Destinazione Trieste, al centro la democrazia

La strada da percorre porta a Trieste. Il luogo da scoprire è “Al centro della democrazia”. La Settimana sociale dei cattolici che si terrà dal 3 al 10 luglio mette quest’anno al centro del suo lavoro l’esigenza di invitare i partecipanti e chi ha a cuore una testimonianza di impegno, la capacità di essere cittadini responsabili capaci di avviare processi democratici e partecipati nella prospettiva di una società equa e solidale.

«È un processo che non limita alla accomodazione di buone intenzioni e alla ripetizione di parole vuote – dichiara Oliviero Bettinelli, vice direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale, il lavoro e la custodia del Creato della diocesi di Roma – ma richiede una presenza consapevole all’interno dei nostri mondi sociali. La democrazia non è un regalo. La democrazia esige di essere curata, sviluppata, costruita, difesa e custodita. Tutto questo richiede un lavoro a livello personale e collettivo molto profondo, rigoroso e sincero».

«La democrazia vive di esercizi quotidiani di confronto, conoscenza, scambio e condivisione di visioni – prosegue –. Non si nutre di ideologie ma si incarna nei segni dei tempi con l’obiettivo di aprire orizzonti che possono capire orizzonti sul presente per dare speranza al futuro. Per avvicinarci alla nostra destinazione, il centro della democrazia, occorre mettersi in moto e lo faremo con un serie di tappe lungo le quali troveremo il modo dir recuperare forze e idee».

Il primo appuntamento è il 23 febbraio alle 16 in Vicariato, presso la Sala Cardinale Ugo Poletti, per parlare di “Democrazia è… giustizia sociale”. Interverrà Francesco Vignarca, della Rete disarmo, sul tema “Commercio delle armi tra profitto e violenza”; Mikhail Maslernnikov, Oxfam Italia, parlerà di “Potere e ricchezza al servizio di pochi”; mentre Giulio Marcon, Campagna “Sbilanciamoci”, parlerà di “Una finanza diversa è possibile”.

Il 4 marzo, sempre in Vicariato, si ragionerà invece di “Democrazia è… responsabilità” con don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e Toni Mira, giornalista di Avvenire. Il 14 marzo sarà invece oggetto di riflessione il tema “Democrazia è… informazione”. Previsti gli interventi di Marco Damilano, giornalista già direttore del “L’Espresso”, Maurizio Di Schino, giornalista e inviato di TV200, e padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Il 21 marzo, poi, tutti invitati alla grande manifestazione nazionale promossa da Libera in ricordo delle vittime della mafia per ribadire che “Democrazia è… libertà”.

Si tratta di «un piccolo percorso di avvicinamento all’incontro di Trieste – conclude Bettinelli – che continuerà nei mesi successivi con l‘obiettivo di continuare a declinare la democrazia nelle sue forme più vere. Al centro della democrazia ci deve essere la dignità di ogni persona e non possiamo farci irretire da parole dolci e un può abusate con le quali camuffiamo la nostra difficoltà a rendere ognuno protagonista della nostra storia. Siamo in viaggio. Il passo da tenere sarà quello della partecipazione. Il luogo da esplorare è il centro della democrazia. La destinazione è Trieste. La certezza che abbiamo è che non sarà la tappa finale ma una tappa da cui è necessario ripartire».

17 marzo 2023