29 Giugno 2025

Celebra l’eucarestia presso la parrocchia San Giulio

Celebra l’eucarestia presso la parrocchia San Giulio

Celebra l’Eucarestia nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Via Merulana

Celebra l’Eucarestia nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Via Merulana

Celebra a San Giovanni in Laterano la Missa pro Natione Gallica

Celebra a San Giovanni in Laterano la Missa pro Natione Gallica

Celebra a Nostra Signora di Guadalupe a Monte Mario

Celebra a Nostra Signora di Guadalupe a Monte Mario

Cel, gli Esercizi di laicità

Viterbo

“Un solo corpo” è il tema degli Esercizi di laicità 2023. L’iniziativa, promossa e organizzata dalla Commissione per il Laicato della Conferenza episcopale laziale, si terrà presso la Curia Vescovile di Viterbo, sabato 13 maggio 2023, dalle 15.30 alle 19. Sono invitati a partecipare i laici provenienti dalle diocesi del Lazio, in particolare dalle aggregazioni laicali presenti in regione, dalle varie esperienze di laicato intraecclesiale, dai Consigli pastorali parrocchiali e diocesani, con i presbiteri delegati o assistenti diocesani per il laicato.

Dopo i saluti del vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza, saranno introdotti i lavori da Maria Graziano, incaricata della Commissione per il Laicato. Interverranno Luigino Bruni, storico del pensiero economico, editorialista di Avvenire e professore ordinario di economia politica alla Lumsa; Simona Segoloni Ruta, laica della diocesi di Perugia-Città della Pieve, docente stabile di teologia sistematica e membro del consiglio direttivo dell’Associazione teologica italiana; monsignor Luigi Vari, arcivescovo di Gaeta e presidente della Commissione per il Laicato. Farà da moderatore Enrico Selleri, laico scalabriniano e conduttore di Tv2000. Ci sarà poi spazio per gli Esercizi di laicità, a scelta dei partecipanti, che costituiscono un’esperienza consolidata di formazione e confronto del laicato della regione al culmine del cammino annuale della Commissione, rinnovata da sei anni nella sua struttura e organizzazione.

Per gli interessati, sarà possibile organizzare anche un pernottamento presso la città di Viterbo per la notte del 12 e/o del 13 maggio (comprensivo di vitto e alloggio). Inoltre sono previste una visita guidata della città, la celebrazione eucaristica e successivamente un pranzo di convivialità prima dell’inizio ufficiale degli esercizi.

Per informazioni, è possibile inoltre fare riferimento ai seguenti recapiti: mail cellaicato@gmail.com, cellulare: 347 8338228. Per le iscrizioni è disponibile il link https://forms.office.com/e/KUwYxqrQ87

4 maggio 2023

Cei: “Progetto persona”, un percorso sui valori della Dottrina sociale della Chiesa

Un’iniziativa pensata per rispondere alle sfide del nostro tempo, rimettendo al centro della pastorale la dottrina sociale della Chiesa. È questa la visione che anima “Progetto Persona”, il percorso avviato nel 2022 dalla parrocchia di San Pio X, nel quartiere Balduina di Roma, guidata da monsignor Andrea Celli. Un laboratorio di idee che si traduce in incontri e riflessioni: dalla visita alla sede del Coni all’incontro con Giuliano Amato, dalla visione del film “Io, Capitano” insieme al regista Matteo Garrone alle attività di volontariato in un hospice, solo per citarne alcuni.

«Rimettere la Persona al centro non è solo un problema di fede – spiega il parroco, monsignor Andrea Celli su unitineldono.it – ma assume un grande valore etico a cui tutti sono chiamati a concorrere».

Con un passato da avvocato, monsignor Andrea Celli porta nella sua parrocchia l’esperienza maturata come direttore dell’Ufficio giuridico del Vicariato di Roma per quasi vent’anni. Il suo stile pastorale, però, nasce anche da una lunga militanza nello scoutismo, che gli ha lasciato una sensibilità viva verso le esigenze delle nuove generazioni.

Seguendo l’invito di Papa Francesco a valorizzare di più, nella pastorale ordinaria e nella catechesi, il pensiero sociale della Chiesa, il parroco ha messo in campo una serie di iniziative che spaziano dall’impegno caritativo più tradizionale all’educazione culturale dei giovani: doposcuola per ragazzi in difficoltà, distribuzione di pacchi viveri, ma anche incontri culturali, laboratori di pensiero e visioni cinematografiche condivise.

