Partecipa all’incontro dei seminaristi alla Fraterna Domus di Sacrofano.
A Montefiolo gli esercizi ignaziani aperti a tutti
La Casa di spiritualità della diocesi di Roma a Montefiolo, nel comune di Casperia, in provincia di Rieti, ospiterà ogni mese gli esercizi ignaziani in collaborazione con il Centro Aletti, aperti a tutti. Il primo appuntamento è dal 3 al 9 ottobre, ma si avranno poi a cadenza mensile con diversi relatori.
Come detto si comincia il mese prossimo con padre Ivan Bresciani; dal 7 al 13 novembre li guiderà don Matteo Casadio; dal 28 novembre al 4 dicembre don Alessandro Palla, che della Casa di Montefiolo è direttore. Dal 30 gennaio al 5 febbraio interverrà invece Michelina Tenace; dal 6 al 12 marzo don Paolo Galardi; dal primo al 7 maggio don Paolo Rocca; dal 5 all’11 Marina Stremfelij e infine, dal 3 al 9 luglio, di nuovo don Alessandro Palla.
3 settembre 2021
L’11 settembre la Giornata mensile del malato
Inizia il nuovo anno pastorale, e il Centro diocesano per la pastorale sanitaria torna a proporre momenti di preghiera privilegiati per gli ammalati nella Giornata mensile del malato, da celebrare il giorno 11 di ogni mese. Sabato 11 settembre, allora, l’appuntamento è nella parrocchia di San Romano: alle ore 18 è previsto un momento di preghiera, al quale seguirà la Messa alle ore 19 presieduta dal vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per la Pastorale sanitaria.
«Una volta al mese cerchiamo di fissare lo sguardo sui malati del nostro territorio – spiegano dal Centro diocesano –, affinché ogni giorno ci sia sempre qualcuno che si prenda cura di loro!». Quello con la Giornata mensile del malato vuole essere «un esempio di condivisione, sensibilizzazione e azione verso il difficile e delicato ambito della malattia – proseguono –, spesso relegato dalle strutture specializzate».
3 settembre 2021
Cor, torna la formazione con Villaggio Oratorio 2021
Con la fine dell’estate torna l’appuntamento con la formazione del Centro Oratori Romani che quest’anno si presenta con la nuova proposta di “#Cambia Rotta – Villaggio Oratorio2021”, edizione speciale dei campus estivi che da sempre aprono l’anno pastorale dell’associazione laicale fondata dal Servo di Dio Arnaldo Canepa. L’invito per questa esperienza formativa è rivolto ad allievi, catechisti, animatori, responsabili e assistenti di oratorio: saranno attivati percorsi differenziati per fasce di età e momenti comuni, per ricostruire quel “Villaggio Oratorio” nel quale ciascuno offre i propri talenti e la propria presenza per aiutare un bambino a crescere.
L’appuntamento è da oggi, giovedì 2 settembre, fino al 5 al Seminario Minore di Roma. Obiettivo di questa innovativa esperienza è riscoprire il proprio ruolo in quell’oratorio “villaggio”, capace di attivare sinergie e valorizzare talenti perché ogni bambino e ragazzo possa crescere. All’interno della proposta formativa, saranno attivati percorsi differenziati per fasce di età e momenti comuni di incontro e scambio di esperienze. Ai pre-adolescenti è offerta l’esperienza di #PrendiIlLargo per incoraggiarli a conoscere l’oratorio, a non avere paura di scoprire la propria chiamata al servizio dei più piccoli, mentre sarà #SpiegaLeVele a sostenere gli adolescenti nella missione di catechisti e scoprire insieme dove ci può portare l’oratorio. La proposta del Cor non dimentica i giovani fra i 19 e i 25 anni con #PuntoNave per accompagnarli alla ricerca delle coordinate ecclesiali storiche che diano sostegno alla loro vocazione mentre agli adulti è offerta la proposta di #OrientaIlTimone, tre talk sera per riflettere con sacerdoti, catechisti adulti e responsabili degli oratori, sul senso di una ministerialità al servizio del bene comune.
