21 Maggio 2025

Comunicazione della diocesi di Roma in seguito al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Di seguito la comunicazione di monsignor Pierangelo Pedretti, prelato segretario del Vicariato, per i sacerdoti e i fedeli della diocesi di Roma.

«Il cammino spirituale della Quaresima 2020 ha assunto una forma inedita a causa dell’emergenza sanitaria internazionale legata al covid-19. La Chiesa di Roma risponde con fede, riproponendo i mezzi tradizionali della lotta spirituale: preghiera, digiuno, carità. I presenti orientamenti vogliono dare forma concreta al modo di vivere questi strumenti ordinari dell’itinerario quaresimale nell’attuale contesto, richiamando a una particolare responsabilità tutti i sacerdoti e i diaconi coinvolti a diverso titolo nella pastorale diocesana (parroci, rettori di chiese, cappellani), le comunità religiose e tutti i fedeli.

In data 4 marzo 2020 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato un Decreto che contiene disposizioni puntuali atte a fronteggiare l’emergenza su tutto il territorio nazionale. La comunità diocesana di Roma accoglie con fiducia tali indicazioni, a tutela del bene comune e della salute pubblica. In particolare, ci viene chiesto di collaborare per evitare un ulteriore incremento del numero dei contagiati, che potrebbe portare le strutture ospedaliere al collasso.

Ciò detto, ci richiamiamo all’indicazione di carattere generale dell’art. 1, comma 1, lettera b) del predetto Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro (…)”.

In data 5 marzo 2020, l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana ha emanato un comunicato stampa nel quale prende atto che “le misure adottate mettono in crisi le abituali dinamiche relazionali e sociali. La Chiesa che è in Italia condivide questa situazione di disagio e sofferenza del Paese e assume in maniera corresponsabile iniziative con cui contenere il diffondersi del virus.”

Pertanto, si dispone che nella nostra Diocesi le attività pastorali non sacramentali rivolte a gruppi di fedeli (per esempio, i catechismi dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, i corsi di preparazione al matrimonio e di accompagnamento delle coppie, i ritiri e gli esercizi spirituali, i pellegrinaggi, le attività associative e oratoriali, i percorsi di fede di giovani adolescenti e adulti, e in generale tutte le attività di gruppo) siano sospese fino al 15 marzo p.v., così come le Autorità hanno disposto per le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e per le Università.

Invece, sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali e festive, purché il luogo di culto consenta di rispettare le misure di precauzione ritenute fondamentali dalle Autorità competenti, in particolare quella di mantenere almeno un metro di distanza tra le persone. Valgono altresì le indicazioni già fornite nella Comunicazione della Segreteria Generale del Vicariato di Roma del 3 marzo u.s.: “omissione del segno dello scambio di pace, ricezione della Santa Comunione sulla mano e svuotamento delle acquasantiere”. Chi avesse difficoltà o comunque lo ritenesse più opportuno, potrà predisporre delle celebrazioni all’aperto. Soprattutto nel Settore Centro, si invitino i fedeli a partecipare alle celebrazioni nelle chiese più grandi.

Particolare attenzione andrà riservata alle categorie più deboli, per le quali nel predetto Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri all’art. 2, lettera b) si suggerisce: “è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità, ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Pertanto, si dispone che le visite ai malati siano effettuate rispettando ancor più rigorosamente le condizioni di carattere generale di cui sopra (distanza minima e igiene), utilizzando per quanto possibile le apposite mascherine e limitando le occasioni di interazione con i medesimi soggetti deboli all’amministrazione di Sacramenti e Sacramentali. Si consiglia altresì che siano rinviate a dopo Pasqua le benedizioni delle famiglie, se le circostanze – da valutarsi – lo permetteranno.

Le comunità parrocchiali, in particolare, sono invitate a non interrompere le attività dei servizi caritativi, coordinandosi con la Caritas diocesana, che è a completa disposizione per fornire tutte le necessarie indicazioni del caso (Area Promozione Umana: tel. 06.88815130; e-mail: promozioneumana@caritasroma.it).

