18 Luglio 2025

E’ entrato nella luce della Resurrezione Valentino, padre di don Scomparin

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Don Ottavio Scomparin,
Presbitero itinerante nella Repubblica di Cina (Taiwan),
per la morte del suo caro papà

Valentino
di anni 98

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Valentino
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 1° giugno 2022, alle ore 15.00,
presso la Parrocchia Sant’Elena
a Sant’Elena di Silea (TV)

 

31 maggio 2022

A Zoomarine la Festa degli oratori estivi

Sono aperte le iscrizioni alla Festa degli oratori estivi, di cui ricorre il decennale. L’appuntamento, per i tutti i gruppi degli oratori estivi di Roma, è per giovedì 23 giugno a Zoomarine, per una giornata all’insegna del divertimento e della condivisione. Per iscrivere il proprio gruppo è necessario compilare l’apposito form, disponibile sul sito https://www.oresroma.org/, entro e non oltre il 20 giugno. I ragazzi degli oratori estivi potranno accedere al parco al prezzo agevolato di 5 euro; è inoltre prevista una gratuità ogni dieci ragazzi paganti. I biglietti prenotati andranno ritirati presso la segreteria del Cor al quarto piano del Palazzo del Vicariato, a partire da lunedì 6 giugno, fino a mercoledì 22 giugno, alle ore 12. Il pagamento dovrà essere effettuato tramite bonifico o contanti al momento del ritiro. Per qualsiasi informazione si può contattare la segreteria del Centro oratori romani: info@centrooratoriromani.org; 06.69886406; 3316829050.

Quest’anno il sussidio degli oratori estivi, messo a punto dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile con Acr Roma, Agesci Lazio, Anspi Roma e appunto Cor, prende ispirazione da “La storia infinita” di Michael Ende; è possibile scaricarlo dal sito dell’Ores. Intanto è in programma una mattinata di formazione per gli animatori, il 4 giugno dalle 9.45 alle 12, presso l’oratorio della parrocchia di Santa Maddalena (via della Lucchina). Destinata anche a educatori e responsabili delle attività estive, verterà sul tema “Le buone prassi e le tecniche di animazione per l’animatore dell’oratorio estivo”. Per informazioni, contattare padre Giuseppe Tarì: giuseppe.tari@canossiani.org.

31 maggio 2022

Il Festival e il Congresso, verso il X Incontro mondiale delle famiglie

Il via mercoledì 22 giugno con il Festival delle famiglie presentato da Amadeus e da Giovanna Civitillo; poi il Congresso teologico pastorale con cinque conferenze principali; infine le celebrazioni con il Santo Padre. Senza dimenticare gli incontri nelle parrocchie romane di venerdì 24 e il concerto nel chiostro del Palazzo Lateranense di giovedì 23. Prende forma il X Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. Maggiori dettagli sul programma delle giornate romane sono stati svelati nel corso di una conferenza stampa, questa mattina nella Sala Stampa vaticana, alla quale sono intervenuti Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; Leonardo Nepi, officiale del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; monsignor Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Roma; Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini, rappresentanti della Pastorale familiare della diocesi di Roma. Collegati via Zoom, c’erano anche Amadeus e la moglie Giovanna, mentre hanno inviato un video messaggio i membri de Il Volo, che parteciperanno al Festival delle famiglie.

A differenza delle precedenti edizioni, nelle quali il Festival delle Famiglie si svolgeva nella serata di sabato, come momento di festa al termine del Congresso, questa decima edizione dell’Incontro mondiale delle famiglie sarà aperta dal Festival il mercoledì, presentando al pubblico i temi che verranno poi approfonditi nel convegno. L’evento, che avrà come titolo “The beauty of the family” avrà luogo in Aula Paolo VI dalle 18.15 alle 19.50 e verrà trasmesso in diretta su Rai Uno. «Più che fare discorsi e teorie sulle famiglie, daremo voce al racconto delle loro testimonianze – annuncia monsignor Walter Insero –. La scelta di conduttori, artisti e coloro che interverranno è pensata per valorizzare la loro esperienza di famiglia cristiana».

