16 Settembre 2025

Al Divino Amore la catachesi sulle Toledot

Toledot è una parola ebraica che potrebbe essere tradotta con l’italiano “generazioni”, Le Toledot, nella Bibbia, raccontano che la storia del padre diventa adempimento in ciò che accade ai figli. «La storia di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il loro rapporto con il Signore Dio, la carica paradigmatica di cui Israele li ha resi gravidi, ci consentono di andare al cuore della nostra fede – spiegano dal santuario del Divino Amore –: credere in un Dio che vuole sancire un’alleanza con noi, affinché il nostro Io possa “tagliare” un’alleanza con sé stesso, rendendosi conto di essere amato». Proprio il santuario mariano di Castel di Leva, infatti, organizza per questo anno pastorale un ciclo di catechesi sulle Toledot.

Il 2° e 4° venerdì del mese, nel Santuario Antico Madonna del Divino Amore, alle ore 21, i partecipanti potranno percorrere la via del patriarca Abramo, la sua storia, i suoi dubbi, le sue fatiche. Il Yobel era il corno di montone suonato nell’anno giubilare, da cui viene la parola Giubileo.

Per informazioni: hekalmiryam@gmail.com

10 ottobre 2022

I seminaristi del Maggiore in missione con i giovani

Incontrare i giovani per testimoniare la propria vocazione e la propria fede nel quotidiano. Questo lo scopo delle missioni popolari, «una tradizione in questi ultimi anni per i seminaristi del Seminario Romano Maggiore e un servizio alla Chiesa locale», spiega don Alessandro Borraccia, formatore e referente delle attività che hanno avuto luogo tra il 25 settembre e il 2 ottobre. «Sono in particolare tre le realtà che sono state interessate dalle missioni popolari di quest’anno – riferisce il sacerdote –: la XIV e la XV Prefettura, che hanno vissuto la sfida della collaborazione e del fare rete, il punto vocazionale giovani del Seminario Minore e l’esperienza più tradizionale e residenziale delle parrocchie di Sant’Enrico e di Sant’Ignazio di Antiochia».

A partire dal coinvolgimento dei “Punti giovani” attivi nella diocesi, per i seminaristi – al ritorno in Seminario dopo il tempo estivo e prima della ripresa degli impegni di studio – si è trattato di «vivere una pastorale di contatto e di relazione personale con i più giovani», sono ancora le parole di don Borraccia.

A fare da perno per il settore Est è stata la parrocchia di Santa Giulia Billiart. «Alla luce del tema scelto per questa esperienza, “Coraggio, sogniamo insieme”, è stato promosso il vivere insieme dei seminaristi con i giovani della parrocchia, per aiutarli a maturare nella loro fede – dice il parroco don Manrico Accoto –, ma anche lo stare insieme tra le 18 parrocchie delle due prefetture, nel tentativo di iniziare un percorso di condivisione e collaborazione pastorale. È solo un inizio ma, come dice Papa Francesco, è importante avviare dei processi».

Oltre alla convivenza residenziale in parrocchia – con la condivisione di momenti di preghiera, dei pasti e delle attività serali –, la missione popolare ha visto i seminaristi mettersi in dialogo con i giovani del territorio, «incontrandoli all’uscita delle scuole o alle stazioni della metropolitana, dove hanno riscontrato talvolta indifferenza ma altre volte anche curiosità e interesse», dice don Borraccia. Partecipata e sentita anche «l’esperienza “Luce nella notte”, con l’adorazione e momenti di testimonianza», aggiunge.

«Preghiera, studio e stare insieme» sono i tre presupposti che per don Andrea Cola, rettore del Seminario Romano Minore, «favoriscono nei giovani un buon discernimento» e che hanno caratterizzato anche le giornate della missione popolare. Alla base «dell’esperienza residenziale, dei colloqui personali e delle attività, come la realizzazione di un murales o la pulizia dei giardini di Villa Pamphili», spiega il rettore, c’è stato l’impegno di far sperimentare ai 25 giovani che frequentano il Punto vocazionale che afferisce al Seminario «l’amicizia con Gesù, affinché capiscano qual è la strada che vogliono percorrere nella loro vita».

