Si terrà sabato 19 maggio alle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano, la veglia di Pentecoste dedicata in modo particolare alla vita consacrata. A presiederla sarà l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma; tra i concelebranti, il vicario episcopale per la vita consacrata don Antonio Panfili e i superiori di numerose comunità religiose di Roma. Saranno presenti anche gruppi da diverse parrocchie della diocesi.
La vita consacrata sarà presente in tutte le sue forme; parteciperanno religiose e religiosi della diocesi di Roma, la Cism (Conferenza italiana superiori maggiori), l’Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia), la Ciis (Conferenza italiana istituti secolari), l’Ordo Virginum, l’Ordo Viduarum, e le nuove forme di vita consacrata. Tutti saranno in egual modo protagonisti della veglia di sabato. La celebrazione si aprirà con un’ammonizione del vescovo, mentre dal cero pasquale verranno accese le candele che avranno in mano tutti i partecipanti; quindi si farà memoria del Battesimo con l’aspersione dell’acqua benedetta. Seguirà la Liturgia della Parola con quattro letture; la lettura dell’epistola e la proclamazione del Vangelo. Dopo l’omelia e la professione di fede, i religiosi presenti faranno il rinnovo dei voti. Sia il servizio liturgico che l’animazione musicale saranno affidati ai consacrati.
«Delle letture sarà incaricato un rappresentante per ogni forma di vita consacrata – anticipa don Antonio Panfili –, così come una persona per ogni ambito rinnoverà i voti davanti al vicario. Anche all’offertorio ci saranno sei offerenti, che porteranno all’altare il pane, il vino, e segni legati alla vita consacrata come le costituzioni e una composizione floreale, che indica l’armonia nella diversità dei doni che lo Spirito Santo fa alla Chiesa. Senza lo Spirito Santo – prosegue il vicario episcopale – la vita consacrata è un non senso, una mutilazione, un fallimento totale. Con lo Spirito Santo la vita consacrata è pienezza nella vita personale, fecondità adulta e felicità al colmo. Lo Spirito crea armonia e comunione autentica».
17 maggio 2018