Il Congresso è costruito intorno a 5 conferenze principali su alcuni temi fondamentali. Il tema di ogni conferenza viene poi articolato in tre o quattro sotto-temi, nell’ambito di panel, ossia tavole rotonde, che sviluppano ulteriori questioni pastorali prioritarie per le Chiese particolari. In tutto 30 interventi, per un totale di 62 relatori, oltre a 13 moderatori delle sessioni: questi ultimi, tutti romani, segno e simbolo di una città che ospita e presenta i relatori che vengono dagli altri Paesi. I relatori saranno quasi tutte coppie di sposi, 3 soli sacerdoti; provengono da 17 Paesi diversi, scelti per competenza ed esperienza pastorale nelle varie tematiche.

«Il Congresso, a differenza di quelli delle edizioni precedenti, penso a Filadelfia, a Milano o Dublino – spiega Gambino – non avrà conferenze strutturate accademicamente con contenuti teologico-dottrinali, ma sarà un momento di incontro, ascolto e confronto tra operatori della pastorale familiare e matrimoniale. Lo scopo è quello di sviluppare il tema scelto dal Papa: “L’amore familiare: vocazione e via di santità”, tenendo conto di alcune indicazioni forti che emergono da Amoris laetitia, un testo che si presenta con delle linee programmatiche molto chiare per gli sviluppi possibili della pastorale familiare nei prossimi anni». Ecco, allora, che si parlerà di corresponsabilità sposi e sacerdoti nella pastorale delle Chiese particolari; di alcune concrete difficoltà delle famiglie nelle società attuali; della preparazione alla vita matrimoniale delle coppie; della formazione dei formatori in una pastorale famigliare piena di sfide e questioni difficili.

Infine, sabato pomeriggio la Messa in Piazza San Pietro con il Santo Padre e domenica l’Angelus. In tutto «sono stati invitati circa duemila delegati – spiega Nepi –, scelti dalle Conferenze episcopali, dai Sinodi delle Chiese orientali e dalle realtà ecclesiali internazionali che operano in maniera significativa nell’ambito dell’apostolato familiare. Il numero di delegati è stato assegnato in maniera proporzionale rispetto alle dimensioni di ciascuna Conferenza episcopale o realtà ecclesiale». I delegati delle Conferenze episcopali più povere che ne hanno fatto richiesta potranno venire a Roma grazie a uno speciale fondo di solidarietà.

Internet e tv, il piano di comunicazione per l’Incontro mondiale

Foto di Cristian Gennari

Favorire la partecipazione e il coinvolgimento di tutti coloro che non potranno essere presenti a Roma per il X Incontro mondiale delle famiglie. Questo l’obiettivo del piano di comunicazione messo a punto in occasione dell’evento che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno e che sarà, come stabilito da Papa Francesco, «multicentrico e diffuso». Se dunque in tutte le diocesi del mondo si terranno momenti di riflessione e di preghiera dedicati alle famiglie, a far da raccordo saranno il sito internet ufficiale, i canali Facebook e Instagram e la webapp, che offrono materiali preparatori che possono essere scaricati gratuitamente. Festival, Congresso e celebrazioni con il Santo Padre verranno anche trasmessi in diretta streaming sul sito ufficiale dell’evento, https://www.romefamily2022.com/it/, sulla pagina YouTube della diocesi di Roma e, grazie alla collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione, anche su VaticanNews.

«Abbiamo voluto realizzare una comunicazione a “misura di famiglia” – spiega monsignor Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma –, pensata per aiutare le famiglie e le comunità a prepararsi spiritualmente all’Incontro e per poter partecipare anche a distanza all’evento ecclesiale che si svolgerà nella nostra città. Con questa proposta, intendiamo mettere le famiglie al centro della scena mediatica, riconoscendole come protagoniste della comunicazione con le loro storie e testimonianze, aiutandole a raccontarsi».

Non solo internet, ma anche la televisione aiuterà a raggiungere le famiglie di tutto il mondo. «Grazie a Vatican Media – prosegue monsignor Insero – stiamo implementando un sistema grazie al quale potremo fornire il segnale alle Tv che ne faranno richiesta in maniera libera e gratuita, con un flusso di immagini disponibile in cinque lingue (inglese, spagnolo, francese, portoghese, italiano, più LIS in italiano e in inglese). Le riprese dei tre eventi che prevedono la presenza del Santo Padre: il Festival delle famiglie del 22 giugno ore 18.15, la Messa di sabato 25 giugno ore 17.15 e l’Angelus alla chiusura dell’Incontro con il mandato alle famiglie di domenica 26 ore 12, saranno a cura di Vatican Media e trasmesse in mondovisione. Questi tre appuntamenti con Papa Francesco saranno trasmessi in diretta su RaiUno. Il Festival delle Famiglie dal titolo “The beauty of Family” sarà frutto di una preziosa collaborazione tra il Dicastero per la Comunicazione Vaticana con Vatican Media, la Rai con la testata del TG1e la Diocesi di Roma con l’Ufficio Comunicazioni Sociali».

