CISM

Religiosi, la forza della missione

Religiosi, la forza della missione

Al via ieri ad Assisi la 59ª Assemblea generale della Conferenza dei superiori maggiori italiani Il presidente padre Gaetani: insieme per sostenere il rinnovamento ecclesiale ispirato dal Pontefice

Inviato ad Assisi

Che cosa chiede oggi il Papa ai religiosi? E come essi stessi rispondono? Si potrebbe riassumere in queste due domande il senso della 59ª Assemblea gene- rale della Cism, la Conferenza dei superiori maggiori italiani, iniziata ieri a Santa Maria degli Angeli con la presenza del nunzio in Italia, l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig, del vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, e del direttore di Civiltà

Cattolica, padre Antonio Spadaro, i cui interventi sono seguiti alla relazione introduttiva del presidente della Cism, padre Luigi Gaetani.

Una prima risposta sintetica sta nella sottolineatura dell’urgenza di una «conversione in senso missionario» degli Istituti, come del resto richiamato fin dal tema dell’assemblea: “La missione e i carismi nella Chiesa”. Secondo Tscherrig, ad esempio, «ciò che il Papa chiede è un nuovo atteggiamento verso la missione ideata nel nostro carisma, una nuova presenza come consacrati la quale in molti casi deve essere inventata, un nuovo tenore di vita comunitaria e di collaborazione con il resto della Chiesa» per «trasformare la Chiesa stessa da un atteggiamento di stallo in una forza viva e ispirata di evangelizzazione », anche per quanto riguarda la questione sociale.

Padre Spadaro, a tal proposito, ha ricordato che per il Papa «fare esperienza dell’umano, ascoltare il popolo, è fondamentale per la missione». Anche i religiosi devono fare altrettanto. «Il fatto che le tensioni si esprimano – ha detto – non è sempre negativo. Purché siano vissute nel rispetto e per il bene della Chiesa». Il problema, ha aggiunto a braccio, è che oggi «alcune posizioni tradizionaliste si esprimono in maniera sgrammaticata, arrivando persino a mettere in dubbio l’ortodossia del magistero papale». Per il direttore di

Civiltà Cattolica, invece, «questo è il tempo in cui i nodi di almeno due decenni stanno venendo al pettine, grazie a un pontificato che fa del discernimento la sua cifra fondamentale. Il discernimento aiuta a riconoscere il boccone avvelenato che ci viene servito nel menu di oggi (anche con l’endorsement di clero e prelati): il baratto della virtù della speranza per il Paese con parole d’ordine quali orgoglio, patria, sicurezza». Molte le notazioni, pur senza riferimenti espliciti, su uno dei temi più dibattuti del momento. «Il nemico è la paura, non solo la secolarizzazione ». «Il potere politico oggi ha anche ambizioni teologiche. Pure il crocifisso è brandito come segno di valore politico ». E soprattutto «devono stare attenti i pastori. Se parlano di politica assumendo il punto di vista del potere per affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico, allora si cade nell’errore di lodare il “potere devoto” che certifica una spuria e incongrua “devozione al potere”».

Occorre perciò «abbassare la paure, svelenire il clima, favorire la riconciliazione». Tutte necessità di cui si è detto convinto anche padre Gaetani, sottolineando l’esigenza del dialogo con tutti gli interlocutori, attingendo allo stile di Gesù: «ascolto sincero, stima e rispetto, intenzione di apprendere e non solo di insegnare». I religiosi italiani, ha sottolineato con forza, stanno con papa Francesco. Certo, «il rilievo del suo peculiare carisma non lascia indenne niente e nessuno, ma la resistenza e la reazione a quest’onda di rinnovamento ecclesiale mettono allo scoperto la posta in gioco del rilancio nell’attuazione conciliare. Noi come religiosi – ha concluso il presidente della Cism – non possiamo prestare il fianco a questi movimenti ondivaghi, dobbiamo sostenere il Pontefice con convinzione e amore alla Chiesa».

L’INCONTRO

Nella prima giornata di lavori l’intervento di Tscherrig: una più incisiva presenza dei consacrati nel mondo con un nuovo tenore di vita comunitario Padre Spadaro: non cadiamo nell’errore di lodare il “potere devoto” di turno

Da ieri Assisi ospita l’incontro nazionale della Cism, Conferenza dei superiori maggiori d’Italia, imperniato sul tema guida: la missione e i carismi della Chiesa

Fonte della notizia: Avvenire 05 novembre 2019

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