Celebra la Messa nella parrocchia di Santa Maria in Domnica alla Navicella in occasione del XX anniversario del Centro giovanile “Il Centro”.
I nuovi parroci prefetti
A seguito della consultazione diocesana del 24 e 25 settembre scorso è stato rinnovato il Consiglio dei prefetti, che sarà valido per il quadriennio 2020-2024. Al di là dei membri di diritto, come il cardinale vicario, i vescovi ausiliari, il segretario generale e i direttori degli Uffici del Vicariato, sono stati rinnovati i parroci prefetti in alcune prefetture della diocesi.
Di seguito l’elenco dei nuovi parroci prefetti e la rispettiva prefettura:
Don Giuseppe Trappolini – I Prefettura
Padre Davide Carbonaro – II Prefettura
Padre Sergio Cavicchia – III Prefettura
Don Francesco Pesce – IV Prefettura
Padre Lucio M. Zappatore – V Prefettura
Don Maurizio Modugno – VI Prefettura
Don Carlo Purgatorio – VII Prefettura
Don Danilo Spagnoletti – VIII Prefettura
Don Diego Conforzi – IX Prefettura
Monsignor Giulio Giuseppe Villa – X Prefettura
Don Stefano Sparapani – XI Prefettura
Don Giuseppe Petrioli – XII Prefettura
Don Antonio Saturno – XIII Prefettura
Don Luigi Lani – XIV Prefettura
Don Concetto Occhipinti – XV Prefettura
Don Stefano Charles Cascio – XVI Prefettura
Don Francesco De Franco – XVII Prefettura
Don Andrea Carlevale – XVIII Prefettura
Don Walter Groppello – XIX Prefettura
Don Alberto Contini – XX Prefettura
Don Michele Di Matteo – XXI Prefettura
Don Mauro Manganozzi – XXII Prefettura
Monsignor Paolo Aiello – XXIII Prefettura
Don Paolo Adolfo Pizzuti – XXIV Prefettura
Don John Harry Bermeo Sanchez – XXV Prefettura
Don Roberto Visier Cabezudo – XXVI Prefettura
Don Gianfranco Corbino – XXVII Prefettura
Don Vittorio Bernardi – XXVIII Prefettura
Don Stefano Meloni – XXIX Prefettura
Don Francesco Giuliani – XXX Prefettura
Don Roberto Cassano – XXXI Prefettura
Don Alessandro Zenobbi – XXXII Prefettura
Don Marco Vianello – XXXIII Prefettura
Don Massimiliano Parrella – XXXIV Prefettura
Don Simone Carosi – XXXV Prefettura
Padre Guy Léandre Nakavoua-Londhet – XXXVI Prefettura
Leggi il Decreto del Cardinale Vicario
9 ottobre 2020
La Messa di ringraziamento per i medici
Una Messa di ringraziamento per il personale medico. Inizia ufficialmente così l’anno del Centro per la pastorale sanitaria della diocesi di Roma, guidato dal vescovo delegato monsignor Paolo Ricciardi. La celebrazione per i medici è in programma per sabato 17 ottobre – vigilia della festa di san Luca, che fu medico e non solo evangelista – alle ore 9.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Sarà presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. «Non da soli, ma insieme e con la grazia di Dio»: queste parole di Papa Francesco faranno da filo conduttore alla Messa.
Il Centro per la pastorale sanitaria, intanto, si prepara ad affrontare il nuovo anno, segnato da un aumento di contagi da coronavirus, rispondendo all’invito del cardinale vicario Angelo De Donatis: favorendo una relazione a “tu per tu”. «Negli ospedali, dove non ci sono grandi numeri, il rapporto personale è privilegiato – spiega Ricciardi -. In tempo di pandemia sosterremo i cappellani a portare avanti questo legame con il personale sanitario, con i malati e i loro familiari».
