In Vicariato presiede il Consiglio Presbiterale.
Nella parrocchia di Santa Maria Liberatrice partecipa alla festa patronale
Nella parrocchia di Santa Maria Liberatrice partecipa alla festa patronale.
Nella parrocchia di San Gaetano celebra la Messa in occasione del 60° anniversario dell’erezione
Nella parrocchia di San Gaetano celebra la Messa in occasione del 60° anniversario dell’erezione.
Nella parrocchia di Santa Maria Regina Pacis a Ostia Lido presiede la Veglia in occasione della Festa dei Popoli
Nella parrocchia di Santa Maria Regina Pacis a Ostia Lido presiede la Veglia in occasione della Festa dei Popoli.
Concerto di beneficenza al Santissimo Nome di Maria
La parrocchia del Santissimo Nome di Maria (via Centuripe, 18) ospita, domenica prossima alle ore 20, il tredicesimo Concerto per Christian Marra, che Gilda Giovannielli organizza ogni anno per ricordare il nipote Christian, morto da piccolo a causa di un tumore. Si esibiranno il gruppo musicaINcanto e l’Atelier della Danza diretto da Luigi Martelletta; parteciperanno il soprano Alessandra Migliorini e il tenore Gabriele Sandi.
Il concerto è a ingresso libero, ma chi vorrà potrà fare un’offerta alla onlus Ali di Scorta, che accoglie le famiglie dei piccoli pazienti oncologici curati, come lo fu Christian, presso il Policlinico Gemelli. L’associazione è nata nel 1999 per iniziativa di alcuni genitori di bambini affetti da tumore e di alcuni volontari, in collaborazione con i medici dei reparti di Oncologia pediatrica e di Neurochirurgia infantile del policlinico “Agostino Gemelli” di Roma.
26 maggio 2022
E’ entrata nella luce della Resurrezione Santa, madre di don Emanuele Albanese
Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
sono vicini al dolore di Don Emanuele Albanese,
Direttore dell’Ufficio Matrimoni del Vicariato di Roma,
per la morte della sua cara mamma
Santa
di anni 64
e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Santa
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.
I funerali si svolgeranno domani, venerdì 27 maggio 2022, alle ore 13.00,
presso la Parrocchia San Gregorio Barbarigo
(Via delle Montagne Rocciose, 14)
26 maggio 2022
Concerto per l’Ucraina a Santa Maria delle Grazie al Trionfale
Riceveranno il loro diploma di italiano venerdì 27 maggio, alle 19.30, gli studenti della scuola ucraina “Prestigio” di Roma, che ha organizzato corsi di lingua italiana per bambini e profughi fuggiti dalla guerra. La cerimonia di premiazione si terrà nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale dove, per l’occasione, è verrà anche organizzato un concerto di beneficienza a cui hanno partecipato artisti originari dell’Ucraina: Ivanna Mitrogan, Uliana Kinash, Tatiana Nazarko, con la regista e presentatrice Iryna Klymovych.
La scuola è nata nel 2013 per trasmettere la lingua e la cultura ucraina ai bambini nati in Italia e dall’inizio della guerra ha trasformato i suoi corsi per insegnare l’italiano a quanti fuggivano dal conflitto.
25 maggio 2022
Appuntamento per le famiglie a Santa Maria Maggiore
Appuntamento domenica 29 maggio, alle ore 17.30, nella basilica di Santa Maria Maggiore, per tutte le famiglie di Roma, per un pomeriggio dal tema “In cammino verso il X Incontro mondiale delle famiglie”. Previsti benvenuto e animazione dell’Azione cattolica di Roma; quindi, alle 18, la Messa presieduta dal vescovo Dario Gervasi, delegato per la pastorale familiare nella diocesi. In conclusione la preghiera di affidamento a Maria Salus Populi Romani.
24 maggio 2022
Il sesto video in preparazione al WMOF22
Roberto Oliva è campione italiano di kickboxing. Ma la bravura sul ring non è il suo unico talento: è bravissimo con le marionette, sa come farle muovere e parlare, sa inventare storie con Pulcinella e Arlecchino. Un tratto che gli è stato tramandato dal nonno Carlo Piantedosi, storico burattinaio del Gianicolo, con cui Roberto ha sempre avuto un rapporto speciale. Lo racconta nel cortometraggio “Ereditare una passione”, che ci riporta a una tradizione tutta romana e, soprattutto, ci fa entrare nella vita di una famiglia unita, nella quale i nonni rivestono un ruolo importante.
A ricordare l’importanza di chi è avanti con gli anni è anche la catechesi dedicata a “I nonni e gli anziani”, la sesta pensata per accompagnare i fedeli verso il al X Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Roma dal 22 al 26 giugno 2022, organizzato dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita e della diocesi di Roma. Il cortometraggio, realizzato dal regista Antonio Antonelli, è abbinato alla catechesi, così come gli altri già presenti sul sito internet.
