9 Agosto 2025

Il Papa al Gemelli, la diocesi di Roma si stringe intorno al suo vescovo

Roma 27/2/2019 Papa Francesco Udienza generale in Piazza San Pietro Ph:Cristian Gennari/Siciliani

Tutta la Chiesa di Roma si stringe intorno al Santo Padre invocando la benedizione del Signore per una sua pronta guarigione.

Come riportato dalla Sala Stampa della Santa Sede, nella mattinata di mercoledì 7 giugno, “il Santo Padre al termine dell’Udienza Generale si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi.

L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti.

La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”.

 

7 giugno 2023

Il Papa ai sacerdoti: don Milani «una luce per il prete italiano»

Foto Vatican Media

È durato esattamente due ore l’incontro di Papa Francesco con i sacerdoti della diocesi di Roma tra gli 11 e i 39 anni di ordinazione, che si è tenuto oggi all’Università Pontificia Salesiana. Qui il Santo Padre è arrivato alle 16 e dapprima ha salutato i membri della comunità accademica dell’ateneo. Poi, nell’Aula Magna intitolata a Paolo VI, il dialogo con i circa 200 presbiteri presenti.

Dopo un breve saluto del vescovo Michele Di Tolve, delegato dell’Ambito per la cura del diaconato, del clero e della vita religiosa, e un momento di preghiera, si è aperto un colloquio tra il Papa e i preti presenti. Tra i temi affrontati, quelli di pastorale legati alla diocesi e al ruolo e all’identità del sacerdote, la bellezza di essere preti. In risposta alle domande, il Papa ha citato il modello di don Milani, «un grande, una luce per il prete italiano», il rischio di cadere nella mondanità, e ha parlato del bisogno di allargare l’accoglienza nelle parrocchie «a tutti, tutti, tutti!».

È emersa con forza la domanda della sofferenza delle persone, da accompagnare con vicinanza, compassione e tenerezza, tre qualità di Dio, da vivere – diceva il Papa – particolarmente per i vecchi. In questo senso si è parlato dell’importanza della pastorale ospedaliera e delle difficoltà della città di Roma: dell’emergenza abitativa, invitando alla generosità le congregazioni religiose provviste di strutture, del diffondersi delle droghe, della tragedia della solitudine, dei tanti che vivono il proprio dolore nell’invisibilità. «Nella vita di un prete l’invisibile è più importante del visibile, perché più denso, più doloroso» ha detto il Papa, e ha aggiunto: «Il nostro lavoro come preti è andare a cercare questa gente» perché «La chiesa o è profetica o è clericale: tocca a noi scegliere».

Il dialogo si è soffermato sull’attuale situazione in Europa e nel mondo, e il Papa ha citato con dolore le guerre in corso, in Terra Santa, Ucraina, ma anche in Myanmar, in Congo, e gli ingenti investimenti nelle armi, negli anticoncezionali, nelle spese veterinarie e nella chirurgia estetica. In tal senso ha esortato a lavorare nel magistero sociale della Chiesa, a un maggiore impegno per il bene comune, per la pace, e, in tempi di disimpegno e astensionismo, nella politica, «la più alta forma di carità».

La conversazione è stata l’occasione per ricordare e ringraziare il cardinale Angelo De Donatis, che il Papa ha lodato per la grande «capacità di capire e di perdonare», qualità preziose nel suo nuovo ruolo, dov’è chiamato ad essere «espressione del volto misericordioso del Padre». Nel concludere il Papa ha parlato del pericolo delle ideologie nella Chiesa ed è tornato sul tema dell’ammissione nei seminari di persone con tendenze omosessuali, ribadendo la necessità di accoglierle e accompagnarle nella Chiesa e l’indicazione prudenziale del Dicastero per il Clero circa il loro ingresso in seminario. Infine ha rivolto un ringraziamento ai preti presenti per il loro lavoro, esortandoli a continuare nel loro impegno, al discernimento comunitario e all’ascolto di tutti coloro che ad essi si rivolgono.

