Gli Istituti secolari in videoconferenza riflettono sulla secolarità consacrata

Gli Istituti secolari in videoconferenza riflettono sulla secolarità consacrata

Cosa vuol dire nella nostra esperienza personale essere OGGI “ala avanzata della Chiesa nel mondo” secondo la bella espressione di Paolo VI ? Quali gli spazi, le modalità concrete, le possibilità?

L’incontro su piattaforma zoom si è aperto a presenze anche “non romane” accolte come ulteriore possibilità di circolazione di idee ed esperienze.

Ci ha accompagnate nella riflessione Luisa Muston, membro di un istituto secolare che, dopo un excursus sul significato assunto nel tempo dai termini “laico”, “laicità”, “secolarità”, ci ha offerto dei criteri di fondo a cui poter fare riferimento nell’oggi.

Conserviamo nel cuore l’icona biblica da lei offertaci degli “esploratori” inviati da Mosè dal deserto di Paran nel paese di Canaan (cf. Numeri 13, 1-33). Pur avendo detto a tutti di essere coraggiosi e di portare i frutti del paese, sono in due a riportare ciò che di buono hanno trovato …

Anche noi siamo inviate ogni giorno ad esplorare ambienti, ambiti, idee, mentalità non ancora conosciuti, in un mondo che cambia molto velocemente. Il nuovo, il non conosciuto, può far paura. Nel “nuovo” possiamo vedere soltanto i pericoli, quello che non va, per cui può sembrare che non valga la pena.

L’esploratore vero è curioso, audace, anche un po’ incosciente, pronto a cogliere la bellezza e la ricchezza di ciò che ancora non conosce: è pronto a sperimentare questo “novum” e si premura di portare i buoni “frutti” che ha trovato a tutti gli altri, che si sentiranno incoraggiati ad “osare”, a mettersi in moto.

Mi è stato dato di non poter restare

a guardare lo scorrere del fiume,

seduto comodamente.

Sono stato preso e gettato

nel turbinio della corrente

e ne sono stato travolto.

Non voglio essere tratto in salvo.

Ma semplicemente fare qualcosa

per logorare gli argini e sfondarli

nella fiducia che la fiumana abbia a straripare,

a inondare e dilagare deserti assetati.

Se questo sogno non dovesse farsi realtà …

Allora preferisco rimanere travolto dai flutti,

e perdermi insieme a tutti,

perché vorrebbe dire che l’umanità

ha ancora bisogno di morte per la sua Risurrezione,

per il tempo nuovo della sua storia.

                                                           Sirio Politi

 

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