27 Agosto 2025

Torna la Festa de’ noantri

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

È iniziata domenica scorsa, memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, la Festa de’ noantri, orgoglio trasteverino per onorare e celebrare la Madonna del Carmine, a Roma nota anche come Madonna Fiumarola. Nella chiesa di Sant’Agata, dove è custodita la statua, alle 9.30 la Messa è stata presieduta dal rettore don Paolo Asolan. Quindi don Renato Tarantelli Baccari, primicerio dell’arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine, ha celebrato la liturgia con l’investitura dei nuovi confratelli. Alle 17 la Messa pontificale è stata invece presieduta dal vescovo Daniele Libanori, ausiliare per il settore Centro.

Sabato 22, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal vicegerente della diocesi di Roma, Baldo Reina, e dopo il tradizionale omaggio del sindaco, la statua sarà portata in processione per le vie del quartiere. «Dopo la pandemia questo è il primo anno che la Festa si svolge senza alcun tipo di restrizione», dice Pietro Solfizi, governatore dell’arciconfraternita di Trastevere. La statua sarà issata su una grande “macchina” e portata in spalla da una ventina di confratelli. «Tra loro molti giovani tra i 25 e i 40 anni ai quali i nonni e i genitori hanno trasmesso la devozione per la Madonna del Carmine – prosegue Solfizi –. Si stanno preparando per entrare a far parte della confraternita e noi siamo molto felici di vedere tanti giovani che si avvicinano alla nostra realtà. Oltre alla devozione hanno anche tanta volontà e la forza fisica per sollevare la statua. Molti di noi sono anziani, non riuscirebbero più a portarla in processione. Anche in questo caso la Provvidenza ci è venuta incontro».

La processione partirà da largo San Giovanni de’ Matha e per tutto il tragitto sarà accompagnata dalla banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale. Al termine, nei pressi della basilica di San Crisogono, ci sarà l’omaggio della fanfara dei bersaglieri. Mentre la statua farà il suo ingresso a San Crisogono e la macchina a Sant’Agata, ci sarà uno spettacolo di fuochi d’artificio.

Domenica 30 luglio, invece, si terrà la processione della Madonna Fiumarola che ogni anno richiama migliaia di fedeli e turisti. È stata così ribattezzata perché, secondo una tradizione risalente al 1535, la statua della Vergine Maria scolpita in legno di cedro fu ritrovata da alcuni pescatori alla foce del Tevere dopo una tempesta. Donata ai carmelitani, rimase nella basilica di San Crisogono fino al 1890. Per qualche decennio fu ospitata nella chiesa di San Giovanni dei Genovesi prima di essere definitivamente trasferita nella chiesa di Sant’Agata.

La serata del 30 luglio inizierà all’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio con la vestizione della statua con un abito donato dalla maison Luigi Borbone. La processione sarà presieduta dall’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. A bordo di un natante dell’Arma dei carabinieri, solcherà il Tevere fino a Ponte Garibaldi. Quindi partirà la processione via terra e quest’anno, spiega ancora Solfizi, «è stato ripristinato l’antico percorso fino alla basilica di Santa Maria in Trastevere dove la statua sarà venerata fino al giorno successivo quando farà ritorno a Sant’Agata».

19 luglio 2023

Torna la Colletta per la Terra Santa

Sarà un Venerdì Santo con il pensiero a chi soffre per causa della guerra, quello di questo 2022. Sia in Europa che in Medio Oriente, come in tutti i continenti. Come stabilito da Papa Francesco, infatti, verrà inserita una speciale intensione di preghiera per la pace da aggiungere alla preghiera Universale del Venerdì Santo. Ciascun sacerdote pronuncerà le stesse parole che il Santo Padre eleverà al Padre, nella celebrazione della Passione del Signore: «Preghiamo per i popoli dilaniati dalle atrocità delle guerre. Le loro lacrime e il sangue delle vittime non siano sparsi invano, ma affrettino un’era di pace che scaturisce dalle piaghe gloriose di Cristo Gesù».

Come di consueto, inoltre, sempre per volontà dei pontefici, il Venerdì Santo «la Chiesa è chiamata a compiere un gesto di carità e di solidarietà verso i fratelli che vivono nella Terra Santa attraverso una speciale colletta». A ricordarlo è il cardinale vicario Angelo De Donatis, che ha inviato una lettera ai parroci della diocesi per ricordare questa iniziativa di solidarietà. «Il nostro mondo ha bisogno di riconciliazione e di pacificazione – sono ancora le parole del porporato –. Se in termini personali il Cristo ha sofferto ed è morto una sola volta e non può morire più, nel suo Corpo, che è la Chiesa, continua a soffrire, specialmente in Medio Oriente, ma anche in un altro luogo del mondo in cui la libertà di vivere la fede è impedita: dalla persecuzione in molti casi, l’umanità sempre purtroppo non essere mai paga, come accade in Ucraina».

