8 Maggio 2025

L’intervento di padre Rupnik al Consiglio dei Prefetti

Si è svolto lunedì 18 gennaio il primo Consiglio dei Prefetti del 2021, nella Sala Tiberiade del Pontificio Seminario Romano Maggiore per garantire il rispetto delle normativa vigente in materia di prevenzione sanitaria. All’incontro è intervenunto padre Marko Ivan Rupnik, gesuita, fondatore del Centro Aletti.

Clicca qui per leggere il testo completo della sua riflessione

20 gennaio 2021

San Giovanni Bosco e San Giuseppe nella Chiesa del Sacro Cuore a Castro Pretorio

Nella splendida Basilica del Sacro Cuore di Gesù al Castro Pretorio, costruita a fine XIX secolo dell’architetto Francesco Vespignani, si trova un altare dedicato a San Giuseppe, patrono della Chiesa Universale. L’altare fu voluto da san Giovanni Bosco, che con tanti sacrifici si prodigò per la realizzazione della chiesa e dell’annesso oratorio per l’educazione dei giovani abbandonati. 

Papa Pio IX acquistò a proprie spese il terreno lungo la Via di Porta San Lorenzo (l’odierna via Marsala), con l’intenzione di farvi edificare una chiesa da dedicare a San Giuseppe, che l’8 dicembre 1870 era stato dichiarato dal pontefice “Patrono della Chiesa universale”. In seguito ai tragici eventi della presa di Porta Pia, Roma fu annessa al regno d’Italia e si pose fine al potere temporale del Papa. Il popolo di Dio, dinanzi ad una società sempre più ostile alla Chiesa, cercò protezione nella devozione al Sacro Cuore di Gesù e da tutto il mondo cattolico si chiedeva al Santo Padre la costruzione di un tempio dedicato al Sacro Cuore, proprio a Roma. Pio IX decise di cambiare il suo progetto iniziale e dedicò l’erigenda chiesa al Sacro Cuore di Gesù. 

Alla morte di Pio IX nel 1878, i lavori si arrestarono per mancanza di fondi. Il nuovo Papa Leone XIII, che tanto ammirava l’opera di Don Bosco, decise di affidare al fondatore della Società di San Francesco di Sales il compimento dell’opera. 

Il 13 maggio 1887, i lavori della chiesa furono ultimati e Don Bosco offriva a Leone XIII il bellissimo Tempio del Sacro Cuore, come l’opera della devozione e dell’affetto che tutta la realtà salesiana nutriva per la Cattedra di Pietro. Il 16 maggio, l’anziano sacerdote celebrò la sua unica messa all’altare di Santa Maria Ausiliatrice, durante la Santa Messa per più di 15 volte ruppe in lacrime. La Vergine in quel Santo Sacrificio gli concesse la grazia di comprendere come tutta la sua vita era stata un olocausto gradito a Dio per la salvezza delle anime dei ragazzi a lui affidati. Don Bosco, a nove anni, infatti, aveva fatto un sogno, dove aveva intravisto la sua missione di portare i ragazzi a Gesù, e la Vergine gli aveva promesso: «A suo tempo, tutto comprenderai». Don Bosco, dopo aver portato a compimento il suo ministero, si spense a 72 anni nella sua amata Torino, il 31 gennaio del 1888. 

L’altare dedicato a San Giuseppe, in omaggio all’originario desiderio di Papa Pio IX, si trova sul lato destro del transetto. A realizzare la pala d’altare fu Giuseppe Rollini, un artista cresciuto tra i ragazzi dell’oratorio di Valdocco. Ammiriamo la splendida tela che presenta in alto un angelo recante tra le mani un cartiglio con la scritta: “Ite ad Joseph”, ricorda l’episodio biblico in cui il Faraone invita il popolo ad andare da Giuseppe per essere sfamato (cf. Gn 41, 55). 