Sarà possibile anche scaricare la webapp ufficiale del X Incontro mondiale delle famiglie, così come seguire i canali social Instagram e Facebook. I partecipanti digitali riceveranno un attestato di partecipazione dopo aver completato tutto il percorso della webapp, anche questa disponibile in diverse lingue. Fanno parte di questo particolare “cammino” tutti i riferimenti ad Amoris Laetitia, le catechesi, le informazioni sugli appuntamenti diocesani e i tour virtuali delle 4 basiliche maggiori e del Palazzo Lateranense.

31 maggio 2022

I beati coniugi Beltrame Quattrocchi saranno i patroni: una storia di santità familiare

I beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi

I beati Luigi e Maria Beltrame saranno i patroni del X Incontro mondiale delle famiglie. Ad annunciarlo, il cardinale vicario Angelo De Donatis con una lettera alle famiglie, diffusa durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina (martedì 31 maggio 2022) nella Sala Stampa vaticana.

Si tratta della «prima coppia di sposi a essere beatificata dalla Chiesa cattolica, il 21 ottobre del 2011 da san Giovanni Paolo II – ricordano Gigi De Palo e Annachiara Gambini, intervenuti nella mattinata di oggi come rappresentanti della Pastorale familiare della diocesi di Roma –, alla presenza di tre dei loro quattro figli. Il loro impegno non si esaurì semplicemente nell’accogliere e nell’educare i figli. Furono dediti al servizio e al Bene Comune fin dall’inizio del loro matrimonio. Di fatto iniziarono la pastorale familiare a Roma, proponendo incontri e accompagnamento per fidanzati e sposi. Il loro esempio è una chiamata a quella santità normale, alla “classe media della santità”, come direbbe Papa Francesco. Quella delle famiglie».

Una storia senz’altro da riscoprire, quella della famiglia Beltrame Quattrocchi. Luigi e Maria si conobbero a Roma e qui si sposarono, nella basilica di Santa Maria Maggiore. A Roma si stabilirono, nella casa di via Depretis, ed ebbero quattro figli: Filippo divenne monaco benedettino con il nome di don Tarcisio; Stefania, detta Fanny, entrò al Monastero delle Benedettine del Santissimo Sacramento di Milano e prese il nome di suor Cecilia; Cesare, che invece si fece padre trappista ed è conosciuto come padre Paolino; infine Enrichetta, l’ultimogenita, laica consacrata, fu dichiarata Venerabile da Papa Francesco il 30 agosto del 2021.

Il cardinale De Donatis ci ricorda come «la vicenda dell’intera famiglia ci appare oggi come un’autentica, credibile e attuale testimonianza di amore coniugale». I due coniugi furono terziari francescani, molto attivi nello scoutismo con l’Asci (Associazione scoutistica italiana), barellieri con l’Unitalsi, impegnati nell’Azione cattolica. Luigi lavorava come avvocato dello Stato, Maria scriveva libri ma intanto trovavano il tempo di partecipare ogni giorno alla Messa. Una famiglia che incarna appieno il tema che Papa Francesco ha voluto per questo X Incontro mondiale delle famiglie: “L’amore familiare, vocazione e via di santità”.

31 maggio 2022

Papa Francesco ha nominato tre nuovi vescovi ausiliari per la diocesi di Roma: Riccardo Lamba, Baldassare Reina e Daniele Salera

Foto di Cristian Gennari

Il Santo Padre Francesco ha nominato tre nuovi vescovi ausiliari per la diocesi di Roma: Riccardo Lamba, Baldassare Reina e Daniela Salera. Il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, ha dato l’annuncio della nomina del Pontefice alle 12 di oggi (venerdì 27 maggio 2022), nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico del Laterano, sede del Vicariato di Roma, in contemporanea con la Sala Stampa della Santa Sede. Erano presenti i vescovi ausiliari della diocesi, i parroci prefetti con molti sacerdoti e il personale del Vicariato di Roma. I tre sacerdoti saranno ordinati vescovi il prossimo 29 giugno, nel pomeriggio.

