7 Maggio 2025

Il 21 settembre si apre la causa di beatificazione di Chiara Corbella

Avrebbe festeggiato i dieci anni di matrimonio con il suo Enrico il prossimo 21 settembre, Chiara Corbella. Invece, tra due venerdì, si aprirà ufficialmente la sua causa di beatificazione e canonizzazione. A presiedere la cerimonia, a mezzogiorno, sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis; non si terrà, come di consueto, nell’Aula della Conciliazione, ma nella basilica di San Giovanni in Laterano, visto che si attengono centinaia di partecipanti.

«Laica e madre di famiglia», si legge nell’editto che dà il via al processo, firmato dal cardinale vicario lo scorso 2 luglio. «Il 13 giugno 2012 moriva a Pian della Carlotta (Manziana) la Serva di Dio Chiara Corbella – scrive De Donatis –, laica e madre di famiglia, sposa e madre di grande fede in Dio. Dopo essersi sposata il 21 settembre 2008 si trovò ben presto a vivere situazioni davvero difficili quali la morte di due figli piccoli, poco dopo le nascite. Durante la terza gravidanza, a Chiara fu diagnosticato un tumore. Le eventuali cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul bambino che portava in grembo, ma l’attesa ne avrebbe compromesso l’efficacia». Non ebbe dubbi: «Decise di portare a compimento la gravidanza» prosegue il cardinale, ripercorrendo la biografia di questa giovane romana, morta a soli 28 anni. «La sua oblazione – scrive ancora – rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte».

La storia di Chiara, le sue scelte, toccano i cuori di tanti. Al suo funerale, nella chiesa di Santa Francesca Romana all’Ardeatino, una folla infinita le vuole dare l’ultimo saluto. La sua tomba, al cimitero del Verano, diventa meta di pellegrinaggi. «La fama di santità è suscitata sempre dallo Spirito Santo – spiega padre Romano Gambalunga, carmelitano scalzo, postulatore della causa di beatificazione –. C’è un disegno di Dio che ci indica questa persona, le sue vicende e il suo modo di affrontare la vita come possibile modello di ispirazione per i credenti. Da un punto di vista umano poi possiamo cercare di capire perché susciti questo interesse, questa simpatia e perché impatti la vita di tante persone, anche lontane dai confini del nostro Paese. Questo succede perché Chiara era una ragazza normale, piena di interessi, amava viaggiare, suonava il violino e il pianoforte. Aveva avuto un fidanzamento come quelli di tutti, anche travagliato, fatto di mollarsi e riprendersi. Ma in tutto quello che lei vive, fin da bambina, grazie all’educazione profondamente cristiana, è sostenuta dalla preghiera». La storia personale di Chiara Corbella, prosegue il religioso, colpisce perché «risplende della luce del Vangelo, è Vangelo vissuto, vivente». Anche «le maternità difficili e poi la sua malattia sono stati esperienza della Croce – conclude padre Gambalunga – e la Croce è la porta per la Pasqua, per entrare nella vita nuova ed essere fruttuosa per tutti, per la Chiesa e per il mondo».

A cinque anni dalla morte della giovane madre viene fondata l’Associazione Chiara Corbella Petrillo «per avviare e supportare la sua causa di beatificazione – spiega il presidente Massimiliano Modesti –. Già da prima però, abbiamo cercato di far conoscere la sua storia rispondendo alle richieste di testimonianze che ci arrivavano sia dall’Italia che dall’estero, consapevoli e grati di aver ricevuto in Chiara un grande dono per noi e per la Chiesa intera». Massimiliano ha conosciuto la Corbella quando era ancora in vita; sua moglie Daniela, anche lei membro dell’associazione, era la ginecologa che la seguiva. «Abbiamo accompagnato Chiara e Enrico in tutte le prove della loro vita coniugale – racconta –. Starle accanto ci ha aiutato a vedere l’Amore di un Papà in Cielo che “se toglie è per darti molto di più”». L’avvio della causa di beatificazione, conclude, significa «che la Chiesa riconosce ufficialmente Chiara come una buona compagna di viaggio verso il Cielo. Ora l’annuncio della Buona notizia, può trovare in lei ancora più di prima una strada preferenziale per raggiungere il cuore e la vita delle persone».

