Celebra la Messa nella parrocchia di San Giuseppe da Copertino.
III Domenica di Quaresima. Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri
III Domenica di Quaresima. Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri.
Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa con le Guide e gli Scout d’Europa
Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa con le Guide e gli Scout d’Europa.
Giornata di spiritualità e formazione Gruppo Talità Kum
Giornata di spiritualità e formazione Gruppo Talità Kum, secondo anno. Iniziativa a cura del Centro per la pastorale familiare.
Nella parrocchia Nostra Signora di Bonaria partecipa alla presentazione del libro “Il Cuore: l’uno e l’insieme” di don Franco Nardin insieme a monsignor Antonio Mennini
Nella parrocchia Nostra Signora di Bonaria partecipa alla presentazione del libro “Il Cuore: l’uno e l’insieme” di don Franco Nardin insieme a monsignor Antonio Mennini.
Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il Sacramento della Riconciliazione.
Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il Sacramento della Riconciliazione.
Roma by night: il Campidoglio
Roma by night: il Campidoglio. Iniziativa a cura del Servizio cultura e università.
Incontro del percorso di aiuto per l’elaborazione del lutto del Centro diocesano per la pastorale familiare
Incontro del percorso di aiuto per l’elaborazione del lutto del Centro diocesano per la pastorale familiare; il tema sarà “La speranza, il motore di una vita nuova”. Presso la Sala della Pinacoteca del Pontificio Seminario Romano Maggiore.
Presiede la marcia e la veglia di preghiera “Carità fino al Martirio” nella basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina in memoria dei martiri missionari dei nostri tempi
Presiede la marcia e la veglia di preghiera “Carità fino al Martirio” nella basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina in memoria dei martiri missionari dei nostri tempi
A Sacrofano una due giorni per tutti gli sposi di Roma
“Incantevole come l’amore” è l’esperienza formativa per riscoprire la bellezza della vita nuziale che l’associazione pugliese “Ingannevole come l’amore” propone agli sposi della diocesi di Roma per questo fine settimana – dal 22 al 24 marzo -, alla cittadella dell’accoglienza Fraterna Domus di Sacrofano. Il progetto, curato e guidato da Mimmo e Cinzia Armiento, «è un vero e proprio “tagliando” al matrimonio – dice don Simone Giovannella, parroco di San Carlo da Sezze e promotore dell’iniziativa a Roma -, un’occasione imperdibile per le coppie di ogni età per tornare a far risplendere l’amore nuziale e ripartire con quello slancio che solo la vera gioia fornisce».
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Alla Corte dei Conti partecipa insieme al Procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone al Dialogo “Esigenze di legalità, valori morali ed etica pubblica”
Alla Corte dei Conti partecipa insieme al Procuratore della Repubblica di Roma dottor Giuseppe Pignatone al Dialogo “Esigenze di legalità, valori morali ed etica pubblica: fondamenti per costruire il bene comune in una società solidale”.
Opera Romana Pellegrinaggi, in Libano sulle strade della convivenza
L’eremo di Sant’Antonio e il monastero di Saint Charbel, la città fenicia di Byblos e quelle bibliche di Sidone e Tiro. L’Opera romana pellegrinaggi ha inserito il Libano nei cataloghi del 2019 e per inaugurare il nuovo itinerario ha portato nel Paese dei Cedri un gruppo di giornalisti, operatori della comunicazione e responsabili di pellegrinaggi di altre diocesi italiane. Guidati da monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Orp, e da don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato, del gruppo fa parte il direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport don Gionatan De Marco, nonché gli inviati di Rai Uno, Rainews, Mediaset, Tv2000, Telepace, Avvenire, Osservatore Romano, Radio Vaticana, Lapresse, Famiglia Cristiana, Ewtn. L’arrivo lunedì mattina; oggi, giovedì 21 marzo, la conclusione del viaggio, con l’incontro con il patriarca maronita Bechara Rai.
«Conoscere la storia di un Paese significa comprenderne meglio la realtà», sottolinea monsignor Chiavarini, spiegando che «fare un pellegrinaggio non è tanto fare turismo religioso, ma costruire ponti». Soprattutto in un Paese dove, ricorda il sacerdote, «convivono pacificamente persone di 18 diverse fedi religiose, di cui 12 cristiane». Occasione del viaggio è anche la partecipazione del gruppo all’inaugurazione della prima chiesa di rito latino di tutto il Libano, all’interno del Settore Ovest della Base Unifil di Shama, a guida italiana.

La chiesa, intitolata a Maria Decor Carmeli e San Giovanni XXIII, è stata dedicata lunedì 18 marzo, con una Messa solenne presieduta dall’ordinario militare monsignor Santo Marcianò, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di altre confessioni. La nuova chiesa sarà «una casa tra le case della gente che vuole aiutare questa nazione – sottolinea Marcianò nell’omelia -, terra di grande bellezza e apertura accogliente, ad essere casa nella quale regni la pace». Millecento i soldati italiani a Shama, a cui sono affidati, rimarca l’ordinario, «il monitoraggio e il controllo della cessazione delle ostilità, l’assistenza alla popolazione locale, il supporto alle Forze armate libanesi, progetti di cooperazione civile e militare».
Con una superficie grande due volte quella della Liguria e una popolazione di circa quattro milioni di abitanti, il Libano ospita oltre un milione e mezzo di rifugiati, palestinesi e, per la maggioranza, siriani. Il nunzio apostolico monsignor Jospeh Spiteri riflette sulla situazione con i giornalisti italiani: «Desideriamo tutti un rientro organizzatore ben fatto per i siriani nella loro terra», e assicura che «certamente Papa Francesco è molto vicino al popolo libanese».

Nel Paese convivono drusi e maroniti, sunniti e sciiti. I ristoranti e gli hotel prendono il posto delle case bombardate durante il recente conflitto con Israele. Giovani donne dal capo velato vanno a pregare sulla tomba di Saint Charbel, il più grande santo libanese. Nei centri storici delle città, la moschea sorge a due passi dalla chiesa ortodossa e da quella maronita, mentre il profumo di spezie si diffonde dai bistrot e dalle caffetterie. C’è voglia di ricominciare, anche rilanciando il turismo. Il presidente della Repubblica, il generale Michel Aoun, riceve il gruppo italiano. Stringe la mano a tutti. A monsignor Chiavarini dice: «Vi ringraziamo per aver visitato il Libano. Tutti possono approfittare della nostra stabilità e della nostra sicurezza, fare dei tour attraverso tutte le regioni. Voi stessi avete visto che il Libano è in pace, ed è un Paese molto ospitale». Davvero questa nazione «sta trovando strade di convivenza che sono di esempio per il mondo intero», osserva don Remo, «un esempio da cui tutti avremmo da imparare».
Giulia Rocchi