La raccolta per la Terra Santa è la principale fonte per il sostentamento della vita delle comunità ecclesiali in Medio Oriente, sotto la guida della Custodia Francescana. «Grazie a questo aiuto economico – ricorda ancora il vicario del Papa per la diocesi di Roma – le parrocchie proseguono il loro servizio pastorale con attenzione preferenziale per i poveri; si sostengono le scuole, gli ospedali e gli ambulatori, gli ospizi e i centri di ritrovo che continuano ad accogliere sofferenti e bisognosi, profughi e rifugiati, persone di ogni età e religione colpite dall’orrore della guerra». La conclusione è un appello alla generosità: «Invito tutti i fedeli della nostra diocesi – è la chiusura del cardinale De Donatis – a essere generosi in questa circostanza pur comprendendo bene anche le difficoltà economiche che attraversano le nostre famiglie in questo tempo segnato dalla pandemia e dalla guerra alle porte dell’Europa». Come sempre le offerte potranno essere portate presso l’Ufficio amministrativo del Vicariato.

Per questo la preghiera per la pace risuonerà con forza anche nella Domenica delle Palme, il prossimo 10 aprile. L’Ufficio liturgico diocesano, su indicazione della Conferenza episcopale italiana, ha infatti elaborato una proposta di celebrazione che possa essere vissuta nella sera del sabato o della domenica, con i giovani e tutta la comunità, comunque fuori della celebrazione eucaristica e della commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme.

La lettera del cardinale

1 aprile 2022

Torna la benedizione dei Bambinelli

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Torna, come da tradizione nella terza domenica di Avvento, la benedizione dei Bambinelli a piazza San Pietro. Ad annunciarlo è il Centro oratori romani, promotore dell’iniziativa che avrà per tema “Gesù il dono per tutti”. Il 17 dicembre, allora, piazza San Pietro accoglierà, fin dalle prime ore del mattino, i gruppi di bambini, ragazzi, adolescenti e catechisti delle parrocchie romane per un momento di incontro e di animazione in vista del Natale. Alle 10.30 il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica vaticana, presiederà la celebrazione eucaristica all’Altare della Confessione. Quindi i gruppi si sposteranno in piazza per partecipare alle 12alla recita dell’Angelus insieme a Papa Francesco e ricevere la benedizione delle statuine del Bambinello in un clima di festa e di gioia.

«Come ogni anno, ma ogni volta in maniera speciale e diversa, rinnoviamo questa grande opportunità di celebrare la terza domenica di Avvento nella splendida basilica di San Pietro – riflette il presidente del Cor Stefano Pichierri – simbolizzando il nostro essere Chiesa di Roma, gioiosa e festante. In oratorio bambini ragazzi e famiglie possono guardare al Natale con occhi nuovi, per capire che il vero dono è quello che il Padre ci fa, di un Dio Bambino, che cammina con noi e illumina le nostre vite. Speriamo di riuscire a vivere una felice giornata comunitaria nel segno del dono reciproco e gratuito, di cui la nostra società ha tanto bisogno». La benedizione dei Bambinelli da Roma ha raggiunto i cinque continenti ed è oggi una tradizione diffusa in tutto il mondo.

11 dicembre 2023

Torna la benedizione dei Bambinelli

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Torna domenica 22 dicembre la tradizionale Benedizione dei Bambinelli, quest’anno slittata all’ultima domenica di Avvento in Piazza San Pietro. L’appuntamento per oratori, gruppi giovanili, parrocchie e famiglie di Roma si tiene dal 1969 quando, per la prima volta, Paolo VI, il 21 dicembre, impartì la solenne benedizione alle statuine portate dai bambini. Tema dell’evento di quest’anno sarà “Un Cuore di Luce”: Gesù Bambino, che sta per nascere nelle case, nelle comunità e nei cuori dei credenti, rappresenta la luce che risplende e che porta via le paure e le sofferenze, offrendo al cuore di ogni uomo un abbraccio sicuro.

