Sono sospese le udienze dei sacerdoti.
Celebra la Messa nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo al Celio in occasione dell’XI Capitolo generale delle Suore Missionarie Catechistiche di Gesù Redentore
Celebra la Messa nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo al Celio in occasione dell’XI Capitolo generale delle Suore Missionarie Catechistiche di Gesù Redentore.
Dal 26 al 29 agosto il pellegrinaggio diocesano a Lourdes
Da lunedì 26 agosto a giovedì 29 torna, come tradizione, il pellegrinaggio della diocesi di Roma a Lourdes. L’organizzazione tecnica è dell’Opera romana pellegrinaggi, che accompagnerà i fedeli in aereo. A guidarli, durante i quattro giorni nella cittadina alle pendici dei Pirenei, sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis. Parteciperanno i vescovi monsignor Paolo Ricciardi, delegato per la pastorale sanitaria; monsignor Gianrico Ruzza, ausiliare per il settore Sud; monsignor Guerino Di Tora, ausiliare per il settore Nord; e monsignor Gianpiero Palmieri, ausiliare per il settore Est. Saranno presenti anche l’assistente ecclesiastico nazionale dell’Unitalsi, monsignor Luigi Bressan; l’assistente regionale del Lazio don Gianni Toni; e l’amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi monsignor Remo Chiavarini.
Il tema del pellegrinaggio riprende quello scelto dal santuario di Lourdes per l’anno pastorale: “Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio” (Luca 6, 20) e “Non le prometto di renderla felice in questo mondo, ma nell’altro”. Quest’ultima è una frase che la Vergine Maria disse alla giovane Bernadette Soubirous durante una delle apparizioni; mentre il versetto del Vangelo di Luca si riferisce al discorso della montagna pronunciato da Gesù.
In programma, durante i quattro giorni di pellegrinaggio, celebrazioni alla Grotta, Via Crucis, fiaccolata; spazio anche alle confessioni e alla catechesi del cardinale De Donatis (il 28 agosto alle ore 16 nella basilica di Nostra Signora del Rosario).
«La tradizione del pellegrinaggio diocesano a Lourdes di fine agosto dura da decenni – ricorda monsignor Chiavarini –; prima si partiva in treno, oggi invece usiamo gli aerei. Ma la gioia dei fedeli è rimasta la stessa. È sempre un momento molto bello, di comunione tra le diverse realtà diocesane, le parrocchie, i vescovi. Quest’anno parteciperà un bel gruppo di seminaristi del Pontificio Seminario Romano Maggiore, e sarà una occasione di incontro e condivisione anche con loro. Per il cardinale vicario, inoltre, il pellegrinaggio a Lourdes rappresenta il momento in cui mettere nelle mani della Vergine Maria il cammino che sta compiendo la diocesi di Roma».
La sezione romana dell’Unitalsi, per il secondo anno consecutivo, supporterà l’Opera romana pellegrinaggi nell’accoglienza dei pellegrini. «La nostra collaborazione nasce molto tempo fa – sottolinea Preziosa Terrinoni, presidente della Sezione Romana Laziale –, dalle celebrazioni dell’anniversario dell’11 febbraio a Roma, che ci ha sempre visto insieme nella basilica di San Pietro gremita in ogni suo spazio. È la nostra risposta ricca di comunione e di impegno alla scelta fatta da PAPA FRANCESCO di porre a capo del santuario di Lourdes un suo vescovo per una maggiore incisività spirituale».
Campo itinerante di formazione per giovani catechisti nelle valli senesi
Campo itinerante di formazione per giovani catechisti nelle valli senesi, a cura dell’Ufficio catechistico.
A Tor Fiscale il centro estivo della Caritas
Il progetto “Porte Aperte a Tor Fiscale” promosso dal Centro di accoglienza Casa di Cristian della Caritas di Roma non chiude per ferie ma si apre ai giovani del quartiere.
Per i ragazzi dai 5 asi 12 anni è previsto un centro estivo dove divertirsi, socializzare e imparare la solidarietà. Dal 29 luglio al 9 agosto, ogni giorno dalle 8.30 alle 16, la gioventù del quartiere potrà partecipare alle attività della Casa insieme ai volontari e agli operatori.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 066282696; email: casadicristian@caritasroma.it.
