15 Maggio 2025

Alluvioni in Africa, l’appello della Caritas

Una vasta area tra Mozambico, Zimbabwe e Malawi è stata colpita dal ciclone Idai dopo settimane di piogge torrenziali e alluvioni. Nonostante le cifre ufficiali siano ancora in aggiornamento, la situazione sul posto è definita «terrificante»: oltre 200 vittime già registrate, ma le stime parlano di più di mille. Complessivamente sono più di un milione e mezzo le persone colpite, centinaia di migliaia gli sfollati, case e edifici pubblici distrutti, strade bloccate con diverse zone ancora inaccessibili. Ancora una volta i Paesi più poveri subiscono le conseguenze peggiori dell’aumento di intensità e frequenza delle catastrofi ambientali, provocate anche dai cambiamenti climatici. Papa Francesco ha espresso il suo «dolore e vicinanza alle care popolazioni del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi, colpite da ciclone Idai. Affido le molte vittime e le loro famiglie alla misericordia di Dio».

In Mozambico, informa una nota dell’Area pace e mondialità della Caritas di Roma, la zona maggiormente colpita è l’area centrale, in particolare la città costiera di Beira con il 90% degli edifici distrutti o danneggiati, ed i villaggi circostanti in tutta la provincia di Sofola. Danneggiato gravemente anche parte dell’ospedale e le più importanti strade di accesso alla città. Il porto è funzionate solo in parte, ma questo consente l’arrivo degli aiuti via mare. Colpite da alluvioni anche altre provincie centrali di Manica, Zambezia e Tete, nonché parte di quella settentrionale di Niassa. Molti dei villaggi più interni sono rimasti isolati e ancora inaccessibili ai soccorsi.

In Zimbabwe ci sono almeno un centinaio di morti e oltre 200 dispersi. Anche qui i danni alle abitazioni e alle infrastrutture sono gravi. Le prime stime parlano di oltre 900 edifici distrutti. La regione di Chimanimani è tra le più colpite, molte zone sono inaccessibili anche agli elicotteri rendendo i soccorsi molto difficoltosi.

Anche nel Malawi centrale e meridionale, il ciclone e le alluvioni hanno provocato danni ingenti con decine di morti, più di 500 feriti e oltre 140.000 sfollati in 13 distretti. Maggiormente colpiti le aree di Chikwawa, Zomba, Balaka, Machinga, Dedza and Ntcheu.

Nonostante le difficoltà, le Caritas dei tre paesi si sono prontamente mobilitate attraverso gli organismi nazionali, diocesani e le parrocchie nell’assistenza agli sfollati e nella raccolta di informazione per la predisposizione di un primo piano organico di intervento d’urgenza. In particolare in Mozambico i volontari mobilitati dalla Caritas sono impegnati nella distribuzione di beni di prima necessità e nella prevenzione delle epidemie con campagne di informazione igienico sanitarie, lo scavo di canali per il deflusso delle acque e la creazione di punti di raccolta di rifiuti presso i centri di accoglienza che ospitano gli sfollati. In tutti i paesi i bisogni più urgenti per gli sfollati sono ripari d’urgenza, beni non alimentari di prima necessità (coperte, utensili per la cucina ecc.), cibo, acqua potabile, kit igienico sanitari.

La rete internazionale della Caritas è attiva per supportare le Chiese locali nella fase di emergenza.

Per contribuire:
Conto corrente postale
Numero: 001021945793
intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS
Via Casilina Vecchia 19 – 00182 Roma
Causale: Alluvioni Africa 2019

Bonifico Bancario
Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793
Causale: Alluvioni Africa 2019

26 marzo 2019

Alluvione in Emilia Romagna, la Caritas vicina alle popolazioni. Il conto corrente per le donazioni

Caritas italiana segue con apprensione quanto sta accadendo in Emilia Romagna, devastata in questi giorni da forti nubifragi e allagamenti, dopo quelli già avvenuti ad inizio mese, ed esprime il suo cordoglio per le vittime e la sua vicinanza alle popolazioni colpite, in particolare a quanti sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni.

