17 Luglio 2025

Santa Famiglia

Santa Famiglia

Festa della Riconoscenza per i ragazzi degli oratori

Festa della Riconoscenza per i ragazzi degli oratori nella parrocchia di San Giovanni Bosco, a cura del Centro oratori romani.

Santo Stefano

Santo Stefano

E’ tornato alla Casa del Padre Ivo, papà di don Leonardo Bartolomucci

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
sono vicini al dolore di Don Leonardo Bartolomucci,

per la morte del suo caro papà

Ivo

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda ad Ivo il premio
della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno domani giovedì 26 dicembre 2019 alle ore 15,
nella chiesa di Sant’Agnese sulla Nomentana

 

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa Capitolare nel Natale del Signore

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa Capitolare nel Natale del Signore.

Natale del Signore

Natale del Signore

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Santa Messa della Notte del Natale del Signore

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Santa Messa della Notte del Natale del Signore.

Auguri al personale del Vicariato e meditazione sul Natale del cardinale De Donatis

Il Cardinale Angelo de Donatis, durante gli auguri di Natale al personale del Vicariato, ha regalato una meditazione sul Natale che vede protagonisti i pastori del racconto evangelico di San Luca. Si riporta qui il testo della meditazione e l’immagine del Mosaico della Natività di Pietro Cavallini di Santa Maria in Trastevere offerta per la meditazione.

Link al documento qui.

E’ entrato nella luce della Resurrezione Mons. Gino Paolo D’Anna,

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,annunciano che
è entrato nella luce della Resurrezione

Mons. Gino Paolo D’Anna,
già parroco della  parrocchia Madonna dei Monti

e, ricordandone il generoso e fecondo ministero pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali si svolgeranno venerdì 27 dicembre alle ore 15.00,
presso le Piccole Sorelle dei Poveri, Piazza San Pietro in Vincoli, 6.

24 dicembre 2019

A San Salvatore in Lauro esposto il Bambinello di Padre Pio

Anche quest’anno verrà esposta, dal 24 dicembre per tutto il periodo delle feste, nella parrocchia di San Salvatore in Lauro, a due passi da piazza Navona, la statua del Bambinello di Padre Pio. Una statua che ha una storia molto particolare, che a lungo fu custodita dall’attore Carlo Campanini e poi donata alla figlia.

La statua è alta 60 centimetri ed è stata intagliata da un artigiano ignoto che ha cesellato un unico pezzo di legno. Il Bambino Gesù, vestito con una tunica beige lunga fino ai piedini, presenta la piccola mano destra con 3 dita alzate, mentre quella sinistra tiene stretto un cuore rosso dove arde una fiammella d’oro. Sul bordo inferiore della tonaca vi è una sequenza di piccole croci dorate. La corona posta sul capo reca incise le parole “Cuor del Mondo”.

San Pio di Pietrelcina ha tenuto per anni questo Bambinello nella sua cella a San Giovanni Rotondo. «La statua era così bella che spesso il Santo la baciava chiamandola “Bambinello dei baci”», raccontano da San Salvatore in Lauro, che oggi è centro di diffusione della spiritualità di Padre Pio e conserva importanti reliquie del santo.

I festeggiamenti si concluderanno il 6 gennaio con i giochi in piazza animati dall’associazione “Il Flauto magico” e una Messa solenne alle ore 18. A seguire, in piazza San Salvatore in Lauro, la discesa della Befana dai tetti, ad opera dei volontari di Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco. La “Befana” donerà poi piccoli doni ai bambini.

23 dicembre 2019

In viaggio tra i presepi di Roma

Il presepe vivente di San Giulio

Ci sono quelli tradizionali, con le statuine, il muschio, la luce rossa ad indicare un fuoco acceso. E poi ci sono gli allestimenti più originali, con oggetti di uso comune o figuranti in costume d’epoca. Sono sempre più numerose le chiese della diocesi che scelgono di raccontare la nascita di Gesù in modo anticonvenzionale. A San Tommaso Moro, nel quartiere di San Lorenzo, ad esempio, il presepe realizzato dai parrocchiani «è intitolato al “grido della città” al centro del programma pastorale diocesano – racconta il parroco monsignor Andrea Lonardo –; il tutto è rappresentato non da personaggi fisici, ma da oggetti che li caratterizzano».

Nella chiesa di San Tommaso ai Cenci, in pieno centro, di fronte all’Isola Tiberina, è stata ricreata una grotta con la scena della natività nella quale possono entrare i bambini ed accostarsi così al Bambinello. «L’immagine di Gesù Bambino sorridente con le braccia aperte in segno di abbraccio – osserva il rettore don Stefano Tardani, fondatore del Movimento dell’Amore Familiare –, vicino all’immagine di Maria dal volto dolce e rassicurante e di san Giuseppe sereno e forte, danno una luce particolare a chi si avvicina al presepe. Ai grandi come ai piccoli, ai quali viene poi consegnato un Bambinello da portare a casa e una breve preghiera».