La Vergine Maria con le mani incrociate sul petto rimane accanto al suo sposo Giuseppe, che sorregge il Bambino Gesù e stringe nella sinistra un corto bastone fiorito, segno di autorità e di purezza. Gesù regge nella destra il globo del mondo, Egli è il Signore dell’Universo! Eppure, con tanta tenerezza il Bimbo si aggrappa alla fibbia del mantello di Giuseppe, che in realtà è un piviale, il paramento liturgico usato dal sacerdote per impartire la Benedizione Eucaristica. In primo piano, un angelo si inginocchia maestoso, mentre porge il modellino della Basilica di San Pietro alla benedizione del santo Patriarca. Solo Gesù Bambino volge lo sguardo verso l’osservatore per invitarlo a ricorrere in ogni necessità al suo caro Padre putativo. 

Ringraziamo di cuore Papa Francesco, che con la sua lettera apostolica “Patris corde” dell’8 dicembre 2020, in occasione del 150° anniversario dalla dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa Universale, ha voluto ricordarci che San Giuseppe, custode della santa Famiglia, è anche il custode del Corpo mistico di Cristo, cioè della Chiesa, e ha indetto l’anno di San Giuseppe, concedendo l’Indulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno “qualsivoglia orazione legittimamente approvata o atto di pietà in onore di San Giuseppe”. Approfittiamo di quest’anno per invocare la protezione di questo grande santo e per ricorrere a lui in ogni nostra necessità: “Ite ad Joseph!” – “Andate da Giuseppe”, che ci otterrà dal Signore la grazia richiestagli, perché in vita non negò nulla a suo Figlio Gesù. 

 

A cura delle Missionarie della Divina Rivelazione

L’intervento di Padre Marko Ivan Rupnik al Consiglio dei Prefetti

Il saluto del Cardinale Vicario al Consiglio dei Prefetti del 18 gennaio 2021

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore incontra la Comunità

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore incontra la Comunità

L’arcivescovo Morandi presiede a Campitelli la festa del Voto

Sarà l’arcivescovo Giacomo Morandi, segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, a presiedere l’annuale memoria del Voto che la città rivolse a Santa Maria in Portico durante la pestilenza del 1656 e lo sciame sismico del 1703. Ogni anno in occasione della festività liturgica della Presentazione al Tempio la comunità parrocchiale di Campitelli a nome della città rinnova la gratitudine a Maria per la liberazione e la salute pubblica.

«Ancor più in questo tempo di pandemia – sottolinea il parroco padre Davide Carbonaro – la parrocchia eleverà suppliche verso l’antica e venerata icona particolare protettrice dell’ Urbe nelle pubbliche e private avversità: Porto della Romana Sicurezza. Con questo titolo da secoli la Madre di Dio è invocata sulle rive del Tevere e ai piedi del Campidoglio». Martedì 2 febbraio alle 18.30 si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Morandi al termine il Te Deum di ringraziamento per i benefici concessi e quelli attesi per la liberazione dalla pandemia. Il Comune di Roma come da tradizione offrirà un omaggio floreale alla Madonna. La celebrazione sarà guidata dalla Cappella Musicale di Santa Maria in Campitelli e dall’Ensemble la Cantoria e trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della parrocchia.

19 gennaio 2021

Le proposte dell’Ufficio liturgico per la Domenica della Parola

Domenica prossima si celebra la Domenica della Parola e l’Ufficio liturgico diocesano, per l’occasione, ha preparato uno schema liturgico. Mentre il giorno prima, sabato 23 gennaio, alle ore 17.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il vescovo ausiliare Dario Gervasi presiederà la Messa durante la quale istituirà sei nuovi lettori e accoliti. Per l’accolitato, sono Roberto Caciolo, Tonino Costabile, Roberto Giordani, Graziano Miconi e Romolo Ragnoli, mentre Francesco Zappavigna per il lettorato.

«Il Papa ha istituito questa Domenica perché si riscopra il valore della Parola di Dio nel contesto della vita della Chiesa – sottolinea il direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi padre Giuseppe Midili –. . In ogni celebrazione liturgica Dio convoca il suo popolo e gli parla, attraverso i testi proclamati. Tutte le parrocchie possono utilizzare lo schema liturgico preparato». Mentre sui nuovi lettori e accoliti, sottolinea che «il loro ministero non è solo fare servizio all’altare o proclamare la Parola durante la Messa, ma continua anche al di fuori dell’edificio chiesa, nella vita quotidiana, come dice sempre Papa Francesco. Si tratta – prosegue – di annunciare con la vita che l’Eucarestia è il centro dell’esperienza di fede dei battezzati».

