25 Giugno 2025

La giornata diocesana di preghiera e digiuno per l’Afghanistan

Al centro padre Giovanni Scalese

Una giornata diocesana di digiuno, preghiera e solidarietà per il popolo afghano: questa l’iniziativa che la diocesi di Roma propone per mercoledì 15 settembre 2021, memoria di Maria Addolorata. Alle ore 21, nella comunità parrocchiale dei Santi Fabiano e Venanzio, si svolgerà un momento di preghiera che sarà presieduto dall’arcivescovo monsignor Gianpiero Palmieri, vicegerente della diocesi di Roma; porterà la sua testimonianza padre Giovanni Scalese, barnabita, superiore della Missio sui iuris in Afghanistan, che a lungo è stato missionario nel Paese asiatico e che è rientrato in Italia in seguito alla presa di potere da parte dei talebani. Racconterà dei suoi giorni a Kabul anche suor Shahnaz Bhatti, 45 anni, della congregazione di Santa Giovanna Antida, è in Italia da poco più di due settimane.

La celebrazione verrà trasmessa in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd; www.telepace.it) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

La diocesi accoglie così l’appello lanciato nei giorni scorsi da Papa Francesco. È proprio il presule a sottolinearlo, nella lettera inviata oggi alla comunità diocesana. «È sotto gli occhi di tutti noi – scrive monsignor Palmieri – il dramma del popolo afghano. La loro storia travagliata, l’abbandono a sé stessi, e la mancanza di prospettiva futura ci fa temere per questi fratelli e sorelle. Come avete potuto vedere dai mass media, sono arrivate moltissime famiglie che necessitano di tutto e chiedono accoglienza».

«Invito tutti voi – è l’accorato appello – ad unirci come Popolo di Dio. Lo faremo pregando anzitutto per i nostri fratelli afghani, chiedendo l’intercessione di Maria, in particolare per le donne, e trasformando il digiuno in contributo di carità per l’accoglienza delle famiglie di profughi».

Quindi un auspicio di solidarietà concreta, devolvendo alla Caritas diocesana il frutto del digiuno e delle offerte raccolte. «Allo stesso tempo, sarebbe un bel segno evangelico – è l’auspicio del vicegerente – se nascesse anche la disponibilità ad accogliere una persona o una famiglia presso la parrocchia, l’istituto religioso o direttamente in famiglia. La loro speranza viene sostenuta se faranno esperienza della nostra solidarietà».

Leggi il testo integrale della lettera

Leggi la testimonianza di suor Shahnaz Bhatti

14 settembre 2021

Verso il superamento dei campi rom: un convegno

Entro i prossimi 18 mesi, si assisterà al superamento dei campi rom in 15 città italiane. In vista di quella scadenza, Fondazione Migrantes e Associazione 21 luglio, in collaborazione con la diocesi di Roma, organizzano il convegno “Oltre il campo. Superare i campi rom in Italia: dalle sperimentazioni di ieri alle certezze di oggi”. L’appuntamento è per lunedì 13 settembre alle 15 nella Nuova Aula del Palazzo dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, in via di Campo Marzio 78.

Per la prima volta nel nostro Paese, dunque, gli amministratori pubblici sono chiamati a confrontarsi sul tema del superamento dei campi rom. A cominciare dal ministro Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia), dal prefetto Rosanna Rabuano (Libertà civili e immigrazione) e dall’onorevole Riccardo Magi, ai quali sono affidati i saluti istituzionali, portati anche dal vicegerente della diocesi di Roma l’arcivescovo Gianpiero Palmieri. Quindi, spazio a un’analisi compartiva tra le città italiane sul tema al centro del dibattito, affidata ad Antonio Ciniero (Università del Salento). Obiettivo puntato anche sui processi virtuosi di superamento dei campi rom già avviati in Italia, da Moncalieri a Palermo a Sesto Fiorentino, con l’ascolto di due storie di “transizione” dal campo alla casa, raccontate dai protagonisti. A delineare invece le linee guida per il superamento dei campi sarà il presidente della 21 luglio Carlo Stasolla. Nel ruolo di moderatore, la giornalista Ylenia Sina. Concluderanno il pomeriggio di lavori Trinatafillos Loukarelis, direttore dell’Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali presso la presidenza del Consiglio dei ministri, il vescovo ausiliare di Roma Benoni Ambarus, che ha la delega alla pastorale dei migranti e dei rom, e il direttore della Fondazione Migrantes don Gianni De Robertis.