9 ottobre 2020
E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Vito Di Nuzzo
Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
annunciano che ieri, 8 ottobre,
è entrato nella luce della Resurrezione
il Rev.do
Mons. Vito Di Nuzzo,
di anni 69,
Parroco della Parrocchia di San Leone I,
Prefetto della prefettura XIV dal 2014 al 2020
e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.
I funerali si svolgeranno domani, sabato 10 ottobre 2020 alle ore 9.30,
presso la Parrocchia di San Leone I
(Via Prenestina, 104)
9 ottobre 2020
Incontro su Raffaello Sanzio nel centenario della morte
Incontro su Raffaello Sanzio nel centenario della morte, a cura del Servizio per la cultura e l’università.
Alla Pontificia Università Lateranense celebra la Messa in occasione dell’inizio dell’anno accademico
Alla Pontificia Università Lateranense celebra la Messa in occasione dell’inizio dell’anno accademico.
De Donatis ai nuovi sacerdoti: «La vigna che troverete è il miglior seminario»
Omelia del cardinale vicario Angelo De Donatis in occasione delle ordinazioni presbiterali del 3 ottobre 2020
Pagine di storia religiosa: I miracoli mariani del 1796
di Domenico Rocciolo
Con l’armistizio di Bologna del 23 giugno 1796, Napoleone Bonaparte impose condizioni molto dure alla Santa Sede. Il Papa Pio VI capì che l’Armata d’Italia stava per minacciare il cuore stesso della cattolicità: Roma.
Il 25 giugno 1796, nella cattedrale di San Ciriaco ad Ancona, accadde un evento prodigioso: l’immagine della Santissima Vergine che vi si venerava fu vista alzare le palpebre e muovere la bocca come per fare un sorriso. La notizia si diffuse rapidamente, varcò i confini della città e giunse a Roma. Due settimane dopo, il 9 luglio, i devoti romani assistettero allo stesso miracolo. La Madonna dell’Archetto, collocata su un arco sito tra palazzo Casali e un edificio di proprietà di una confraternita, oggi venerata nella cappella di via San Marcello 41 con il titolo Causa Nostrae Letitiae, mosse ripetutamente gli occhi destando l’attenzione dei passanti.
Nelle settimane successive altre immagini mossero gli occhi e tra queste vi fu quella esposta sulla facciata di palazzo Caetani, visibile ancora oggi all’inizio di via delle Botteghe Oscure all’angolo con piazza dell’Enciclopedia italiana. Per l’ampiezza del fenomeno, il 1 ottobre 1796, il Tribunale del Vicariato imbastì un processo per accertare la fondatezza dei racconti sui miracoli. Tra il 5 ottobre 1796 e il 31 gennaio 1797 i funzionari del tribunale ascoltarono 86 testimoni e riconobbero 26 miracoli, mentre di altri 23 non portarono a termine le procedure di accertamento per non allungare troppo i tempi. Il sacerdote Giovanni Marchetti in un suo libro pubblicato nel 1797 parlò di molte immagini miracolose. Anche durante la Repubblica romana del 1798-1799 si verificarono episodi simili.
Il cardinale segretario di Stato Francesco Saverio de Zelada, sentito il parere del cardinale vicario Giulio della Somaglia, informò i nunzi delle corti europee degli eventi che avvenivano a Roma. Nella lettera che inviò al nunzio di Madrid scrisse: «Molte immagini di Maria Vergine, dipinte altre in tele, altre sulle pareti, alcune nelle chiese, la maggior parte nelle pubbliche strade, sono state vedute muovere sensibilmente gli occhi».
Si può affermare che i prodigi avvenuti nell’estate del 1796 e le preghiere che i romani recitarono dinanzi alle sacre immagini della Santissima Vergine furono le «sante e pacifiche armi» che il Papa richiese per invocare la protezione celeste. Ancora una volta la pietà dei fedeli fu protagonista.
