11 Maggio 2025

Contrasto alla povertà educativa, incontro del cammino sinodale

Le Scuole della Pace della Comunità di Sant’Egidio. La parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio, dove ai ragazzi si offre anche il pranzo. Quella di San Filippo Neri alla Pineta Sacchetti, con corsi per settanta bambini e adolescenti in maggioranza stranieri. La comunità di San Felice da Cantalice, con le ripetizioni gratuite di matematica e italiano. I contributi del Centro Elis, della Caritas diocesana, delle Suore di Carità dell’Assunzione.

Sono tante le parrocchie e le realtà impegnate nel contrasto alla povertà educativa e nella gestione di attività di doposcuola, nella nostra diocesi. Si ritroveranno tutte insieme sabato prossimo, 6 maggio, a partire dalle 9:30, per l’assemblea sinodale, al Seminario Romano Maggiore. «Si tratterà di un’importante occasione di incontro, di libero ascolto, di conoscenza reciproca – sottolinea il referente, il vescovo Benoni Ambarus – per favorire l’intessersi della rete sul territorio, strumento fondamentale per lo sviluppo di buone prassi e di una testimonianza efficace e concreta».

La mattinata sarà aperta dalla relazione di Evelina Martelli sulla povertà educativa a Roma; seguiranno i lavori in gruppo e poi, attorno alle 11.45, l’intervento di monsignor Ambarus.

30 aprile 2023

Continua la formazione del clero in Val di Fassa

Dal 17 al 21 luglio un gruppo di sacerdoti di Roma si è raccolto per un momento di riflessione e ritiro a Soraga in Val di Fassa con il cardinale vicario Angelo De Donatis, il quale ha ritratto alcuni elementi caratterizzanti del prete romano: la vicinanza verso la vita delle persone, la vita in comune, il generare nella fede e ultimo ma non meno importante l’avere “buon umore”: «un cuore buono è costante nella festa».

Quest’ultima caratteristica non è la semplice arte di sdrammatizzare, o la capacità da mattatore sagace, ma è cifra dello spessore umano e spirituale, il quale possiede una visione della vita. Grazie al “buon umore”, gli spazi delle convinzioni precettistiche e degli statuti perentori cromati di bianco e nero, si fondono in una sfumatura di chiaro scuro dove vi si scorge la Sapienza di Dio che si fa compassione, misericordia e ascolto accogliente nelle situazioni vissute.

Questi giorni di riflessione e di ritiro che vivono preti e parroci di prima nomina hanno avuto il sapore dell’ascolto: dell’ascolto dei sacerdoti. I momenti di condivisione, alternati con momenti di trekking dolomitico, sono stati fecondati da una domanda originante: cosa significa per voi corresponsabilità? Come avviene di norma, la domanda è più interessante delle risposte, in questo caso nel quesito è palpabile il voler sollevare un approccio alla questione della sinodalità, del discernimento comunitario, di una partecipazione attiva del laicato nella vita ecclesiale e parrocchiale. Pur ammettendo, senza paura, che si è impreparati davanti a tale sfida, questa fragilità e difficoltà ha fatto emergere una forza tipica della Chiesa che trova nuova vita proprio dalle doglie del parto.

Se la Donna vestita di sole soffre e grida per i dolori di partoriente generante (cf. Ap 12,2), molte sono state le voci dei vari presbiteri che hanno informato la grandezza di un momento, di un evento, di un kairos che la Chiesa sta vivendo. Un tempo kariologico dove la corresponsabilità sinodale si rende fattiva nella passione e nel desiderio di servire la persona, nell’apertura a riconoscere nessuna attività o realtà come la proprietà del singolo, nel rendere la parrocchia ambiente di casa e di famiglia, nel percepire l’identità di gruppo secondo le coordinate dell’inclusione nel reciproco arricchimento, nell’istaurare una conversione relazionale per cui quando cambio il mio punto di vista sull’altro sono io che guarisco dal peso di pregiudizi e preconcetti. Questi segni performativi di Corresponsabilità e Partecipazione sono la forza del prete, non perché può rendere la parrocchia più produttiva grazie ad un gran numero di adepti, ma perché ognuno riconosce l’altro Co-Responsabile ossia capace di rispondere con abilità. Essere capaci di dire a chi si ha di fronte: mi fido di te.

Corresponsabilità e partecipazione sembrano condurci verso il fine del nostro vivere e agire: l’unità dello spirito con il vincolo della pace (cf. Ef 4,3). La comunione nell’unico Spirito, creatore di comunità e particolarità è la diottria con cui approcciarsi alla vita pastorale ed ecclesiale, la quale pur senza complessità, non deve mai smettere di orientarsi al positivo, scorgendo il bello originale: sapere di essere amati da Dio (cf. Is 62,4). La scelta saggia della presenza di alcuni laici, figure professionali già collaboratori con la Diocesi, ha contribuito nella proposizione di un metodo insolito, dove è il prete ad essere ascoltato e non viceversa, dove è lui ad essere accolto come uomo senza paura del proprio umano, fatto di emozioni, fatiche, aspettative, paure e speranze. Ripartire dall’umano, darsi il permesso di essere uomini fino in fondo, rende il sacerdote attento alle istanze di ognuno che bussa alla propria porta e realizza il popolo sacerdotale espressione di comunione. Nel ventaglio dei sacrifici veterotestamentari vi erano gli zebah hashelammyim (cf. Lv 7,11) ossia i sacrifici di comunione, letteralmente i sacrifici pacifici. Tali modi di officiare il culto avevano l’intento di significare la comunione tra Dio e l’uomo poiché la vittima in parte era offerta e in parte consumata dai fedeli. Questo era espressione del senso del sacrificio chiarito dal verbo ebraico qarab avvicinare, da cui qorban offerta (cf. Mc 7,11): l’offerta del sacrificio rende vicini e prossimi. Il risultato di ogni azione pastorale non si esaurisce nel successo di numeri e statistiche, ma genera vicinanza che in questi giorni di condivisione ha assunto uno dei volti della poliedrica dimensione della sinodalità: l’amicizia.