Per partecipare all’evento, informano gli organizzatori, è necessario iscriversi inviando una mail a info@21luglio.org.

11 settembre 2021

E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Giuseppe Bordin

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che è entrato
nella luce della Resurrezione

il Rev.do
Mons. Giuseppe Bordin
di anni 99

Canonico della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano,
Presidente della Fondazione “Istituto Tata Giovanni”
dal 1993 al 2002,
Dipendente dell’Amministrazione del Patrimonio
della Sede Apostolica dal 1983 al 1992,
Economo del Pontificio Seminario Romano Maggiore dal 1948 al 1972

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali, celebrati da Sua Em.za il Card. Mauro Gambetti,
si svolgeranno sabato 11 settembre 2021, alle ore 10.00,
presso l’Altare della Cattedra
della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano

 

10 settembre 2021

Pastorale sanitaria, incontro di apertura a livello regionale

Don Massimo Angelelli (foto Agenzia Sir)

Lunedì 20 settembre 2021, dalle ore 10 alle ore 16, si terrà nel Palazzo Lateranense l’incontro di apertura e di ascolto delle componenti regionali e diocesane di pastorale sanitaria. L’appuntamento è promosso dal direttore dell’Ufficio di pastorale sanitaria nazionale della Cei, don Massimo Angelelli, e vedrà la presenza iniziale del cardinale vicario Angelo De Donatis, presidente della Conferenza episcopale laziale; parteciperà il vescovo delegato per la pastorale sanitaria monsignor Paolo Ricciardi e saranno presenti i responsabili della Consulta regionale e i delegati della équipe pastorale diocesana.

L’incontro vuole essere un’occasione «rivitalizzare i rapporti con l’Ufficio Nazionale dopo il lungo periodo di forzato isolamento fisico – sottolinea don Angelelli –: il contatto personale è in grado di veicolare elementi preziosi per il nostro lavoro a servizio delle diocesi in Italia». Ancora, un «vero incontro fraterno con chi è al servizio della persona malata, nelle varie modalità (cappellani, operatori pastorali, strutture, volontariato, operatori sanitari), o delle associazioni cristiane che riuniscono i malati stessi». In ultimo, prosegue il direttore dell’Ufficio nazionale, suole proposi come «una fase di ascolto delle realtà regionali, che sono realtà diversificate sia per caratteri culturali originali, sia per l’organizzazione sanitaria regionale di riferimento. Non servirà quindi presentare una rassegna di successi, di eventi, di convegni già realizzati – sottolinea –; piuttosto, l’obiettivo è conoscere meglio la realtà regionale condividendola: le luci e le ombre del momento e le progettualità regionali e delle diocesi che collaborano tra loro».

9 settembre 2021

Presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale presso la diocesi di Civitavecchia-Tarquinia

Presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale presso la diocesi di Civitavecchia-Tarquinia.

Nella Chiesa di Albano partecipa all’ordinazione episcopale e inizio del ministero pastorale di monsignor Vincenzo Viva, vescovo eletto di Albano

Nella Chiesa di Albano partecipa all’ordinazione episcopale e inizio del ministero pastorale di monsignor Vincenzo Viva, vescovo eletto di Albano.

A Sacrofano l’incontro di inizio anno dei seminaristi

Nelle giornate del 6 e 7 settembre scorsi si è tenuto a Sacrofano, presso la Fraterna Domus, l’incontro di inizio anno dei seminaristi della diocesi di Roma. La tappa è ormai un momento di ritrovo tradizionale che segna la ripresa delle attività formative dei quattro seminari dove studiano i candidati al sacerdozio della diocesi: il Seminario Romano Maggiore, il Collegio Capranica, il Collegio Redemptoris Mater ed il Seminario della Madonna del Divino Amore.

La prima giornata si è aperta con la relazione del professor Armando Nugnes, della diocesi di Aversa, e nuovo rettore del Pontificio Collegio Urbano De Propaganda Fide, che si è soffermato su alcuni aspetti caratteristici del kèrigma, declinando questa sintetica espressione che compendia l’evento dell’annuncio del Vangelo in tutti i suoi aspetti (predicazione, insegnamento, cura delle persone). Il relatore, dopo una breve introduzione storico-teologico, ha invitato, in particolare, i presenti a provare a vivere con maggiore consapevolezza la tensione tra annuncio dell’evento passato e la sua traduzione nel contesto presente. È seguita una relazione di don Federico Corrubolo, storico e docente all’Istituto di Scienze Religiose “Ecclesia Mater”, sulla storia della diocesi di Roma. Il relatore ha sottolineato, con puntualità, l’importanza che ha rivestito il pontificato di Giovanni XXIII nel far nascere il senso di “chiesa locale” in una diocesi spesso in tensione tra le due polarità che identificano la sua vocazione, ad un tempo universale e particolare, dovuta alla funzione del Santo Padre di essere sia vescovo di Roma che pastore della Chiesa universale.

