Servizio per la Tutela dei Minori e degli Adulti Vulnerabili

Servizio per la Tutela dei Minori e degli Adulti Vulnerabili

Il Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili (d’ora innanzi S.D.T.M.) è stato eretto con Decreto del Cardinale Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma in conformità al M. P. Vos estis lux mundi del 7 maggio 20192  e secondo le Linee Guida per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana promulgate il 24 giugno 20193. Il S.D.T.M. è stato confermato da Sua Santità Papa Francesco, nella Costituzione Apostolica In Ecclesiarum communione (cf. art. 33), promulgata il 6 gennaio 2023 e nel Regolamento del Vicariato di Roma in vigore dal 1 gennaio 2024

Il S.D.T.M., in collaborazione con il Servizio Nazionale ed il Servizio Regionale per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili, opera al servizio della Diocesi di Roma e degli Istituti di Vita Consacrata, delle Società di Vita Apostolica e delle associazioni ecclesiali presenti in Diocesi, sia nella prevenzione di abusi sessuali e di altre forme di violenza su minori e persone vulnerabili da parte di chierici, consacrati/e ed operatori/operatrici pastorali, sia nel prendersi cura delle vittime di abusi e violenze, come anche di coloro che hanno commesso tali delitti in ambito ecclesiale.

Il S.D.T.M. ha come finalità precipue:

  1. fornire informazioni in materia di tutela dei minori e delle persone vulnerabili, al fine di rendere disponibili strumenti di conoscenza adeguata;
  2. promuovere iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte ai seminaristi, al clero, ai consacrati e alle consacrate, ai membri delle altre realtà ecclesiali ed ai responsabili degli uffici pastorali diocesani e degli organismi di partecipazione ecclesiale, al fine di renderli consapevoli delle loro responsabilità nella prevenzione degli abusi e di diffondere una cultura della prevenzione, offrendo strumenti operativi e norme di buone prassi per favorire il benessere e la cura dei minori e delle persone vulnerabili;
  3. indicare le procedure corrette per la gestione e la segnalazione di abusi o violenze su minori e persone vulnerabili, commesse in ambito ecclesiale da parte di soggetti di cui all’art. 1 §2 del Regolamento del Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili;
  4. offrire la possibilità di segnalare, con la garanzia della necessaria riservatezza e tutela del segnalante, situazioni configurabili come abusi, rivolgendosi a persone professionalmente qualificate operanti nel Centro di Ascolto, che a tal fine è situato in un ambiente facilmente accessibile e fisicamente autonomo rispetto al Vicariato di Roma.

Per il conseguimento di questi obiettivi il S.D.T.M. si avvale anche di consulenze stabili e occasionali di professionisti esperti in campo giuridico, canonistico, medico, psicologico, socioeducativo e pastorale.

Il S.D.T.M. è costituito da:

  • Il Vescovo Ausiliare, nominato dal Santo Padre, responsabile in prima persona del Servizio stesso;
  • Il Referente diocesano;
  • Il Responsabile del Centro di Ascolto;

Il Cardinal Vicario, sentite le indicazioni del Vescovo Ausiliare nominato dal Santo Padre per il Servizio stesso nell’ambito della Diocesi di Roma, ed informato il Consiglio Episcopale, provvederà alla nomina del Referente Diocesano e del Responsabile del Centro di Ascolto del S.D.T.M., con mandato di tre anni, eventualmente rinnovabile per altri tre anni.

Il Vescovo Ausiliare incaricato del Servizio provvederà alla nomina di un’Équipe di Consulenti, competenti in materia canonica, medica, psicologica, socioeducativa e pastorale, con mandato di tre anni, eventualmente rinnovabile per altri tre anni.

Tutti i membri del S.D.T.M. rispondono personalmente al Vescovo Ausiliare, nominato dal Santo Padre come responsabile del Servizio stesso. Spetta a lui altresì riferire al Consiglio Episcopale delle attività del medesimo S.D.T.M.

A coloro che a vario titolo e grado collaborano con il S.D.T.M. si applicano, in quanto compatibili, tutte le disposizioni contenute nel Regolamento Generale del Vicariato di Roma e nella normativa ad esso connessa. Essi, in particolare, sono obbligati ad osservare rigorosamente il segreto d’ufficio.