Emozionante anche il viaggio nella Betlemme di duemila anni fa ricostruita dalla parrocchia di San Giulio, che gli anni scorsi realizzava il suo presepe vivente a Porta Asinaria. I fondi raccolti grazie all’iniziativa sono serviti per i lavori di consolidamento della copertura dell’aula liturgica, benedetta da Papa Francesco lo scorso 7 aprile, durante la sua visita alla comunità di Monteverde. «Quest’anno vorremmo invitare tutti i romani che ci hanno aiutato con le loro offerte a venire a vedere quello che è stato realizzato, e visitare la rinnovata chiesa di San Giulio»: a spiegarlo è padre Dario Frattini, il parroco, che motiva così la scelta di realizzare il presepe vivente “Venite adoremus” negli spazi parrocchiali.

«Il presepe verrà allestito proprio laddove c’era la tensostruttura che ci ha ospitato per anni – racconta padre Dario – e che è stata smontata all’inizio di novembre». Nel presepe vivente è raffigurata tutta la Betlemme dell’epoca. Si incontrano la bottega del fabbro e quella del falegname, il ramaio e l’esattore. La capanna è circondata da agnellini e caprette, riscaldata dal fiato del bue e dell’asinello. I figuranti indossano costumi che riprendono gli abiti dei tempi in cui nacque Gesù, realizzati da sarte volontarie della parrocchia. Ma sono tanti gli amici della comunità che hanno offerto aiuto e materiale gratuitamente: dal gruppo degli antichi mestieri di Piubega, nel mantovano; agli scenografi di Cinecittà Fratelli De Angelis, che hanno prestato anfore, colonne e fontane per il palazzo di Erode; allo Zoo Grunwald che ha portato gli animali. «Un grande contributo ci viene anche dagli amici di Civita Castellana conosciuti qualche anno fa nel corso di un pellegrinaggio con l’Opera romana – sottolinea padre Dario –; tutto l’anno custodiscono gratuitamente il materiale necessario per l’allestimento e ci donano sempre del legname nuovo. Ci sentiamo davvero baciati dalla grazia». Il presepe “Venite adoremus” sarà inaugurato il 25 dicembre alle 17; sarà visitabile tutti i giorni successivi fino al 6 gennaio, con orario dalle 16.30 alle19.30, escluso il 31 dicembre.

Celebre anche il presepe vivente della Comunità missionaria di Villaregia, allestito il 28 dicembre e il 5 gennaio a partire dalle ore 13 nella riserva di Decima Malafede. Qui grande attenzione è riservata ai più piccoli, che potranno diventare per un giorno “vasaio” o “muratore”, cimentandosi in attività manuali nelle botteghe storiche degli antichi mestieri, nonché fare un giro in dromedario come i Re Magi.

Presepe vivente anche a Dragona il 5 e il 6 gennaio, grazie alla parrocchia di Santa Maria Regina dei Martiri. «Tutti sono invitati a scoprire il percorso tra canti, antichi mestieri, zampogne, pecorelle e molto altro – annuncia Alessandro Cardinale dell’Apostolato Salvatoriano, ai quali è affidata la parrocchia –. Tutti insieme per adorare il figlio di Dio che nasce qui in mezzo a noi e ci porta la gioia. Guidati dalla stella cometa il 6 gennaio alle 17 arriveranno anche i Re Magi, a cavallo di cavalli e cammelli, portando i doni al Bambinello».

di Giulia Rocchi, da Roma Sette

23 dicembre 2019

Gli auguri del vicario ai sacerdoti della diocesi di Roma

«In questo Natale voglio rendere grazie al Signore per te, che – nella notte del mondo – vegli sul gregge che ti è stato affidato». Sono parole cariche di affetto e di stima quelle che il cardinale vicario Angelo De Donatis rivolge ai sacerdoti della diocesi di Roma, nella lettera di auguri di buon Natale che ha indirizzato loro.

«Ti invito a tornare al momento in cui hai percepito per la prima volta la chiamata al sacerdozio – si legge ancora nella missiva inviata oggi, lunedì 23 dicembre –; a ripensare ai primi anni del tuo ministero. Pensa a quegli inizi con lo stupore dei pastori che vedono la semplicità di una giovane famiglia: Maria, Giuseppe e il Bambino. Come loro, anche tu riparti da lì, rinnovato dalla presenza di un Dio che abita la tua umanità, compresi i tuoi limiti, le tue fragilità, le tue ferite».

Poi un sentito ringraziamento per quello che i presbiteri romani fanno, ogni giorno, nelle parrocchie di periferia come nelle antiche chiese del centro storico. «Grazie perché, oltre ad essere pastore che veglia, sei la vedetta che osserva, che amplia lo sguardo, che ascolta con il cuore. Grazie perché, guardando alle periferie esistenziali della nostra città, tu porti, con il tuo grido, quello dell’umanità che chiede quanto resta della notte (cfr. Is 21,11), in attesa del nuovo mattino. Ti benedico di cuore, con l’affetto di un padre».

«Nella notte di Natale – la conclusione – mi unirò spiritualmente alla tua comunità, pregando per tutti coloro che ti sono cari. In particolare pregherò per i sacerdoti in varie difficoltà, i sacerdoti anziani e malati».

Leggi il testo integrale della lettera

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