In occasione del Natale il vescovo Michele Di Tolve, rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, scrive alla comunità diocesana. «Mentre facciamo memoria del Natale del Signore – riflette il vescovo in questi giorni che precedono le festività natalizie –, in un tempo in cui nella Terra in cui il Verbo si è fatto carne, è segnata ancora una volta dalla violenza e dalla guerra fratricida, invochiamo l’intercessione di san Francesco d’Assisi perché al più presto si possa mettere fine a questa guerra dolorosa. Uniamo la nostra preghiera a quella del Vescovo di Roma, Papa Francesco. Insieme a lui, con tutti i piccoli e i poveri del mondo intero, invochiamo Gesù, il Principe della Pace, perché fiorisca la Pace».
Da troppo tempo, sono ancora le parole del rettore del Seminario, non si odono canti, «ma solo il pianto e i lamenti dei bambini, delle mamme, dei papà, degli anziani e di tanti pastori e consacrati che condividono la sofferenza dei popoli dilaniati dalla guerra, non solo in Terra Santa ma in tanti altri Paesi. Noi osiamo sperare – è l’auspicio – che ci sia ancora nel cuore e nelle menti delle persone, lo spazio per riflettere, per fermarsi davanti ai più piccoli e ad avere un sussulto tale da decidere di fermare la mano che ferisce e uccide».
A Greccio, esattamente ottocento anni fa, san Francesco ambientò il primo presepe della storia. «Greccio – ricorda monsignor Di Tolve – dal 1992 è gemellata con Betlemme, riconoscendo il legame storico e spirituale forgiato da san Francesco ottocento anni fa».
15 dicembre 2023