di Giulia Rocchi

9 settembre 2018

Il 21 ottobre il convegno “Nessuno a Roma è fuori sede”

“Nessuno a Roma è fuori sede. L’accoglienza dell’intelligenza a Roma”. E’ questo il tema dell’incontro che si svolgerà sabato 21 dalle 9.15 nella Residenza Universitaria De Lollis, in via Cesare De Lollis 20, nell’ambito della Settimana dell’accoglienza, promossa dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria diocesana.
L’incontro, promosso dalla Pastorale Universitaria diocesana in collaborazione con Laziodisu, l’Ente al Diritto agli Studi Universitari nel Lazio e dalla Regione Lazio, che sarà aperto dal saluto del vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, delegato per la Pastorale Universitaria diocesana e dalla relazione di Federico Cinquepalmi Dirigente dell’Ufficio per l’internazionalizzazione della formazione superiore, sul tema “Investire nell’accoglienza”.
La mattinata proseguirà sulla tematica dell’accoglienza degli studenti fuori sede e stranieri. Ne parleranno Massimo Smeriglio, Vice Presidente della Regione Lazio e Assessore alla Formazione, Università, Scuola, Ricerca e Turismo; Carmelo Ursino, presidente ANDISU, Associazione nazionale per gli organismi per il diritto allo studio universitario; Daniele Frongia, Assessore Sport, Politiche Giovanili, Grandi Eventi di Roma; Francesco Bonini, Presidente CRUL, il Comitato Regionale di coordinamento delle Università del Lazio e CRUP. Successivamente si aprirà una tavola rotonda sul tema “I soggetti dell’accoglienza” e sarà concentrata su un confronto tra i giovani e i responsabili delle differenti case di accoglienza e realtà aggregative per universitari della capitale. I lavori saranno conclusi dal vescovo Leuzzi. Per info: www.uniurbe.org<http://www.uniurbe.org>

Il 21 novembre la Gmg diocesana

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

“Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” (cfr. At 26,16). È un invito speciale per i giovani a dare il tema alla accompagna la Gmg diocesana, in programma domenica 21 novembre, solennità di Cristo Re. Per l’occasione Papa Francesco invita tutti gli adolescenti e i giovani della diocesi di Roma a partecipare alla Messa delle ore 10 nella basilica di San Pietro.

Il Servizio diocesano per la pastorale giovanile risponde all’appello «con grande gioia», sottolinea il direttore don Alfredo Tedesco. «La Gmg diocesana – osserva – è una splendida occasione per mettere in evidenza la ricchezza della Chiesa locale, includendo anche i giovani meno presenti e meno attivi nelle strutture pastorali consolidate. Vogliamo che tutti si sentano “invitati speciali”, attesi e ben voluti, amati, nella loro irripetibile unicità e ricchezza umana e spirituale. Vuole essere un’occasione per stimolare e accogliere anche tutti quei giovani che sono alla ricerca di un loro posto nella Chiesa e che ancora non hanno trovato. La celebrazione diocesana, che noi abbiamo la grazia di vivere col Santo Padre è un momento privilegiato di incontro con le nuove generazioni, uno strumento di evangelizzazione del mondo dei giovani e di dialogo con loro, a cui non possiamo assolutamente sottrarci».

Per quanti lo desiderano, oltre che partecipare alla Messa con il Santo Padre, il Servizio per la pastorale giovanile propone anche un cammino a piedi. «Partiremo in pellegrinaggio a piedi, alle ore 6.45 da piazza San Giovanni in Laterano – annuncia don Tedesco – e arriveremo dopo un’oretta a piazza San Pietro, in attesa di entrare in basilica».