«La parrocchia – aggiunge il parroco –, oltre alle attività caritative più classiche e ordinarie, come il Centro di ascolto, il progetto “Doniamoci il tempo” per andare a trovare gli anziani o i malati, il pranzo per i poveri una volta al mese rivolge un’attenzione particolare alla cosiddetta “carità culturale”, ossia all’emergenza educativa nei confronti dei giovani su quei temi che sono centrali nella dottrina sociale della Chiesa, e che sono andati oggi un po’ persi».

Da queste considerazioni nasce “Progetto Persona” che coniuga l’aspetto formativo e divulgativo, con l’obiettivo di rimettere al centro la persona con i suoi problemi spirituali e materiali, le disuguaglianze, le fragilità che vive nella contemporaneità.

Con il trascorrere del tempo «i contesti storico-culturali-sociali mutano – prosegue monsignor Celli – richiedono un’opera costante di aggiornamento per interpretare i segni dei tempi presenti nel tessuto dell’individuo. È sempre più necessario aprire un dialogo con la contemporaneità e riflettere su temi fondanti che sono come due rette parallele, il Vangelo da una parte e la Costituzione dall’altra. Per Vangelo s’intende la sintesi del portato valoriale cristiano (la sua dottrina sociale, la Scrittura, la Tradizione, il Magistero); per Costituzione si intende quella definita “materiale” e certamente non “formale” che promuove nelle sue norme fondanti il Sistema Paese».

Ecco, allora, che negli incontri vengono affrontati temi come la dignità e l’inviolabilità della persona, il fine vita e l’inizio della vita, ma anche l’immigrazione, la libertà religiosa, lo sport. Dapprima si tengono alcune «lezioni magistrali», come le definiscono gli organizzatori. Negli anni, il “Progetto Persona” ha ospitato relatori d’eccezione: da Giuliano Amato a Mons. Rino Fisichella, dal presidente del Coni Gianni Malagò alla giurista Marta Cartabia. Personalità diverse per formazione e ruolo istituzionale, ma accomunate dall’interesse per un dialogo autentico tra Vangelo e società. Alle lezioni segue un momento laboratoriale, dove i partecipanti – giovani tra i 19 e i 40 anni, ma non solo – sono chiamati a mettersi in gioco in prima persona. C’è un gruppo fisso di una sessantina di persone tra i 19 e i 40 anni, ma può prendervi parte chiunque sia interessato alla tematica.

Gli incontri sono presentati sul sito della parrocchia e si svolgono presso l’auditorium della San Pio X. «Le nostre porte sono sempre aperte, pronte ad accogliere. Invitiamo a seguire sul sito i diversi appuntamenti, c’è un ufficio aperto per tutte le iniziative culturali, retto da volontari della parrocchia che mi aiutano nell’esercizio di questa attività. Il nostro è un luogo di crescita – conclude il parroco -, di promozione dell’uomo e di formazione di quel bene comune che vogliamo provare a costruire insieme al Regno di Dio, che è il motivo per il quale operiamo nel mondo». Il progetto è consultabile e aggiornato sul sito ufficiale della parrocchia, dove è possibile anche prenotarsi per gli eventi e le attività previste nei prossimi mesi. Un’iniziativa che conferma come la Chiesa, anche nelle grandi città, sappia offrire percorsi vivi di formazione e carità, in cui la Dottrina sociale non resta una teoria astratta, ma diventa uno stile di vita.

Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. Una presenza fatta di piccoli gesti, di mani tese, di momenti di conforto che trasformano le difficoltà in speranza. Come una casa accogliente, una famiglia che unisce, una collettività che ascolta, la Chiesa risponde alle domande di chi ha bisogno di sostegno e di un punto di riferimento.

Lo spiega chiaramente la nuova campagna istituzionale della Conferenza Episcopale Italiana dal claim incisivo “Chiesa cattolica italiana. Nelle nostre vite, ogni giorno”, che si articola attorno ad alcune domande – quanto è importante per te chi ti sostiene nella fede? Che valore dai a chi aiuta ad imparare un mestiere o porta speranza ai dimenticati? – e ricorda l’impegno quotidiano dei sacerdoti e delle comunità loro affidate, attraverso immagini vive e autentiche di bambini, giovani, famiglie e anziani. L’azione visibile della Chiesa cattolica è un’opera corale per accompagnare la crescita umana e spirituale di ogni persona, senza smettere di offrire sostegno ai più vulnerabili.