Nel pomeriggio ci si è divisi in dieci gruppi per riflettere sulla storia della propria chiamata vocazionale, condividendo con i compagni degli altri seminari alcuni aspetti comuni alle varie storie di sequela del Signore Gesù. È stata sottolineata, da quasi tutti i gruppi, la presenza di un filo conduttore che unifica ed accomuna le esperienze di ciascuno: ci si è soffermati sugli incontri e sulle esperienze che hanno originato il desiderio di seguire Cristo e di servire la sua Chiesa. È stata, inoltre, molto importante la condivisione su quanto necessaria sia, per ciascuno, la presenza di una comunità, sia essa parrocchia o movimento, capace di sostenere la scelta intrapresa ed accompagnare, in ogni tappa, ciascuno nel cammino di discernimento. Si è riflettuto, infine, sul significato di essere seminaristi a Roma, in una Chiesa da vivere ed amare proprio grazie alla sua ricca varietà di carismi, di proposte, di movimenti e di speranze. Ciascuno ha condiviso cosa significa, concretamente, per lui amare la Chiesa di Roma. In particolare, ci si è detti grati per la storia di cui si è eredi e si è provato a volgere lo sguardo al futuro, con la consapevolezza che le molte sfide che si profilano, benché non prive di difficoltà, potranno essere affrontate con la necessaria consapevolezza che dalla comunione ecclesiale potrà nascere un nuovo paradigma di Chiesa, capace di annunciare coerentemente e credibilmente Cristo in contesti sociali sempre nuovi e sfidanti.

Particolarmente coinvolgente è stata l’omelia del cardinale Enrico Feroci, che ha condiviso la sua esperienza vocazionale ed ha sintetizzato che cosa significa per lui essere prete di Roma. Nella mattina del 7 settembre, dopo la preghiera delle Lodi, sono stati presentati al cardinale vicario Angelo De Donatis i risultati dei lavori di gruppo. Sua Eminenza si è detto particolarmente felice per le belle suggestioni ricevute e, nel ricordare quanto il tema dell’incontro nasca dal desiderio di coinvolgere i seminaristi della diocesi nel lungo percorso di conversione che come Chiesa di Roma si è deciso di intraprendere, ha ricordato le tappe salienti di questo cammino: l’aver voluto declinare nel contesto romano le prospettive che Papa Francesco ha offerto a tutta la Chiesa in Evangelii Gaudium, il lungo ed attento lavoro di mappatura che si è fatto nelle parrocchie, ed ora la fase di un ascolto capace di coinvolgere le varie componenti della realtà ecclesiale, siano esse gruppi o singoli fedeli. Si tratta di un’opportunità di autentica conoscenza del contesto ecclesiale, per poter avere una sempre più efficace capacità di proposta e di azione.

Un lavoro che si presenta, ormai, come naturalmente propedeutico in vista del Sinodo dei Vescovi, dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, che nel periodo tra il 2021 ed il 2023, vuole coinvolgere, a vari livelli, sia le Chiese particolari, nel 2021, che la Chiesa universale, con l’Assemblea Generale del 2023, ed infine, nuovamente le Chiese particolari nella fase attuativa. La mattinata si è conclusa con la celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinal Vicario.

Nel pomeriggio i partecipanti all’incontro sono andati presso la cattedrale di La Storta, dove sono stati accolti dall’amministratore apostolico della diocesi di Porto- Santa Rufina, il vescovo Gianrico Ruzza, per un pellegrinaggio alla cappella della Visione, che ricorda l’esperienza mistica che ebbe Sant’Ignazio di Loyola nel venire a Roma nel 1537. L’occasione è stata un’opportunità per ricordare la figura del santo fondatore della Compagnia di Gesù nell’anno a lui dedicato in occasione dei cinquecento anni dalla battaglia di Pamplona, evento al quale lo stesso sant’Ignazio fa risalire l’inizio della sua conversione.

di Nicola Pigna

8 settembre 2021

Messa per i dipendenti: “La guarigione del cuore comincia dall’ascolto”

«Chiediamo al Signore di guarire la nostra sordità, la sordità del nostro cuore. La guarigione del cuore comincia dall’ascolto». Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha celebrato mercoledì 8 settembre 2021, nella basilica di San Giovanni in Laterano, la tradizionale Messa di inizio anno per i dipendenti del Vicariato di Roma. Un appuntamento atteso, durante il quale il porporato li ha ringraziati «per tutto quello che fate, per come vi spendete tutti i giorni». Nel video l’omelia del cardinale con alcune immagini della celebrazione eucaristica.