«Il Santo Padre oggi ha incontrato i preti che esercitano il loro ministero a Roma e che sono stati ordinati tra il 1985 e il 2013 – commenta il vescovo di Tolve –. Io li ho definiti un po’ le “colonne” della diocesi di Roma, perché sono preti che hanno davvero una corresponsabilità nella vita della diocesi, che portano anche dei pesi grandi. Il Papa li ha ringraziati per la loro dedizione, la loro passione, ha raccomandato loro di vivere il presbiterato con gioia e soprattutto tenendo insieme due grandi virtù: la fortezza e la mitezza. Ancora, ha ricordato di mettersi in ascolto del Popolo di Dio che è capace di indicarci, insieme nell’ascolto della Parola, quella che è la via che dobbiamo seguire oggi per essere una Chiesa profetica. All’inizio di questo anno che ci condurrà al Giubileo, davvero oggi è la scelta più bella che possiamo fare insieme con il Santo Padre».

11 giugno 2024

Il Papa ai sacerdoti giovani: vicinanza agli altri e tra di voi

Foto Vatican Media

Vicinanza. E’ stata la parola che Papa Francesco ha ripetuto più volte, questo pomeriggio, ai giovani sacerdoti della diocesi di Roma, quelli ordinati tra il 2014 e il 2024. Un centinaio i sacerdoti presenti nella Casa delle Pie Discepole del Divin Maestro, dove Francesco è arrivato questo pomeriggio attorno alle 16.30. Ad accoglierlo il vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma, e il vescovo Michele Di Tolve, delegato dell’Ambito per la cura del diaconato, del clero e della vita religiosa.

Dopo un saluto alla comunità delle suore e alle persone impegnate nei servizi della struttura, con le loro famiglie, nella cripta, il Papa è salito nella chiesa, dove si è svolto l’incontro. Al termine della lettura della Parola di Dio e di un momento di preghiera, e dopo il saluto di monsignor Di Tolve, si è svolta una conversazione tra il Papa e i sacerdoti presenti. Tra i temi al centro del dialogo l’esperienza dei primi anni di sacerdozio, la scoperta felice della fede della gente, ma anche la sfida del servizio ai malati, a cui rispondere con vicinanza, compassione, tenerezza, e le crisi a cui si va incontro nella vita sacerdotale. «Da una crisi non si esce mai da soli»: ha affermato il Papa.

Si è parlato anche della diocesi di Roma, del suo sviluppo, della bellezza, di alcune debolezze, a cui rispondere non col chiacchiericcio, ma col dialogo, e del percorso sinodale, del rischio di ridurlo ad uno slogan anziché sperimentarlo come una modalità di vivere la Chiesa. In questo senso il Papa ha citato l’Esortazione Apostolica Evangelii nuntiandi, di Paolo VI, «attuale, un gioiello, che regge la nostra pastorale», e il valore della paternità, un carisma che deve crescere nel sacerdote.

Il dialogo ha toccato anche il tema della solitudine nella città, di come vivere la vicinanza agli altri, anche in rapporti difficili, e Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di farsi vicini ai vecchi, come un «test di vicinanza», chiedendosi: «vado a trovarli, li ascolto?», e di farlo con pudore.
Nel salutare i giovani preti, il Papa li ha invitati alla prossima celebrazione del Corpus Domini, prevista per domenica 2 giugno, e li ha ringraziati per la preghiera e per la franchezza del dialogo.

«Questo è l’ottavo incontro del Papa con i sacerdoti: nei settori, tutti insieme a gennaio, con i sacerdoti anziani, e ora questo – ricorda monsignor Reina –. Come negli altri incontri, il Santo Padre ha espresso tutta la sua paternità. Qui oggi in modo particolare, perché aveva davanti il giovane clero. Ha raccolto le preoccupazioni e testimonianze di alcune di loro. Ha dato dei consigli, come quelli che dà un padre, un nonno potremmo dire, ai nipoti, ai figli più piccoli, legati alla sua esperienza. Ha parlato molto della vicinanza: agli anziani, ai malati, a coloro che vivono nel disagio. Ha raccomandato anche la vicinanza tra di loro, tra i sacerdoti, senza dare spazio a quel chiacchiericcio che a volte logora i rapporti e un sano vissuto spirituale. E’ stato un incontro molto bello e molto bella la franchezza con cui i giovani sacerdoti hanno posto le domande al Santo Padre, anche domande su questioni problematiche e lui ha risposto con naturalezza, senza nascondere problemi ma manifestando la sua volontà di affrontarli e risolverli in maniera positiva».