Fra i relatori attesi ai talk di “Villaggio Oratorio” anche monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; don Armando Matteo, docente di teologia fondamentale alla Pontificia Università Urbaniana e sottosegretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede; Francesca Busnelli, docente di pedagogia sociale all’Università Pontificia Salesiana. I giovani di #PuntoNave avranno modo di incontrare e confrontarsi con don Paolo Asolan, docente di Teologia pastorale e preside dell’Istituto Pastorale “Redemptor Hominis” presso la Pontificia Università Lateranense; Maria Cinque, docente associata di didattica generale e didattica e pedagogia speciale per l’infanzia alla Lumsa; Carina Rossa, membro del comitato promotore del Global Compact on Education.
2 settembre 2021
Afghanistan, la lettera della Caritas sull’accoglienza
Di seguito il testo della lettera che la Caritas di Roma ha inviato ai parroci e ai responsabili Caritas della diocesi di Roma.
Carissimi, in questi giorni le drammatiche vicende dell’Afghanistan hanno profondamente scosso le nostre coscienze. Oltre all’indignazione di una campagna militare scriteriata durata vent’anni, costata vite umane e ingenti risorse economiche, vi è la frustrazione di sentirsi impotenti davanti a quanto sta accadendo.
Il ponte aereo organizzato dal Governo, che ha visto l’arrivo in Italia e l’accoglienza di circa tremila cittadini afgani, rappresenta per molti l’occasione di esprimere solidarietà a questo popolo martoriato.
Stiamo seguendo costantemente l’evolversi della situazione, in contatto con le Istituzioni pubbliche e altri interlocutori a livello locale, in modo particolare la Prefettura di Roma.
Sollecitati anche da numerose richieste che ci sono giunte dalle comunità parrocchiali vorremmo condividere alcune informazioni che ci sembrano necessarie in queste fasi così convulse.
Sono circa mille i cittadini afgani accolti nella Regione Lazio: la metà circa nei comuni della Provincia di Roma. Attualmente sono ospitati negli “Hotel-Covid” predisposti dalla Regione Lazio e coordinati dalle Asl e dalla Protezione civile. La loro permanenza in queste strutture è di circa due settimane, in isolamento fiduciario. Un periodo questo che consentirà alle diverse Autorità di predisporre un piano di accoglienza attraverso la rete SAI (Sistema accoglienza e integrazione) e CAS (Centri di accoglienza straordinaria), strutture che vengono già utilizzare per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale giunti nel nostro Paese.
È importante tenere presente che le persone arrivate con i ponti aerei sono collaboratori degli enti governativi e delle Ong italiane presenti in Afghanistan arrivati insieme ai familiari, molti verranno quindi accolti dalle stesse organizzazioni che hanno sponsorizzato il loro arrivo.
Diverse parrocchie e istituti religiosi hanno manifestato la disponibilità ad accogliere questi rifugiati. A tale proposito la Caritas diocesana di Roma è in contatto con la Prefettura di Roma per organizzare queste forme di ospitalità nell’ambito della rete SAI e CAR già esistente.
L’ospitalità dovrà garantire una serie di servizi necessari per il percorso di integrazione (tutela legale, scuola di lingua). Su questo la Caritas ha avviato da sei anni il programma di accoglienza diffusa “Ero forestiero” con dei tutor che supportano le parrocchie all’accoglienza.
È bene tenere presente che l’ospitalità richiesta è principalmente per nuclei familiari e per periodi di almeno sei mesi.
Quanti sono interessati all’accoglienza possono contattare la Segreteria di direzione della Caritas diocesana al numero 0669886424 email: direzione@caritasroma.it.
