci ricordano l’importanza di costruire e di vivere la relazione, specie in un momento storico come quello attuale in cui siamo tutti preoccupati per la violenza che colpisce tanti uomini e donne». Fondamentale in questo senso, allora, avere «come punto fermo il Regno di Dio, sapendo che è vicino e che la sua presenza salvifica accompagna sempre le nostre vite, passo dopo passo», sono ancora le parole del porporato, che ha invitato ciascuno, alla luce «del famoso discorso missionario ascoltato nel Vangelo di oggi e trasmesso da san Luca alla sua Chiesa», a uscire «da questa celebrazione con degli impegni concreti che diano ulteriore qualità e bellezza alla nostra vita». In questo senso, Reina ha sottolineato come «abbiamo tutti una missione da svolgere nella vita» ed è fondamentale «capire quale sia, così come per gli apostoli» che nel Vangelo «il Signore invia sì per annunciare il Suo messaggio, ma prima essi devono avere compreso e scoperto la loro missione, e questo vale per tutti noi».

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20 ottobre 2025

Un convegno per ricordare padre Ruggeri

«Cercate di infondere bellezza in tutti i giorni della vostra vita. Cercate nel linguaggio della natura le suggestioni per ritrovare sempre l’armonia. Ricordate che la vera arte e la vera architettura parlano il linguaggio della poesia». Parole di padre Costantino Ruggeri, il celebre artista e progettista di chiese francescane di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Una vita spesa appunto nel trasfondere la bellezza nell’arte, come testimoniano i tanti progetti portati a termine, tra cui il nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore (nella foto, un particolare della vetrata).

Proprio nel complesso del santuario la Fondazione Frate Sole, creata dallo stesso Ruggeri e impegnata nella promozione dell’arte e dell’architettura sacra, promuove per sabato 25 ottobre una giornata nel suo ricordo. In apertura è prevista la Messa nell’antico Santuario presieduta dall’arcivescovo Luigi Moretti, che era vicegerente della diocesi di Roma all’epoca dell’inaugurazione del nuovo Santuario, il 4 luglio 1999.

Spazio poi alla conferenza nella sala dedicata a don Umberto Terenzi, rettore del santuario dal 1930 al 1974. Dopo i saluti del cardinale Enrico Feroci, rettore del santuario, e di monsignor Remo Chiavarini, alla guida della guida parrocchia del Divino Amore, interverranno l’architetto Emanuele Pozzilli, direttore dell’Ufficio diocesano per l’edilizia di culto; il vescovo Renato Tarantelli Baccari, vicegerente della diocesi di Roma e ausiliare per il settore Sud, che si soffermerà sulla devozione mariana a Roma; lo stesso arcivescovo Moretti, con un contributo sul nuovo Santuario come “una promessa realizzata” (va ricordato che la sua costruzione è legata al voto per la salvezza di Roma nel 1944); l’architetto Luigi Leoni, coprogettista del nuovo Santuario, che parlerà di padre Ruggeri come artista francescano. A mezzogiorno è in programma l’inaugurazione dell’esposizione delle opere artistiche di padre Ruggeri nella sala mostra del Santuario.

20 ottobre 2025

Restaurata a San Marco la pala d’altare degli esuli

Non chiedere al Signore dei segni, ma di «essere segni credibili per gli altri, annunciando il Vangelo». Con queste parole il cardinale vicario Baldo Reina si è rivolto ai parrocchiani di San Marco Evangelista in Agro Laurentino, lunedì scorso, in occasione della visita pastorale e per la benedizione della pala d’altare della Madonna dell’esilio, appena restaurata. Una pala che fa riferimento all’esilio della comunità giuliano-dalmata, che venne ad abitare in questa zona di Roma dopo il dramma delle foibe, dando il nome al quartiere.

«È stato ridonato alla gente un ricordo prezioso, dopo oltre 50 anni», spiega il parroco don Mario Mesolella. Quella di San Marco è infatti una parrocchia piccola, appena 6mila abitanti, ma viva e molto legata alle origini stesse del quartiere, dove ci sono ancora una decina di esuli in vita e quattro associazioni fondante dai discendenti. «Chi è venuto qui da bambino – racconta il sacerdote – o chi è nato subito dopo ricorda molto bene ciò che gli esuli hanno vissuto e abbiamo visto la gioia nei loro occhi nel poter rivedere un’immagine che per loro è una parte, fondamentale, di vita».

Proprio questi ultimi, così come il nuovo Consiglio pastorale, hanno incontrato il cardinale vicario, che si è fermato a lungo anche con i molti gruppi parrocchiali. Tra questi c’è innanzitutto la novità del CateOratorio: «La parrocchia non ha spazi esterni e le attività sono sempre state più sul piano culturale che sportivo. Vogliamo così rispondere all’appello di Papa Leone XIV ai catechisti, quindi non con una proposta troppo “scolastica” ma con un’esperienza completa, che metta al centro la Messa domenicale, seguita dalla catechesi e poi dal gioco, dal divertimento e dal fare comunità».