In particolare, si invitano le Caritas parrocchiali e tutti i gruppi di volontariato presenti nelle parrocchie a promuovere iniziative di vicinanza agli anziani soli che vivono nel loro territorio perlomeno attraverso contatti telefonici. Le attività dei Centri di Ascolto parrocchiali potranno continuare laddove il servizio si riesca a svolgere in locali caratterizzati da ampi spazi, ben areati ed igienizzati, evitando in ogni caso assembramenti di persone. Per questo si raccomanda di fissare appuntamenti con le persone assistite e di non incentivare l’apertura indiscriminata, onde evitare assembramenti. Gli stessi criteri dovranno essere usati per l’apertura degli Empori della Solidarietà e per i centri di distribuzione degli alimenti. Si consiglia invece la sospensione dell’attività dei centri di distribuzione del vestiario, soprattutto per quello che riguarda la raccolta di abiti usati.

Le parrocchie, le rettorie e gli altri soggetti ecclesiali che hanno attivato una mensa sociale sono invitati a non interrompere il servizio e ad attenersi alle indicazioni che la Caritas diocesana predisporrà, ricevute le opportune indicazioni da Roma Capitale; in particolare, in ogni caso, si invita a favorire la distribuzione di alimenti da asporto da non consumarsi nei locali parrocchiali.

Le parrocchie che svolgono attività di accoglienza, con ospitalità di senza dimora e di richiedenti asilo, possono continuare senza problemi tale iniziativa cercando di favorire la permanenza degli ospiti nella struttura anche durante le ore diurne. Dove sussistano servizi docce e cambio biancheria si richiede massima attenzione per operatori e volontari; anche qui si raccomanda di svolgere il servizio in ampi spazi, ben areati e igienizzati, evitando assembramenti di persone.

In spirito di comunione, la comunità diocesana di Roma, per il bene di tutti i cittadini ed in particolare delle categorie più deboli, affida alla Salus Populi Romani il cammino verso la Pasqua di Nostro Signore Gesù Cristo».

5 marzo 2020

Semplicemente grazie. Lettera del vescovo Ricciardi a tutti coloro che operano – sempre – per la salute della persona

1 marzo 2020, I domenica di Quaresima. Nei giorni del “coronavirus”

Mi permetto di scriverti, con umiltà e rispetto, pensando al lavoro prezioso che fai e al momento particolare che stiamo vivendo, consapevole che non avrai forse neanche il tempo o la voglia per leggere…
Ma, in queste ore di tensione, di fatica fisica e psicologica, vorrei dirti semplicemente grazie, di cuore, e sostenerti, per farti sapere che c’è tanta gente che apprezza il tuo lavoro e che c’è qualcuno che prega per te.

Siamo tutti occupati e preoccupati da questo “coronavirus” che si è messo a circolare per il mondo e che ha scelto anche l’Italia come tappa del suo “sgradito” viaggio; e che sta mettendo scompiglio nei ritmi della nostra vita, già freneticamente scombussolata di suo…
Immagino infatti, conoscendo tante persone, che anche tu hai i tuoi pensieri: gli affetti, la famiglia, i figli, i genitori…; le preoccupazioni per la casa, il lavoro, i soldi, il traffico, le cose che non vanno…; hai le tue passioni, le amicizie, lo sport, i tuoi interessi, il telefono, i messaggi… le cose che vorresti fare e che non puoi fare.
E, per il lavoro che fai, hai il pensiero di tanti altri pazienti con malattie diverse, in particolari quelli gravi, che rischiano di essere ora trascurati, messi in secondo piano.

E magari riesci a sederti, ogni tanto; a prenderti un caffè, a “navigare” un po’ sul tuo cellulare, a scambiare due battute con un amico, a riposare… finalmente. E a chiederti: “Questa è la mia vita?”
Vorrei essere accanto a te, che sei medico, infermiere, operatore, ricercatore… Vorrei esserti accanto, nel caos del pronto soccorso, o mentre rispondi al telefono cercando di dare le varie indicazioni in questo momento – con le svariate domande che immagino arrivino in queste ore –. Vorrei essere accanto a te che amministri un ospedale come anche a quanti, importantissimi, curano la pulizia e il decoro degli ambienti.