16 luglio 2019
La Summer School diocesana di formazione sociopolitica
Nasce la prima Summer School diocesana di formazione socio-politica, dal 25 al 27 luglio a Villa Campitelli, a Frascati. Tre giornate residenziali che scorreranno tra incontri frontali, dibattiti, workshop, tavoli di approfondimento, ma anche aperitivi e momenti di preghiera. Si parlerà di economia, istituzioni, democrazia, cultura, immigrazione, famiglia, educazione, giustizia, ambiente. Il tutto con personalità quali il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin (venerdì 26), il vescovo Gianrico Ruzza (giovedì 25), il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti (sabato 27), il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (il 27), il giurista Francesco D’Agostino (il 25). E ancora Piero Damosso, Silvia Costa, Leonardo Becchetti, Alberto Gambino, Andrea Monda, Antonio Tajani, Gaetano Quagliariello, Maria Monteleone, Enrico Giovannini solo per citare alcuni dei protagonisti. Il nome scelto per l’iniziativa ne delinea già il programma e gli obiettivi: “Da Moro a Moro…and more”. Il primo riferimento è a san Tommaso Moro; il secondo invece ad Aldo Moro.
Coinvolte tutte le esperienze di formazione sociopolitica laiche ed ecclesiali presenti a Roma: la Scuola di formazione sociale e politica della parrocchia di San Tommaso Moro; “Connessioni” di padre Francesco Occhetta; la Scuola di formazione permanente della Fondazione De Gasperi; la Fuci diocesana; la Scuola di formazione sulla dottrina sociale della Chiesa del Meic; la Scuola di formazione sociopolitica “7 parole della politica” di San Barnaba; la Scuola di alfabetizzazione sociopolitica delle Acli di Roma; la Scuola di politiche “Formiamo il futuro”; e la Scuola Sinderesi del Centro Alberto Hurtado della Pontificia Università Gregoriana. In tutto, un centinaio di ragazzi dai 19 ai 30 anni.
A loro, nel libretto che presenta l’iniziativa diocesana, si rivolge il cardinale vicario Angelo De Donatis: «Giovani – scrive –, con la freschezza della vostra età siate il cuore della Chiesa in uscita, soggetti di evangelizzazione e canali privilegiati di autentica testimonianza. Partecipare vuol dire prendere parte alla responsabilità. Nella società siamo tutti corresponsabili, e siamo chiamati a vivere con impegno la condivisione per sentirci comunità, creando accoglienza reciproca, riconoscimento, stima anche delle diversità. Il mio invito è a non tirarvi indietro, affidandovi al progetto che Dio ha per ciascuno di voi».
«Questa è un’esperienza larvale di comunione tra scuole di formazione politica, ma ci auguriamo che possa essere un’esperienza felice – sottolinea il referente del progetto monsignor Andrea Celli –; auspichiamo che i ragazzi più motivati possano collegarsi in rete, e che mettendosi insieme possano avere una forza espressiva di politica attiva e passiva più marcata». La Summer School diocesana rappresenta «un’opportunità per conoscersi e riconoscersi – prosegue –, finalizzata a innescare un effetto moltiplicatore e a fornire strumenti di discernimento e coscienza critica, indirizzati alla promozione della centralità della persona, all’ascolto del grido della città e al contrasto della cultura dello scarto».
Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia, tra gli organizzatori dell’iniziativa, dichiara: «Vogliamo trasmettere la permanenza dei valori della politica alta nel corso di secoli, da Moro a Moro e oltre. Ciò che accomuna i due Moro infatti non è solo il cognome, ma una visione della politica come responsabilità condivisa, ancorata a valori permanenti e universali. San Tommaso Moro e Aldo Moro sono testimoni di una politica alta, volta a governare le cose della polis, facendo sempre riferimento “all’oltre”».
15 luglio 2019
Partecipa in Val di Fassa alla settimana di fraternità organizzata dal Servizio per la formazione permanente per i sacerdoti al 10°, 20°, 30° anno di ordinazione
Partecipa in Val di Fassa alla settimana di fraternità organizzata dal Servizio per la formazione permanente per i sacerdoti al 10°, 20°, 30° anno di ordinazione.