di Michela Altoviti da Roma Sette

10 ottobre 2022

A San Giuseppe Moscati la festa in stile sinodale

Una festa “aperta”, in sinergia tra i comitati di quartiere e la parrocchia San Giuseppe Moscati, per ripartire con decisione dopo l’interruzione delle attività per la pandemia. Così a Cinecittà Est si è conclusa ieri (domenica 9 ottobre 2022) la tre giorni dedicata alla festa di quartiere. “È Festa….. insieme per il Quartiere – Cinecittà in Fest” il titolo della manifestazione. Quest’anno a promuoverla insieme sono appunto la parrocchia San Giuseppe Moscati, guidata da sei anni dal congolese don Francois Mushinzi Bakunda, e la Rete CinEst, con l’intento di riprendere le esperienze degli anni passati – fino al 2019 si è tenuta sia la festa parrocchiale che la CinecittàinfEst – e di “contaminarle” in un’unica festa.

«Per un 2022 di ripartenza dopo lo stop imposto dalla pandemia – spiega una nota congiunta della parrocchia e dei comitati di quartiere – convinti che le potenzialità che ha il nostro quartiere e che può ulteriormente sviluppare possano renderlo sempre più una comunità, che si riconosce prima di tutto nei suoi cittadini e negli spazi di aggregazione che sa realizzare. Pensiamo che sia un appuntamento di cui si è sentita la mancanza in questi due anni, un’occasione attesa dai cittadini per “stare insieme” e per questo c’è bisogno della festa. E lo pensiamo nonostante la drammatica crisi energetica che stiamo attraversando e le gravi problematiche sociali che ne stanno conseguendo, a partire dal lavoro e dal futuro per i giovani, i più colpiti dalla crisi climatica incombente».

Un programma ricco di eventi con dibattiti, musica, momenti culturali, concerti, animazione e, immancabile, uno spazio dedicato alla ristorazione. Ieri, alle 10.30, la Messa in oratorio e, a seguire, l’apertura dell’oratorio. Un’esperienza di comunione in stile sinodale.

10 ottobre 2022

Celebra la Messa nella parrocchia di Santa Maria della Fiducia in occasione della visita pastorale

Celebra la Messa nella parrocchia di Santa Maria della Fiducia in occasione della visita pastorale. 

Celebra la Messa nella parrocchia di San Pio X

Celebra la Messa nella parrocchia di San Pio X.

E’ entrata nella luce della Resurrezione Sabina, mamma del diacono Di Biase

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore del Diacono Bartolomeo Di Biase,
per la morte della sua cara mamma

Sabina
di anni 83

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Sabina il premio
della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno domani, sabato 8 ottobre 2022, alle ore 9.00,
presso la Parrocchia Sante Perpetua e Felicita
(Via Mentore Maggini, 51)
Una seconda funzione sarà celebrata lo stesso giorno alle ore 16.00
presso la Chiesa dell’Immacolata a Trinitapoli (Bitonto)

7 ottobre 2022

Don Luigi Di Liegro, l’attualità di una visione. 25° della morte. Il 12 ottobre al Campidoglio con Gualtieri e il cardinale De Donatis; Messa a Santi Apostoli con il cardinale Zuppi

La vita di don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas diocesana di Roma, rappresenta una delle pagine più alte della storia ecclesiale e civile della città del secondo Novecento. Ricordarlo, a 25 anni dalla sua scomparsa, significa ripercorrere una vicenda che intreccia l’impegno di cittadini, volontari e parroci, in un viaggio dentro la crescita di una coscienza civile in grado di rispondere ai bisogni di poveri ed emarginati. Il carattere innovativo e lungimirante dei servizi da lui creati ha modellato il welfare cittadino e del Paese, con l’attivazione di centri di ascolto, ambulatori, centri di raccolta e distribuzione di medicinali, ostelli e mense per le persone senza fissa dimora.

Una storia di giustizia, diritti e inclusione, che verrà esplorata il prossimo 12 ottobre nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle ore 9.30, nel corso dell’evento ‘Don Luigi Di Liegro, l’attualità di una visione. 25° anniversario dalla morte’. In serata, presso la basilica dei Santi XII Apostoli, verrà celebrata una messa in memoria di don Luigi di Liegro, presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e concelebrata da monsignor Riccardo Lamba, vescovo ausiliare della diocesi di Roma.