E vorrei dirti: “Coraggio…, se tutto questo che fai è per essere accanto a chi soffre, a chi ha paura, a chi è nell’ansia… tu stai compiendo una missione non fatta di gesta eroiche da superuomini – nessuno di noi lo è – ma di piccoli grandi particolari dell’amore”.

Oggi, per i credenti, è la prima domenica di Quaresima, una “quarantena” dello spirito un po’ particolare che non vuole “isolare”, ma mettere sempre più in “relazione”. È il tempo pensato da sempre dalla tradizione cristiana per “mettere ordine” nella vita, per tornare all’essenziale, per eliminare il “virus” del male che c’è in ciascuno di noi e ci impedisce di essere felici, liberi, accoglienti… vivi! Sì, la Quaresima è stata pensata per aiutare i credenti a camminare verso la Vita piena, che è quella della Pasqua…

Se noi avessimo, per le nostre anime, l’attenzione che si ha in questi giorni per curare i corpi attaccati dal virus, saremmo tutti molto più sereni… Purtroppo i malanni dell’anima hanno sintomi che difficilmente riconosciamo subito… presentano patologie che ormai hanno intaccato il cuore e noi non ci accorgiamo più di essere malati davvero, di egoismo, di tristezza, di indifferenza.
Allora vorrei avere una persona come te, che però possa curare la mia anima.

E vorrei essere io per te, in questo momento di “tensione alle stelle”, quel qualcuno che ti sorregge l’anima e ti sostiene lo spirito, e che ti sprona a dire, ogni mattina: “Oggi ricomincio. Oggi incontrerò altre persone, altre storie, altre domande, altre esperienze… E, nonostante la mia fatica, potrò essere per loro un segno di fiducia, di speranza, di umanità”.
Lo vinceremo, certamente, questo virus, con la forza della scienza.
Ma vinceremo ancor più il virus della paura, della sfiducia, della rassegnazione, dell’inimicizia, con la forza della nostra umanità.

Siamo in Quaresima, “l’altra quarantena” dello spirito… Non so se sei credente o no, non mi interessa. Ma so che sei qualcuno che – come me – vuole vivere in pienezza ogni istante dell’esistenza, alleviando le sofferenze dell’altro.
Gesù Cristo ha condiviso queste sofferenze. Ci è entrato fino in fondo, uomo tra gli uomini. E ha vinto il virus dell’odio. Amando fino alla fine, con un amore da morire, per non far morire l’amore.
Se entriamo in questa dimensione, allora riscopriremo ogni piccolo particolare dell’amore: la mano che tendi, la parola che dici, il sorriso con cui accogli.

Perdonami se mi sono permesso di rubarti il tuo tempo, ora più prezioso che mai. Era solo per ringraziarti, per chiedere ancora una volta che ci sia, per me e per tanti altri, uno come te che sappia curare le ferite del cuore.

Umilmente,
Paolo

Vescovo ausiliare di Roma
Delegato per la Pastorale della Salute

Annullati corsi, incontri e convegni

La diocesi di Roma informa che il quinto incontro del ciclo “Insieme per la nostra Casa comune” sulla Laudato si’ di Papa Francesco, programmato per lunedì 9 marzo 2020 alle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano, è rimandato a data da destinarsi.

Fa sapere inoltre che il ciclo di incontri quaresimali di riflessione su Miguel Mañara, tenuto dal professor Franco Nembrini, il cui inizio era programmato per mercoledì 4 marzo 2020 alle ore 19 e per il quale era prevista una numerosa partecipazione di giovani, in via prudenziale, è rimandato a data da destinare.

E’ inoltre annullato il convegno regionale sul tema “I giovani. Protagonismo, sogni, fragilità” in programma il 19 marzo 2020 all’Auditorium del Santuario del Divino Amore, promosso dalla Commissione laziale per l’ecumenismo e il dialogo, in collaborazione con la Commissione laziale per l’insegnamento della religione cattolica.

E’ annullato anche il percorso di formazione per “animatori Laudato si'” in programma nei giorni di sabato 7 e domenica 8 marzo ad Assisi.