«Anche i nonni e gli anziani fanno parte delle nostre famiglie – si legge nella catechesi –. Oggi un’imperante cultura dello scarto tende a considerare gli anziani poco importanti e addirittura insignificanti per la società. La vecchiaia è invece un tempo ulteriore per rispondere alla chiamata di Dio. Si tratta sicuramente di una risposta nuova, diversa e sotto certi aspetti anche più adulta e matura. La vocazione all’amore è una chiamata che Dio ci fa in ogni fase della nostra vita. Ciò significa che anche i nonni e gli anziani sono chiamati a vivere la grazia del loro rapporto con il Signore, attraverso le relazioni con i figli, i nipoti, i giovani e i bambini. La risposta a questa chiamata si articola in due direzioni: una è data da ciò che essi possono offrire agli altri attraverso la loro esperienza, la loro pazienza e la loro saggezza; l’altra da ciò che essi possono ricevere dagli altri nella loro condizione di fragilità, di debolezza e di bisogno. Gli anziani offrono, in tal modo, a se stessi e a chi entra in relazione con loro un’ulteriore occasione di crescita umana, autentica e matura».
Clicca qui per vedere il cortometraggio
23 maggio 2022
La Settimana mariana a Sant’Ippolito
Dal 29 maggio al 5 giugno la Madonna Pellegrina di Fatima sarà nella parrocchia di Sant’Ippolito, in viale delle Provincie. La statua mariana sarà accolta domenica presso il Comando generale della Guardia di Finanza di viale XXI Aprile; da lì partirà una processione verso la parrocchia dove, alle ore 18, il cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, presiederà la Messa.
Poi, per tutta la settimana, saranno cardinali o vescovi a presiedere la celebrazione eucaristica delle 19: lunedì 30 il cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena; il primo giugno il cardinale Angelo Comastri, a cui seguirà l’adorazione eucaristica animata dai giovani in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito regionale; il 2 il vescovo Guerino Di Tora; il 3 il vescovo Dario Gervasi. Sabato 4 presiederà il parroco monsignor Manlio Asta. La conclusione il 5 a mezzogiorno con la Messa celebrata da monsignor Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari, e il salato alla statua con i fazzoletti bianchi.
23 maggio 2022
Un goal per la salute mentale
Si svolgerà sabato pomeriggio nell’oratorio della parrocchia di San Luca Evangelista, al Prenestino, la finale del torneo di calcio a 5 “Calcio d’inizio per la salute mentale”, l’iniziativa promossa dagli Uffici Cei per la pastorale della salute e del tempo libero, turismo e sport, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, la Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e il Centro sportivo italiano (Csi) di Roma.
«Questo progetto di un campionato non agonistico e a carattere riabilitativo – spiega don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio diocesano – si inserisce nel contesto della XXX Giornata mondiale del malato, volendo dare così anche una caratterizzazione sportiva alle celebrazioni, ed è partito il 7 aprile, coinvolgendo 5 squadre dei Dipartimenti di salute mentale di Roma». Guardando ai principi di inclusione, integrazione e giustizia sociale auspicati da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’”, il sacerdote evidenzia quanto «specialmente la disabilità cognitiva specifica, che interessa i partecipanti a questa iniziativa, necessita di queste dimensioni e di queste sensibilità che nascono dalla relazione» e come «lo sport nella vita è uno spazio privilegiato in cui conosciamo noi stessi e i nostri limiti» nonché «un tempo privilegiato per la scoperta dell’uomo integrale, in comunione con tutto ciò che lo circonda». Da qui il valore e l’importanza di favorire «percorsi di inclusione per le persone affette da patologie – sono ancora le parole di Indelicato –, che hanno il diritto di vivere giornate di divertimento» laddove «il gusto di vivere passa anche dalla pratica sportiva e l’esperienza di molti atleti paralimpici ce lo testimonia». Conclude: «Desideriamo fare in modo che questa esperienza del torneo sia un inizio e possa fare da modello per interventi e progetti futuri, per avviare anche attraverso lo sport nella nostra diocesi dei processi di inclusione e integrazione autentiche».
Dello stesso avviso Daniele Pasquini, presidente del Csi Roma e della Fondazione, che, sottolineando come «abbiamo da anni una speciale attenzione alla disabilità cognitiva», osserva quanto «la pandemia e il lockdown hanno messo in luce e hanno fatto emergere l’importanza di far fare sport a queste persone, che ne hanno un bisogno particolare». Ecco allora che l’emergenza per la pandemia «ha fatto emergere proposte come questa del torneo a favore di chi soffre di un disagio mentale», sono ancora le parole di Pasquini, che riferisce tuttavia di un «processo che c’era e che ha trovato riscontro maggiore ora e che nasce “dal basso”, con l’azione di tanti volontari». Iniziative come questa dicono di «un’attenzione alla cura non solo farmacologica ma in qualche modo olistica, fatta anche di sana attività fisica e di socialità per curare la mente attraverso il corpo e lo spirito».