Per partecipare alla Messa del Santo Padre è necessario avere il biglietto, gratuito. Le iscrizioni possono essere effettuate tramite un link realizzato dal Servizio diocesano, e poi ritirare i biglietti presso la portineria del Vicariato, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. Per chi invece sceglierà di partecipare al pellegrinaggio da San Giovanni ci sarà la possibilità di ricevere i biglietti direttamente domenica mattina alla partenza.

5 novembre 2021

Il 21 giugno la chiusura del processo di beatificazione di Chiara Corbella

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Venerdì 21 giugno 2024, ore 12, si terrà nella basilica di San Giovanni in Laterano la sessione di Chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e dei segni della Serva di Dio Chiara Corbella. La cerimonia sarà presieduta dal vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma. Saranno presenti i membri del Tribunale diocesano che hanno condotto l’inchiesta: monsignor Giuseppe D’Alonzo, delegato episcopale; don Giorgio Ciucci, promotore di giustizia; Marcello Terramani, notaio attuario.

«Il 13 giugno 2012 moriva a Pian della Carlotta (Cerveteri) la Serva di Dio Chiara Corbella, laica e madre di famiglia, sposa e madre di grande fede in Dio», si legge nell’editto che ha dato il via alla causa, il 21 settembre 2018. Chiara, «dopo essersi sposata il 21 settembre 2008 si trovò ben presto a vivere situazioni davvero difficili quali la morte di due figli piccoli, poco dopo le nascite. Durante la terza gravidanza, a Chiara fu diagnosticato un tumore. Le eventuali cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul bambino che portava in grembo, ma l’attesa ne avrebbe compromesso l’efficacia». Non ebbe dubbi: decise di portare a compimento la gravidanza. Morì a soli 28 anni.

Qui il collegamento YouTube per la diretta streaming

15 maggio 2024

Il 21 febbraio la celebrazione per le confraternite

Dopo l’interruzione dovuta all’emergenza sanitaria, riprende il cammino degli appartenenti alle confraternite nella diocesi di Roma. E ricomincia proprio con la Quaresima: l’appuntamento è infatti per celebrare insieme l’Eucaristia nella basilica di San Giovanni in Laterano domenica 21 febbraio 2021 alle ore 17.30. In quella prima domenica di Quaresima infatti nella basilica si tiene l’annuale celebrazione della Stazione Quaresimale.

«Sarà bello ritrovarci come confraternite – commenta padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico del Vicariato e delegato del cardinale vicario per le confraternite –, indossando gli abiti propri, tutti riuniti intorno alle reliquie dei santi martiri, per avviare così il cammino penitenziale e vivere questo tempo di grazia della Quaresima con vero desiderio di conversione».

Per garantire il necessario distanziamento è necessario ritirare un biglietto gratuito di accesso alla basilica nella portineria del Vicariato (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 18.30), fino a esaurimento dei posti disponibili. I presbiteri che desiderano concelebrare possono portare con sé il camice e la stola viola. Prevista la possibilità di parcheggiare nel cortile lateranense (piazza San Giovanni in Laterano, 4), fino a esaurimento posti.

9 febbraio 2021

Il 2 settembre l’ordinazione episcopale di monsignor Di Tolve

Sabato 2 settembre, nel Duomo di Milano, alle 10.30, avrà luogo l’ordinazione episcopale di monsignor Michele Di Tolve, eletto vescovo lo scorso 26 maggio da Papa Francesco, che gli ha assegnato la sede titolare di Orrea e lo ha chiamato a essere vescovo ausiliare della diocesi di Roma. Monsignor Di Tolve è stato anche nominato dal Santo Padre nuovo rettore del Seminario Romano Maggiore, con il compito di rafforzare i rapporti tra le realtà di formazione al sacerdozio presenti nel territorio della diocesi di Roma e di coordinarne le attività, esercitando il suo mandato in accordo con il Consiglio episcopale e riferendo direttamente al Pontefice per le questioni di maggiore rilevanza. La celebrazione di sabato verrà trasmessa in diretta streaming sul nostro sito internet.