Lo schema per la Domenica della Parola è disponibile sul sito dell’Ufficio liturgico diocesano. Propone, in particolare, un rito di intronizzazione del libro della Scrittura all’inizio della liturgia festiva. Sarà cura del parroco e dei suoi collaboratori nell’animazione liturgica valutare quando vi sia la maggiore partecipazione dei fedeli e in quale forma questo rito possa essere più significativo. Per questo la proposta può essere declinata come vespro del sabato sera (nella possibilità dei Primi Vespri, dell’Eucaristia) oppure come rito introduttivo alla celebrazione eucaristica del giorno.

19 gennaio 2021

A San Giovanni Bosco una novena per la festa patronale

L’educazione è la strada maestra per costruire un mondo migliore. È con questo insegnamento di san Giovanni Bosco, valido oggi più che mai nei tempi della pandemia Covid-19, che nella parrocchia a lui intitolata, a Cinecittà, si apre la festa dedicata al fondatore della Congregazione dei Salesiani. Un evento che si trasforma in un’opportunità di riflessione, spiritualità e formazione da realizzare secondo le disposizioni anti-pandemia che vuole essere una sorta di percorso guidato dal santo dei giovani, la cui festa si terrà il prossimo 31 gennaio.

«Il Papa ha indetto per il 2021 l’anno dedicato a san Giuseppe, come esempio per la famiglia e per l’educazione – spiega don Roberto Colameo, parroco di “Don Bosco”, come tutti chiamano la parrocchia –. Abbiamo deciso di creare un programma spiritualmente denso che ci invita a riflettere proprio sul santo dei giovani perché l’educazione è la strada maestra per costruire un mondo migliore». Il percorso inizierà con una novena (dal 22 al 27 gennaio) che coinvolgerà tutta la comunità, con i parroci delle parrocchie vicine alla basilica di San Giovanni Bosco – San Policarpo, Santa Maria Domenica Mazzarello, San Gabriele – che si alterneranno con i superiori generali della Congregazione Salesiana e incontreranno i giovani, i ragazzi della catechesi di iniziazione cristiana, le coppie di fidanzati, i giovani consacrati, i lavoratori. «Sarà un momento di confronto e di ascolto, con le storie di chi vive la fede anche in questo duro momento di pandemia», aggiunge il parroco.

Gli ultimi tre giorni della novena, dal 28 al 30 gennaio, avranno tre temi di base: la bellezza nell’arte, la santità e la carità vissuta. Ad aprire i momenti di dialogo sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura. Poi sarà la volta del cardinale Angelo Amato, prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi. Il 30 gennaio, invece, parlerà del dono della propria vita al servizio della Chiesa e del mondo il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Domenica 31 gennaio, giorno della festa di san Giovanni Bosco, invece, per la celebrazione delle 11 sarà presente il cardinale Robert Sarah, titolare della basilica e prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti. Concluderà, con la celebrazione delle 18.30, il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma.

19 gennaio 2021

La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Inizia oggi, lunedì 18 gennaio, e termina lunedì 25 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; la conclusione vedrà la presenza di Papa Francesco, che presiederà i Vespri nella basilica di San Paolo fuori le Mura alle ore 17.30. Tra le varie iniziative in programma – molte delle quali on line, vista la situazione di emergenza sanitaria –, centrale sarà la veglia ecumenica diocesana, il 20 gennaio alle ore 19.30 nella basilica di Santa Maria in Trastevere. A presiedere la celebrazione sarà il vescovo Paolo Selvadagi, delegato diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, mentre l’omelia sarà offerta dall’arcivescovo Khajag Barsamiam, rappresentante della Chiesa Armena Apostolica (ortodossa) presso la Santa Sede; parteciperanno i rappresentanti delle chiese ortodosse, protestanti e anglicana presenti a Roma. La veglia sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma, ma sarà possibile anche – per un numero limitato di persone, nel rispetto della normativa vigente – partecipare in presenza; per chi lo desidera, è opportuno contattare direttamente la basilica: s.mariaintrastevere@libero.it e 06.5814802.