La solidarietà con il popolo afgano può anche esprimersi con l’accoglienza di immigrati giunti negli anni precedenti e che nel corso del tempo hanno visto mutare il loro status giuridico. Nel Centro Ascolto Stranieri in via delle Zoccolette 17 è attivo uno sportello legale per dare assistenza ai cittadini afgani che desiderano informazioni su ricongiungimenti familiari e per regolarizzare la loro posizione giuridica (informazioni al tel. 0688815300)
Al momento non è possibile prevedere dei Corridori umanitari dall’Afghanistan e dai Paesi limitrofi (Pakistan e Iran) dove, da molti anni, sono sfollati molte famiglie dopo l’avanzata dei talebani. Con Caritas Italiana stiamo chiedendo al Governo la possibilità di attivare corridoi umanitari dai campi di raccolta di Lesbo, in Grecia, e dalla cosiddetta “Rotta balcanica”, dove sono bloccati e vengono respinti alle frontiere migliaia di afgani in fuga.
Oltre ai rifugiati afgani a Roma abbiamo la presenza di centinaia di titolari di protezione internazionale provenienti dall’Africa subsahariana e da altri Paesi in difficoltà che non trovano possibilità di essere accolti e ospitati. Crediamo sia importante sottolineare come, proprio in questo momento in cui è forte la sollecitudine alla solidarietà, non si possano dimenticare questi fratelli che vivono gli stessi drammi e sventure. Sensibilizzare le nostre rispettive comunità su questo più ampio scenario, ci sembra un prezioso servizio che possiamo svolgere.
Nei prossimi giorni, dopo le indicazioni della Prefettura e della Protezione civile, forniremo ulteriori informazioni anche sui possibili prossimi passi da poter eventualmente compiere come comunità cristiana.
2 settembre 2021
A San Giovanni la Messa in comunione con il Congresso Eucaristico Internazionale
Domenica 12 settembre alle ore 17.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il vescovo ausiliare monsignor Paolo Ricciardi presiederà la celebrazione eucaristica a cui seguirà l’adorazione in comunione con il Congresso Eucaristico Internazionale, in programma dal 5 al 12 settembre a Budapest. «L’invito a partecipare è rivolto in particolar modo agli adoratori dell’adorazione perpetua della diocesi di Roma», sottolinea padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.
«In una diocesi come la nostra – riflette il vescovo Ricciardi -, sapere che ci sono tanti luoghi in cui c’è gente che adora il Santissimo Sacramento è un segno di forza ed un invito a tornare alla sorgente di grazia. L’adorazione non è una parentesi di intimità personale in cui si fugge dal mondo, ma un mettersi davanti a Cristo sentendoci nel cuore della comunità, della Chiesa e dell’umanità. E’ la fonte per ripartire ad annunciare il Vangelo con la nostra testimonianza di vita in ogni ambiente che abitiamo».
Per partecipare alla celebrazione è necessario avere il biglietto, gratuito, che può essere ritirato nella portineria del Palazzo del Vicariato, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 18.30.
Ministri straordinari della comunione, riprendono i corsi
«Con il nuovo anno pastorale vogliamo riprendere il percorso formativo dei ministri straordinari, perché sia sempre garantita La presenza della Chiesa presso i malati e a tutti giunga il conforto della Comunione Eucaristica». Padre Giuseppe Midili , direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma, illustra così i nuovi percorsi formativi per i ministri straordinari della comunione, che riprenderanno a settembre dopo la sospensione dovuta alla pandemia.
Innanzitutto, coloro che negli anni scorsi hanno frequentato gli itinerari di formazione per ministri straordinari della comunione e per varie ragioni erano assenti a uno o due appuntamenti, non devono recuperare nessun incontro, assicurano dall’Ufficio liturgico. Devono però spedire una copia del cartoncino cartaceo con i timbri delle presenze tramite posta ordinaria a Ufficio liturgico – P.zza S. Giovanni in Laterano, 6 – 00184 Roma, oppure consegnarla presso la portineria del Vicariato. A causa dell’emergenza Covid l’ufficio non riceve le persone in presenza. I tesserini dei ministri straordinari della comunione saranno consegnati ai parroci entro ottobre 2021.