Ad ogni oratorio partecipante, impegnati in queste settimane nelle attività di animazione tipiche dell’Avvento che coinvolgono bambini, animatori, adolescenti e famiglie, il Centro Oratori Romani ha proposto un contest per rappresentare artisticamente su tela il tema prescelto per l’edizione 2024. Le tele realizzate negli oratori verranno esposte a piazza San Pietro nella mattinata e i vincitori verranno premiati in occasione della Festa della Riconoscenza del prossimo 28 dicembre al Don Bosco, altro appuntamento natalizio per gli oratori di Roma per una celebrazione di ringraziamento a conclusione dell’anno.

Sin dalle prime ore del mattino di domenica 22 dicembre, piazza San Pietro accoglierà i gruppi di bambini, ragazzi, adolescenti e catechisti delle parrocchie romane per un momento di incontro e di animazione, guidato dal Centro Oratori Romani. Tutti insieme gli oratori parteciperanno alla solenne celebrazione eucaristica all’Altare della Confessione presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica Vaticana, e successivamente tutti i gruppi si sposteranno in piazza per partecipare alla recita dell’Angelus insieme a Papa Francesco e ricevere la benedizione delle statuine del Bambinello.

La Benedizione dei Bambinelli è promossa e organizzata dal Centro Oratori Romani. «Quest’anno l’attesa si è moltiplicata, l’invito è ad essere ancora più vigilanti e pronti per accogliere un Natale ‘particolare’ – sottolinea il presidente del Cor Stefano Pichierri –. Giungeremo, infatti, a Piazza San Pietro a pochissime ore dall’apertura della prima Porta Santa e al solenne inizio del Giubileo nell’ultima domenica di Avvento. L’affetto e l’entusiasmo puro dei bambini possa condurre tutti allo stupore dell’Incarnazione ed alla speranza nell’annuncio giubilare che ci accompagnerà per tutto il nuovo anno. I bambini ed i catechisti degli oratori di Roma si ritrovano, nel corso del cammino avviato in questi anni nei territori, per celebrare e festeggiare insieme i frutti di un rinnovato entusiasmo pastorale. Siamo certi che, come ogni anno, Papa Francesco gioirà della vicinanza e delle preghiere sincere dei nostri bambini e giovani animatori».

16 dicembre 2024

Torna la “Festa de’ noantri”

Foto di Cristian Gennari

«Portare la Vergine Maria nei luoghi in cui si vive, si lavora, si patisce significa mostrarle i propri desideri e speranze». Lo ha detto il vescovo Daniele Libanori, ausiliare del settore Centro, presiedendo, nella chiesa di San Crisogno, sabato 16, la Messa che ha dato ufficialmente il via alle celebrazioni per la “Festa de’ noantri” o della “Madonna Fiumarola”, la tradizionale festa che si celebra alla fine di luglio a Trastevere.

Il culto nasce nel lontano 1535 quando, si racconta, alcuni pescatori ritrovarono alla foce del fiume una statua in legno di cedro raffigurante Maria e la donarono ai Carmelitani della chiesa di San Crisogono, a Trastevere. Nel corso dei secoli fu trasferita prima a San Giovanni dei Genovesi e poi, nel ‘900, nell’attuale chiesa di Sant’Agata, che lascia una sola volta l’anno, il sabato seguente alla festa della Beata Vergine del Monte Carmelo.

Sabato scorso la statua della Vergine è stata poi portata in processione lungo le vie di Trastevere, mentre la processione si terrà sul Tevere domenica 24 luglio; a presiederla sarà don Renato Tarantelli Baccari, primicerio dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine in Trastevere. Alle 18.30 dall’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio, avverrà la tradizionale vestizione della statua; quest’anno l’abito è donato dalla Maison Borbone Luigi Maria. Quindi, alle 19.30, la partenza della processione della “Madonna Fiumarola” e alle 20.30 l’arrivo a Ponte Garibaldi. La banda della Polizia Locale di Roma Capitale accompagnerà la discesa della statua dalla motonave Agrippina Maggiore; la processione proseguirà a piedi, fino alla chiesa di San Crisogono. Il giorno dopo il rientro alla chiesa di Sant’Agata, con Messa di ringraziamento e una serata di adorazione ed evangelizzazione.