Don Riccardo Lamba è parroco di San Ponziano dal 2018. Nato a Caracas, in Venezuela, il 30 novembre 1956, si è poi trasferito a Roma con la famiglia. Dopo la laurea in medicina, è entrato al Pontificio Seminario Romano Maggiore ed è stato ordinato presbitero per la diocesi di Roma il 6 maggio 1989. A lungo impegnato nella pastorale vocazionale, qualificandosi attraverso il baccalaureato e poi la licenza in Psicologia alla Pontificia Università Gregoriana. Tra i vari incarichi ricoperti, ricordiamo quello di assistente nel Pontificio Seminario Romano Maggiore (1989-1991); assistente spirituale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (1991-2000); parroco a Sant’Anselmo alla Cecchignola (2000-2002); parroco di Gesù Divino Lavoratore (2002-2018); e infine, come detto, parroco di San Ponziano. «Sono stato prete con grande entusiasmo, e adesso mi aspetta questa nuova realtà. Confido nella grazia di Dio, nell’aiuto reciproco e nella comunione tra di noi – ha detto don Lamba –. Sarà un cammino bello, di gioia».

Appartiene al clero di Agrigento don Baldassare Reina. Originario di San Giovanni Gemini (Agrigento), dove è nato il 26 novembre 1970, è entrato in seminario nel 1981. Nel 1995 ha conseguito il baccellierato in Sacra Teologia e nel 1998 la licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma; è stato ordinato sacerdote l’8 settembre 1995. Numerosi gli incarichi ricoperto nell’arcidiocesi di Agrigento: da assistente diocesano dell’Azione cattolica (1998-2001) a vicerettore del Seminario diocesano (1999-2001). Ancora, è stato parroco della Beata Vergine Maria dell’Itria di Favara dal 2001 al 2003; quindi, fino al 2009, prefetto degli studi dello Studio teologico San Gregorio Agrigentino. Dal 2009 al 2013 è stato vicario episcopale per la Pastorale e parroco di San Leone di Agrigento. Dal 2013 è stato rettore del Seminario Maggiore di Agrigento e attualmente presta servizio presso la Congregazione per il Clero. «Mi inserisco in una storia, quella della vostra diocesi, che non conosco, in un momento di particolare grazia per la Chiesa, che è quello del cammino sinodale. Inizio quindi anche io con il mettermi in ascolto», ha commentato don Reina, che ha voluto affidarsi in particolare «a un sacerdote siciliano, il Beato Pino Puglisi».

Don Daniele Salera è attualmente parroco di San Frumenzio ai Prati Fiscali, nonché assistente ecclesiastico presso la zona Centro Urbis dell’Agesci. Nato il 23 luglio 1970 a Roma, si è formato nel mondo dello scoutismo. Dopo aver frequentato il Seminario Romano è stato ordinato presbitero il 21 aprile 2002. Laureato in sociologia alla Sapienza di Roma, ha conseguito la licenza in Teologia Spirituale e ha frequentato il corso di Scienze della Formazioni per Formatori presso l’Isfo, affiliato alla Pontificia Università Gregoriana. Nel corso del suo ministero sacerdotale, è stato vicario parrocchiale a Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca (2002-2008); docente di religione cattolica; educatore presso il Seminario Romano Maggiore (2008-2014); incaricato presso l’Ufficio catechistico diocesano (2008-2014); vicerettore del Seminario Romano Maggiore (2014-2016). Per don Salera la nomina episcopale coincide con il ventesimo anniversario di ordinazione presbiterale: «Sarà bello ricevere l’ordinazione in tre, un invito a mettere da parte i personalismi e un bel segno di comunione, che rende lieve la vita. Abbiamo tutti bisogno di leggerezza e di sorrisi».

27 maggio 2022

Nella parrocchia di San Giovanni Battista dei Fiorentini celebra la Messa in suffragio della dott.ssa Giannina Di Marco

Nella parrocchia di San Giovanni Battista dei Fiorentini celebra la Messa in suffragio della dott.ssa Giannina Di Marco.