7 ottobre 2020
Al via il pellegrinaggio diocesano a Fatima
«Il messaggio di Fatima ci porta al cuore del Vangelo che rende visibile l’Amore misericordioso di Dio. Nostra Signora di Fatima è attenta alle richieste dell’uomo che aspira ad incontrare e vivere questo Amore e chiede ai pastorelli di pregare per la conversione dei peccatori e del mondo intero. Alla scuola di Maria riscopriamo la centralità di Dio». Monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi, annuncia così il pellegrinaggio diocesano a Fatima, che porterà i fedeli romani nella cittadina portoghese dall’11 al 14 ottobre, guidati dal vescovo ausiliare per il settore Centro monsignor Daniele Libanori.
«Quest’anno la proposta assume un significato particolare – spiega monsignor Chiavarini – perché, a motivo della pandemia, ci poniamo come mendicanti nei confronti della Madonna, alla quale chiediamo protezione, riscoprendoci bisognosi dell’aiuto della Madre e di Dio». Garantendo il rispetto «di tutte le necessarie precauzioni per tutelare la salute dei partecipanti – prosegue –, vogliamo vincere le reticenze, mettendoci in viaggio, dimostrando serenità, non leggerezza, certi che anche il nostro andare sia un gesto capace di trasmettere un sentimento di fiducia, per non lasciarci paralizzare dalla paura per l’attuale situazione sanitaria e recuperare gradualmente un senso di ritorno alla normalità».
Si parte l’11 ottobre alla volta di Lisbona, dove si comincia con un giro della città: il Monastero Dos Jeronimos, realizzato in stile “manuelino”, fatto costruire da Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore Portoghese Vasco de Gama (qui sepolto), la Torre di Belem, simbolo della città, la Cattedrale, costruita intorno al 1150 per il primo vescovo di Lisbona, sul terreno di una vecchia moschea; la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, costruita sulla sua casa natale. In serata si prosegue per Fatima, con un saluto alla Madonna presso la Cappellina delle Apparizioni e la recita del Rosario. La giornata del 12 ottobre sarà ancora dedicata a visite e celebrazioni: al mattino la Messa nella Cappellina delle Apparizioni; nel pomeriggio Via Crucis a Os Valinhos, luogo della prima e terza Apparizione dell’Angelo e della Vergine nel 19 agosto 1917; poi la visita di Aljustrel, il villaggio natale dei tre pastorelli.
Il 13 ottobre è il giorno in cui ricorre l’anniversario del miracolo del sole, nonché dell’ultima apparizione della Vergine: nel 1917 una moltitudine di persone, radunate alla Cova da Iria, presso Fatima, videro il disco solare cambiare colore, dimensione e posizione per circa dieci minuti. Verrà quindi celebrata la Messa dell’Anniversario dell’Ultima Apparizione, durante la mattinata, mentre nel pomeriggio sono previste la visita guidata del Santuario del Rosario e della basilica della Santissima Trinità, e un momento di catechesi davanti al mosaico che descrive il Cap. 22 dell’Apocalisse di San Giovanni realizzato da padre Mark Rupnik. Il 14, dopo la Messa, i partecipanti torneranno a Lisbona e di qui a Roma.
7 ottobre 2020
A Roma l’assemblea delle fondazioni antiusura
“Scenari e responsabilità sociali, economiche e finanziarie dopo l’emergenza sanitaria: quali rischi e opportunità per la cura del bene comune”. È il tema al centro dell’Assemblea della Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, che si terrà a Roma sabato 10 ottobre, presso il Vicariato (piazza San Giovanni in Laterano 6/a).
Il convegno inizierà alle ore 10, trasmesso anche via Facebook (Caritas Diocesi Di Roma) con gli interventi dell’economista Stefano Zamagni su “Economia, Finanza e Fraternità: percorsi possibili nei nuovi scenari post Covid-19” e del sociologo Maurizio Fiasco su “Famiglie e imprese vulnerabili: nuovi profili di fragilità e strategie di supporto nell’attuale contesto socio-finanziario”.