Il tema scelto, tratto dal Vangelo di Giovanni 15, 1-17 è: “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” ed esprime la vocazione alla preghiera, alla riconciliazione e all’unità della Chiesa e del genere umano che caratterizzala Comunità di Grandchamp. Negli anni ‘30 alcune donne di tradizione riformata della Svizzera di lingua francese riscoprirono l’importanza del silenzio nell’ascolto della Parola di Dio e, allo stesso tempo, ripresero la prassi dei ritiri spirituali. Furono presto raggiunte da altre, che presero a frequentare regolarmente i ritiri spirituali a Grandchamp, un piccolo villaggio nei pressi del lago di Neuchâtel, in Svizzera. Oggi la Comunità conta cinquanta membri, tutte donne di diversa età, tradizione ecclesiale, nazionalità e continente. «In questa loro diversità – si legge nel sussidio preparato dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani – le suore sono una parabola vivente di comunione».

Il tema dell’ottavario «ci invita a portare frutto rimanendo in Cristo – spiega monsignor Marco Gnavi, parroco a Trastevere e incaricato dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo –. In questo tempo di pandemia, di crisi globale, rimanere radicati nel Signore Gesù è un imperativo per tutti i cristiani, che sono spinti a dire il Vangelo, la buona notizia della vittoria della vita sulla morte, attraverso la testimonianza della preghiera, della vicinanza gli uni agli altri».

Come detto, durante questa Settimana saranno diverse le iniziative organizzate da parrocchie e comunità a tema ecumenico. In particolare, la Messa nei vari riti cattolici orientali e nel rito romano verrà celebrata solennemente nel Centro Eucaristico Ecumenico di Santa Maria in Via Lata (via del Corso, 306) delle Figlie della Chiesa, con inizio alle ore 20. Oggi si terrà la Messa nel rito greco; martedì il rito armeno; il 20 il rito bizantino-romeno, il 21 il rito bizantino-ucraino. Ancora, il 22 il siro maronita, il 23 il siro malabarese, il 24 il rito romano e il 25, ultimo giorno, il rito etiopico. Sempre oggi, a Santa Maria ai Monti, alle 19, è in programma un momento di preghiera con padre Symeon Katsinas, ortodosso; la pastora metodista Mirella Manocchio, e il parroco don Francesco Pesce; mentre alle 19.30 a Santa Maria delle Grazie al Trionfale interverranno padre Vladimir Laiba, ortodosso, il pastore valdese Marco Fornerone e don Antonio Fois. Domani, alle 18, nella chiesa Metodista di via XX settembre, ci saranno padre Laiba, il pastore metodista Joylin Galapon e don Franco Cutrone. Ancora, venerdì 22 alle 19, nella parrocchia di San Gioacchino in Prati, pregheranno insieme Laiba, Fornerone e padre Pietro Sulkowski. Infine, domenica 24 alle 11, nella chiesa Battista di Centocelle, in via delle Spighe 8, avverrà uno scambio di pulpito tra il cattolico don Valentino Ferrari e il pastore battista Herbert Andres.

18 gennaio 2021

E’ entrato nella luce della Resurrezione don Luigi Ullucci

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che ieri, 17 gennaio 2021,

è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do

Don Luigi Ullucci, S.D.B.

di anni 83

Collaboratore parrocchiale della Parrocchia San Giovanni Bosco dal 1992,

Vicario parrocchiale della Parrocchia San Giovanni Bosco

dal 1988 al 1992

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali si svolgeranno martedì 19 gennaio 2021, alle ore 11.00,

presso la Parrocchia San Giovanni Bosco

(Viale dei Salesiani, 9)

 

18 gennaio 2021

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore presiede il Consiglio dei Prefetti

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore presiede il Consiglio dei Prefetti.

Presiede la Santa Messa nella parrocchia del Sacro Cuore di Cristo Re che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno

Presiede la Santa Messa nella parrocchia del Sacro Cuore di Cristo Re che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno.

Articoli recenti