L’incontro di formazione per gli educatori, fissato per il pomeriggio di domenica 15 marzo nel Teatro San Luca e organizzato dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport con diverse realtà ecclesiali e associazioni, in via prudenziale è annullato.

I corsi organizzati dall’Ufficio liturgico (liturgia per la pastorale, presso l’ateneo Sant’Anselmo; ministri straordinari della Comunione, nel Seminario Romano Maggiore; lettori di fatto, nella parrocchia Santa Chiara) sono sospesi fino a domenica 22 marzo.

Il ciclo di incontri sull’elaborazione del lutto (Talità Kum) organizzato dal Centro diocesano per la pastorale familiare e tenuto da padre Cesar Pluchinotta il cui inizio era programmato per giovedì 5 marzo 2020 alle ore 19.30, e per il quale era prevista una numerosa partecipazione di persone, in via prudenziale è rimandato a data da destinare.

Sospese in via precauzionale tutte le iniziative di formazione dell’Ufficio catechistico fino a domenica 22 marzo, per evitare la concentrazione di persone negli stessi ambienti.

Rimandato il terzo incontro di formazione del ciclo proposto da Centro Missionario Diocesano e Ufficio Migrantes di Roma, organizzato anche insieme alla Caritas di Roma, su “Integrazione: un viaggio di andata e ritorno. Dall’accogliere all’essere accolti in un processo di inserimento nella società che si abita” per sabato 14 marzo.

Anche il corso di formazione sulla tutela dei minori promosso dal Tribunale di prima istanza e dal Coetus Advocatorum è rinviato a data da destinarsi.

5 marzo 2020

Coronavirus, le indicazioni per i sacerdoti della diocesi di Roma

Mentre in Italia i casi di persone colpite dal covid-19 arrivano a oltre duemila e si segnalano i primi contagiati anche a Roma e nel Lazio, la diocesi di Roma fornisce alcune indicazioni per sacerdoti e fedeli. «Cari confratelli – scrive infatti ai presbiteri il prelato segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti – considerate le richieste pervenute a codesta Segreteria in merito all’emergenza coronavirus, vi ricordo le indicazioni prudenziali che il cardinale vicario ha formulato a voce nell’incontro del clero del 27 febbraio scorso. Nella celebrazione eucaristica tralasceremo lo scambio del segno di pace e inviteremo i fedeli a ricevere la santa Comunione sulla mano; avremo cura di lasciare le acquasantiere vuote.

Perseveranti nella preghiera – la conclusione di monsignor Pedretti –, animati dalla speranza, uniti nella carità procediamo nel cammino quaresimale».

3 marzo 2020

Cinque serate con Franco Nembrini a San Giovanni in Laterano

Franco Nembrini con Papa Francesco

Siviglia, anno 1656. Don Miguel Manara è un giovane nobile spagnolo, noto in tutta la città per essere un grande seduttore. Ma è profondamento insoddisfatto. Incontrando una giovane donna scopre cosa gli manca davvero: una sposa. Per Miguel inizia così una nuova vita, ma poco dopo le nozze sua moglie Girolama muore. L’esperienza del dolore costringe ancora una volta il giovane a guardare in fondo al suo cuore: deciderà di farsi frate e morirà in odore di santità. La storia del nobile spagnolo è stata ripresa dal drammaturgo lituano Oscar Vasislas De Lubicsz Milosz nel 1912, ed è ispirata alla vita di un religioso spagnolo realmente esistito e vissuto nel Seicento. La presenterà ai fedeli della diocesi di Roma Franco Nembrini – che al testo di Milosz ha dedicato anche un libro edito da Centocanti – in cinque incontri, in programma nella basilica di San Giovanni in Laterano nei mercoledì di Quaresima. “Si può ancora dire ti voglio bene?” è il titolo dell’iniziativa, il cui primo appuntamento è previsto per il 4 marzo; poi ancora l’11, il 18, il 25 e il 1 aprile, sempre alle ore 19. Nelle cinque serate, oltre a Nembrini, sarà presente l’attore Gabriele Granito, che leggerà alcuni passaggi del libro; le conclusioni saranno invece affidate al cardinale vicario Angelo De Donatis. Il 4 marzo i musicisti del Bragù Project – Raoul Balardin e Guillem Ubach –suoneranno tre pezzi con chitarre e voci.