«Nell’Italia di oggi, se non ci fosse la Chiesa con la sua rete solidale e il lavoro straordinario svolto da migliaia di volontari, ci sarebbe un vuoto enorme. Con la campagna – spiega il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – vogliamo raccontare il valore tangibile di questa presenza nella vita di tante persone, cattoliche e non».

Ideata e prodotta da Casta Diva Group la campagna della Conferenza episcopale italiana si snoda tra tv, radio, web, social e stampa. Gli spot, da 15” e da 30”, raccontano una Chiesa vicina ogni giorno attraverso cinque esempi concreti: ascolto, che si traduce nella capacità di accogliere ogni voce, soprattutto quelle inascoltate; fede, che illumina il cammino di chi è alla ricerca di Dio e di significato; lavoro, che diventa impegno per offrire strumenti e opportunità a chi è in cerca di un futuro migliore; speranza ai dimenticati, che si concretizza in una mano tesa a chi si sente escluso o emarginato; ponte tra le generazioni, che valorizza il dialogo tra giovani e anziani come ricchezza e crescita per tutta la comunità.

Non solo tv, ma anche radio, digital e carta stampata, con uscite pianificate su testate cattoliche e generaliste, pensate per stimolare una riflessione profonda sui valori dell’ascolto e della condivisione. Perché “la Chiesa cattolica è casa, è famiglia, è comunità di fede. Per te, con te”.

sostegnochiesacattolica.it

27 giugno 2025

Cdal, le linee guida per il prossimo biennio

Giovani, famiglie, anziani e stranieri. Attorno a questi quattro soggetti sociali che vivono tra le difficoltà e la bellezza di Roma, la Consulta delle Aggregazioni Laicali della diocesi di Roma ha sentito la corresponsabilità di polarizzare la propria attenzione e costruire il proprio itinerario verso il “Giubileo 2025: pellegrini di speranza”. È quanto emerso lunedì 29 maggio, durante l’incontro che si è tenuto presso il Pontificio Seminario Maggiore Romano, dove si è riunito l’organismo diretto dal delegato monsignor Riccardo Lamba, vescovo ausiliare del settore Est, e coordinato dall’incaricato monsignor Francesco Pesce e dalla segretaria Lidia Borzì.

L’incontro si è aperto sotto il manto protettore della Vergine Maria con la recita da parte del vescovo Lamba della preghiera rivolta alla Vergine da San Bernardo nell’ultimo canto del Paradiso. Un’invocazione intensa ed emozionante che ha fatto da sfondo alla presentazione di Lidia Borzì, che, a nome del Comitato dei presidenti, ha illustrato agli oltre cinquanta delegati e rappresentati delle realtà laicali la proposta di percorso “Essere pellegrini di speranza per umanizzare la Capitale” che vedrà impegnata la Cdal nei prossimi due anni. Un percorso che «da una parte incrocia il cammino sinodale e dall’altra un grande evento come quello del Giubileo che come aggregazioni laicali dobbiamo vivere in pienezza nel segno di un grande noi comunitario e collettivo, per lasciare nella nostra città dei segni fecondi di speranza». Punto di partenza sarà l’ascolto. Nel primo anno di cammino verso il Giubileo sarà declinato in quattro incontri formativi, che metteranno a fuoco ciascun soggetto sociale (giovani, anziani, famiglie e stranieri). A una parte teologica e valoriale sarà coniugata una parte concreta, dove si metterà in luce quel tesoro inestimabile di Buone Pratiche, messe in campo dalle realtà laicali proprio per i quattro soggetti sociali in questione. Una lettura critica della Capitale, dunque, che sarà svolta attraverso le dimensioni trasversali della povertà e della bellezza per «far emergere le difficoltà e le fragilità che queste categorie sociali affrontano, ma anche e soprattutto quell’universo di bellezza che diffondono ogni giorno nel tessuto sociale». Queste tappe culmineranno in un convegno finale con l’obiettivo di promuovere una sintesi tra criticità e speranza.

Ascoltare sì, per poi costruire insieme. La concretezza sarà la coordinata chiave del secondo anno di cammino, durante il quale le realtà laicali saranno coinvolte in diversi gruppi di lavoro, con il fine di dare vita a un’opera segno, materiale e immateriale, da custodire e portare avanti nel tempo: un gesto concreto per tradurre la volontà di essere pellegrini di speranza.

