Il cardinale De Donatis al Convegno nazionale degli economi: «Il nostro punto di pareggio è la carità»

Bisogna «tutelare e gestire i beni della Chiesa alla luce della missione evangelizzatrice, con un’attenzione particolare ai bisognosi». Lo ha affermato il cardinale vicario Angelo De Donatis nell’omelia della Messa celebrata questa mattina (28 febbraio 2019) per i partecipanti al Convegno nazionale degli economi e dei responsabili degli uffici amministrativi. Chiamati tutti a essere, ha sottolineato il porporato «servi dei disegni della Provvidenza, esperti esecutori dei progetti di carità che dalla relazione con Dio attingono la visione profetica dell’economia diocesana». Ancora, il cardinale ha chiesto loro di «gestire le diocesi come se fossero delle famiglie, in una relazione di scambio e di dono», di «non confidare nella ricchezza», e di seguire l’esempio di tre economi citati dalla Bibbia: Noè, Giuseppe e il servo fedele descritto nel Vangelo di Luca.

«Se applichiamo la logica del pareggio di bilancio alle diocesi il cui business sono le parrocchie, dovremmo chiuderle e metterle a reddito», ha osservato il cardinale De Donatis. Invece, ha rimarcato, «il nostro punto di pareggio è la carità! Per cui una parrocchia, un ospedale cattolico, una scuola cattolica possono perdere denaro, ma nell’economia della salvezza essere abbondantemente in positivo, perché quella parrocchia con le entrate inferiori alle uscite sta salvando giovani, sta ridando speranza a dei coniugi, sta aiutando a morire santamente i malati, sta accompagnando alla vita eterna gli anziani».

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28 febbraio 2019