Sovvenire diocesano, prosegue “Una Firma X Unire”

Prosegue nella diocesi di Roma l’attività di promozione del sostegno alla Chiesa Cattolica con un nuovo progetto promosso, su impulso della Cei, dal Sovvenire diocesano. «Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto nazionale “Una Firma X Unire” e nell’intero territorio diocesano sono state coinvolte 34 parrocchie, che offriranno un servizio di informazione e raccolta per tutte quelle persone che hanno il Modello CU e che sono esonerate dal presentare la dichiarazione dei redditi. Queste persone in parrocchia avranno la possibilità di ritirare e riconsegnare la scheda per la scelta della destinazione dell’8xmille, del 5xmille e del 2xmille dell’Irpef – dichiara Lisa Manfrè, incaricata del Sovvenire diocesano – e grazie all’impegno dei parroci, dei referenti parrocchiali e di tutti i volontari coinvolti garantiremo soprattutto alle persone anziane la possibilità di esercitare il proprio diritto di scelta».

«Nella parrocchia di San Pio da Pietrelcina – sottolinea la referente parrocchiale Antonella Potentini – abbiamo iniziato a distribuire il materiale e invitato le persone a lasciare un numero telefonico per essere ricontattati. Ci siamo inoltre offerti di andare a illustrare l’iniziativa a casa e questa disponibilità è stata accolta con interesse, anche perché è un modo per offrire un po’ di attenzione alle persone che si sentono sole e isolate» . Le fa eco Antonella Vinci, referente della parrocchia di San Gaspare del Bufalo: «Il progetto “Una Firma X Unire” all’inizio è stato accolto con interesse e anche un certo stupore, perché in tanti non sapevano che pur non compilando la dichiarazione dei redditi possono comunque devolvere l’8xmille alla Chiesa Cattolica».

Si può aderire al progetto fino a luglio, nelle seguenti parrocchie: San Timoteo, San Giovanni XXIII, San Giovanni Battista de La Salle, Gesù Divin Salvatore, San Pio da Pietrelcina, SS. Cirillo e Metodio, Santa Francesca Romana, S. Mauro Abate, S. Saturnino, S. Maria Goretti, S. Gemma Galgani, S. Ponziano, Gesù di Nazareth, S. Emerenziana, SS.mo Redentore a Val Melaina, S. Clemente Papa, S. Maria delle Grazie a Casal Boccone, S. Roberto Bellarmino, S. Chiara, S. Maria Ausiliatrice, S. Lorenzo in Lucina, S. Dorotea, S. Lorenzo in Damaso, S. Maria delle Grazie alle Fornaci, S. Pancrazio, S. Filippo Neri alla Pineta Sacchetti, S. Giustino, Sant’Ireneo, San Felice da Cantalice, S. Bernardo di Chiaravalle, S. Sacramento, S. Giuseppe Moscati, S. Giovanni Bosco, S. Gaspare del Bufalo.

26 maggio 2022

Professione di fede con i cresimati e i cresimandi sulla tomba di Pietro

Le parrocchie del settore Centro di Roma invitano i cresimati e i cresimandi insieme ai loro genitori e padrini a compiere un pellegrinaggio sulla tomba dell’Apostolo Pietro sabato 11 giugno ore 15. Saranno accolti sull’atrio della basilica vaticana dal vescovo Daniele Libanori, ausiliare di Roma, ed in processione si recheranno presso la tomba dell’Apostolo Pietro per invocare lo Spirito Santo e professare la fede.

Ognuno dei partecipanti riceverà dalla tomba dell’Apostolo una striscia di stoffa (i brandea) che gli antichi pellegrini portavano con sé come ricordo e legame con i testimoni della fede.

«Camminare insieme sui passi degli apostoli e dei testimoni della Chiesa di Roma – riflette padre Davide Carbonaro, parroco di Santa Maria in Portico in Campitelli – rafforza la nostra cittadinanza terrena, ravviva la memoria della fede e sostiene per il nostro tempo la testimonianza viva del Vangelo».

29 maggio 2022

Conferenza stampa di presentazione del X Incontro mondiale delle famiglie

Manca meno di un mese al X Incontro mondiale delle famiglie e gli organizzatori fanno il punto sulla situazione con una conferenza stampa, in programma per martedì 31 maggio alle ore 13.

Interverranno: la professoressa Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; il dottor Leonardo Nepi, officiale del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; monsignor Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Roma; Amadeus Sebastiani e Giovanna Civitillo, coniugi, conduttori del Festival delle Famiglie, in collegamento via Zoom; Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini, coniugi, rappresentanti della Pastorale familiare della diocesi di Roma.

Durante la conferenza stampa verrà proiettato un video con un saluto da parte de Il Volo, gruppo musicale formato da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble.

