Un documentario su Santa Croce in Gerusalemme, che presto sarà accessibile ai disabili sensoriali

Consentire l’accessibilità ai non udenti e ai non vedenti in alcune chiese del centro storico di Roma. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato lo scorso 11 aprile dal vicegerente della diocesi di Roma, il vescovo Baldo Reina, per il Vicariato di Roma, e dal capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Viminale, Valerio Valenti, nonché dalla Soprintendenza speciale A.B.A.P. (Archeologia Belle arti Paesaggio) e dal Parco Archeologico dell’Appia Antica.

Grazie a questo accordo – nato su impulso del Movimento Apostolico Ciechi – saranno realizzati itinerari di fede e arte volti a rendere effettivamente fruibili i luoghi di culto per i disabili sensoriali. In particolare, nelle chiese oggetto degli interventi, saranno posizionati pannelli illustrativi contenenti descrizioni in braille, mappe in altorilievo e codici QR che rimandano a contributi video e audio. Saranno disponibili anche dei video, della durata di 5-15 minuti ciascuno, con contenuti di carattere storico, artistico e culturale inseriti in un contesto spirituale, con traduzione nella lingua italiana dei segni e sottotitoli per i non udenti. I video saranno realizzati dall’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria e dall’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport, nonché divulgati sul canale Youtube Romartecultura, che fa capo ai due Uffici del Vicariato. Tali brevi documentari sono patrocinati dalla Commissione pastorale per il Giubileo 2025, in quanto il lavoro in queste chiese è pensato anche in vista del prossimo Anno Santo.

Da questa mattina, al link https://www.youtube.com/watch?v=e1K3rPuHqcI , è disponibile quello su “Santa Croce in Gerusalemme. Elena e Costantino dal mito alla storia”, della durata di 22 minuti, che racconta la storia della basilica eleniana; da qui saranno estratti due video più brevi, che verranno tradotti con linguaggio lis e saranno presentati insieme alle tavole tattili in un evento previsto per il prossimo autunno.

Le altre chiese interessate dall’accordo, tutte di proprietà del Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno, sono: Santissimo Nome di Gesù all’Argentina, Santa Maria della Vittoria, Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio, Santa Maria sopra Minerva, San Sebastiano fuori le Mura, Santa Sabina all’Aventino, Santa Prassede all’Esquilino, Santa Maria in Trivio, Santa Maria Maddalena in Campo Marzio, Santa Maria del Popolo.

Mappe tattili sono state installate lo scorso novembre anche a Sant’Ignazio di Loyola, come ricorda il direttore dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport don Francesco Indelicato. «Dopo l’evento a Sant’Ignazio, che ha visto nascere la collaborazione tra il Vicariato di Roma e il Ministero dell’Interno – sottolinea il direttore –, siamo felici di poter presentare questo nuovo documentario relativo a una delle basiliche più visitate in diocesi. Una storia appassionante, e forse anche inedita per molti romani, che racconta lo stretto legame che unisce la capitale del cattolicesimo alla Città Santa di Gerusalemme. Una iniziativa che finalmente consentirà anche a non udenti e non vedenti di poter comprendere meglio la bellezza di questo luogo».

Ora tocca a Santa Croce, conosciuta anche con il nome di basilica eleniana. «Elena, la madre di Costantino, può essere considerata la prima archeologa della storia. Fu lei a volere Santa Croce in Gerusalemme come luogo dove venisse trasportata la terra degli scavi del Santo Sepolcro a Gerusalemme – racconta monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma –: li aveva realizzati per mostrare in Oriente l’interessa del nuovo imperatore per il cristianesimo. Elena era serva in una stazione di posta dove per caso passò Costanzo Cloro e se ne innamorò. Quando il figlio Costantino divenne imperatore la fece augusta, come attestano le iscrizioni ritrovate proprio a Santa Croce».

Il documentario realizzato dai due Uffici della diocesi di Roma vede la partecipazione di monsignor Lonardo, di Caterina Papi, docente di archeologia Cristiana presso la Pontificia Università Antonianum, e di Umberto Utro, curatore del Reparto di antichità cristiane dei Musei Vaticani. Inoltre, gli attori Roberta Azzarone, Ciro Borrelli, Giorgio Sales recitano testi liberamente adattati da Francesco d’Alfonso, dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, che ha curato anche la regia. Il brano “Crux fidelis” di Domenico Bartolucci è eseguito dall’ensemble vocale composto da: Giovanna Gallelli, Enrico Torre, Stefano Guadagnini, Patrizio La Placa, Federico Benetti, Giulia Manzini.

21 aprile 2023