L’introduzione dei lavori è affidata a Paolo Conti, consigliere della Fondazione don Luigi Di Liegro. A seguire gli interventi del cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità presso la diocesi di Roma, di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, di Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma e di padre Sandro Barlone, presidente Fondazione Di Liegro. La prima sessione dei lavori è intitolata ‘Misericordia e verità s’incontreranno giustizia e pace si baceranno’ ed è moderata da Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, e conterà sulla partecipazione di Toni Mira, caporedattore di Avvenire, di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, di Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma e di Claudia Terracina, giornalista.

Il titolo della seconda sessione è ‘Dai loro frutti li riconoscerete’, moderata da Paolo Conti, con Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Abdellah Redouane, segretario generale Moschea di Roma, Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, Claudio Cecchini, direttore generale Opera Romana Pellegrinaggi, Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore, Daniela De Robert, componente del Collegio Autorità Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Leonardo Magnani, presidente dell’ Associazione Cultura della pace, Luca Pacini, responsabile dell’Area Welfare e Immagrazione dell’ANCI, Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli e Luigina Di Liegro, segretario generale della Fondazione Di Liegro.

7 ottobre 2022

In Vicariato presiede il Consiglio di Presidenza dell’Opera Romana Pellegrinaggi

In Vicariato presiede il Consiglio di Presidenza dell’Opera Romana Pellegrinaggi.

Al via l’ottobre missionario: il 15 la veglia e il “Festival”

«I doni ricevuti vanno condivisi. Un missionario non è altro che colui che va a condividere il dono della fede. E la cooperazione missionaria è sempre condivisione da entrambe le parti, scambio di fecondità reciproca». All’inizio dell’ottobre missionario il vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano per la Carità e per i Migranti, riflette sul senso della missionarietà, a partire dal tema scelto per la Giornata missionaria mondiale del 23 ottobre, e presenta le iniziative diocesane. La veglia missionaria, innanzitutto, che si terrà sabato 15 ottobre. E quest’anno c’è una novità: il momento di preghiera, in programma alle ore 18.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, presieduto da monsignor Ambarus, sarà preceduto da una sorta di “Festival missionario”, a partire dalle 15 nel cortile del Palazzo Lateranense. Promosso dal Centro missionario diocesano con la Consulta diocesana degli Istituti Religiosi Missionari e con l’Equipe Efim, il festival vedrà alternarsi momenti di animazione e testimonianze, con brani suonati dalla band 70volte7; sarà inoltre allestita una mostra missionaria mentre sotto i portici del cortile verranno disposti gli stand di realtà impegnate nei cinque continenti. I partecipanti si sposteranno poi nella vicina basilica lateranense per la veglia, durante la quale verrà consegnato il mandato missionario a diciotto religiosi appartenenti a diversi istituti, che partiranno per la missio ad gentes.

«Sarà un pomeriggio di festa e di preghiera», lo definisce il vescovo Ambarus. A fare da filo conduttore, il tema scelto per la Giornata mondiale, “Di me sarete testimoni” (At 1,8), e le parole scritte dal Santo Padre nel messaggio preparato per l’occasione. «Nel corso degli ultimi trent’anni i missionari ad gentes sono purtroppo in costante decrescita – rileva il presule –. La Chiesa è per sua natura missionaria; è necessario dunque un sussulto di missionarietà, perché una Chiesa che non ha missionari è una Chiesa sterile. Come ci insegna Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata missionaria 2022, “la Chiesa di Cristo era, è e sarà sempre una Chiesa in uscita verso i nuovi orizzonti geografici, sociali, esistenziali, verso i luoghi e le situazioni umane di confine, per testimoniare a tutti l’amore di Cristo”». Necessario, allora, rilanciare i gruppi missionari, come auspica il vescovo: «Per quest’estate stiamo preparando la ripartenza dei gruppi missionari – annuncia –, in modo che possano fare esperienze di missione, per periodi brevi, in altri continenti. Senza dimenticare mai, però, che la missione è di tutti e su tutti i fronti, non solo ad extra ma anche ad intra. Se si va in Perú, ad esempio, è anche importante incontrare la comunità peruviana di Roma».

