Venerdì 4 luglio 2025, alle ore 12, nell’Aula costituita per il Tribunale nel Palazzo Apostolico Lateranense, il vescovo monsignor Renato Tarantelli Baccari, vicegerente della diocesi di Roma, presiede la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche, fama di santità e dei segni della Serva di Dio Rosetta Marchese, religiosa professa dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice. Il Tribunale che ha condotto l’inchiesta diocesana è composto dal monsignor Giuseppe D’Alonzo, delegato episcopale; don Giorgio Ciucci, promotore di giustizia; Marcello Terramani, notaro attuario. Postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione è don Pierluigi Cameroni, salesiano, mentre vice postulatrice è suor Francesca Caggiano, delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Tutti gli atti processuali, in doppia copia conforme, chiusi in contenitori sigillati, saranno consegnati a don Pierluigi Cameroni, nominato portitore, con il compito di trasmetterli al Dicastero delle Cause dei Santi.
Madre Rosetta Marchese nacque ad Aosta il 20 ottobre 1922. Fin da bambina conobbe e frequentò le Figlie di Maria Ausiliatrice, maturando così la sua fede e il suo ideale di consacrazione totale a Dio. Dopo la prima professione religiosa, nel 1941, completò gli studi all’Università Cattolica del Sacro Cuore, laureandosi in Lettere. Dal 1947 al 1958 fu insegnante e vicaria nella casa missionaria “Madre Mazzarello” di Torino, dove seguì con particolare attenzione le giovani suore che si preparavano a partire per le missioni. Dal 1958 al 1974 svolse compiti di animazione e di governo in Sicilia, a Roma, in Lombardia.
Nel 1981 fu eletta superiora generale, ma appena otto mesi dopo la sua elezione, giunsero le prime avvisaglie di leucemia. Nella circolare del 24 ottobre 1982, Madre Rosetta concludeva il suo insegnamento augurando a tutte le sue figlie di lasciarsi contagiare da Don Bosco «di nostalgia acuta del ‘bel Paradiso’», per entrare nella via della santità «con una volontà senza ritorni». Disse ancora: «La mèta è unica: arrivare in Paradiso con tutti i giovani per cui abbiamo donato e consumato l’esistenza». Morì l’8 marzo 1984, a Roma.
23 giugno 2025