Monsignor Di Tolve, nato a Milano nel 1963 e ordinato sacerdote nel 1989, è attualmente parroco di San Giovanni Battista a Rho (Mi) e di Sant’Ambrogio ad Nemus a Passirana Milanese di Rho (Mi). Dal 2014 al 2020 è stato Rettore del Seminario arcivescovile di Milano e in precedenza, tra i vari incarichi, Responsabile del Servizio diocesano per l’Insegnamento della religione cattolica e Responsabile del Servizio per la Pastorale scolastica.

Il prossimo 21 settembre monsignor Di Tolve presiederà a Caravaggio la Messa concelebrata dai Vescovi lombardi in occasione della IX Giornata regionale dei sacerdoti e diaconi malati e anziani.

29 agosto 2023

Il 2 novembre il Papa al Laurentino. Le Messe negli altri cimiteri

Nella commemorazione dei fedeli defunti, venerdì 2 novembre, alle ore 16, Papa Francesco presiederà la celebrazione eucaristica nel cimitero Laurentino (via Laurentina km 13.500). Ad accoglierlo, il cardinale vicario Angelo De Donatis, il vescovo ausiliare per il settore Sud Paolo Lojudice, il cappellano della chiesa di Gesù Risorto, situata all’interno del Laurentino, monsignor Claudio Palma. È il quarto cimitero visitato dal Santo Padre in occasione della commemorazione dei defunti: per tre anni consecutivi (2013, 2014 e 2015) celebrò la Messa al cimitero monumentale del Verano; nel 2016 fu a Prima Porta; mentre lo scorso anno si è recato al cimitero americano di Nettuno.

Celebrazioni eucaristiche sono in programma anche negli altri cimiteri romani: con il vescovo Guerino Di Tora, ausiliare per il settore Nord, il 2 novembre alle ore 16 nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura (piazzale del Verano, 3); con il vescovo Paolo Ricciardi, delegato per la pastorale sanitaria, al cimitero Flaminio (Prima Porta, via Flaminia km. 14.400) il primo novembre alle ore 16; con il vescovo Paolo Lojudice, ausiliare per il settore Sud, al cimitero di Ostia Antica (via di Piana Bella), il primo novembre alle ore 15.30

Nei prossimi giorni, in particolare nelle giornate dell’1 e del 2 novembre, giovani volontari distribuiranno all’ingresso dei cimiteri romani un sussidio per la preghiera curato dall’Ufficio liturgico diocesano. Il piccolo depliant comprende la preghiera del Padre Nostro, l’Ave Maria e l’Eterno riposo. «Un’opportunità per favorire la preghiera delle tante persone che in questo periodo si recano nei cimiteri per un omaggio alla tomba dei propri cari», spiegano dall’Ufficio, che già da alcuni anni ha promosso l’iniziativa. «Portare un fiore su una tomba – si legge nel sussidio – è un segno di speranza e di fede: ponendolo sulla terra o sulla pietra diciamo che nel nostro cuore c’è la certezza, la fiducia o almeno il desiderio che quella pietra o quella nuda terra tornino a fiorire, restituendo la vita a chi ci è caro».

31 ottobre 2018

Il 2 maggio l’ordinazione episcopale di monsignor Benoni Ambarus

Non più sabato primo maggio, ma domenica 2 maggio, alle ore 17.30, si terrà nella basilica di San Giovanni in Laterano la celebrazione per l’ordinazione episcopale di monsignor Benoni Ambarus, il nuovo ausiliare della diocesi nominato dal Papa il 20 marzo scorso, che avrà la delega alla Carità, alla Pastorale dei migranti (in particolare Rom e Sinti) e quella per il Centro missionario diocesano. Presiederà il cardinale vicario Angelo De Donatis; conconsacranti saranno il cardinale Enrico Feroci, predecessore di Ambarus alla guida della Caritas diocesana, e l’arcivescovo di Bucarest, Aurel Perca. Alla celebrazione prenderà parte una rappresentanza degli ospiti dei centri della Caritas di Roma, che in questi anni hanno avuto modo di conoscere da vicino il sacerdote. La celebrazione potrà essere seguite in diretta sulla pagina Facebook della diocesi di Roma e in differita su Telepace alle ore 20.35.