«La guarigione del cuore comincia dall’ascolto»: la Messa per i dipendenti del Vicariato presieduta dal cardinale De Donatis

«Chiediamo al Signore di guarire la nostra sordità, la sordità del nostro cuore. La guarigione del cuore comincia dall’ascolto». Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha celebrato questa mattina (mercoledì 8 settembre), nella basilica di San Giovanni in Laterano, la tradizionale Messa di inizio anno per i dipendenti del Vicariato di Roma. Un appuntamento atteso, durante il quale il porporato li ha ringraziati «per tutto quello che fate, per come vi spendete tutti i giorni».

Commentando il passo del Vangelo dell’infanzia di Gesù scritto da san Matteo, si è poi soffermato in particolare sulla figura di Giuseppe, e sul suo «dare ascolto» all’angelo. «Giuseppe – ha osservato il cardinale De Donatis – custodisce la vita di Maria mettendola al riparo dalla violenza della legge. Giuseppe obbedisce alla volontà di Dio e si prende cura di Maria».

8 settembre 2021

A San Policarpo la Messa per gli insegnanti di religione

Tornare a incontrarsi di persona, pregare insieme e cominciare al meglio il nuovo anno scolastico e pastorale. Con questi propositi è nata l’idea della Messa di inizio anno per gli insegnanti di religione cattolica, che sarà celebrata sabato 11 alle ore 17 a San Policarpo, all’aperto, precisamente nel giardino parrocchiale.

«È bello ritrovarci all’inizio di un nuovo anno scolastico e pastorale con la voglia di camminare insieme: abbiamo bisogno gli uni degli altri!», commentano il direttore e il vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica, Rosario Salamone e don Giuseppe Castelli.

8 settembre 2021

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa per i dipendenti del Vicariato per l’inizio del nuovo anno pastorale

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa per i dipendenti del Vicariato per l’inizio del nuovo anno pastorale.

Iscrizioni aperte per il “Laboratorio educazione alla cittadinanza”

«Far maturare la consapevolezza che la politica è indispensabile e che la presenza dei cattolici ha ancora un suo ruolo e una funziona importante all’interno della società italiana». È questo lo scopo della Scuola di Formazione Politica proposta dal Servizio per la Pastorale Sociale e del Lavoro del Vicariato di Roma in collaborazione con l’Università Lateranense e le Acli di Roma che partirà il prossimo novembre. «L’azione politica – scrive ai parroci di Roma monsignor Francesco Pesce, incaricato del Servizio – deve tornare ad avere come obiettivo il raggiungimento del bene comune, con forti principi e chiare presenze».

Il “Laboratorio educazione alla cittadinanza” è rivolto a chi vuole apprendere i fondamenti di un linguaggio «nuovo e comune, conoscendo le diverse relazioni che la politica deve interpretare per formare uomini e donne consapevoli del proprio ruolo e delle proprie capacità». Il corso di formazione sarà articolato in due periodi: uno autunnale (Novembre/Dicembre) e l’altro invernale (Febbraio/Marzo) più un seminario estivo di tre giorni a Luglio. Al termine di ciascun corso è prevista, dopo un colloquio o un elaborato scritto, il rilascio di un attestato.

Sono previste due tipologie di lezioni; quelle fondamentali, il cui obiettivo è fornire gli strumenti necessari per capire e valutare la realtà politica, e i seminari, che consistono nell’applicazione degli strumenti illustrati nelle lezioni a problemi di particolare attualità. Le lezioni si svolgeranno nelle aule della Pontificia Università Lateranense il giovedì dalle 17 alle 19 a partire dal prossimo 4 novembre. Le iscrizioni si possono inviare, entro lunedì 25 ottobre, all’indirizzo email francesco.pesce@diocesidiroma.it

Leggi qui il programma del Laboratorio

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