Santo Natale 2019

Santo Natale 2019

Carissimi,
quest'anno per scambiarci gli auguri di Natale - dopo Maria e Giuseppe - ci facciamo aiutare dai Pastori. Sono essi che interpretano meglio di tutti quel "grido dei più poveri" che dobbiamo imparare ad ascoltare per "abitare col cuore" la città dell'uomo, visitata dalla Nascita del Salvatore.

"Un Angelo del Signore si presentò a loro e la Gloria del Signore li avvolse di luce" (Lc2,8)

"Siamo davvero gli ultimi sulla faccia della terra. Lo "scarto della società".
Secondo le persone che contano e i dotti farisei noi occupiamo l'ultimo posto della scala sociale. Molti di noi - disgraziati - dopo una vita di fallimenti, hanno preso un gregge di pecore e se ne vanno nel deserto per vedere di ricominciare una vita che abbia senso. Randagi e "reietti", dimenticati dagli uomini e - ci viene da dire - anche da Dio, siamo insignifìcanti, i cosiddetti "invisibili", trattati da tali per rimanere tali. Non abbiamo tempo per l'istruzione, né possiamo osservare la legge di Mosè perché lavoriamo sempre, anche il sabato, e non possiamo fare tante abluzioni purificatrici: siamo quindi considerati peccatori!

Eppure, incappucciati nei nostri mantelli nelle lunghe notti invernali, molte volte ci siamo fermati a contemplare il cielo stellato e c'è scappata qualche preghiera: "Se guardo il tuo cielo, opera delle tue mani, che cos'è l'uomo perché tu te ne curi, Signore?" (Salmo 8).
Viviamo con le nostre pecore e per le nostre bestie, le difendiamo dai pericoli anche a costo della vita e ci aiutiamo a vicenda pensando alle nostre famiglie lontane.

Ma - stupore e meraviglia - proprio a noi poveri, falliti, considerati ladri e peccatori, disprezzati dalla gente e dai dottori della Legge, è apparso un Angelo del Signore.
Ci ha avvolti di luce in piena notte. Dopo un grande, comprensibile spavento, ci ha detto "Non temete!" - come ad Abramo, come a Mosè - "vi annuncio una grande gioia! Vi è nato un Messia!" Davvero l'angoscia e il terrore hanno lasciato posto solo alla gioia nei nostri cuori!
La notizia più bella che poteva essere data all'umanità è stata consegnata proprio a noi!
A noi, non ai sacerdoti, non ai dotti e ai sapienti. A noi, poveri e ultimi!
La Gloria di Dio ci ha illuminati totalmente - come a Isaia e Ezechiele - e la Pace ha inondato i nostri cuori.
Non siamo Santi, ma quando Dio si rivela, ne hai la percezione netta, la consapevolezza assoluta, inequivocabile. E noi siamo stati raggiunti dalla notizia più bella della storia, la più attesa. Proprio noi, nonostante la nostra miseria, siamo diventati i "portatori della Lieta Novella"! Meschini e peccatori, ma veri Evangelizzatori.
Non tocca a noi riflettere su questo, ma ci sembra che in quella notte tutto è cambiato. Il mondo si è capovolto, Dio ha ricominciato una nuova storia e, dopo gli Angeli, ha scelto proprio noi per far sapere a tutti che è nato un Uomo Nuovo.
Gli Angeli e noi! Le creature celesti e i più insignifìcanti degli uomini ... per dare un Nuovo Inizio.

"Andiamo fino a Betlemme. Vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere" (Lc2,15)

Abbiamo capito tutto quando sianw arrivati a Betlemme. Co,ne ci era stato detto, abbicano cercato "il segno": "Un bambino avvolto in.fasce adagiato in una mangiatoia".
E lì abbiamo trovato una Famiglia! Mai visto una ma111ma più bella e luminosa. Mai visto un papà piùfèlice!
Proprio loro, Maria e Giuseppe, ce lo hanno indicato. In una mangiatoia ... come i nostri agnellini ... ! Li abbianw riempiti del nostro stupore. Abbiamo detto loro la Bella Notizia dataci dal! 'Angelo! Ed essi ce l'hanno.fatta vedere: era il loro Bambino!
M􀀥aria ci ha con.fèrmato che un Angelo le ha portalo in grembo il Verbo di Dio, e Giuseppe che il progetto di Dio l'ha avuto in sogno, se111pre da un Angelo.
Non hanno sentito, come noi, cori celesti, ma si vedeva che l'armonia divina era perenne dentro il loro cuore.
Quel ba111bino era motivo di tutto questo!
Il Paradiso si era aperto,· gli Angeli circolavano in mezzo agli uomini, perché Dio era lì, in mezzo a noi in una stalla. Anche la grotta più oscura era diventata casa di luce, perché il Re ne aveva.fàtta la sua Dimora, la Reggia di Dio in mezzo agli ultimi, in mezzo a noi pastori poveri e prescelti!

Maria e Giuseppe, poi, ci hanno co11/ìdato che è stato il Bambino a scegliere dove nascere e da chi fàrsi vedere per primo. Essi avevano tutto preparato al meglio a Nazareth, ma poi, per via del censimento, hanno dovuto lasciare tutto come tanti migranti e "Proprio come voi Pastori ci hanno detto, fissandoci negli occhi ha scelto di nascere povero, in una stalla, di notte, tra tanti disagi, avvolto solo dal nostro intenso amore! Lui ha scelto di essere come voi!"

Sì, Bambino Gesù, sei davvero Uno di Noi!
Pastore come noi, sei nato come i nostri agnellini, ma sei il Figlio del Pastore di Israele.
Tu sì che chiami ognuno di noi per nome e ci conosci dal pro.fòndo, come noi contiamo le nostre pecore, ad una ad una, chiamandole per nome. Anche se mettiamo i greggi in un unico recinto per comodità e per sicurezza, poi al mattino le nostre pecore, aperti i cancelli, corrono da noi perché riconoscono la nostra voce e il nostro richiamo. Così noi abbiamo riconosciuto fa tua Voce, ci hai chiamalo con i tuoi Angeli, e siamo venuti ad onorarti, nostro Pastore Bambino.
Come Mosè ti abbiamo visto nel deserto e in braccio a tua madre abbiamo sentito come dal Roveto Ardente il tuo Nome: "Dio con noi - Emmanuele" I
Come noi sei povero, qfflitto, perseguitato, in pianto, perseguitato ... ma beati noi sei misericordioso e pronto a morire per noi.
Non poteva esserci Buona Notizia più bella per i poveri del mondo rappresentati da noi.
Non poteva esserci Pastore più Bello!
Siamo i tuoi Messaggeri, Bambino Gesù.
Lo diremo a tutti, con la letizia degli Angeli.
Benvenuto nei tuoi pascoli. Il mondo li aspettava.
Riconducilo a casa: dal Padre!"

Buon Natale a tutti! E Dio vi benedica!

Don Tonino

 

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