Concorda il vescovo Di Tolve: «L’incontro è stato desiderato dal Santo Padre, che sta vedendo pian piano tutto il presbiterio incardinato a Roma. Ha già visto i preti dai 40 anni ai 70 anni di Messa; oggi ha visto i preti appena ordinati, nel 2024, fino al 2014, quindi i preti dei primi 10 anni di ordinazione. Sono questi gli anni di una “performazione”: non basta solo la formazione in seminario, perché si diventa preti realmente esercitando il ministero. Le domande dei nostri preti sono state proprio in riferimento al loro diventare preti in mezzo al popolo di Dio, con i vari incarichi, con il tempo da vivere in rapporto a Dio e agli altri, ai bisogni della gente». Tra le tematiche emerse, racconta ancora il vescovo, «cosa vuol dire essere vicini alle varie condizioni umane. Hanno chiesto anche cosa vuol dire attraversare la crisi della gente e la crisi in cui loro si trovano, perché è una situazione difficile: il tempo della pandemia passata, il tempo della guerra, il tempo dei giovani che davvero sono irretiti da mentalità che li disorientano, la malattia della gente, la solitudine degli anziani, la situazione della casa a Roma…. Abbiamo anziani che vivono al quinto, settimo piano e da anni non possono scendere perché non ci sono gli ascensori! Hanno fatto domande su tutto, a partire da quello che loro stanno vivendo e chiedendo al Papa un consiglio. E’ stato un dialogo paterno, davvero tra padre e figli. Il Santo Padre si è raccomandato tanto sulla vicinanza a Dio, al vescovo, tra di loro nella fraternità e al popolo di Dio. Ecco, queste sono le quattro vicinanze da vivere sempre».

29 maggio 2024

Il Papa ai nuovi sacerdoti: «Ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita»

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Non padroni, ma custodi. Perché «la missione è di Gesù» e «nessuno di noi è chiamato a sostituirlo». Punta dritta a Cristo la bussola che Papa Leone XIV ha consegnato agli undici nuovi sacerdoti per la diocesi di Roma. Il pontefice li ha ordinati stamattina, 31 maggio, nella basilica di San Pietro e li ha invitati, sulla scia di San Paolo, a condurre «vite conosciute, leggibili e credibili».

Solo così, ha spiegato, «ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita, inviata a un’umanità ferita, dentro una creazione ferita. Non importa essere perfetti, ha aggiunto -, ma è necessario essere credibili».

Con il Papa, nel giorno della Visitazione della Beata Vergine Maria, hanno concelebrato il cardinale vicario Baldo Reina, diversi cardinali – tra cui anche Enrico Feroci -, il vescovo vicegerente Renato Tarantelli Baccari, i vescovi ausiliari Benoni Ambarus e Michele Di Tolve, i superiori dei Seminari e i parroci degli ordinandi.

Sette di loro hanno studiato al Pontificio Seminario Romano Maggiore: Pietro Hong Hieu Nguyen, Francesco Melone, Marco Petrolo, Giuseppe Terranova, Enrico Maria Trusiani, Federico Pelosio, Andrea Alessi. Gli altri quattro si sono formati al Redemptoris Mater: Cody Merfalen, Gabriele Di Menno Di Bucchianico, Simone Troilo e Matteo Renzi.