Il nuovo vescovo è direttore della Caritas di Roma dal primo settembre 2018; ne era già vicedirettore dal 16 ottobre 2017. Nato il 22 settembre 1974 a Somusca-Bacau (Romania), entra al Seminario Minore della diocesi di Iasi, in Romania, nel 1990; frequenta il Seminario Maggiore di Iasi e nel 1996 arriva a Roma, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove completa gli studi e consegue il baccalaureato in Teologia. Il 29 giugno del 2000 viene ordinato presbitero a Iasi. A Roma, nel 2001, consegue la licenza in Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Educatore al Maggiore dal 2001 al 2004, è nominato collaboratore parrocchiale a San Frumenzio ai Prati Fiscali, di cui sarà viceparroco fino al 2010. Dal 2010 al 2012 è viceparroco a Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae. Nel 2012 don Ambarus diviene parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana, la prima comunità romana a ricevere la visita pastorale di Papa Francesco, il 26 maggio del 2013.

19 aprile 2021

Il 19 marzo riapre San Giuseppe dei Falegnami

Altra riapertura straordinaria per la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, dopo il crollo parziale del tetto avvenuto il 30 agosto del 2018. Martedì 19 marzo sarà possibile nuovamente visitare e partecipare alla celebrazione nella chiesa ai piedi del Campidoglio, sopra al Carcere Mamertino dove fu imprigionato san Pietro. La riapertura coincide con la solennità di san Giuseppe, a cui il luogo di culto è dedicato: per l’occasione, alle ore 18, il cardinale Francesco Coccopalmerio, titolare della chiesa e presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi, guiderà un momento di preghiera; sarà presente il rettore di San Giuseppe dei Falegnami, il vescovo ausiliare della diocesi di Roma monsignor Daniele Libanori. Durante la liturgia – che sarà animata dal Coro della diocesi di Roma – ci sarà una speciale benedizione ai papà, in coincidenza con la loro festa. «Una festività – sottolinea monsignor Libanori – tanto cara a tutti». Per la giornata di martedì 19, la chiesa sarà aperta ininterrottamente dalle 9 alle 20.

La preghiera sarà preceduta, alle ore 17, dal saggio di musica Orchestra Arcobaleno dell’Istituto comprensivo via delle Carine. Alle ore 19 saranno invece offerti i tradizionali bignè di san Giuseppe. «La riapertura – spiega don Pierluigi Stolfi, direttore dell’Ufficio per l’edilizia di culto della diocesi di Roma –, avviene all’indomani del decreto di dissequestro della porzione di copertura rimasta in opera da parte dell’Autorità giudiziaria. Con il dissequestro di tutte le aree dell’edificio di culto il Vicariato potrà avviare le attività preliminari al progetto di restauro e riposizionamento dello splendido cassettonato ligneo»

«Attualmente la chiesa è posta in sicurezza – assicura il vescovo Libanori – ma i lavori necessari per il restauro del tetto saranno ancora lunghi. San Giuseppe dei Falegnami è sempre nel cuore dei romani; in tanti ci telefonano e ci chiedono notizie, e chiedono di poter celebrare matrimoni all’interno. Ci auguriamo di poter presto avere una riapertura definitiva». La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, lo ricordiamo, era stata già riaperta al pubblico durante il periodo delle festività natalizie.

