
Testimonianza Apostolica
Si è svolto domenica 16 giugno presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme l’ultimo incontro di spiritualità e di preghiera dei membri degli Istituti Secolari presenti nella Diocesi di Roma.
Un incontro articolato in diversi momenti: riflessione e confronto; santa Messa vissuta con la Comunità Parrocchiale e celebrata da Don Tonino Panfili, Vicario episcopale della Vita Consacrata della Diocesi di Roma; visita guidata dallo stesso Don Tonino, alla Basilica riscoprendone la bellezza e ricchezza storico, artistica e spirituale e infine la fraternità tra i membri presenti condividendone il pranzo.
“Testimonianza apostolica… Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della resurrezione del Signore di Gesù”. Questo il tema della giornata che ha portato tutti i membri presenti a porsi alcune domande e interrogarsi su come, oggi, la consacrazione Secolare possa essere significativa e convincente.
<< Ma aggiunge qualcosa al Battesimo? Quale differenza tra un Consacrato Secolare e un buon cristiano? La questione non è qualcosa che si aggiunge ma la modalità specifica per vivere la consacrazione battesimale, quindi non marcare una differenza ma vivere in pienezza il proprio battesimo attraverso la propria vocazione: la consacrazione nel mondo.
E, in un contesto come quello attuale, dove sembra vincere tutto ciò che è visibile ed immediatamente comprensibile, il cuore della consacrazione secolare è essere “fermento evangelico” nel silenzio e nel nascondimento. E’ camminare accanto alle donne ed agli uomini di oggi, vivendo le situazioni della vita alla luce del Vangelo, cercando di essere coerenti. Il lievito non si vede, ma senza di esso la pasta non fermenta; è “dire” Vangelo con la testimonianza della vita.
E il Consacrato secolare vive profondamente l’appartenenza alla Chiesa locale e questa si esprime nel riconoscersi all’interno della Pastorale del Vescovo e in particolare nel farsi portatori delle istanze degli uomini e delle donne di oggi, interpretandone problemi ed esigenze. >>
“Vorrei comprendere meglio il grido della gente della Diocesi: ci aiuterà a comprendere meglio cosa chiede la gente al Signore” questo l’invito di Papa Francesco all’Assemblea Diocesana del 9 maggio che ci ha ricordato Il Vicario Generale Angelo Card. De Donatis scrivendo a tutti i Consacrati e le Consacrate della Diocesi di Roma.
Sì, il grido della gente … lo possiamo sentire solo camminando accanto alle donne e agli uomini di oggi; lo possiamo sentire solo se inneschiamo una profonda comunione con ogni persona; lo possiamo sentire solo se entriamo in una relazione di qualità, se facciamo del luogo dell’incontro un luogo di amore.