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Il Papa a Ostia, l’impegno delle parrocchie «in uscita»

Grande attesa per Papa Francesco che il prossimo 3 giugno alle ore 18 sarà ad Ostia per la celebrazione del Corpus Domini sulla piazza antistante la parrocchia Santa Monica, cui seguirà la processione eucaristica lungo Corso Duca di Genova con la conclusione nel parcheggio di via della Martinica, nei pressi della chiesa Nostra Signora di Bonaria. Per le parrocchie di Ostia che si preparano all’atteso appuntamento è tempo di discernimento, dopo i clamori dei media sui fatti di mafia e la riflessione diocesana sulle malattie spirituali, in un impegno «in uscita» accanto alla gente per far fronte alla crisi della fede e al disagio economico e sociale. Un tempo di verifica per una presenza rinnovata nella sostanza e nello stile, sentiti come urgenza comune. «Si sta cercando davvero di togliere le barriere tra le diverse proposte parrocchiali», spiega Angelica Alexandris Lucchi, responsabile del gruppo scout a Nostra Signora di Bonaria.

Lo conferma Marisa Licursi, a Regina Pacis nella pastorale giovanile: «Il nostro territorio ha un tesoro incredibile. Il Papa ci sta spingendo ad una sinergia ricca di futuro». Ed è la qualità delle relazioni che muove la giovane parrocchia Sant’Agostino a Stagni: «Ne è frutto l’oratorio – spiega Evelyn Franconieri, responsabile –: proposte quotidiane di sport, musica, lingue per 50 bambini e 25 adulti, condividendo le proprie capacità». Stessa dinamica a San Nicola di Bari: «Stiamo cercando di incontrare le persone, in modo nuovo», sottolinea Lorenzo Sambalino, papà di 3 bambini, del gruppo famiglie.

«Creare reti tra adulti, favorire incontro, ascolto, amicizia, in sinergia con il gruppo scout». E proprio dai limiti nascono anche nuove dinamiche: «Tanti ragazzi, terminata la catechesi per la cresima – sottolinea Fabrizio Vignato, catechista e papà di due ragazzi –, abbandonano la comunità. Questa consapevolezza ci spinge a generare una risposta». Il segreto è «fare squadra» per Marco Magistri, catechista delle Cresime, «anche nel poco tempo a disposizione».

Puntare poi ad una nuova capacità di accoglienza: «In un momento difficile della mia vita familiare – confessa Maria – ho sperimentato nella parrocchia, che frequentavo frettolosamente per le mie figlie, ascolto e attenzione. Poi l’invito alle catechesi per non credenti (promosse sul territorio dalle comunità neocatecumenali di Stella Maris, Regina Pacis e San Vincenzo De Paoli con circa 260 fratelli, ndr) che mi hanno permesso di guardare oltre». Di apertura parla anche Alessandro Bianconi, papà di 4 bambini, allenatore di calcetto a San Nicola di Bari: «Siamo scesi in campo con alcuni papà per offrire una porta di accesso alla comunità, ampia e rivolta alle famiglie più lontane. La scuola calcio – gratuita e attiva ogni sabato pomeriggio per junior e senior – accoglie ad oggi 40 ragazzi». Accoglienza mirata ancora della disabilità a Nostra Signora di Bonaria.

«A seguito dell’aumento di casi di disturbi dello spettro autistico o neuropsichiatrici», spiega Massimo Soraci, diacono. Da segnalare pure il progetto “cuore di cuoio”, laboratorio per giovani con diverse disabilità, con realizzazione e vendita di manufatti. Per tutti infine il desiderio di una visione e formazione qualificata d’insieme: apprezzatissime le iniziative promosse per gli operatori Caritas del territorio in frontiera quotidianamente nelle 8 parrocchie. Dalla distribuzione di cibi e vestiario, al servizio docce, al centro d’ascolto, allo sportello lavoro insieme al Centro per la vita, presidio di dignità per le mamme in difficoltà.

Su affettività e sessualità da segnalare i corsi con il metodo “teen star” a San Nicola di Bari, con 30 ragazzi coinvolti. E per i giovani, di «formazione senza sconti» parlano gli Scout d’Europa, ad Ostia dal 1976 con 3 gruppi ed oltre 350 ragazzi, che insieme ai 2 dell’Agesci portano l’esperienza scout a circa 500 giovani: «I ragazzi chiedono adulti credibili. Siamo chiamati a testimoniare loro con passione e alle famiglie con chiarezza la bellezza della proposta educativa, esigente per tutti – conclude Paolo Bramini, tra i responsabili – accogliendo e camminando generosamente insieme».