Visita il sito del X Incontro mondiale delle famiglie

30 maggio 2022

La relazione sul cammino sinodale

Il verbo “ripartire” è quello che meglio racchiude e sintetizza quanto emerso dalle attività di ascolto svolte nella diocesi di Roma, su più fronti e a più livelli, a partire dallo scorso ottobre in occasione del cammino sinodale della Chiesa italiana. «Non è stato semplice discernere e mettere insieme quello che abbiamo ritenuto maggiormente significativo – spiegano dall’équipe sinodale diocesana, che proprio in virtù dell’esperienza di sinodalità vissuta nel proprio lavoro di redazione di un documento di sintesi vuole coerentemente presentare i risultati di questa prima parte di attività in modo corale –. Sicuramente anche questo lavoro risulterà ancora mancante eppure il risultato è già sentirci ad un punto di ri-partenza», perché «sentiamo che lo Spirito ci ha dato uno “scossone”, ci ha riaperto l’orecchio, rilevando la sete di tanti nell’essere veramente ascoltati».

L’ascolto vissuto nelle diverse realtà coinvolte – dalle scuole alle carceri, dagli ospedali alle comunità etniche – e nelle parrocchie romane, che nella quasi totalità hanno attivato processi di ascolto e per il 40% hanno già restituito i risultati di quanto vissuto, ha fatto emergere «il dato di una grande crisi di fede sia fuori che dentro la Chiesa – sono ancora le parole degli incaricati diocesani –, ma grida più forte il desiderio di abitare il cambiamento d’epoca da testimoni di Cristo risorto, per ripartire dalla perenne novità della Pasqua, non temendo di metterci in dialogo e in discussione, consapevoli che il “camminare insieme” è lo stile della Chiesa, ricordando che la Via, la Verità e la Vita è Cristo stesso». A seguire, c’è l’evidenza di un «desiderio di umiltà e di comunità – fanno sapere i membri dell’équipe – e, ancora, l’esperienza del cammino ha aiutato le comunità a spostare l’attenzione dall’ “io” al “noi” e agli “altri” attraverso incontri concreti, personali, autentici e paritari». Pur nella gioia generale della condivisione «si è notata anche qualche fatica – sono ancora le considerazioni degli incaricati diocesani –, come la difficoltà a coinvolgere chi solitamente non frequenta la Chiesa, specialmente i più giovani, e a superare la logica del gruppo per vivere invece un percorso comunitario».

La sintesi prodotta (e fatta pervenire alla Cei), lungi «dal fornire un mero dato sociologico esprime piuttosto cosa il popolo di Dio ci sta dicendo, dai desideri alle criticità, ed è il frutto di un processo spirituale – sono le parole dei referenti dell’équipe sinodale diocesana –, rappresenta il risultato di un’attività di concordia: mettere insieme davvero ciò che passa dal cuore delle persone, che è dove parla lo Spirito Santo». Una considerazione importante nasce infatti «dalla constatazione che chi si è messo in gioco e ha preso davvero parte a questo cammino condiviso della Chiesa si è riunito dapprima intorno alla Parola per favorire poi un confronto spirituale – spiegano –. Questa è una novità sicuramente da incentivare e da imparare a vivere come stile», dato che «quando la Chiesa ascolta se stessa, ascolta ciò che lo Spirito Santo vuole comunicare». Non a caso «qualcuno avverte la necessità di imparare l’arte del discernimento per comprendere se alcune delle cose emerse siano effettivamente frutto dello Spirito che parla o di ideologie dettate dallo spirito del mondo», fanno sapere ancora i membri dell’équipe.

Da un punto di vista metodologico, gli incaricati diocesani evidenziano infine di aver «cercato di fare emergere i nuclei tematici più ricorrenti, scegliendo quelli che più risuonavano nelle risposte e nei contributi forniti», privilegiando «il sentire comune e la voce diretta delle persone, riportando spesso i loro virgolettati, anche a costo di sacrificare la forma linguistica», perché la sintesi prodotta «non è un testo teologico né accademico ma la tessitura delle voci della gente e non solo dei pastori ma di tutti, senza più neanche la distinzione tra “ad intra” e “ad extra”».

Clicca qui per scaricare la relazione sinodale

30 maggio 2022

In Vicariato presiede il Consiglio Presbiterale.

In Vicariato presiede il Consiglio Presbiterale.

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