La Basilica lateranense tra fede e storia: un concorso per le scuole

In occasione delle celebrazioni per l’anniversario dei 1700 anni della basilica lateranense, l’Ufficio per la pastorale scolastica e l’insegnamento della religione cattolica bandisce un concorso dal titolo “La basilica lateranense tra fede e storia” rivolto alle scuole di ogni ordine e grado del territorio diocesano.

L’obiettivo è promuovere la conoscenza storico-culturale che essa ha rappresentato e continua ad essere quale cattedrale di Roma, Mater et Caput, ossia madre e capo di tutte le chiese di Roma e del Mondo. «In questi diciassette secoli – osserva il direttore dell’Ufficio Rosario Chiarazzo – la basilica lateranense è stata ed è al centro di numerosi eventi che hanno segnato e segnano il tessuto civile e religioso della città di Roma e dell’intera cristianità. Agli studenti, sarà affidato il compito di esprimere con la propria sensibilità attraverso le nuove tecnologie, alcuni aspetti caratteristici di questa lunga storia».

Gli studenti partecipanti potranno vincere un viaggio e altre visite guidate offerte dall’Opera Romana Pellegrinaggi.

In fondo a questo articolo è pubblicato il bando, la scheda di partecipazione e gli altri allegati obbligatori per partecipare.

 

L’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, comunemente detta San Giovanni in Laterano, è la più antica delle quattro principali basiliche della città eterna. È la cattedrale della Diocesi di Roma e la sede ecclesiastica ufficiale del Papa.

Costruita nel IV secolo d.C, sul Monte Celio, nei terreni che appartenevano alla famiglia patrizia dei Laterano. Originariamente consacrata da Papa Silvestro I (324), e dedicata, per volontà dell’Imperatore Costantino, al SS.mo Cristo il Salvatore. Nel secolo IX, papa Sergio III la dedicò anche a San Giovanni Battista; nel XII secolo papa Lucio II (1144- 1145) aggiunse anche San Giovanni Evangelista.

Nei primi secoli dall’edificazione era famosa per il suo splendore, tale da essere denominata la “Basilica Aurea”.

Nel V secolo i barbari invasori saccheggiarono i suoi tesori. Ricostruita da papa Leone Magno (V sec. d.C.) e da papa Adriano (VIII sec d.C.), fu distrutta da un terremoto nell’896 e poi ristrutturata da papa Sergio III (X sec d.C.).

Danneggiata da un incendio nel XIV sec, la definitiva ristrutturazione dell’attuale chiesa fu voluta da Papa Sisto V che affidò il lavoro al suo architetto preferito Domenico Fontana.

Numerosi sono i sommi artisti che si sono cimentati nelle sue ristrutturazioni. Il magnifico pavimento nello stile cosmatesco e il soffitto ligneo dorato furono realizzati da Giacomo della Porta su disegno del suo patrocinatore, Michelangelo. Francesco Borromini intervenne sugli interni per incarico di Papa Innocenzo X (XVII sec.)

«La cattedrale di Roma, Mater et Caput di tutte le Chiese di Roma e del mondo – sottolinea il Cardinale De Donatis, Arciprete della Basilica lateranense – è un punto di riferimento particolarissimo per la nostra Diocesi e per la Chiesa Universale. In essa si respira la storia di diciassette secoli, di una Basilica costruita e ricostruita tre volte, fino ad arrivare all’attuale edificio del 1700. In esso hanno avuto sede cinque Concili Ecumenici. Nella sede della Cattedra di Pietro tutti i cristiani del mondo avvertono il legame con il Vescovo di Roma. In questo luogo noi cristiani di Roma riconosciamo ancora una volta l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, indicato dal Battista. Qui sentiamo, come il discepolo amato, il cuore di Cristo Salvatore che batte, consumandosi d’amore per tutta l’umanità. Alla scuola dei due “Giovanni” troviamo la vocazione particolare della nostra Chiesa chiamata a presiedere nella carità».