19 luglio 2022

Torna l’Ores Day l’11 maggio per animatori e responsabili

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Come ogni anno nel percorso di avvicinamento alle attività di oratorio estivo torna anche l’Ores Day, l’appuntamento di formazione e confronto per animatori e responsabili degli oratori di Roma. L’evento è previsto per il prossimo 11 maggio dalle 15 alle 18:30 presso la parrocchia di Santa Francesca Romana all’Ardeatino (piazza Cesare Nerazzini). Sono invitati sia i giovani animatori sia i responsabili, laici e sacerdoti, per entrare meglio nella dinamica della proposta per l’estate e per portare a casa nuove competenze per l’animazione di bambini e ragazzi.

Nel corso del pomeriggio sono previsti per gli animatori diversi laboratori tematici, suddivisi per due fasce di età, nonché un appuntamento specifico per sacerdoti, responsabili e animatori adulti (over 19). La giornata si concluderà con un momento di preghiera e la celebrazione di mandato agli animatori presieduta dal vescovo Dario Gervasi, delegato per l’Ambito della cura delle età e della vita.

“L’isola del tesoro” sarà il tema che accompagnerà le attività estive dei ragazzi romani. A prepararlo l’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile con il Centro Oratori Romani, in collaborazione con Agesci Lazio, Acr, Anspi di Roma; gli stessi organizzatori dell’Ores Day.

Per partecipare alla giornata di domenica occorrerà iscriversi sul sito oresroma.org. I moduli di iscrizione sono diversificati per animatori e responsabili. È necessaria l’iscrizione personale perché gli animatori dovranno anche scegliere il laboratorio al quale iscriversi fra quelli proposti (gioco, animazione, attività manuali, attività sportive, catechesi, celebrazione e teatro).

8 maggio 2024

Torna il Seminario di pastorale oratoriana

Riprende dopo una pausa di alcuni anni il Seminario di pastorale oratoriana, appuntamento tradizionale del Centro Oratori Romani dedicato a educatori e responsabili di oratorio, laici, religiosi e sacerdoti, per uno sguardo al mondo dell’oratorio da diversi punti di vista e in dialogo con le sempre nuove sfide pastorali. Titolo dell’incontro sarà “Vino nuovo in otri nuovi. Educatori per l’oratorio che verrà” per una mattinata di approfondimento presso il Seminario Romano Maggiore (piazza San Giovanni in Laterano, 4), dalle ore 8.30 alle ore 13 di sabato 12 ottobre 2024.

Aprirà i lavori don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, che approfondirà il carisma educativo del catechista di oratorio. Seguirà una intervista a Roberto Mauri, autore del libro “Campo Base. L’oratorio che verrà?” per lanciare la sfida di ricercare nuove forme pastorali. Concluderà, infine, Fabrizio Lo Bascio, coordinatore del Centro Studi Pastorali del COR, che accompagnerà i partecipanti in una sintesi della giornata e nella riflessione sul sogno missionario del COR per gli oratori di Roma all’inizio di un nuovo anno pastorale.

«Il Seminario ha l’intenzione di riattivare una riflessione pastorale sull’oratorio», sottolinea Lo Bascio invitando l’intera comunità diocesana coinvolta negli oratori a partecipare per portare il proprio contributo. «Vogliamo aiutarci reciprocamente per la comprensione e la realizzazione efficace dell’oratorio, come esperienza educativa ecclesiale, con una tradizione tutta sua nel passato, con sfide educative e sociali nel presente, con un futuro da immaginare. Abbiamo scelto di tratteggiarne tre: l’educatore, l’oratorio come esperienza educativa ed infine l’azione pastorale per l’oratorio a livello diocesano o cittadino. In qualche modo tutte e tre possono e devono rinnovarsi: un educatore che riscopre il suo carisma, un “vino nuovo”, un oratorio che assume una forma paradigmatica rinnovata, un “otre nuovo” e, infine, una prospettiva più “ampia” che si interroga su come promuovere e diffondere tutto questo oggi nel tessuto ecclesiale e urbano di Roma».

1 ottobre 2024

Torna il Mercatino dei valori ritrovati

A grande richiesta torna il Mercatino dei Valori Ritrovati. Il sabato, dalle ore 10 alle 13:30, la Cittadella della carità (via Casilina vecchia, 19) ospiterà l’iniziativa promossa dalla Caritas di Roma con Poste Italiane Spa nell’ambito del progetto “Valori ritrovati”. In vendita ci saranno le merci che vengono trovate nei “pacchi anonimi” non recapitati e non vengono reclamati, che Poste Italiane ha ceduto all’organismo diocesano.

Verranno esposti libri, giocattoli, Cd, piccoli elettrodomestici, oggettistica, computer, cellulari, accessori di informatica, oggetti per la casa. Il ricavato contribuirà alla creazione di un fondo di solidarietà che ha l’obiettivo di sostenere l’inclusione lavorativa di adulti in difficoltà.