29 maggio 2018

di Laura Galimberti, da Romasette

Il Papa «ha riposato bene». Ieri la preghiera con il cardinale Parolin

«Il Papa ha riposato bene, tutta la notte». È quanto si legge nella comunicazione inviata questa mattina (martedì 25 febbraio) ai giornalisti dalla Sala Stampa della Santa Sede. Anche ieri sera era stata diffusa una nota che ha segnalato un «lieve miglioramento»: «Le condizioni cliniche del Santo Padre nella loro criticità dimostrano un lieve miglioramento. Anche nella giornata odierna non si sono verificati episodi di crisi respiratorie asmatiforme; alcuni esami di laboratorio sono migliorati. Il monitoraggio della lieve insufficienza renale non desta preoccupazione. Continua l’ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti. I medici, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi».

Intanto ieri sera, in piazza San Pietro, si è tenuto il Rosario guidato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, al quale hanno partecipato, cardinali residenti a Roma, capi Dicastero e membri della Curia romana, sacerdoti, suore, ma anche tanti giovani e famiglie. «Cari fratelli e sorelle, negli Atti degli apostoli si racconta che la Chiesa pregava intensamente mentre Pietro era custodito in prigione – ha esordito il porporato –. Da duemila anni si racconta che il popolo cristiano prega per il Papa che si trova in pericolo o è infermo. Anche in questi giorni, da quando il Santo Padre Francesco è ricoverato al Policlinico Gemelli, un’intensa preghiera si eleva per lui al Signore da parte di singoli fedeli e di comunità cristiane del mondo intero». Il cardinale ha poi proseguito: «Da questa sera vogliamo unirci anche noi pubblicamente a questa preghiera, qui nella sua casa, con la recita del Santo Rosario», ricordando l’iniziativa di preghiera iniziata appunto ieri e che continuerà in questi giorni. «Lo affidiamo alla potente intercessione di Maria Santissima, che invochiamo specialmente col titolo di Salus Infirmorum».

25 gennaio 2025

Il Palazzo Lateranense partecipa alla Notte dei Musei 2023

Il Palazzo Lateranense partecipa alle “Notte dei Musei 2023”, manifestazione promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Sabato 13 maggio, dalle ore 17 alle ore 23 (ultimo ingresso ore 22), il visitatore potrà passeggiare lungo le dieci sale di rappresentanza del primo piano nobile del Palazzo Apostolico e ammirare gli appartamenti del Papa aperti per la prima volta nella loro storia. Tutto accompagnato da brevi performance di musica barocca diffuse nelle sale del museo ed eseguite, con strumenti dell’epoca, dal Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Santa Cecilia di Roma: un’occasione per sognare in un viaggio unico immersi nelle composizioni dei maggiori autori del Seicento italiano.

Il tutto a un prezzo ridotto: il costo di ingresso al pubblico sarà di 1 euro. Consigliata comunque la prenotazione on line, con biglietti disponibili fino ad esaurimento posti, da effettuare direttamente sul sito internet https://www.palazzolateranense.com/it/acquista-i-biglietti/. Con la prevendita on line il costo totale sale a 2,50 euro.

Il ricavato servirà a sostenere concrete azioni di solidarietà ed inclusività sociale, come gli altri di analoghe iniziative ospitate dal Palazzo Lateranense. In particolare, i proventi della Notte dei Musei 2023 verranno devoluti a “Next Gen Together”, progetto della diocesi di Roma per l’inclusione sociale e digitale delle periferie.

10 maggio 2023

Il Palazzo del Vicariato chiuso fino al 15 aprile

Il Palazzo Apostolico Lateranense, sede del Vicariato di Roma, resterà chiuso da oggi, 31 marzo, fino al 15 aprile. Durante questo periodo si procederà ad una radicale sanificazione degli ambienti e degli arredi. Lo ha annunciato con una lettera il prelato segretario generale monsignor Pierangelo Pedretti.