Nella seconda parte del pomeriggio, dopo che si saranno disputate le partite per l’assegnazione dei premi, negli spazi della parrocchia avrà luogo il convegno intitolato “La riabilitazione del pallone”, con il saluto di Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità. Interverranno inoltre don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale della salute, e don Gionatan De Marco, direttore dell’Ufficio turismo. In programma anche l’intervento dello psicologo Emanuele Scusami, che nota come «rendere possibile un’esperienza come quella sportiva per persone affette da disabilità cognitiva contribuisce senza dubbio a favorire una condizione di benessere psicofisico».
di Michela Altoviti da Roma Sette
23 maggio 2022
Torna la Festa dei Popoli
All’inizio era un momento di incontro conviviale tra i religiosi stranieri della Capitale, nella parrocchia del Santissimo Redentore a Val Melaina. Poi è cresciuta tanto da arrivare a piazza San Giovanni in Laterano, con il giardino davanti alla basilica pieno di stand e bandiere. Il prossimo fine settimana, dopo due anni di sospensione a causa della pandemia, torna la Festa dei Popoli e cambia di nuovo volto, trasformandosi in un evento diffuso in tutta la città, dislocato nelle diverse prefetture in cui è suddiviso il territorio diocesano. Ma il cuore e gli obiettivi di questa manifestazione, organizzata dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma, rimangono gli stessi: «Favorire la conoscenza tra i fedeli sul territorio e l’incontro tra sacerdoti e cappellani», come sottolinea il vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano per la Carità e per i Migranti. Lo ribadisce anche il direttore dell’Ufficio Migrantes, monsignor Pierpaolo Felicolo: «Riprendiamo dopo due anni e ribadiamo il concetto che sta dietro a questa Festa, cioè promuovere la preghiera e l’incontro rispettando la ricchezza della diversità. Fedeli al messaggio di Papa Francesco di quest’anno, vogliamo costruire il futuro con i migranti e con i rifugiati, nei luoghi dove vivono, insieme».
Sabato 28 e domenica 29 maggio, dunque, in tantissime parrocchie romane verranno celebrate Messe con le comunità etniche, con canti e preghiere in diverse lingue, a cui spesso seguiranno momenti di condivisione, con musica e degustazione di piatti tipici. Il cardinale vicario Angelo De Donatis celebrerà a Santa Maria Regina Pacis a Ostia Lido sabato alle 19, mentre il vescovo Ambarus sarà lo stesso giorno a Santa Emerenziana alle 18.30 e domenica 29 al Santissimo Redentore alle 11.30. Nella parrocchia dei Santi XII Apostoli la celebrazione per la Festa dei Popoli sarà presieduta dal vescovo Daniele Libanori, il 29 alle 18.30; il vescovo Guerino Di Tora celebrerà a Sant’Atanasio sabato alle 18.30; mentre il vescovo Dario Gervasi a Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia, sempre il 28 alle 18.30. Ancora, sabato alle 18, nel Santuario della Madonna del Divino Amore presiederà la Messa il cardinale Enrico Feroci; a Sant’Antonio da Padova, il 28 alle 18.30, ci sarà invece il vicario generale dei Padri Rogazionisti, padre José Maria Ezpeleta.
«A Roma, su quasi seicentomila stranieri, circa la metà sono cristiani – riprende monsignor Ambarus, originario della Romania –. È una città cosmopolita, e prenderne consapevolezza come Chiesa di Roma significa rafforzare la nostra vocazione universale». Questo è il senso del tema scelto per la Festa dei Popoli 2022, “Uniti nella stessa fede”. «La struttura del contesto sociale ed ecclesiale in cui viviamo, particolarmente accentuata nella nostra città – riflette don Pietro Guerini, vicedirettore dell’Ufficio Migrantes diocesano –, è profondamente multiculturale in ragione della compresenza di etnie, di tradizioni e forme culturali differenti. Vivere l’unità, in nome della fede comune, è compito specifico della Chiesa all’interno di questo contesto». Celebrare la Messa con le comunità etniche in tante parrocchie diocesane vuole dire «vivere un momento prezioso, fondato sull’ascolto reciproco e comunitario – aggiunge –, per rendere grazie e lodare il Signore per la varietà delle persone e delle culture che arricchiscono la nostra Chiesa, con spirito marcatamente sinodale».
A Roma sono circa 120 le comunità etniche con i centri pastorali sparsi sul territorio diocesano, con una quarantina di preti responsabili a cui si associano preti studenti per celebrazioni sul territorio e per aiuto concreto nella catechesi e nell’accompagnamento spirituale. I più numerosi sono i filippini, che contano circa 43mila fedeli e sono presenti in più di 60 comunità nella diocesi; seguono i latinoamericani, con 12 centri nazionali. Ci sono poi comunità meno numerose ma molto attive e vivaci, come quella Ucraina, che negli ultimi mesi si è data da fare per l’accoglienza dei profughi e per mandare aiuti a chi è rimasto nel Paese.
In allegato l’elenco delle parrocchie coinvolte
FestaPopoliAllegato
23 maggio 2022