Tra le novità di questo mese l’angolo delle occasioni, con sconti fino al 50% su prodotti ingombranti e di lunga giacenza.

12 aprile 2023

Torna il corso sul vino nella Bibbia

Dopo il successo della prima edizione del corso sul vino nella Bibbia, nella storia e nell’arte, torna in autunno “La vite e i tralci”, il ciclo di quattro lezioni tenuto da Marco Cum, teologo e sommelier masterclass della Scuola europea sommelier. Gli incontri si terranno nei locali della parrocchia San Giovanni Battista De La Salle in via dell’Orsa Minore, 59 (Eur–Torrino) in ottobre e novembre 2019. Ad organizzarli sarà ancora una volta l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della diocesi di Roma.

«Con la prima edizione abbiamo avuto conferma dell’interesse a questa particolare iniziativa volta alla scoperta del vino nella storia della Chiesa e allo stretto legame con le Sacre Scritture – afferma il direttore dell’Ufficio, don Francesco Indelicato – e a mio avviso questa può considerarsi una delle formule riuscite di nuova evangelizzazione, laddove è coinvolta la ragione insieme alla percezione sensoriale in un viaggio che porta a interiorizzare ed appassionarsi subito al messaggio del Vangelo».

Il primo incontro del corso si terrà il 7 ottobre alle 20 e partirà da un versetto del profeta Isaia: “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto di grasse vivande” (Is 25,6–9). Si parlerà di enologia antica, puntando l’attenzione su un luogo–chiave per la storia del vino in Europa, ossia l’abbazia di Cluny. Quindi si incentrerà l’attenzione sul libro del Cantico dei Cantici e al termine ci sarà la degustazione di uno Chardonnay e di un Pinot Nero. Dopo quindici giorni, il 21 ottobre, sarà la volta di un brano del Vangelo, quello che dà il nome al corso: “Io sono la vite e voi i tralci” (Gv 15,1–8). Si parlerà di Juliette Colbert, protagonista della storia del vino in Francia, e della nascita del Barolo, il re dei vini, che verrà degustato insieme a un Arneis.

A novembre, esattamente il 4 e il 18, i brani biblici saranno il Salmo 79 (“La vigna del Signore è il suo popolo”) e l’episodio fondamentale delle Nozze di Cana, laddove Gesù cambiò l’acqua in vino prefigurando ciò che gli sarebbe accaduto sulla croce. Lo sguardo storico si volgerà anche all’arte, in particolare alla musica e alla pittura, che in molti modi si è espressa per esaltare la fede e il suo rapporto con il vino. In particolare il tema dell’ultimo incontro riguarderà la festa e in questo contesto si andranno ad assaggiare uno Champagne e un Moscato d’Asti.

Al termine di ogni incontro, della durata di due ore, è previsto un rinfresco per tutti i partecipanti. A conclusione del corso sarà offerto a ciascuno un sottobottiglia personalizzato in ceramica, dipinto a mano dalla ceramografa Marzia Taormina, e l’attestato di partecipazione. Il ciclo di quattro incontri prevede una quota di iscrizione di 80 euro, che andrà versata entro il 30 settembre. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport: francesco.indelicato@diocesidiroma.it, claudio.tanturri@diocesidiroma.it; 0669886349; 3515030787; https://www.utsroma.it/

10 settembre 2019

Torna il corso sul vino nella Bibbia

Dal Cantico dei Cantici alle nozze di Cana. Dai monaci benedettini della Borgogna alla nascita del Barolo. Dal vino come emblema della vita rurale a simbolo di festa. Un viaggio, tra aromi e sapori, aneddoti e curiosità, lungo quattro serate, nel quartiere Trieste. Dopo il successo delle scorse edizioni, torna in autunno “La vite e i tralci”, il ciclo di lezioni sul vino nella Bibbia, nella storia e nell’arte, a cura dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma. Il percorso sarà guidato dal teologo e sommelier masterclass della “Scuola europea sommelier”, Marco Cum. Gli incontri si svolgeranno quest’anno nella parrocchia San Saturnino (via Avigliana 3) a giovedì alterni dalle 20 alle 22.