La parrocchia spicca ormai da anni per avere ben sette compagnie teatrali, che gravitano nel vicino Teatro Sammarco. Due – Bottega Teatrale Sammarco e la Bottega dei Ragazzi per bambini dai 4 anni in su – hanno un fine pastorale e coinvolgono fino a 70 bambini, mentre le altre portano in scena le opere più disparate e sono: i Giullari, Elementingioco, Gli Sbottegati, Le Mascherine e Camilla Opera Lirica. Di quest’ultima fa parte Ignazio Semeraro, membro dell’équipe pastorale e ministro straordinario della Comunione. «In tutto, solo col teatro, siamo intorno al centinaio di persone coinvolte – racconta – e ciò la dice lunga sull’attaccamento che c’è alla parrocchia», considerata un punto di riferimento. Lo stesso Semeraro torna sul restauro della pala d’altare: «Rappresenta gran parte della popolazione, della vita, della storia di chi vive qui e farla risplendere ha avuto un significato molto forte, una grande commozione per tutti». Sulla visita del cardinale Reina, invece, Semeraro sottolinea «la vicinanza della Chiesa con la “C” maiuscola che abbiamo avvertito. Abbiamo percepito la vicinanza del vicario come un momento di grande fraternità».

Per quel che riguarda la pastorale della carità, le attività della Caritas e del centro di ascolto aiutano circa 50 famiglie: «Soprattutto dei quartieri limitrofi», spiega sempre il parroco. «Diamo un supporto soprattutto alla vicina parrocchia di San Mauro ai ponti». C’è poi il gruppo “Per un sorriso in più” che due volte a settimana coinvolge gli anziani negli spazi della biblioteca e da quest’anno l’altra novità del “Telefono d’Argento”, attivo tutti i martedì per l’assistenza e la compagnia telefonica agli anziani del quartiere. (di Salvatore Tropea da Roma Sette)

19 ottobre 2025

Incontra gli studenti della scuola diocesana Sant’Apollinare

Incontra gli studenti della scuola diocesana Sant’Apollinare

Nostra signora de La Salette, l’impegno con le famiglie e con i giovani

Una parrocchia «viva, dove c’è gente impegnata e attiva», quella di Nostra Signora de la Salette, a Monteverde Nuovo, che il cardinale vicario Baldo Reina ha visitato la scorsa domenica e martedì pomeriggio in occasione della festa patronale. Così la definisce il parroco padre Adriano Elias, originario dell’Angola che la guida da 4 anni, avendo operato prima qui per 3 come viceparroco. «È soprattutto sull’essere comunità che il cardinale ci ha guidato perché abbiamo lamentato che a volte questo spirito manca – spiega il missionario di Nostra Signora de la Salette a cui la parrocchia è affidata –. C’è stato su questo un bel momento di confronto sia con il consiglio pastorale che con quello degli affari economici e anche la visita alle 5 case di accoglienza per gli anziani e gli ammalati del territorio».

Ancora, il cardinale nella giornata di domenica «ha celebrato la Messa con il sacramento della Cresima per 19 ragazzi», sono ancora le parole di padre Adriano, sottolineando «nella sua omelia alle famiglie l’importanza di accompagnare con serietà i più giovani, con momenti di verifica e dialogo, e l’invito a creare e favorire in parrocchia un ambiente da condividere con i ragazzi». A questo mira il «progetto ancora agli albori» di pastorale familiare, come racconta Raffaele, che con la moglie Rosa e altre due coppie sta lavorando per «intercettare le famiglie dei ragazzi con momenti di incontro semplici dopo la Messa o quando si recano in parrocchia per accompagnare i figli al catechismo». L’obiettivo è quello di «condividere dei momenti conviviali ma anche di catechesi e di formazione per gettare le basi di una realtà che sia da riferimento per le famiglie e le giovani coppie».

Questo è uno dei 5 ambiti «attorno a cui ruotano le attività della parrocchia – illustra padre Adriano –: gli altri 4 sono la catechesi, la liturgia, la pastorale giovanile e l’ambito della carità». C’è molta cura per «il catechismo, che deve prevedere impegno e partecipazione e anche momenti di verifica, per essere seri in questo accompagnamento di preparazione ai sacramenti», dice il parroco. Ancora, la cura nella «animazione della liturgia con il coro, ad esempio, ma anche nel portare l’Eucarestia agli ammalati con i nostri ministri straordinari», aggiunge il religioso. Rispetto alla carità, è attiva la Caritas con «il centro di ascolto ma ci sono anche due gruppi missionari che si riuniscono rispettivamente tutti i martedì e il secondo sabato del mese per portare un pasto caldo ai senza fissa dimora della stazione Ostiense e a quella di Piramide».

Infine, la realtà dei giovani, «con l’oratorio e il gruppo degli Scout Roma 19», dice ancora padre Adriano. Responsabile dell’oratorio è Leonardo, 21 anni, che racconta degli incontri del «gruppo Kairòs dedicati agli adolescenti, con cui ci ritroviamo settimanalmente per momenti sia ludici che di riflessione e approfondimento. Quest’anno, in particolare, in questa prima parte dell’anno, fino a Natale, stiamo lavorando sul tema del dono», dice. Il gruppo degli educatori cura anche il momento della domenica mattina, dopo la Messa delle 10, «con una colazione condivisa ma anche con eventi a tema in alcuni momenti dell’anno, come ad esempio a Carnevale», conclude l’educatore. (di Michela Altoviti da Roma Sette)

19 ottobre 2025

Consiglio episcopale

Consiglio episcopale

Santa Messa nella parrocchia Sant’Andrea Avellino con il rito dell’immissione canonica del nuovo parroco

Santa Messa nella parrocchia Sant’Andrea Avellino con il rito dell’immissione canonica del nuovo parroco

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