Papa Francesco apre la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il 22 la veglia ecumenica diocesana

Sarà il versetto del Deuteronomio “Cercate di essere veramente giusti” (Dt 16, 18-20) a fare da filo conduttore alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019, che si terrà dal 18 al 25 gennaio. Ad aprire le celebrazioni sarà Papa Francesco, che presiederà i vespri nella basilica di San Paolo fuori le Mura venerdì 18 alle ore 17.30; parteciperà anche il cardinale vicario Angelo De Donatis. Tradizionalmente il Pontefice chiudeva le celebrazioni dell’ottavario, ma quest’anno, proprio in quei giorni, sarà impegnato a Panama con la Giornata mondiale della gioventù. Momento centrale della Settimana a livello diocesano, sarà la veglia ecumenica guidata dal vescovo ausiliare per il settore Est monsignor Gianpiero Palmieri, nella parrocchia di San Felice da Cantalice (piazza omonima), a Centocelle, martedì 22 alle ore 19, a cui prenderanno parte i rappresentanti delle comunità ecclesiali non cattoliche presenti a Roma: anglicani, evangelici, ortodossi e appartenenti alle antiche Chiese orientali.

«Il tema scelto quest’anno tratto dal Deuteronomio richiama la giustizia e la misericordia divine – spiega monsignor Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti della diocesi di Roma –, che divengono un imperativo per le comunità dei credenti, in un tempo come il nostro segnato da disuguaglianze crescenti e da un clima dimentico dell’empatia. Inoltre, lo schema di preghiera è stato generato da un gruppo di cristiani indonesiani che vivono in un contesto multireligioso, sono una minoranza in un Paese a maggioranza islamica, che tuttavia crede nella coabitazione e nella convivenza delle religioni. Ci aiutano così ad allargare lo sguardo alle dimensioni globali nelle quali sempre i cristiani vivono la loro fedeltà al Vangelo. La nostra diocesi di Roma è essa stessa attraversata dalle speranze, dalle ferite, dalle domande di comunità cristiane di diversa appartenenza confessionale, ma anche da credenti di altra religione e quindi il microcosmo romano è un richiamo al macrocosmo e al mondo globale. Ciascuna scelta di fedeltà al Vangelo e di carità ha dunque una ricaduta molto al di là dei nostri confini. Viviamo – conclude – in sintonia con PAPA FRANCESCO e il suo magistero, che è un magistero anzitutto di speranza e di prossimità».

Ma durante la Settimana di preghiera saranno tante le realtà ecclesiali che daranno vita a iniziative volte alla sensibilizzazione sui temi dell’ecumenismo e del dialogo. Fra gli altri, si segnala il Centro eucaristico ecumenico di Santa Maria in via Lata, in collaborazione con il Centro di cultura mariana, che organizza nella basilica di via del Corso 306 alcune Messe nei riti cattolici orientali con la partecipazione dei Collegi pontifici di Roma, ogni sera della Settimana alle ore 20. In particolare domenica 20, a presiedere l’Eucaristia secondo il rito romano sarà il vescovo ausiliare per il settore Centro monsignor Gianrico Ruzza. Inoltre, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, saranno promossi incontri di approfondimento e momenti di preghiera in diverse parrocchie della diocesi, a cominciare dalla basilica di Santa Maria in Trastevere (piazza omonima), dove ogni sera della Settimana si pregherà in particolare per l’unità dei cristiani. Lunedì 21, nella comunità di San Romano Martire (largo Antonio Beltramelli, 23) alle ore 19 interverrà rev. Tim Macquiban della Chiesa Metodista; mercoledì 23, alle 19.30, nella parrocchia di San Giuliano (via Cassia, 1036), appuntamento con padre Vladimir Laiba del Patriarcato Ecumenico. Ancora, giovedì 24 il pastore della Chiesa valdese Paolo Ricca sarà a Santa Maria in Trastevere alle 20.30, mentre il pastore Michael Jonas della Chiesa luterana tedesca interverrà, alle ore 19.15, a Santa Emerenziana (via Lucrino, 53).

16 gennaio 2019