Le conclusioni saranno affidate al Presidente eletto della Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”.
Per partecipare occorre la prenotazione all’email: f.antiusura@caritasroma.it.
6 ottobre 2020
Il 9 ottobre una serata dedicata a Raffaello
“Raffaello, Roma e l’ideale del Rinascimento” è il tema della serata organizzata dall’Ufficio per la cultura e l’università del Vicariato di Roma per venerdì 9 ottobre, alle ore 19 all’Orto Botanico (largo Cristina di Svezia, 24), a cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Durante l’incontro verranno presentati alcuni video che raccontano i luoghi romani dell’artista urbinate, illustrati da monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio diocesano; mentre l’attore Giorgio Latini leggerà alcuni sonetti e brani della famosa lettera sulla conservazione delle antichità romane a Leone X, che però non fu mai né terminata né spedita.
«In generale in pochi collegano il Rinascimento a Roma – evidenzia monsignor Lonardo –, ma è sbagliato. Raffaello soggiornò a Villa Farnesina, dell’amico banchiere Agostino Chigi, a cinquanta metri dall’Orto Botanico. Possiamo quasi immaginarlo mentre passeggiava su via della Lungara… Raffaello rappresenta la bellezza ideale, l’armonia, eppure muore a 37 anni. Il suo amico Agostino morirà 4 giorni dopo. Si sperimenta così la fragilità della vita, la stessa che stiamo sperimentando in questi mesi con il coronavirus». L’artista, che fu anche architetto, «rappresenta un ponte tra il mondo classico e quello cristiano – prosegue il direttore dell’Ufficio diocesano –. Tutto quello che c’è di bello nell’antico trova in qualche modo compimento nel cristianesimo. Nonostante Raffaello stesso non fosse tipo da affetti stabili, come anche tanti artisti e non solo suoi contemporanei, volle essere seppellito al Pantheon. Su via dei Coronari, inoltre, affittò una palazzina per far celebrare messe in suo onore».
Pantheon, Santa Maria della Pace, Villa Farnesina, Santa Maria del Popolo, Sant’Eligio degli Orefici, Sant’Agostino… Sono tutti luoghi romani legati a Raffaello e verranno presentati, nell’incontro di venerdì, attraverso dei video realizzati dall’Ufficio per la cultura e l’università e dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma. Hanno partecipato alla realizzazione Alessandro Zuccari, ordinario di Storia dell’arte moderna alla Sapienza-Università di Roma e accademico dei Lincei; Antonio Sgamellotti, professore emerito dell’Università degli Studi di Perugia e accademico dei Lincei; Aldo Vitali, console camerlengo dell’Università e Nobil Collegio degli orefici, gioiellieri e argentieri dell’Alma Città di Roma; il quartetto vocale “Errar cantando”, che ha eseguito “In Te Domine speravi” di Josquin Desprez. Monsignor Lonardo è autore e narratore dei testi; don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport, ha curato riprese e montaggio; Francesco d’Alfonso è direttore di produzione e curatore delle musiche; Annalisa Maria Ceravolo ha curato la segreteria di produzione, le riprese e le fotografie; Claudio Tanturri la segreteria di produzione. I video verranno poi raccolti e ampliati in un unico documentario, che sarà disponibile on line nei giorni successivi all’incontro.
L’ingresso a “Raffaello, Roma e l’ideale del Rinascimento” può avvenire esclusivamente su prenotazione a ufficioculturaeuniversita@diocesidiroma.it. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming su www.radiopiu.eu. I giornalisti e operatori media che desiderano partecipare devono contattare l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi: stampa@diocesidiroma.it.
5 ottobre 2020
Presiede la riunione del capitolo della basilica lateranense
Presiede la riunione del capitolo della basilica lateranense.