Il Referente diocesano, oltre a quelli eventualmente conferitigli con atto specifico dal Vescovo Ausiliare nominato dal Santo Padre per il S.D.T.M., ha i seguenti compiti:

  • fare da riferimento locale al Servizio Interdiocesano per la Tutela dei Minori (alias Servizio Regionale del Lazio per la Tutela dei Minori), del quale è membro di diritto;
  • proporre iniziative formative per sensibilizzare in materia di tutela dei minori e delle persone vulnerabili il clero, i consacrati e gli operatori pastorali negli organismi di partecipazione e negli uffici pastorali diocesani, suggerendo misure di prevenzione degli abusi ed indicando le procedure corrette per la segnalazione di abusi o violenze commessi in ambito ecclesiale;
  • monitorare, documentare e relazionare annualmente circa le iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e formazione, nonché le modalità di attuazione a livello diocesano della normativa della Conferenza Episcopale Italiana in materia, con particolare riferimento alle su citate Linee Guida per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana;
  • accompagnare le singole realtà ecclesiali diocesane nella stesura di protocolli, con l’indicazione di buone prassi per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, da sottoporre all’approvazione del Vescovo Ausiliare nominato dal Santo Padre per il Servizio stesso;
  • a fronte di segnalazioni, in sinergia con il Responsabile del Centro di Ascolto e dell’Équipe dei Consulenti, proporre al Vescovo Ausiliare nominato dal Santo Padre per il S.D.T.M., interventi atti a rispondere ai bisogni delle vittime e dei familiari, nonché di colui/colei che si fosse reso responsabile dell’abuso, in vista della prevenzione di ulteriori delitti.

Il Responsabile del Centro di Ascolto deve avere capacità di ascolto empatico ed ha come compito principale quello di offrire un ascolto approfondito e riservato a coloro che, pur senza aver previamente interpellato alcuna istanza gerarchica superiore, vogliano segnalare sia un abuso commesso in ambito ecclesiale, sia comportamenti inappropriati, discutibili, ambivalenti che spesso sono il primo passo verso un abuso vero e proprio. Inoltre accoglie cordialmente quanti desiderino chiedere genericamente informazioni in materia come anche sulle procedure e le prassi circa la segnalazione di abusi.

L’ascolto delle persone che intendono segnalare un abuso avverrà, previo appuntamento, nel Centro di Ascolto, situato in un ambiente che offra le garanzie di cui all’art. 2 §1, d) del Regolamento del Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili.

Il Responsabile del Centro di Ascolto, quando fosse richiesto di raccogliere una segnalazione di abuso, avendone chiesto previamente il consenso al segnalante, potrà essere coadiuvato da uno dei membri dell’Équipe dei consulenti, il quale è tenuto ad osservare rigorosamente il segreto d’ufficio, sia riguardo il segnalante sia riguardo le informazioni raccolte durante l’audizione.

Il Responsabile del Centro di Ascolto è in posizione di subordinazione gerarchica diretta al Vescovo Ausiliare nominato dal Santo Padre per il S.D.T.M., informandolo tempestivamente delle segnalazioni ricevute. A loro volta l’Ordinario del luogo o il Vescovo Ausiliare nominato dal Santo Padre come responsabile del Servizio daranno comunicazione al Responsabile del Centro di Ascolto delle segnalazioni pervenute a loro direttamente.

Il Responsabile del Centro di Ascolto opera in stretta collaborazione con il Vescovo Ausiliare nominato dal Santo Padre per il S.D.T.M., con il Referente Diocesano, con l’Équipe dei Consulenti in campo giuridico, canonico, medico, psicologico, socioeducativo e pastorale, per proporre interventi che abbiano come obiettivo la cura pastorale delle vittime di abusi e dei loro familiari, della comunità ecclesiale in cui l’abuso è stato commesso, come anche la cura pastorale dell’abusante in vista della prevenzione di ulteriori delitti e della sua conversione.

L’Équipe di Consulenti è composta da professionisti competenti in materia giuridica, canonica, medica, psicologica, socioeducativa e pastorale i quali offrono la loro consulenza professionale gratuitamente e a tempo parziale, per:

  • promuovere iniziative a carattere informativo e formativo;
  • indicare le procedure corrette per la gestione delle segnalazioni di abusi o violenze su minori e persone vulnerabili, commesse in ambito ecclesiale;
  • proporre interventi a favore delle vittime di abusi e dei loro familiari, della comunità ecclesiale in cui l’abuso è stato commesso, e dell’abusante, in vista della prevenzione di ulteriori delitti.

I Consulenti di questa Équipe rispondono personalmente al Vescovo Ausiliare, nominato dal Santo Padre per il Servizio stesso, offrono il loro parere che ha valore esclusivamente consultivo e non deliberativo, osservando altresì il segreto di ufficio. Nell’atto di nomina di volta in volta possono essere conferiti loro anche titoli e mansioni particolari.