Al centro della prima serata, il 6 ottobre, il versetto del Libro del profeta Isaia “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto di grasse vivande” (Is 25, 6-9). Dall’enologia antica si arriverà fino a uno dei luoghi simbolo della storia del vino in Europa: l’abbazia di Cluny. Ascoltando poi alcuni stralci del Cantico dei Cantici, si degusteranno il Saperavi della Georgia e un Pinot Nero. Il 20 ottobre, dopo l’analisi del brano del Vangelo da cui prende il titolo il corso, “Io sono la vite e voi i tralci” (Gv 15,1-8), ci si focalizzerà sulla figura della marchesa Juliette Colbert, protagonista della storia del vino in Francia, e sulla nascita del Barolo che sarà assaporato insieme a un Arneis. Tappa successiva il 3 novembre, con il tema del vino nell’arte. Il corso si chiuderà il 17 novembre con le “Le nozze di Cana” (Gv 2, 1-11) e la degustazione dello Champagne e del Moscato d’Asti. La quota di partecipazione è di 150 euro (oltre alla degustazione dei vini, alcune schede descrittive dei singoli incontri, uno snack, l’attestato di partecipazione e al termine del corso un sottobottiglia personalizzato in ceramica). Informazioni: telefono 351.5030787.

19 settembre 2022

Torna il corso “La vite e i tralci”

Torna per il quinto anno consecutivo “La vite ei tralci”, il corso sul rapporto tra vino, Bibbia, storia ed arte. Un viaggio, tra aromi e sapori, aneddoti e curiosità, lungo quattro serate, che quest’anno si svolgerà nella parrocchia Sant’Ambrogio a Valle Aurelia (Metro A Baldo degli Ubaldi) dal prossimo 26 ottobre 2023. Il corso, a cura dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della diocesi di Roma, fa della nuova evangelizzazione il suo punto di forza. A guidare il percorso sarà il teologo e sommelier Marco Cum.

Ogni incontro, della durata di due ore (dalle 20 alle 22), si svolgerà nel teatro della parrocchia di via Girolamo Vitelli 23. Si comincerà il 26 ottobre. Fulcro della serata il versetto del Libro del profeta Isaia “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto di grasse vivande” (Is 25,6-9). Partendo dall’enologia antica si giungerà fino a uno dei luoghi simbolo della storia del vino in Europa: l‘abbazia di Cluny. Poi, ascoltando alcuni brani del Cantico dei Cantici, si potranno degustare il Saperavi della Georgia e un Pinot Nero.

Sono 25 i partecipanti ammessi a “La vite e i tralci”. Durante la prima serata saranno forniti a ogni iscritto due calici per la degustazione dei vini che rimarranno personali e saranno riutilizzati nel corso degli incontri successivi. A fine corso ai partecipanti sarà consegnato, oltre all’attestato di partecipazione, un sottobottiglia personalizzato in ceramica.

Per maggiori informazioni su costi e iscrizioni, contattare l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma scrivendo a uts@diocesidiroma.it o telefonando ai seguenti recapiti: 06.69886349, 351.5030787.

4 ottobre 2023

Torna il corso “Un di più di misericordia”

Torna a gennaio e in modalità on line il corso “Un di più di misericordia”, promosso dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria. Cinque incontri, il mercoledì dalle 18.30 alle 20, dedicati in particolare all’ascolto del malato.

Si comincia mercoledì 13 con una riflessione su “Perché Signore? Sofferenza e pandemia”. Il 20 gennaio ci si soffermerà invece su “Vuoi guarire? Gesù e i malati”. Il 27 gennaio approfondimento su Karol Wojtyla, con “La sofferenza nel Magistero di Giovanni Paolo II”. Ancora, il 3 febbraio si parlerà di “Ascoltare il malato”; la conclusione sarà il 10 febbraio, alla viglia della Giornata mondiale del malato, su “La nostra comunità e i malati”.

«Chi vive un ministero con i malati sa che tutto si gioca nella capacità di incontri personali, di ascolto, di attese pazienti, di poche parole dette con attenzione – sottolinea il vescovo Paolo Ricciardi, delegato per la Pastorale sanitaria –, consapevoli che la vita di un uomo può trovare una luce anche nel momento più drammatico». Soprattutto «in questo anno – aggiunge il vescovo – la dimensione dell’ascolto dell’altro, in particolare di coloro che si trovano nella malattia e nella sofferenza, acquisti un nuovo spessore qualitativo che conduca ciascuno di noi a dire sullo stile di Dio “per te ci sono”».

Per iscrizioni e informazioni, contattare il Centro per la pastorale sanitaria della diocesi di Roma, tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30: 06.69886227/86414; segreteria.sanitaria@diocesidiroma.it;

8 gennaio 2020

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