Il 19 la veglia missionaria diocesana

Foto Diocesi di Roma / Gennari

«La missione per tutti richiede l’impegno di tutti. Occorre perciò continuare il cammino verso una Chiesa tutta sinodale-missionaria a servizio del Vangelo. La sinodalità è di per sé missionaria e, viceversa, la missione è sempre sinodale. Pertanto, una stretta cooperazione missionaria risulta oggi ancora più urgente e necessaria nella Chiesa universale come pure nelle Chiese particolari». Sono parole che Papa Francesco ha scritto nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale, che si celebra domenica prossima. “Venite al banchetto tutti” (Mt 22,9) è il tema scelto per l’occasione e sarà il filo conduttore anche della veglia missionaria diocesana, in programma sabato prossimo nella basilica di San Paolo fuori le Mura, con inizio alle ore 20.30. A presiederla sarà il vicario del Papa per la diocesi di Roma e prossimo cardinale, monsignor Baldo Reina.

Momento centrale della liturgia sarà la consegna della croce e del mandato a quanti sono in procinto di partire per le terre di missione. La celebrazione sarà inoltre arricchita dalle testimonianze di suor Mabel Mariotti, missionaria comboniana, vicedirettrice della Caritas di Pavia; suor Antonietta Papa, missionaria della Congregazione Figlie di Maria Missionarie, responsabile del progetto UISG Migranti in Sicilia; e di monsignor Giovanni Crippa, missionario della Consolata, vescovo in Brasile, che racconterà il miracolo dell’indio Sorino per intercessione del beato Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, che il giorno seguente verrà canonizzato da Papa Francesco.

«Il tema della Giornata missionaria mondiale – osserva padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese – intende affermare quella fratellanza universale che trova il suo incipit nella comunità dei credenti riuniti attorno alla mensa della Parola e del pane spezzato». Il mese missionario è anche un’occasione per sottolineare due aspetti importanti, aggiunge padre Albanese: «Il primo è quello vocazionale, perché c’è bisogno di anime generose disposte ad uscire fuori le mura per raggiungere i crocicchi delle strade, non solo quelle geografiche ma anche esistenziali. Un’attenzione particolare deve essere poi rivolta al tema della solidarietà: è bene ricordare che la raccolta per la Giornata missionaria mondiale non deve essere intesa come carità “pelosa”, ma come partecipazione al banchetto. Le offerte saranno devolute al fondo universale sotto l’egida delle Pontificie Opere Missionarie Internazionali per sostenere le giovani Chiese nelle periferie del mondo».

14 ottobre 2024

Il 15 settembre gli Uffici aprono alle ore 9.30

Il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la Messa per i dipendenti del Vicariato all’inizio dell’anno pastorale il giorno martedì 15 settembre alle ore 8.15, nell’abside della basilica di San Giovanni in Laterano. Pertanto in quella giornata gli uffici del Vicariato apriranno al pubblico alle ore 9.30.

7 settembre 2020

Il 14 ottobre il convegno “Giovani e droga a Roma”

“Giovani e droga a Roma” è il titolo del convegno promosso dalla diocesi di Roma, in programma per sabato 14 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre (via Principe Amedeo, 182 b).

L’evento vedrà nella prima parte gli interventi di due esperti. Innanzitutto, il professor Fabio Cannatà, dirigente scolastico dell’IISS Ambrosoli di Centocelle, che fornirà una fotografia rappresentativa del disagio cittadino, della devianza e marginalità giovanile, a partire dal suo contesto scolastico. Quindi prenderà la parola il professor Antonio Bolognese, dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Roma e Provincia, responsabile scientifico del gruppo di lavoro per la prevenzione, valutazione e divulgazione delle conseguenze prodotte dalla dipendenza di sostanze psicotrope, a partire dall’uso di cannabis e dal suo impatto sulla salute mentale dei giovani. Moderatrice dell’incontro sarà la giornalista Rai Francesca Ronchin. Prevista la diretta streaming sul canale YouTube della diocesi di Roma.

Nella seconda parte dell’incontro, ci sarà tempo per accostarsi a quattro stand informativi, che illustreranno esperienze, iniziative e attività operative già presenti sul territorio. Di seguito alcune brevi informazioni sugli stand con i contatti dei responsabili.