Per chi ha fatto più di due assenze, invece, sono previsti tre incontri di recupero. si terranno domenica 26 settembre 2021, domenica 17 ottobre 2021 e domenica 24 ottobre 2021 dalle ore 16.30 alle ore 18.45, presso il Teatro Orione – Via Tortona, 7 (adiacente alla Parrocchia di Ognissanti) raggiungibile con l’autobus, con la Metro A – fermata Re di Roma, oppure in auto (ci sarà la possibilità di parcheggiare presso l’Oratorio, già dalle ore 15,30). Per accedere agli incontri ogni persona dovrà prima ritirare un biglietto gratuito presso la portineria del Vicariato, a partire da lunedì 6 settembre (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17). All’ingresso del Teatro Orione sarà controllata la temperatura e tutti indosseranno la mascherina.
Quanto ai parroci che desiderano incaricare nuovi ministri straordinari della comunione, devono predisporre e firmare il modulo di richiesta; la scheda di iscrizione; una foto tessera e un contributo spese e spedirli a: Ufficio liturgico – P.zza S. Giovanni in Laterano, 6 – 00184 Roma, oppure consegnarli presso la portineria del Vicariato, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 17. I ministri straordinari designati devono partecipare ai tre incontri di cui sopra. I moduli si possono scaricare dal sito internet dell’Ufficio liturgico diocesano.
27 luglio 2021
Fatima, De Donatis: «Solo chi è pieno di Dio è felice, anche in mezzo alle prove del mondo»
«Siamo arrivati smarriti, affaticati, preoccupati e poi, dopo tre giorni, eccoci ritrovati, sollevati, ricolmi di speranza. Siamo pronti a ‘occuparci delle cose del Padre’. E torniamo a casa, nella nostra dimensione quotidiana, certi che senza Gesù non possiamo fare nulla. Con Gesù al centro la nostra storia si volge sempre al bene». Lo ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis, nell’omelia della Messa che ha celebrato nella mattina del 31 agosto a Fatima, in conclusione del pellegrinaggio diocesano.
De Donatis a Fatima: «L’umiltà è il nostro “Green pass” per andare in Cielo»
«Ormai questo santuario ci è diventato familiare, è entrato nella “geografia della salvezza” delle nostre vite. Fatima è il punto di ri-partenza che Dio ha scelto per noi quest’anno, in questi tempi così difficili». Lo ha detto stamani il cardinale vicario Angelo De Donatis, nell’omelia della Messa che ha celebrato nel santuario di Fatima, durante il pellegrinaggio diocesano. «Siamo venuti qui cercando Dio e, attraverso Maria, lo stiamo ritrovando – ha osservato il porporato –. A lui abbiamo portato le nostre croci, le nostre prove. E lui ci viene incontro con la sapienza della Croce, stoltezza per il mondo, ricordandoci che solo se siamo crocifissi con Lui potremo gustare la pienezza della Vita». Quindi, la richiesta al Signore di «non toglierci le croci, ma di saperle trovare nella Sua e, con essa, la forza di portarle».
Invitando a guardare a Maria, «madre e maestra spirituale», il cardinale ha ribadito che «se crediamo di essere autodidatti nella fede, facilmente rischieremmo di perderci e di sbagliare». «Se camminiamo soli, lì dove troviamo “buio”, vediamo solo “oscurità”; con lei vediamo il passo prima della luce». Nelle parole del cardinale anche la volontà di «metterci alla scuola di Maria». «Secondo la sua logica, troviamo Fatima» non come «un insieme di segreti che annunciano distruzione e fine; ma una immensa luce di speranza in una storia di difficoltà e di prove». Infine, l’invito all’umiltà, «nostro “Green-pass” necessario per andare in Cielo». «Se vogliamo elevare lo sguardo al Cielo, siamo invitati ad essere piccoli».