“Siamo in costante contatto con il delegato regionale Caritas dell’Emilia Romagna e con i direttori delle Caritas diocesane – dichiara don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana -, per avere un quadro aggiornato della situazione e individuare insieme le prime necessità a cui far fronte, in coordinamento anche con la presidenza della conferenza episcopale italiana e i vescovi delle diocesi maggiormente coinvolte”.

“I direttori delle Caritas diocesane dei territori più colpiti, come Cesena, Forlì, Faenza E Imola, riportano una situazione ancora caotica e in cui prevale ora l’esigenza di sgombro dell’acqua e di pulizia delle case sommerse dal fango – segnala il delegato regionale, Mario Galasso –. Molte strutture diocesane, come empori e mense, sono state colpite esse stesse dalle alluvioni, nonostante questo le varie Caritas diocesane e parrocchiali sono già attive nell’ospitare famiglie e nel supportarle sui bisogni più immediati (acqua potabili, coperte, ecc…) e su questi aspetti continueremo ad operare nei prossimi giorni”.

“Quella in corso è un’emergenza che interpella tutti e dobbiamo prendere atto di questa realtà. Come scrive Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’ – aggiunge don Pagniello –, dobbiamo sempre ricordarci che ‘non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale’ e che ‘le soluzioni richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura’”. “Per questo come Caritas siamo pronti a intervenire in una prospettiva di accompagnamento che, come già sperimentato in precedenti emergenze in Italia e nel mondo, metta al centro i bisogni delle persone, in particolare di quelle che vivevano già situazioni di disagio sociale ed economico e che rischiano di rimanere escluse da altre forme di supporto”, continua il direttore di Caritas Italiana.

“Accanto a questo è sempre più evidente come queste crisi climatiche vadano prevenute e occorra denunciare tutte quelle azioni di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente, sia pubbliche che private, sempre più insostenibili”, conclude don Pagniello.

È possibile sostenere gli interventi attraverso la rete delle Caritas diocesane dell’Emilia Romagna con bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza alluvione 2023” tramite:

BONIFICO BANCARIO
Fondazione Caritas Roma ETS
IBAN: IT10L0503403257000000001141

22 maggio 2023

Allo stadio della città di Macerata presiede la messa del 45° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto

Allo stadio della città di Macerata presiede la messa del 45° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto.

Alle Tre Fontane celebra la Messa in occasione degli 80 anni della Fondazione delle Piccole Sorelle di Gesù di Charles de Foucauld

Alle Tre Fontane celebra la Messa in occasione degli 80 anni della Fondazione delle Piccole Sorelle di Gesù di Charles de Foucauld.

Alle ore 18 nella basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio partecipa all’evento “Aeternum Albino Luciani: Papa Giovanni Paolo I: da uomo a beato”

Alle ore 18 nella basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio partecipa all’evento “Aeternum Albino Luciani: Papa Giovanni Paolo I: da uomo a beato”.

Alle ore 16,00 nella Basilica Vaticana partecipa al Concistoro…

Alle ore 16,00 nella Basilica Vaticana partecipa al Concistoro dove riceve dal Santo Padre l’imposizione della berretta, la consegna dell’anello e l’assegnazione del Titolo.

 

Alle ore 14,30 nella Basilica Lateranense accoglie il Presidente Macron…

Alle ore 14,30 nella Basilica Lateranense accoglie in visita il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Jean-Michel Frédéric Macron, per il conferimento della dignità di Protocanonico Onorario.

 

Alle ore 12,00 Messa al Seminario Redemptoris Mater…

Alle ore 12,00 al Seminario Collegio Diocesano Redemptoris Mater celebra la Messa e incontra la Comunità.

 

Articoli recenti