Stand Dap-Uepe
Don Marcello Bussotti – cappellano del Dap-Uepe: 3331629463
marcello.bussotti@giustizia.it
Restituire dignità umana agli esclusi dentro e fuori le carceri è l’esempio più significativo della cura verso coloro i quali hanno commesso qualche colpa e sono alla ricerca di un riscatto umano e sociale. Alla luce delle recenti novità legislative della Riforma Cartabia, ci si presenta l’opportunità di poter sostenere non più solo in carcere ma adesso anche sul territorio il cammino di persone ristrette per pene brevi (entro i 4 anni) sostitutive del regime carcerario. Si tratta di accogliere persone in regime di restrizione della libertà nelle varie modalità che noi consideriamo fragili, ed è a partire dalle loro fragilità che interviene l’aiuto della Chiesa al fine di suscitare in loro la scoperta di una via nuova da percorrere. Accogliere per reintegrare: significherà iniziare con l’aiutare a realizzare una attenta esecuzione del programma di recupero autorizzato dalla Magistratura competente. Si può entrare nel programma di recupero partendo dal favorire un’accoglienza che possa garantire vitto e alloggio. Saranno poi gli esperti a provvedere all’accompagnamento umano, sociale e sanitario.

Stand Ospedale da Campo per giovani (OdC)
ospedalecampogiovani@libero.it
Ospedale da Campo per giovani – contatti Facebook e YouTube
Don Giovanni Carpentieri: 3381863803
Mario Barborini: 3358038161
Giuseppe Caviglia: 3495740779
Andrea Migani: 3459358790
Ospedale da Campo per giovani (OdC) è un’iniziativa della Chiesa di Roma: con una serie di progettazioni, parecchie già in atto, è possibile incontrare giovani al di fuori dei circuiti ecclesiali. OdC collabora, accompagna, sostiene per creare una linea di azione pastorale nuova rivolta al territorio parrocchiale: al di fuori, estroflessa, continua per tutto l’anno come le abituali attività ad intra. OdC avvia incontri di prefettura/parrocchia con coloro che sono interessati a conoscere, essere operativi e a coinvolgersi.

Stand Don Antonio Coluccia
donantoniocoluccia@libero.it
• Visualizzazione e mappatura delle zone di spaccio presenti a Roma;
• Presentazione alle comunità delle parrocchie/prefetture, al cui interno ci siano piazze di spaccio, di cosa e come si deve conoscere;
• Di concerto con le risorse umane del territorio ecclesiale, attivazione di una serie di semplicissime iniziative, per incontrare le comitive di ragazzi e poterle strappare al business criminale;
• Attraverso l’utilizzo di alcuni social (radioweb, ecc.) avvio di incontri mensili per proporre alla diocesi varie tematiche che si differenziano a secondo della platea adulta, giovanile, genitoriale, ecc.;
• A turno, su social ben identificati si pubblicizza sono invitati a presentarsi centri di ascolto, infogiovani, punti di ascolto e tutte quelle agenzie educative presenti sui territori di Roma a cui rivolgersi per ciò che riguarda il disagio giovanile e le loro famiglie.

Stand Peer Education – Prof. A. Vento
prevenzioneprogetto@gmail.com
quaranta40.silvia@gmail.com
info@osservatoriodipendenze.it
La Peer Education è una metodologia di educazione/informazione che impiega la relazione tra persone dello stesso gruppo (per età, status e problematiche), ovvero tra pari, il che rende, agli occhi di chi impara, l’informazione più fruibile e gli interlocutori credibili ed affidabili, nonché degni di rispetto. Tale metodologia viene utilizzata per trasferire agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori (e agli allievi dei circoli sportivi), ai genitori e agli insegnanti, informazioni sui rischi associati all’uso di cannabis, alcool, strumenti tecnologici ed altre forme di dipendenza, con la costante supervisione ed il supporto del gruppo di lavoro dell’Associazione Osservatorio sulle dipendenze e dell’Ordine dei Medici di Roma. Tale intervento promuove salute e stili di vita sostenibili attraverso l’acquisizione di consapevolezza sull’argomento e nell’insieme migliora la salute della comunità.

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