Oggi è tornato alla casa del Padre Mons. Cesare Marelli
Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione
Mons. Cesare Marelli
Coadiutore della Basilica Papale del Santissimo Salvatore
e Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano
già parroco di Sant’Emerenziana
ricordandone il generoso e lungo ministero intellettuale e pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio.
I funerali si svolgeranno lunedì 15 luglio 2019 alle ore 11,
presso la Parrocchia di Sant’Emerenziana
Santa Maria in Portico, il cardinale Stella alle celebrazioni
La comunità parrocchiale di Campitelli celebra la solennità di Santa Maria in Portico. Culmine delle celebrazioni sarà la Messa presieduta martedì 16 alle 18.30 dal cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero.
Domenica 14 alle 11 è previsto un omaggio floreale in via Petroselli, sul luogo dell’apparizione a santa Galla. È infatti nel portico della santa, ricca patrizia romana che alla morte dello sposo preferì servire Cristo e la Chiesa, che ha origine il culto di Santa Maria in Portico. Qui, in quello che divenne un vero luogo di carità, avvennero i fatti dell’apparizione il 17 luglio 524. Era situato nella zona oggi compresa tra Monte Savello e il tempio di Portuno (o della dea Fortuna).
12 luglio 2019
Presso il Palazzo della Consulta partecipa alla Cerimonia di presentazione dei distintivi di qualifica della Polizia di Stato
Presso il Palazzo della Consulta partecipa alla Cerimonia di presentazione dei distintivi di qualifica della Polizia di Stato.
Le équipe pastorali, «custodi del fuoco» della comunità cristiana
Dodici persone che possano collaborare stabilmente con il parroco, o comunque un piccolo gruppo che sia «appassionato dello squilibrio». Non tanto «professionisti competenti e qualificati», quanto «cristiani apparentemente come tutti, ma in realtà capaci di sognare, di contagiare gli altri con i loro sogni, desiderosi di sperimentare cose nuove». Non «pensatori isolati», ma gente che ha «voglia di incontrare gli altri», che non si vergogna «di farsi vicina ai poveri» ed «esercitano una certa attrazione sui giovani». Dovranno avere queste caratteristiche i membri delle nuove équipe pastorali, per il cardinale vicario Angelo De Donatis. Ne delinea il profilo in una lettera inviata oggi (giovedì 11 luglio) ai parroci e ai sacerdoti della diocesi di Roma.
Nel testo il cardinale torna sulle novità previste per l’anno pastorale 2019-2020. Innanzitutto, quella della formazione di una équipe pastorale che «possa prendersi cura del cammino di tutti, custodendo la direzione comune e animando concretamente le diverse iniziative». Ma comunque, sottolinea il vicario, «tutta la comunità cristiana e tutti gli operatori pastorali sono chiamati a mettersi in atteggiamento di ascolto». Quell’ascolto del «grido della città» richiamato anche da Papa Francesco. L’équipe «aiuterà la comunità cristiana a portare avanti l’ascolto, lasciando agire il Fuoco che abbiamo invocato insieme nella Veglia con il Papa. Sarà lui a illuminare, a purificare, a scaldare».
Ma ogni fuoco, prosegue il cardinale De Donatis, dopo un po’ si affievolisce: l’équipe pastorale è dunque chiamata a «custodire il senso del cammino e ad animarlo, tenerlo vivo all’interno della comunità». In concreto, si tratterà di aiutare gli operatori a progettare l’azione di ascolto, fornendo loro attenzioni, strategie, strumenti; verificare che l’ascolto venga realizzato; sintetizzare quanto raccolto nella fase di ascolto; condividere esperienze e testimonianze con le altre équipe pastorali del territorio; attivare legami con istituzioni e associazioni di zona. L’équipe, ci tiene a sottolineare il porporato, «nello svolgere questi compiti sarà supportata dalla diocesi e dagli Uffici pastorali coinvolti».
«Da questo cammino pastorale – la conclusione del cardinale vicario – la nostra Chiesa diocesana ne uscirà più attenta agli altri, più consapevole delle domande profonde delle persone, più convinta della Buona Notizia che è chiamata ad annunziare, più sensibile alle ispirazioni di Dio».
Leggi il testo integrale della lettera
11 luglio 2019