Al termine di questa presentazione, c’è stato un vivace confronto in plenaria tra i rappresentati delle realtà laicali che hanno condiviso le proprie riflessioni sui quattro soggetti sociali, evidenziando la centralità della persona. Tanti gli spunti e i temi emersi. Su tutti la crisi di valori che sta investendo la comunità, lo spaesamento che stanno vivendo i giovani alle prese con la precarietà del lavoro che rischia di diventare precarietà di vita, la solitudine patita dagli anziani e dagli stranieri e la necessità sempre più crescente di favorire il dialogo intergenerazionale e interculturale. A queste sottolineature critiche ha fatto da contraltare una voce unica, quella di voler arrivare al cuore delle persone e soprattutto, come sottolineato da monsignor Pesce, la «responsabilità del laicato di intercettare non solo i bisogni ma anche le preghiere delle persone più fragili e metterle al centro del proprio operato».

In chiusura l’analisi del vescovo Lamba che ha evidenziato come da una parte «emerge sempre di più l’esigenza di una maggiore conoscenza, relazione e reciproco aiuto all’interno delle realtà laicali che sono una parte fondamentale della Chiesa» e dall’altra «l’importanza dell’apertura all’esterno capace di coinvolgere anche i non credenti». Infine, il suo invito a «fare una sintesi alta dei tanti punti di vista che si interrogano sulla questione antropologica dell’uomo senza mai mettere da parte la considerazione essenziale che a fondamento del magistero resta sempre la centralità dell’uomo». (Walter Stefanini)

1 giugno 2023

Cause di nullità matrimoniale, ultimo incontro del corso

Si conclude il percorso formativo promosso dai Tribunali di Prima Istanza e di Appello del Vicariato di Roma, in collaborazione con il Coetus Advocatorum, sulle cause di nullità matrimoniale, dedicato al tema “Giudicare, accompagnare, e raggiungere la verità”.

L’ultimo appuntamento è in programma mercoledì 10 aprile alle ore 15, nella Sala degli Imperatori del Palazzo Apostolico Lateranense. Relatori saranno Elena Di Bernardo e Pasquale Larocca; moderatore il vescovo Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei.

8 aprile 2019

Cause di nullità matrimoniale, in partenza un nuovo ciclo di incontri

Anche quest’anno, dopo la felice esperienza degli anni scorsi, i Tribunali di Prima Istanza e di Appello del Vicariato di Roma, in collaborazione con il Coetus Advocatorum, propongono un nuovo ciclo di incontri di formazione sulle cause di nullità matrimoniale, sul tema “Giudicare, accompagnare, e raggiungere la verità”. Gli appuntamenti avranno luogo nella Sala degli Imperatori del Palazzo Apostolico Lateranense, nei giorni 23 gennaio, 20 febbraio, 20 marzo e 10 aprile, con inizio alle ore 15.

Nel primo appuntamento, che sarà moderato dal vescovo e segretario generale del Vicariato monsignor Gianrico Ruzza, verranno approfonditi aspetti quali “La dimensione pastorale del giudizio di nullità del matrimonio” (relatore Andrea Migliavacca) e “Il ruolo del difensore del vincolo tra Misericordia e Giustizia” (Concetta Caviglia). Il 20 febbraio, nell’incontro moderato dal direttore del Centro diocesano per la pastorale Familiare monsignor Andrea Manto, si parlerà di “Le associazioni di avvocati come ponte tra pastorale familiare e pastorale giudiziaria” (Antonio Iaccarino) e dei “Consultori familiari e associazioni familiari a contatto con il fedele coinvolto in un giudizio di nullità del matrimonio” (Raffaele Cananzi).

Il 20 marzo 2019 sarà il vescovo e canonista monsignor Antoni Stankiewicz a moderare gli interventi su “La sentenza al termine di un giudizio di nullità del matrimonio e la salus animarum: aspetti giuridici” (Hector Franceschi) e su “La sentenza al termine di un giudizio di nullità del matrimonio e la salus animarum: aspetti pastorali” (Tommaso Valentinetti). Ultimo appuntamento in calendario, il 10 aprile, a cui interverrà il vescovo Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei; le relazioni verteranno su “Il divieto di passare a nuove nozze: aspetti giuridici” (Elena Di Bernardo) e “Il divieto di passare a nuove nozze: aspetti pastorali” (Pasquale Larocca).

Per ulteriori informazioni e iscrizioni: formazione@vicariatusurbis.org

11 gennaio 2019

Cattedra di San Pietro. Festa della Madonna della Fiducia

Cattedra di San Pietro. Festa della Madonna della Fiducia

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