«I provvedimenti presi nelle settimane scorse, al fine di contenere l’infezione da Coronavirus – ricorda monsignor Pedretti – avevano portato, in pochi giorni, i frequentatori professionali del Palazzo da circa 170 ad una dozzina». Ma «è il momento di una stretta ulteriore, meditata e necessaria».

31 marzo 2020

Il nuovo sito internet di San Giovanni in Laterano

Dalle 12 di oggi, martedì 11 marzo, è on line il nuovo sito internet della cattedrale di Roma, l’arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano: basilicasangiovanni.va

Grandi fotografie e una grafica sui toni del rosso e del bianco danno il benvenuto al visitatore, che in questo sito potrà trovare sia informazioni di servizio – come orari e indirizzi – sia alcuni cenni storici non solo sulla basilica, ma su tutto il complesso del patriarchio: il Battistero, la Scala Santa, il Palazzo Lateranense e perfino l’ospedale San Giovanni. «Anticamente dove c’era una basilica c’era anche un polo di carità e ospitalità», spiega don Stefano Cascio dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Roma, che ha curato la realizzazione del nuovo portale con il Dicastero per la comunicazione. Hanno collaborato alla stesura dei testi monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio diocesano per la catechesi, e le suore Missionarie della Divina Rivelazione, che da anni portano avanti percorsi di catechesi attraverso l’arte.

Da segnalare anche la possibilità di effettuare un tour virtuale della basilica lateranense, per tutti coloro che non possono visitarla di persona, e la presenza di alcuni podcast.

11 marzo 2025

Il nuovo sito del Tribunale interdiocesano di prima istanza

In un momento in cui i rapporti interpersonali sono ridotti e tutti siamo chiamati a restare in casa, il Tribunale interdiocesano di prima istanza apre il suo nuovo sito internet, per trasmettere comunicazioni a chiunque abbia bisogno. “Si comunica – si legge infatti sulla home page – che le sessioni istruttorie del Tribunale di prima istanza e di appello presso il Vicariato di Roma sono rinviate fino al 3 aprile c.a. Parimenti, a partire da oggi, si sospendono i termini di legge”.

11 marzo 2020

Il nuovo percorso formativo di animazione liturgica parrocchiale

Inizia sabato 18 novembre il nuovo percorso formativo per l’animazione liturgica parrocchiale promosso dall’Ufficio diocesano per la formazione liturgica e la celebrazione dei sacramenti, dal Pontificio Istituto Liturgico e dalla rivista “La vita in Cristo e nella Chiesa”.

«Il percorso formativo per l’animazione liturgica parrocchiale che viene proposto per il nuovo anno pastorale nasce nel contesto del terzo cantiere sinodale e dà attuazione ai principi espressi nella Lettera Apostolica Desiderio Desideravi. Allo stesso tempo affonda le sue radici nella consuetudine formativa post conciliare», si legge nella nota di presentazione. «Alla luce dell’art. 24 della Costituzione Apostolica In ecclesiarum communione, circa l’ordinamento del Vicariato di Roma – spiegano ancora i promotori – i laici che si formeranno attraverso questo percorso acquisiranno competenze per aiutare i pastori a “progettare, accompagnare, sostenere e verificare l’attività pastorale della comunità parrocchiale” (art. 24) e potranno far parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale, e del Consiglio Pastorale di Prefettura e di Settore. Essi potrebbero affiancare i parroci nell’animazione liturgica, costituendo eventualmente anche un’equipe liturgica che proseguirebbe (o avvierebbe) un percorso formativo e aiuterebbe i pastori nella preparazione e nello svolgimento delle celebrazioni della comunità».

Gli incontri del corso si terranno ogni 15 giorni, alternando appuntamenti in presenza e on line; la sede è l’Auditorium delle Pie Discepole, Comunità Regina Apostolorum, via Portuense 739. Previsto un piccolo contributo spese. Per ulteriori informazioni e iscrizioni: http://www.ufficioliturgico.diocesidiroma.it/.

8 novembre 2023

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