Catechesi del cardinale vicario a Fatima 29 agosto 2021
Nel pomeriggio di domenica 29 agosto 2021, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha tenuto una catechesi nel Centro pastorale Paulo VI di Fatima. Riprendendo il messaggio delle apparizioni della Vergine Maria ai tre pastorelli, il cardinale ha affidato ai pellegrini le tre parole: pentimento preghiera e conversione. Il porporato ha approfondito in particolare la preghiera offrendo spunti per vivere un dialogo costante e intimo con Dio. Al termine della meditazione, terminata con un’esortazione alla conversione, i pellegrini hanno avuto modo di accostarsi al sacramento della Riconciliazione.
Messa internazionale a Fatima. De Donatis: “Qui per purificare il cuore”
Omelia della Messa internazionale a Fatima, 29 agosto 2021. “Il confine tra vita morale e immorale non passa attraverso mani lavate, ma attraverso il cuore, il mondo interiore dell’uomo, la sua mente, la sua coscienza, il luogo del rapporto con Dio e delle decisioni per la vita. Se il cuore è impuro escono fuori tutti i vizi umani. L’evangelista ne elenca dodici, un numero che esprime totalità, quasi per dire che tutto il male viene dal cuore, dal mondo interiore; ma se il cuore è purificato, dal cuore viene fuori soprattutto ogni specie di virtù. Per questo siamo qui, a Fatima: per purificare il cuore”.
«Solo chi è pieno di Dio è felice, anche in mezzo alle prove del mondo»: si conclude il pellegrinaggio diocesano a Fatima
«Siamo arrivati smarriti, affaticati, preoccupati e poi, dopo tre giorni, eccoci ritrovati, sollevati, ricolmi di speranza. Siamo pronti a ‘occuparci delle cose del Padre’. E torniamo a casa, nella nostra dimensione quotidiana, certi che senza Gesù non possiamo fare nulla. Con Gesù al centro la nostra storia si volge sempre al bene». Lo ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis, nell’omelia della Messa che ha celebrato stamani a Fatima, in conclusione del pellegrinaggio diocesano.
Ricordando il 13 maggio di quaranta anni fa, quando Papa Giovanni Paolo II fu vittima dell’attentato in piazza San Pietro, il cardinale ha osservato che «forse abbiamo creduto che il Male volesse prendersi la rivincita, che il dono che ci era stato fatto con il Santo Padre potesse esserci stato tolto». «Anche la terza parte del segreto di Fatima può sembrarci ad una prima lettura la fine disastrosa di una storia sempre dominata dal Male. Ma non è così. Maria dice a Lucia: Il Mio cuore immacolato trionferà». Nelle parole del cardinale la consapevolezza che «la fede e la preghiera sono potenze che possono influire nella storia». «La preghiera è più forte dei proiettili, la fede è più potente delle divisioni».
Il cardinale De Donatis ha poi rivolto il pensiero a questo tempo di pandemia, a ciò che succede in Afghanistan, in Libano e in tante parti del mondo, ai morti e alle rovine dell’ultimo terremoto ad Haiti. «Il cuore si stringe e crediamo che tutto sia sottomesso al Male. Così succede anche nella vita di ciascuno di noi. A volte siamo tentati di vedere solo le cose che non vanno, di credere che non c’è via di scampo e di salvezza. Eppure, il Cuore immacolato trionferà». Un trionfo che corrisponde a un «cuore che sa vedere». «Ripartiamo da Fatima non solo con il desiderio di tornarci, ma con l’impegno di portare nella nostra quotidianità quanto abbiamo riscoperto: solo chi è pieno di Dio è felice, anche in mezzo alle prove del mondo e della propria storia».
Leggi il testo integrale dell’omelia
31 agosto 2021