«Neanche a farlo apposta la vicenda è ambientata proprio nel periodo quaresimale – riflette Nembrini –, comincia con la grande confessione che possiamo identificare liturgicamente con la celebrazione delle ceneri e propone un cammino di conversione, cioè di riappropriazione dell’umano che culmina con la gloria della Resurrezione, ovvero con il miracolo della guarigione del paralitico».

Insegnante di italiano, tra i fondatori della scuola “La Traccia” di Calcinate (Bg), Nembrini è stato presidente della Federazione opere educative della Compagnia delle Opere e membro della Consulta nazionale di pastorale scolastica della Cei; dal 2018 è membro del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. «A me questo libro è stato messo in mano quando, all’età di 17 anni, ho incontrato don Luigi Giussani e ho ritrovato la fede – racconta –. È stato il libro della mia vita, mi ha accompagnato nel definirsi della mia vocazione, ha risposto alle mie domande più profonde e più vere circa la natura dell’amore, il significato del matrimonio, il valore dell’amicizia, il mistero del dolore. Per la sua semplicità e la sua radicalità si presta in modo clamoroso a interpretare la domanda di senso di un’intera generazione e la possibilità di una risposta positiva alla domanda se la vita sia un bene e se sia ancora possibile amare».

«Certo dover dare testimonianza di un percorso così impegnativo, in una sede così autorevole e di fronte all’attesa di tanti giovani è davvero impresa da far “tremar le vene e i polsi” – confessa Nembrini –, ma confido che a parlare al loro cuore sarà il testo stesso con la sua impressionante capacità evocativa».

Gli incontri verranno trasmessi in diretta su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

2 marzo 2020

Sono sospese le udienze

Sono sospese le udienze.

Talità Kum, percorso per l’elaborazione del lutto

Il Centro diocesano per la pastorale familiare propone, anche quest’anno, il percorso di aiuto per l’elaborazione del lutto “Talità Kum”. Un itinerario aperto a tutti e in special modo a coloro che, nell’ultimo periodo, hanno subito un lutto familiare. «Perdere una persona amata – afferma il direttore del Centro, don Dario Criscuoli – è un dolore che ci fa vacillare e precipita la nostra vita nell’oscurità. Molte volte è impossibile rialzarci da soli e uscirne». Prosegue don Criscuoli: «Fare memoria dell’amore vissuto, condividere con umiltà il proprio dolore e camminare insieme da fratelli verso la luce è la via per capire che non siamo soli. È la strada che ci aiuta a ritrovare la pace del cuore nella luce del Cristo Risorto».

Il corso è totalmente gratuito e si svolgerà nella sala conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore (piazza San Giovanni in Laterano, 4). I partecipanti avranno la possibilità di parcheggiare all’interno del cortile. Otto gli incontri in programma, che avranno inizio sempre alle ore 19.30, a partire da giovedì 5 marzo. Per iscriversi al corso è necessario scrivere all’indirizzo di posta elettronica famiglia@diocesidiroma.it indicando nome, cognome, cellulare ed email.

Ulteriori informazioni: 06.69886211.

2 marzo 2020

E’ tornata alla casa del Padre Irma, mamma di monsignor Franco Camaldo

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di monsignor Franco Camaldo,
segretario del Capitolo vaticano, cappellano della Cappella Corsini,

assistente ecclesiastico del Circolo San Pietro,

 per la morte della sua cara mamma

Irma

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Irma il premio
della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno domani, lunedì 2 marzo 2020, alle ore 16,
nella basilica di San Giovanni in Laterano

e saranno presieduti da sua eminenza il cardinale Angelo De Donatis.

 

1 marzo 2020

Celebra la Messa nella parrocchia di Santa Maria del Rosario ai Martiri Portuensi

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Ritiro di Quaresima promosso dal Centro per la pastorale sanitaria

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