Volere il bene e il porsi con tono amicale genera partecipazione attiva tra tutti i battezzati nel loro precipuo stato di vita, nella consapevolezza che la Chiesa non è un’azienda da portare aventi ma una famiglia da amare.

di don Andrea Valori

20 luglio 2023

Continua il percorso per gli adoratori

Continua il percorso di formazione per gli adoratori, dal titolo “A Betania con Maria ai piedi di Gesù. Adorare per camminare insieme”. Il prossimo appuntamento si terrà il 4 febbraio su “Parola & Eucaristia”, nella Sala Tiberiade del Seminario Romano Maggiore dalle 10 alle 12. La catechesi sarà affidata al vescovo Paolo Ricciardi, a cui seguiranno alcune testimonianze e il lavoro in gruppi.

30 gennaio 2023

Consulta Pace – Ufficio in Vicariato – (Uff. past. sociale)

Consulta Pace – Ufficio in Vicariato – (Uff. past. sociale)

Consulta Lavoro – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

Consulta Lavoro – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

Consulta Lavoro – Ufficio in Vicariato – (Uff. past. sociale)

Consulta Lavoro – Ufficio in Vicariato – (Uff. past. sociale)

Consulta Giustizia Sociale – Ufficio in Vicariato – (Uff. past. sociale)

Consulta Giustizia Sociale – Ufficio in Vicariato – (Uff. past. sociale)

Consulta Economia – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

Consulta Economia – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

Consulta Economia – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

Consulta Economia – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

Consulta diocesana di pastorale della salute

Consulta diocesana di pastorale della salute (Centro per la pastorale sanitaria).

Consulta delle aggregazioni laicali, l’incontro in Vicariato

«Essere un’unica grande famiglia, che non si chiuda nelle proprie realtà, ma che abbia sempre occhi e cuori spalancati al servizio del prossimo e del Signore». Questo l’invito che il cardinale vicario Baldassare Reina ha rivolto alla Consulta delle aggregazioni laicali della diocesi di Roma, riunita venerdì scorso nella Sala della Conciliazione, nel Palazzo Lateranense. All’incontro hanno partecipato oltre 70 delegati, rappresentanti di più di 50 realtà laicali, in un clima di dialogo e condivisione. Presenti all’evento anche il vescovo ausiliare e vicegerente della diocesi Renato Tarantelli Baccari e la segretaria della Cdal Lidia Borzì.

Quest’ultima, ringraziando il vicario per la tempestività di «questo prezioso momento di ascolto» e ripercorrendo il lavoro della Cdal in questi anni, «svolto sempre in spirito comunitario con il Comitato dei presidenti» ha sottolineato come «in un tempo segnato dall’individualismo e da crescenti forme di povertà, materiali, spirituali, educative e relazionali, l’impegno delle realtà laicali si rivela prezioso per contribuire a ricucire un tessuto sociale che sia più fraterno e solidale, nel segno delle connessioni stabili, come ci ha più volte chiesto il nostro amato vescovo Francesco». Da instaurare, ha proseguito, «tanto tra le organizzazioni laicali, quanto tra queste, le parrocchie e gli ambiti diocesani, per armonizzare e amplificare l’impegno di ciascuno».

Il cardinale Reina ha tracciato le coordiante del cammino futuro, ponendo l’accento su due parole chiave: unità e collaborazione: «Non basta coltivare solo il proprio ambito d’impegno, ma è necessario valorizzare la diversità dei carismi in un ottica d’insieme e guidati da un’anima non strategica ma spirituale». Ha esortato poi i presenti a «rischiarare lo sguardo e avere il coraggio di osare per lasciare segni concreti di speranza nella città, a favore delle famiglie, dei bambini, degli anziani, dei senzatetto e dei poveri tutti».

Un appello accolto con grande slancio dai delegati, che hanno partecipato numerossimi al dibattito, rappresentando grande apprezzamento nei confronti del parole del vicario ed esprimendo la disponibilità ad aprirsi e confrontarsi per lavorare in sinergia su obiettivi comuni, come richiesto anche da monsignor Tarantelli. Il vescovo vicegerente, nelle sue conclusioni, offrendo ampia disponibilità a supportare il lavoro della Cdal dal punto di vista logistico e organizzativo, ha ribadito: «Il carisma della diocesi di Roma si accresce attraverso le iniziative portate avanti dalle realtà laicali ed è fondamentale individuare tematiche d’impegno su cui unirsi per realizzare dei progetti condivisi». L’incontro si è conluso con un momento di preghiera guidato dal cardinale Reina.

14 gennaio 2025

Consulta Ambiente – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

Consulta Ambiente – Ufficio in Vicariato (Uff. past. sociale)

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