Il mese missionario «ogni anno è una novità, non è mai la ripetizione di quello precedente – osserva suor Elisa Kidane, che dirige il Centro missionario diocesano –. Il Papa ci ricorda che la missionarietà non è mai protagonismo, ma è l’impegno a rendere conosciuta la Buona Notizia, che noi dobbiamo narrare con la nostra vita. Ben venga, una volta l’anno, un mese missionario, che ci scuota dall’apatia e che ci inviti a prendere sul serio le parole di Papa Francesco, che costantemente ci invita a uscire e ad incontrare l’umanità dolente». In questo ottobre missionario, suor Elisa invita a riflettere anche sul sacrificio di tanti laici, religiose, religiosi e sacerdoti, uccisi mentre portavano l’annuncio del Vangelo in contesti difficili. Il pensiero della direttrice del Centro missionario, comboniana, va in particolare alla consorella suor Maria De Coppi, uccisa a Chipene, in Mozambico, nella notte tra il 6 e 7 settembre scorso. «La morte di suor Maria ci ricorda che sono ancora tante le persone che soffrono e muoiono a causa di ingiustizie – riflette suor Elisa –, che tanto lavoro c’è ancora da fare, da parte di tutti. Papa Francesco, nel suo messaggio per questa Giornata mondiale, invita tutti noi a testimoniare la novità di Cristo, non solo i missionari».

3 ottobre 2022

Caritas, riparte il centro diurno di via Venafro

Il Centro di aggregazione giovanile 5D, promosso dalla Caritas di Roma in via Venafro 26, riprende le attività rivolte principalmente ad adolescenti e giovani del quartiere Tiburtino Terzo.

Sono tre le proposte che inizieranno ad ottobre, interamente gratuite: i Corsi di Italiano L2 (le lezioni si terranno il lunedì e il mercoledì dalle 15.30 alle 17); l’Aula studio con il doposcuola (martedì e giovedì dalle 15 alle 18); il corso pratico-teorico di pizzeria con rilascio di attestato finale.

Per informazioni e iscrizioni: diurno.minori@caritasroma.it.

«Ogni azione di formazione deve generare conversione»: il cardinale De Donatis al campo unitario dell’Ac

«Carissima Azione cattolica di Roma, davvero in queste giornate hai avuto modo di ravvivare il dono di Dio; la forza della Parola e della comunione ti spinge ora con maggiore forza ad uscire, non vergognandoti di dare testimonianza al Signore nostro, con la dolcezza di custodire il bene prezioso che ti è stato affidato, frutto di una storia bella di santi e di laici che hanno fatto dell’evangelizzazione la passione unica della loro esistenza». Così il cardinale vicario Angelo De Donatis ha salutato i membri dell’Azione cattolica diocesana lo scorso 2 ottobre, celebrando la Messa a conclusione del campo unitario per educatori, responsabili parrocchiali, équipes e soci dell’associazione.

Il campo è partito il 30 settembre a Morlupo, presso la Casa per ferie Rogate, e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di don Giorgio Nacci, assistente diocesano del Settore Giovani di Ac e responsabile del Servizio di pastorale giovanile della diocesi di Brindisi-Ostuni; di Luca Girotti, docente di Pedagogia e incaricato regionale dell’Azione cattolica Marche; di Domenico Barbera, dalla diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, membro della Commissione nazionale testi e membro dell’equipe nazionale Mlac; e di Maria Chiara Carrozza, dalla diocesi di Sulmona, consigliere nazionale per il Settore Giovani e incaricata regionale per l’Abruzzo Molise.

«La formazione, e voi lo sapete bene – ha detto ancora il cardinale De Donatis nella sua omelia – non coincide con la quantità di informazioni, con l’acquisizione di competenze e la crescita di esperienze, ma essa deve coincidere con la conversione. Se non si comprendesse ciò, ogni atto formativo sarebbe sterile. Ogni azione di formazione deve generare conversione, deve aggiungere fede, aumentarla, far nascere la passione per la relazione personale con Cristo. Ciò che deve farvi innamorare e spingervi ad andare è di partecipare all’azione materna della Chiesa di generare fede, generare dei credenti. Vorrei essere grato con voi per una schiera bella di credenti che a Roma hanno trovato il Signore grazie ai vostri itinerari e alle vostre proposte».

5 ottobre 2022

Alla Pontificia Università Lateranense celebra la Messa in occasione dell’apertura del nuovo anno accademico

Alla Pontificia Università Lateranense celebra la Messa in occasione dell’apertura del nuovo anno accademico.

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